13' Monterisi
PIETRASANTA: Gassani, Barresi, Cavalzani, Paganini, Esperon, Tusha, D Este, Rea, Toncelli, Bernardini, Moro. A disp.: Taricco, Corso, Tommasi, Salvi, Kahindi, Cutolo, Ciambelli, Strati, Matrizi. All.: Albinoiu Ionut
SESTESE: Bellocci, Martinelli, Cecchi, Pieri, Shera, Tarchiani, Nesi, Bonta, Monterisi, Scura, Barbanti. A disp.: Bardazzi, Coppini, Oublady, Cassiolato, Taddei, Bandini, Cetani, Grisolini. All.: Ferro Marco
ARBITRO: Fabio Pierucci di Carrara
RETI: 13' Monterisi
Condizione sufficiente è quella causa che da sola basta a produrre un effetto, condizione necessaria quella causa senza la quale l'effetto non si dà. Vincere le partite sporche, di misura, su campi difficilissimi, le partite aperte fino all'ultimo, non è condizione sufficiente per vincere un campionato; ma di sicuro è condizione necessaria. Ribaltando la prospettiva, sia lode eterna alla chiarezza perfetta della legge di contrapposizione: se non si vincono queste partite, non si vincono i campionati. Ecco perché la vittoria della Sestese a Pietrasanta conta molto più che per i tre punti, preziosissimi, che porta in dote, quelli che le consentono di mantenersi vicinissima al Montevarchi capolista: conta molto di più perché il Pietrasanta, che a inizio mese aveva strappato un punto al Tau Altopascio, ha sfoderato una prova d'altissimo livello, e perché Ionut Albinoiu (bravo, bravissimo) ha già fatto capire a ogni calciatore della rosa come coniugare ritmo e qualità. Conta molto di più, e conta perché alla prima vera sortita l'equilibrio si spezza: di testa segna Monterisi, che devia sotto la traversa il pallone propostogli da Cecchi liberato sulla trequarti sinistra dall'invito di Pieri. Dunque al 13' la Sestese si porta in vantaggio, e sette minuti più tardi potrebbe subito raddoppiare: sarebbe stato sufficiente che dal limite dell'area di porta col mancino Barbanti, servito a rimorchio da Bontà avanzato fino al fondo grazie a un dribbling doppio, avesse calciato sotto anziché sopra la traversa. Invece il pallone esce alto, e lo scarto resta minimo, e dopo venti minuti d'affanno il Pietrasanta prende coraggio; tuttavia, se s'esclude qualche protesta di Toncelli la cui maglietta un po' s'allunga all'interno dell'area di rigore avversaria, grandi sussulti non li provoca. Più pericolosa è la Sestese, che sfiora il raddoppio sia con Nesi (destro secco sul secondo palo, Gassani s'allunga) sia con Barbanti, che stacca bene sull'angolo di Cecchi ma non inquadra la porta. All'elenco delle occasioni vanno aggiunti anche un paio di cross sui quali Scura e Monterisi arrivano con mezzo istante di ritardo, e dunque è evidente la ragione del nervosismo di Ferro a commento dell'azione che accompagna alla pausa: troppo distratto Shera nel concedere il primo angolo, troppo morbido Nesi nel concedere il secondo, troppo statico Monterisi che anziché opporsi a Moro gli concede di calciare dal limite dell'area, e a tutti e tre va bene che il pallone sfili alto sopra la traversa. Di ritrovare un po' di concentrazione la Sestese ha bisogno, e la sosta negli spogliatoi è la medicina giusta: al riavvio trema subito il Pietrasanta, trema perché al vertice d'una ripartenza tre contro uno Scura scarica il pallone contro la traversa. È un segno chiaro, della rete di vantaggio la Sestese non vuole accontentarsi: lo ribadiscono le iniziative di Nesi e di Barbanti (superlativo Gassani) e gli angoli che Cecchi deposita sulle teste di Taddei e di Bontà, alla deviazione alta d'una spanna. In tutti questi casi la Sestese manca il raddoppio, e dunque è legittima l'inquietudine quando Cutolo cerca la porta con un rasoterra secco (ottimo Bellocci) e quando Pierucci concede al Pietrasanta una punizione al limite dell'area di rigore: se n'incarica Toncelli, il cui mancino avrebbe avuto bisogno d'un soffio di vento in più (48'). Sull'altro fronte non lo invocano né Scura né Taddei, che lo specchio l'avevano centrato: lo protegge Gassani, di nuovo reattivissimo; nessuno invece lo insidia sui contropiedi che Oublady e Cassiolato imbastiscono nel finale, e che esausti Monterisi e Barbanti non riescono a finalizzare. Di nuovo, lo scarto resta minimo; e tra la fine del tempo regolamentare e il (breve, brevissimo: un minuto poco più, scelta incomprensibile dopo le quattordici sostituzioni) recupero concesso da Pierucci, che forse era stanco o forse troppo occupato, il Pietrasanta prova a pareggiare con un paio di mischie che in scivolata Tarchiani monumentale neutralizza. C'è bisogno anche di queste chiusure per vincere partite così; e solo vincendo partite così si può pensare di vincere qualcosa di più grande. .
Calciatoripiù: anche nei momenti più difficili Gassani tiene il Pietrasanta aggrappato a una partita aperta dalla rete di Monterisi (l'assenza di Cetani lo promuove capitano, pomeriggio memorabile) e sigillata dalle chiusure di Tarchiani, che da ala di riserva Ferro ha trasformato in centrale insostituibile nella difesa della Sestese.
esseti