Raimondo
RETI: Raimondo
Da che mondo è mondo, il giorno in cui la chiesa cattolica ricorda Sant'Ambrogio è, per tradizione, dedicato alle prime . A Milano, il 7 dicembre, è consuetudine onorare la memoria del vescovo fatto santo mangiando il primo panettone delle feste ma anche celebrando il rito decisamente più pagano della prima alla Scala. Come poteva, dunque, mancare all'appuntamento con la tradizione il Girone B del campionato Allievi che per ironia della sorte e del calendario, proprio in questo giorno, vede programmati i big match fra le prime della classe? Impossibile! E così, sui campi sintetici delle due Audaci del torneo, ecco che ci si gioca una buona fetta di stagione. Un filo rosso, quello che viaggia fra Galluzzo e Legnaia, carico di aspettative ed emozioni. In Via Dosio, padroni di casa e Virtus Rifredi (entrambe vestite di giallo e di blu) vanno a caccia dei tre punti e contemporaneamente sperano che in Via Biagini, galluzzini e mugellani, entrambi caduti per l'ultima volta proprio sotto i colpi delle dirette inseguitrici, si annullino a vicenda, magari dividendosi la posta in gioco e dando così la possibilità a una delle due di rientrare in piena lotta per la vittoria del campionato. La spasmodica attesa che ammanta di passione questa dodicesima giornata, è ben ripagata dalle quattro protagoniste e mentre a Legnaia i gol di Veneziani e Ramazio costringono Stefano Del Corona e Antonio Berti a dividere la torta in parti uguali, al Guidi va in scena uno straordinario spettacolo ricco di colpi di scena che solo l'unione fra i dettagli della cronaca ed i minimi particolari di un'attenta disamina tattica, riesce a fotografare nitidamente. Dall'alto del primato in classifica che porta in dote alla vigilia di questo fondamentale esame di maturità e consapevole di potersi avvalere del fattore campo, il Galluzzo di Del Bene sembra poter far leva, nel primo quarto d'ora di gioco, sulla solidità del proprio centrocampo e sulla rapidità del duo d'attacco composto, come di prassi, da Vignoli e Raimondo. Sono però sufficienti pochi minuti di gioco, agli ospiti guidati da Roberto Pugliese, per far capire quanto possa essere difficile chiudere all'angolo una squadra che gioca, in fase d'impostazione, un gran bel calcio. Una coralità di manovra basata su gioco di prima massimo a due tocchi, sovrapposizioni, verticalizzazioni, utilizzo delle corsie laterali ed autorevole occupazione degli spazi in campo, fa strabuzzare gli occhi ai padroni di casa e, al contempo, lustrare quelli dei tanti sostenitori scesi dal Mugello nonostante Samuele La Rosa fischi l'inizio del match ad un orario ben più consono ad un'abbondante colazione, magari consumata al calduccio di un morbido piumone. Facendo girar palla con qualità, precisione e rapidità, è il San Piero a prendere in mano con decisione il bastone del comando. La doppia regia orchestrata in mediana da Mazzoni e Del Mazza tiene alto il baricentro biancorosso dando la possibilità al funambolico e talentuoso esterno sinistro Fioravanti di creare scompiglio nella zona presidiata da Verga e grazie anche al supporto offertogli da Mengoni, di saltare il diretto avversario per poi puntare a rete, oppure di fornire precisi palloni al centrattacco Mino. La regia arretrata di Castellani che non di rado si spinge in avanti a supporto dei compagni, impreziosisce una trama che ben presto inizia a dare i suoi frutti. Al 9', sugli sviluppi di un corner dalla sinistra calciato dal galluzzino Ibraliu, la manovra difensiva si tramuta in maniera fulminea in offensiva, con Fioravanti che parte come un treno sulla sinistra, entra in area ma invece di concludere a rete da ottima posizione, preferisce servire al centro imbeccando Mino che non attendendosi forse l'assist del compagno, indugia di quel tanto che basta ad un difensore per chiudere su di lui e murargli la conclusione. La palla torna verso il limite dell'area dove l'accorrente Del Mazza, prima la raccoglie per poi concludere oltre la traversa. All'11 i ragazzi di Pugliese sono costretti a pagar dazio per la prima volta ad una sorte, per dirla alla Bruno Lauzi, bizzarra e cattiva che ne condizionerà in maniera determinante la splendida prestazione. Un fallo ai diciotto metri commesso su Mino è all'origine di una punizione che Castellani calcia magistralmente timbrando la traversa della porta difesa da Vila. Un minuto più tardi, lo stesso numero dieci biancorosso serve sulla sinistra l'indiavolato Fioravanti che prima si libera del diretto avversario con un autentico gioco di prestigio e poi indirizza a rete una conclusione alla quale Vila si oppone prontamente respingendo in tuffo un pallone potente ma centrale. Al 15' un Galluzzo in evidente difficoltà è tagliato a fette dalla triangolazione nello stretto impostata da Del Mazza e conclusa da Mazzoni che costringe Vila a deviare la sfera nuovamente contro la traversa della sua porta. Un meccanismo mugellano tarato sul modello di un orologio svizzero ha però anche un tallone d'Achille del quale il Galluzzo prova ad approfittare allo scoccare del 25'. La costruzione dal basso messa in opera dai ragazzi di Pugliese è, infatti, piuttosto prevedibile. Gaeta tocca corto per Collini che a seconda dei casi, può portar palla oppure lanciare lungo per i compagni di centrocampo. Uno schema piuttosto lento e monocorde che un adeguato pressing può far saltare. Accade così che un guizzante Raimondo riesca prima a recuperar palla e poi ad indirizzare verso i pali difesi da Gaeta un insidioso rasoterra al quale l'estremo difensore ospite si oppone attraverso una pronta respinta in tuffo. Resterà, però, questa l'unica nota di cronaca firmata Galluzzo nel contesto di un primo tempo giocato a mille all'ora dal San Piero. Basta attendere un paio di minuti per rendersene conto. L'azione si sviluppa ancora una volta lungo la corsia di sinistra, dove l'inafferrabile Fioravanti prima va via in dribbling, poi si accentra con l'intento di trovar spazio per la conclusione a rete ed infine indirizza verso la porta di Vila una splendida sciabolata che, indovinate un po', va a schiantarsi per la terza volta contro la traversa della porta giallo blu. Sembra incredibile che un San Piero a Sieve tanto bello e sfortunato non debba riuscire a trovare la via del meritato vantaggio. Eppure, ciò che accade al 9' della ripresa, va oltre ogni immaginazione. Un intervento irregolare su Tufo è punito da La Rosa con un calcio piazzato in favore del San Piero che Castellani, dalla destra, pennella nel cuore dell'area galluzzina. La palla sfila sul secondo palo entrando nella disponibilità di Mazzoni che dopo averla controllata ed essersi accentrato verso la porta, indirizza a rete un chirurgico rasoterra diagonale che dopo aver superato le mani protese di Vila si stampa contro la faccia interna del palo sinistro della porta rimbalzando nuovamente in campo. E' a questo punto che il destino del match cambia radicalmente. Ed è proprio mister Del Bene a descriverci, nel dopo gara, la chiave tattica che permette al Galluzzo di prendere in mano l'iniziativa: Ho alzato il raggio d'azione di Talbi, che nel primo tempo giocava troppo basso, decidendo poi di attaccare uno contro uno Mengoni utilizzando proprio lui . E' l'uovo di Colombo che permette ai giallo blu di chiudere gli spazi a Fioravanti, guadagnar metri a centrocampo, alzare il baricentro e soprattutto, creare gioco ed occasioni. Al 56' Ibraliu sorprende la retroguardia ospite battendo corto dalla bandierina di destra e pescando in piena area Vignoli che controlla e poi calcia di prima verso la porta costringendo Gaeta al salvataggio in tuffo. La squadra di Del Bene prende coraggio, insiste e al 70' va anche in gol con Raimondo che però, al momento di controllare la sfera, commette un fallo di mano che non sfugge all'occhio attento di La Rosa. Il numero sette giallo blu si rifà però con gli interessi cinque minuti più tardi quando, sugli sviluppi di una trama insistita al limite dell'area, riesce a trovare il pertugio buono per infilare Gaeta e portare in vantaggio i padroni di casa. L'inerzia della gara è ormai definitivamente cambiata. Il San Piero non riesce più a creare pericoli dalle parti di Vila e nel finale sono ancora i galluzzini a saggiare i pronti riflessi di Gaeta, bravo a farsi trovar pronto sia sulla conclusione dal limite proposta dal neo entrato Bracaloni all'87', sia sulla stoccata da fuori provata da Ibraliu in pieno recupero. Al triplice fischio di La Rosa, è testa grande in casa Galluzzo. Con coraggio, determinazione ed applicazione, i ragazzi di Del Bene, dopo essersi lasciati alle spalle un primo tempo vissuto in grande sofferenza, sono stati bravi ad approfittare al meglio della più grande occasione avuta. Quante recriminazioni e quanta sfortuna si porta via dal Guidi uno splendido San Piero a Sieve. Un vero peccato perché il campo ha parlato chiaro sentenziando che i mugellani avrebbero meritato molto di più. Adesso il Galluzzo vola a più quattro sul terzetto formato dallo stesso San Piero, dal Novoli e dalla Virtus Rifredi. Di una cosa, però, dopo aver assistito a questa incredibile sifda, siamo più che certi. Il verdetto finale relativo a questo campionato, è ben lungi dall'essere scritto.
Calciatoripiù: nel Galluzzo gara più che sufficiente per Vila, Raimondo, Ibraliu, Vignoli, Martini e Burroni. Nel San Piero hanno ben figurato Fioravanti, Mazzoni, Del Mazza, Mengoni e Castellani.. Ben oltre la sufficienza anche la direzione di gara dell'esperto Samuele La Rosa.