57' Sensoli
37' Pardini
43' Fiore
64' Fusco
CSL PRATO SOCIAL CLUB: Pratolini, Seminara, Urban (47' Paratja), Libiu (43' Fabozzi), Scuffi, Restaino (65' Galardini N.), Perna (51' Vannucci), Sensoli, Rosati (43' Galardini T.), Kulla (65' Janah), Radicchi (21) (65' Vitiello). A disp.: Calenzo, Damiani . All.: Montemaggi Fabio
TAU CALCIO: Giovannelli, Masala (75' Simonini), Bavaro (70' Innocenti), Igliori, Maffei, Pardini, Fiore (69' Poli), Peschi (54' Bonino), Fusco (67' Chimenti), Turco (66' Puccini), Lucchesi (48' Giardina Papa). A disp.: Biondi, Sensi. All.: Vannini Marco
ARBITRO: Lorenzo Frallicciardi di Prato
RETI: 37' Pardini, 43' Fiore, 57' Sensoli, 64' Fusco
John Hanna lo cita per chiudere Sliding Doors, l'orecchino per terra, Gwyneth Paltrow bellissima: lo sketch più noto dei Monty Python («Sai che cosa dicevano i Monty Python? Nessuno s'aspetta l'inquisizione spagnola») va avanti perché l'inquisitore non riesce a tenere il conto delle armi a disposizione («La nostra arma principale è la paura, la paura e la sorpresa, la sorpresa e la paura; le nostre due armi principali sono la paura, la sorpresa e una spietata efficienza; le nostre tre armi sono la paura, la sorpresa, una spietata efficienza e una quasi fanatica devozione al papa»). Si rischia di fare lo stesso, anche senza vestirsi di rosso, se si provano a elencare le certezze che il Csl Prato Social Club (d'ora in poi Csl: la carta costa, i server anche) trae dalla sconfitta (1-3) col Tau Altopascio. Contenendole al minimo, soprattutto per evitare di dover uscire di scena e rifare l'entrata, le si possono ridurre a due: è praticabile la strada per stare lassù; e per stare lassù c'è bisogno di crescere almeno su tre piani distinti: il ritmo, perché sui secondi palloni arriva quasi sempre prima il Tau; la concentrazione, perché sul rimbalzo della traversa è inammissibile lasciare due avversari smarcati nell'area di porta; e il carattere, perché quando il Csl subisce la prima rete tempo sei minuti subisce anche la seconda, e quando il Tau subisce la prima rete tempo sette minuti segna la terza. È su questi tre piani, sulla solidità difensiva garantita da Maffei e da Pardini e sul talento individuale di due fuoriclasse (Fiore, meraviglioso; e Giardina Papa, cui un quarto d'ora è sufficiente per lasciare un'impronta evidentissima) che si decide una partita altrimenti ben più equilibrata di quanto suggeriscono le due reti di scarto: soprattutto nel primo tempo il Csl mostra le ragioni per cui al big match si presentava in una posizione di forza. Scomponendo il tabellino, le s'intuiscono chiare: segno di un avvio feroce, nel primo tempo il Csl conquista sei degli otto angoli complessivi (quattro ne batterà il Tau, tutti nella ripresa); tre, consecutivi, nei primi minuti: sul terzo, dalla bandiera destra il mancino di Kulla (dall'altra, sempre a rientrare, calcia Radicchi), stacca bene Restaino, che in terzo tempo gira il pallone a una spanna dal palo. Per reagire il Tau impiega altri sei minuti, poi sbuca in area sul triangolo tra Fusco e Lucchesi, che sceglie la soluzione di potenza e col destro calcia altissimo. Seguono tre punizioni che accompagnano alla mezz'ora: per il Csl sulla pedana concessa dal fallo di Turco su Libiu si porta Radicchi, che da trentacinque metri cerca la porta e trova la parata facile di Giovannelli (20'); sull'altro fronte, due i falli di Scuffi (dalla linea a tre esce lui, prima sullo stesso Turco e poi su Fusco), Fiore calcia prima debole (22'), poi dall'arco che invita all'area troppo forte, e senza mira (26'). Per un po'si cerca la porta solo sui calci da fermo, indicazione ben decifrabile d'una partita bloccata - e, sia chiaro, bloccata sul margine superiore: il livello è alto; a rompere l'equilibrio il Csl prova con la sovrapposizione di Perna, che servito sulla corsa da Radicchi cerca di superare Giovannelli con un lob d'esterno destro: il pallone picchia per terra davanti al palo lontano e poi, superatolo, esce. È l'episodio che avvia gli ultimi cinque minuti del primo tempo, nei quali il Csl sfiora il vantaggio altre due volte: di mezzo c'è sempre il mancino di Kulla, che prima calcia in porta una punizione laterale (Giovannelli para in tuffo) e poi crossa in mezzo l'angolo che segue, sugli sviluppi del quale lo stacco di Libiu contrastato da Bavaro (dall'identico duello, chiuso con un fallo, era nata la situazione precedente) spedisce il pallone a scheggiare la traversa. Sulla traversa calcia anche Fiore la punizione che apre la ripresa (Frallicciardi punisce un fallo leggero leggero di Seminara su Fusco ai venticinque metri: è facile contarli, la barriera poggia i piedi sulla linea dell'area di rigore) e che avvia l'azione dello 0-1: è infatti una traversa piena, di quelle che fanno lo schiocco; e sul rimbalzo di quella traversa piena, di quelle che fanno lo schiocco, il Csl resta fermo, fermissimo, immobile; così Peschi può non solo calamitare il rimbalzo sottoporta, ma anche decidere se calciare o scaricare su Pardini, che lo accompagna in posizione regolare, dietro la linea del pallone: la soluzione sta nella busta numero due, scartata la quale è facile l'appoggio nella porta sguarnita. In svantaggio dopo un primo tempo giocato alla pari, o forse addirittura nel quale a tratti s'era fatto preferire, il Csl sbanda; e quando si sbanda contro squadre così forti c'è solo da pregare Iddio, che abbia pietà. La prima volta la preghiera va a effetto: Pratolini, di qui in poi protagonista assoluto, spinge sulla traversa il tiro di Fiore, che sottoporta con un colpo da calcetto aveva cercato di finalizzare il filtrante di Peschi sulla combinazione tra Igliori e Fusco; la seconda volta Iddio è stanco, o forse troppo occupato: Fiore ci prova di nuovo, stavolta dal limite dell'area di rigore (è grave che nessuno gli esca incontro) dove il pallone rimbalza dopo la chiusura decisiva di Scuffi, che aveva murato Turco sul lungo lancio di Maffei; e il suo destro di controbalzo, rasoterra la traiettoria perfetta, vale il raddoppio (43'). Sugli sviluppi di un'azione avviata dalla pressione alta di Lucchesi su Kulla, e alimentata dal traversone di Peschi dalla trequarti destra, il duello con Pratolini si rinnova tre minuti più tardi, diverso stavolta l'esito, diverso perché è superlativa, da campioni affermati, la parata in controtempo sull'inzuccata a colpo sicuro; e di nuovo al 50', ora col destro di controbalzo favorito dalla sponda di Giardina Papa (era entrato da due minuti, fuori l'ottimo Lucchesi) a ripulire la rimessa di laterale di Masala. La parata in due tempi, centrale la traiettoria, tiene in partita il Csl, che ci rimane anche sul taglio di Fusco servito in verticale da Peschi sull'invito d'Igliori: a lato di pochissimo il tocco d'esterno destro (52'). In tavola il conto arriva subito: finalmente il Csl riesce a sviluppare di nuovo un'azione sulla corsia destra, dove Perna ha lasciato il posto a Vannucci; sul traversone rasoterra verso il limite dell'area di rigore Fabozzi (ora centravanti gioca lui, fuori Rosati) s'inventa una sponda perfetta per Sensoli, il cui destro dopo lo stop orientato è altrettanto perfetto: pallone all'incrocio e scarto dimezzato (57'). È qui che emerge la vera differenza tra le due squadre: entro sei minuti dalla prima rete il Csl aveva subito anche la seconda; entro sette minuti invece ora il Tau segna la terza. In quei sei minuti c'è spazio per un altro tentativo di Fiore (in tuffo Pratolini, che ormai l'ha presa sul personale, para anche questo pallone stavolta calciato dai venti metri: l'aveva reso prezioso la combinazione tra Turco e Bavaro sulla corsia sinistra), che poi entra anche nell'azione che segue, quella decisiva: è lui a conquistare il possesso sulla trequarti, lui a verticalizzare invitando Giardina Papa a scappare sulla corsia sinistra e a liberarsi di Seminara con un elastico degno d'altri palcoscenici; tra i due aveva mediato Fusco, che in premio a chiusura del triangolo riceve il pallone da appoggiare nella porta sguarnita. All'ultimo fischio di Frallicciardi (è timido, ma dirige bene: sciogliti ragazzo, che di calcio ne sai) mancano giusto sei minuti, riempiti di nuovo da una giocata di Fiore (sul lancio di Turco salta Pratolini uscito fuori area, ma nel dribbling perde l'equilibrio e col destro svirgola) e da due tentativi di Paratja (aveva rilevato Urban, ottimo ingresso a sinistra), che sul possesso condotto da Vannucci e Janah (fuori Radicchi) apre troppo il destro, e alla fine del recupero calcia centrale, facile per Giovannelli. Sulla parata si chiude la partita più attesa della domenica, che certezze non le porta solo al Csl: senza bisogno di numerarle (sarebbe un gran problema dover uscire di scena e rifare l'entrata: non per l'entrata in sé, ma per dover ricominciare daccapo), oltre che sulle certezze solite il Tau sa di poter contare anche su un'efficienza spietata. .
Calciatoripiù: Pratolini , fenomeno (con qualche centimetro in più sarebbe fenomenissimo: l'età è dalla sua, per crescere ha tempo), tiene aperto uno spiraglio che Sensoli sfrutta per riportare in corsa il Csl dopo un primo tempo eccellente e una ripresa traumatica. Del gesto tecnico che porta alla rete restano la memoria e lo scintillio, niente però di concreto: il Tau, che s'era già fatto largo con la prova di Peschi e le reti di Pardini , insuperabile, e di Fiore , immarcabile, sigilla il successo sfruttando una giocata superlativa di Giardina Papa .
Samuele Tofani