RETI: Salucci, Galeazzo
Con una rete per tempo l'Isolotto di mister Borghini, autentica bandiera proprio dell'Audace Legnaia nel corso del suo passato da calciatore, centra il proprio primo successo in campionato nel sentitissimo derby nientemeno che contro i gialloblù e si riscatta dalla brusca frenata di sette giorni prima in quel di Calenzano a discapito di un roster audacino apparso invece molto meno brillante rispetto a quanto dimostrato nelle precedenti sfide e che, dunque, sarà chiamato ad archiviare quanto prima il passo falso in questione nell'auspicio di rimuovere quello zero ancora intatto dopo quattro giornate sotto la casella delle vittorie. Sono, tuttavia, proprio gli ospiti a partire sostanzialmente al fulmicotone ma, se dopo soltanto 120 sono provvidenziali i salvataggi di Sciatti e, sulla linea di porta, di un monumentale Salucci sul doppio tentativo ravvicinato di Failli, al 4' è invece Enea a divorarsi la chance del vantaggio gialloblù spedendo di un soffio al lato il pallone sull'invito in verticale del medesimo Failli una volta presentatosi a tu per tu con l'estremo avversario. Scampati i pericoli, ad ogni modo, l'Isolotto si riprende dallo shock iniziale e, dopo una punizione dal limite calciata sul fondo da Leporatti al 12', al 16' stappa la partita quando, sugli sviluppi di un tiro da fermo nei pressi della trequarti, capitan Longosci tenta con la testa di allontanare un pallone che viene tuttavia raccolto da Salucci il quale, appostato sul secondo palo, lascia con maestria sul posto il diretto avversario per poi trafiggere esizialmente Fattovich nei pressi dell'area piccola per il vantaggio biancorosso. La risposta audacina non si fa sì attendere ma, ancora una volta, sono l'imprecisione e la dea bendata a mettere i bastoni fra le ruote all'undici dello squalificato mister Rivi: al 18', a questo proposito, Sciatti allontana decisivamente una velenosa traiettoria schizzatagli repentinamente davanti dopo una serie di rimpalli sul tracciante dall'out destro di Enea mentre, al 23', il fantasista ex Porta Romana torna a mettersi in proprio con una soluzione propiziata da Caldararu che non centra tuttavia il bersaglio. Arrivati a questo punto, però, la propulsione offensiva ospite cala progressivamente in termini d'intensità ma, a fronte di una più opaca Audace dalla cintola in su, l'unica opportunità degna di nota registratasi sul fronte casalingo prima dell'intervallo vede Leporatti orchestrare una transizione largo a destra in favore dei propri colori salvo poi non inquadrare lo specchio della porta difesa da Fattovich con una rasoiata indirizzata sul palo lontano. Il momentaneo vantaggio casalingo sul quale si chiudono i primi 45' condiziona dunque il leitmotiv di una ripresa che, a questo proposito, vede un Legnaia tentare di raddrizzare lo sfavorevole punteggio senza, tuttavia, riuscire a mettere in seria apprensione la retroguardia di un Isolotto che invece, dal canto proprio, non soltanto rischia inizialmente solo in occasione di una staffilata di Enea sporcata in corner da Sciatti al 50' ma al contempo si rende ben più pericoloso in ripartenza sfiorando il colpo del ko anticipato al 59' con il neo-entrato Lombardini che tuttavia, da posizione assai propizia, vede il proprio colpo a botta sicura respinto sul più bello da uno strepitoso intervento di Bruno. Il match, su cui influisce anche la canonica girandola di cambi, entra a questo punto in una fase di sostanziale stallo attestandosi all'insegna di un equilibrio che provano nuovamente i locali a spezzare all'86' quando Salucci, innescato all'interno dei sedici metri gialloblù da Gasparini, al netto della propria completa solitudine esita per qualche attimo di troppo al momento della conclusione facendosi perciò rimontare dalla preziosa chiusura in calcio d'angolo di Formigli. Il punto del raddoppio, tuttavia, resta nell'aria per il collettivo di via Pio Fedi: a scongiurare infatti quella che avrebbe astrattamente potuto rappresentare l'ennesima applicazione della legge non scritta per eccellenza di questo sport ci pensano dapprima i guantoni di uno Sciatti bravo nel ribattere il piazzato di Toccafondi all'88' e, qualche minuto più tardi, un letale contropiede biancorosso che mette l'accorrente Galeazzo nelle condizioni di perfezionare il proprio ingresso nell'area audacina e trafiggere da pochi passi l'incolpevole Fattovich con un diagonale che, in piena zona Cesarini, spegne in questo modo definitivamente ogni speranza avversaria di rimonta conferendo contestualmente il definitivo assetto allo score.
Riccardo Palchetti