• All.Naz. Under 17 Serie CD
  • 26/09/2021 15.00.00
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  • Viterbese
  • 4 - 3 26/09/2021 15.00.00
  • Carrarese
    Troise
    D Amore
    Macchia
    Gallitelli
    Negri
    Dell Amico
    Dell Amico

Commento


RETI: Troise, D Amore, Macchia, Gallitelli, Negri, Dell Amico, Dell Amico
Succede di tutto a Viterbo, e il riferimento non è quello che sembrerebbe più ovvio, ovvero ai sette gol complessivi, ma all'interpretazione della gara da parte dell'arbitro che ingaggia una guerra di nervi con gli ospiti che termina con ben quattro espulsioni per gli apuani, un bilancio che condiziona gravemente la prestazione degli ospiti e rende insufficiente quella della terna. La gara si era messa male per i ragazzi di Ratti, costretti a inseguire il calcio di rigore che porta avanti i laziali, realizzato al 2' da Gallitelli, ma poi inizia lo show degli ospiti che imbastiscono diverse azioni offensive degne di nota agguantando presto il pari grazie a Vito Dell'Amico, che al 14' recupera palla e scarica da una ventina di metri alle spalle di Giulietti. La Carrarese non si accontenta e completa la rimonta passando in vantaggio grazie a Filippo Dell'Amico che, ricevuta palla da Zaccagna, trova l'angolo basso e insacca il punto dell'uno a due. È poi una magia di Negri, che fa partire un missile su punizione da 20 metri, a sancire il 3-1 per gli apuani che vedono la vittoria a portata di mano. Qui però si rompe qualcosa negli equilibri fra l'arbitro e gli ospiti, Ferrara di Roma si prende la scena ed espelle prima Negri per frasi irriguardose, poi Ragonesi che in quanto portiere anticipa fuori area un avversario prendendo la palla di petto; di diverso avviso il direttore di gara che sostiene il tocco di mano fuori dal perimetro dei sedici metri. Successivamente tocca a Cacciatori,in seguito a un fallo di gioco, infine Jacob completa la lunga lista dei cattivi . La Viterbese nel frattempo raggiunge ed effettua il contro-sorpasso definitivo, chiudendo i conti all'85' con il poker da tre punti di Macchia, ma a fine gara con sportività i laziali tendono la mano agli avversari intuendo che questi ultimi hanno dovuto affrontare un avversario in più.