Cerino
Braccia
Lucarini
Gepponi
Gepponi
RETI: Cerino, Braccia, Lucarini, Gepponi, Gepponi
Tra terza e quarta della classe volano scintille in una gara dall'alto contenuto elettrico. Al termine di un match intriso di qualità, quantità e nervosismo, a spuntarla è il Pescia di mister Pieri con un colpo gobbo allo scadere che vale tre punti preziosissimi per la corsa al titolo. Cade l'Olimpia, costretta a giocare per un'ora in inferiorità numerica, ma cade con orgoglio, dimostrando di poter stare nei piani alti della classifica a competere. In una competizione tra squadre dal valore equipollente a partire meglio è il Pescia, che entra nel match a mille all'ora creando i presupposti per il vantaggio già dopo centoventi secondi con Gepponi, bravo ad addomesticare un lancio lungo e a calciare dal limite spedendo però fuori di poco. Presupposto che trova applicazione concreta già un minuto dopo, al 3', con un'azione fotocopia: stesso protagonista, Gepponi, soluzione diversa. Il suo pallonetto è preciso e scavalca Mantellassi depositandosi in fondo al sacco. La partenza shock chiama alla sveglia l'Olimpia, che dal canto suo risponde aiutata da un pizzico di fortuna. Un pallone innocuo non viene infatti trattenuto da Mariotti, che lo rimette involontariamente alla disponibilità di Braccia, lesto a sua volta nell'infilare in rete il più facile dei gol. Tutto da rifare. La partita sale di tono, i nervi iniziano ad affiorare e le occasioni non mancano. Prima Bianchi prova a sorprendere Mantellassi fuori dai pali ma senza incisività, mentre sul fronte opposto Mariotti redime il precedente errore parando bene un bel tiro da fuori. Al 39', poi, la sliding door del match: Labiri subisce un fallo ma reagisce, inducendo il direttore di gara a estrarre il cartellino rosso. L'Olimpia rimane in dieci, recrimina per un mancato giallo (quello del fallo su Labiri) ma comunque non perde il controllo, traendo altresì forza e coraggio dalla situazione negativa. Sul gong serve uno strepitoso Mariotti a tenere il punteggio sul 1-1 bloccando l'attaccante avversario lanciato a rete. La ripresa si apre con una traversa colpita da De Cesari ma la truppa di mister Cialdi risponde al fuoco alzando i giri del proprio motore e cancellando l'inferiorità numerica con grinta e ritmo. Bonacchi flirta col raddoppio al 53' spedendo di poco alto un colpo di testa mentre un minuto dopo Cerino trova davvero il gol del sorpasso risolvendo celere una situazione in area di rigore. A ridosso del 60' un colpo di reni di Mariotti evita il peggio e il Pescia, dopo un quarto d'ora di apnea, torna a respirare con fiducia in concomitanza del fisiologico calo dei quarratini. Fioccano le occasioni dalle parti di Mantellassi, reattivo al 65' nel deviare un tiro Mariani. Poi ci prova Lucarini e al 73' Gepponi, il quale chiama al miracolo l'estremo locale con un colpo di testa velenoso. Sul prosieguo, due giocatori pesciatini non riescono a trovare l'impatto giusto. Il gol è nell'aria e al 76' il solito Gepponi trova la zampata vincente avventandosi su un tiro di Fracasso respinto dal palo. Il finale è incredibile. Al 90' Mariotti è strepitoso nell'opporsi a Esposito (rientrato dopo un infortunio) tenendo intatto il 2-2 e donando ai suoi la spinta necessaria per infilare, al terzo minuto di recupero, il clamoroso contro-ribaltone. Un mischione in area trova nel tacco risolutivo di Martinelli un bagliore di immensa lucidità. Liberato al tiro dalla genialata del compagno, Lucarini non perdona e insacca il 2-3 definitivo. Chissà come sarebbe andata in 11 contro 11; ai posteri (anzi, all'immaginazione) l'ardua sentenza. Ma intanto a festeggiare è il Pescia.
Calciatoripiù: Cerino (Olimpia Quarrata); Gepponi, Fracasso (Pescia).