• Juniores RegionaliE
  • 23/04/2022 16.00.00
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  • Atletica Castello
  • 0 - 2 23/04/2022 16.00.00
  • Audace Galluzzo
    Giorgi
    Danti

Commento


RETI: Giorgi, Danti
All'angolo biancoverde, c'è l'autentica rivelazione del campionato, la squadra che anche a detta dello storico diesse castellano Franco Megli è andata oltre le più rosee aspettative ma che adesso è lì, a giocarsi un posto fra le big della categoria: vince però chi sta all'angolo gialloblù, una squadra ricca di qualità e che, nonostante sia stata spesso costretta a tenersi in equilibrio su un'altalena dalla quale è ruzzolata ben cinque volte, non ha mai smesso di recitare il ruolo della capolista di razza. Quella che è andata in scena tra Castello e Galluzzo (0-2 il finale) è stata una sfida fra due autentici combattenti che preferendo la spada al fioretto ed elevando la propria fase difensiva al ruolo di principale arma d'offesa hanno dato vita a una gara maschia, arcigna, spigolosa ma nel contempo interessante e ricca di temi tattici; l'hanno decisa due eccellenti interpreti della fase d'anticipo e di rottura. L'immediata vigilia di un match tanto importante è vissuta con grande trepidazione da ambo le parti. A Castello, dopo le imprese compiute dal gruppo dei 2001, si torna a sognare e un gran numero di sportivi è giunto in via Reginaldo Giuliani per sostenere un gruppo che, seppur partito un po' in sordina, complici i numerosi scivoloni nei quali sono via via incappate le varia battistrada è riuscito a risalire la china e a ritrovarsi così in piena corsa per la conquista di un posto nell'élite. Una delle lepri che hanno sin qui fatto l'andatura è proprio il Galluzzo di Yuri Landini che, pur trovandosi in testa al plotone, è in cerca di continuità e conferme. Il gruppo ha dato ampia dimostrazione di meritare il successo finale ma è pure incappato in tutta una serie d'improvvisi blackout che hanno contribuito a mantenere desto l'interesse su un campionato estremamente equilibrato. Una prima frazione interpretata in maniera muscolare da entrambe le contendenti fotografa al meglio quello che sarà l'andamento di tutti i 90' di gioco. Nel Castello ci si attendono le sgroppate sulla destra di Lory Corsi, le invenzioni in regia di Tommy Giuliani, gli affondi e le perentorie conclusioni di Silvestri e i guizzi di Brinzaglia, mentre nel Galluzzo, gli occhi sono puntati sulla velocità di Romeni, sui lampi di genio di Bargioni, sull'opportunismo di Materassi e sulla proverbiale inventiva di Kasaj. E invece? Accade ciò che non ci si aspetta, perché tutte queste potenziali fonti di pericolo sono sistematicamente disinnescate dalla certosina opera dei due reparti difensivi che quasi nulla concedono agli attaccanti avversari. Le coppie formate da Fimiani e Bardazzi da una parte e da Pinzani e Obinu dall'altra paiono l'Everest e il K2. Difficile per non dire quasi impossibile scalarle senza problemi e senza aver a che fare con gli esterni (Ermini e Tarlini in biancoverde; Danti e Giorgi in gialloblu) che ne aumentano esponenzialmente la solidità. L'unico modo per provare a impensierire i due estremi difensori Ponzalli e Ioanna è tentare la conclusione dalla distanza; operazione che nel corso dei primi 45' di gioco, in virtù dell'ottimo lavoro svolto in fase d'impostazione dalla coppia Brinzaglia-Campolmi, riesce meglio ai castellani. Ci provano lo stesso Campolmi al 36' (conclusione respinta in tuffo da un attento Ioanna), De Rosis al 39' (rasoiata su punizione dalla destra contenuta con sicurezza dal numero uno galluzzino), Giuliani al 41' (conclusione respinta da Ioanna e venuta in conseguenza di un pallone perso ingenuamente dai mediani gialloblu) e ancora dallo stesso Giuliani al 43' (punizione dai venti metri respinta ancora una vola dai pugni di Ioanna). Le uniche due variazioni sul tema vedono protagonisti Materassi che al 12', sugli sviluppi di un corner da destra calciato da Bargioni, sfruttando il velo di un compagno calcia malamente fuori da buona posizione; e Silvestri che allo scoccare della mezz'ora scatta sulla sinistra, si libera in maniera non del tutto regolare del diretto avversario, s'incunea in area e lascia poi partire una conclusione che coglie l'esterno del palo destro della porta difesa da Ioanna. Il tema tattico del match subisce una svolta improvvisa nella fase iniziale della ripresa quando cioè la squadra di Landini, sfruttando un corner dalla destra ben calciato da Bargioni, sblocca il risultato grazie all'incornata sottomisura dell'ex difensore esterno del Bagno a Ripoli Bernardo Danti che, ben piazzato all'altezza del secondo palo, gira alle spalle di Ponzalli il pallone del vantaggio. La reazione dei ragazzi di Carmannini e Iori è tutta da raccontare. Il Castello infatti non solo prende in mano il controllo del centrocampo con grande personalità ma dopo appena 4' va vicinissimo al pareggio. Giuliani calcia bene una punizione dal limite: la traiettoria spiove con precisione sotto la traversa ma la conclusione del regista castellano manca della necessaria potenza e permette così all'estremo ospite di arrivare sul pallone e deviarne la traiettoria oltre al traversa. Al 54' la squadra di Carmannini e Iori viene penalizzata da un colossale errore di valutazione commesso da Erriquez che di fatto condiziona l'andamento della gara. Corsi riesce finalmente a innestare il turbo lungo la corsia di destra ma poco dopo essersi incuneato in area è affrontato da Giorgi che lo mette a terra; il rigore pare ineccepibile ma il direttore di gara, invece di assumersi la responsabilità di prendere una qualsiasi decisione, lascia correre scatenando le proteste dei giocatori biancoverdi. Quella di Erriquez è una scelta che lascia alquanto perplessi, visto e considerato che non avendo ritenuto irregolare l'intervento di Giorgi l'arbitro avrebbe dovuto quantomeno ammonire per simulazione l'ex esterno destro del Lanciotto. Il Castello continua a giocare con grande intraprendenza e al 79' solo un miracolo di Ioanna impedisce ai padroni di casa di arrivare al pareggio. Campolmi va via con un bel dribbling al diretto avversario per poi verticalizzare servendo Balau: l'ex attaccante della Laurenziana fa proseguire per Corsi che, dopo essersi girato in un fazzoletto di terreno, indirizza a rete un violento e preciso rasoterra sul quale l'ex portiere dell'Affrico si salva aprendo il compasso e respingendo di piede un pallone quasi certamente destinato a infilarsi in rete. Insiste il Castello che all'85 usufruisce di una punizione che Giuliani pennella con precisione nel cuore dell'area avversaria. Una sponda aerea innesca Bardazzi che, ben piazzato sul secondo palo, gira di testa un pallone che però termina di poco fuori alla destra di Ioanna. Il pari non arriva e come spesso accade, in pieno recupero, il Galluzzo chiude definitivamente i conti. Sugli sviluppi di un fallo laterale, Giorgi ripropone verso il centro dell'area un pallone dalla destra che entra nella disponibilità del neoentrato Fani. Dopo aver puntato la linea di fondo, il venti galluzzino lo ripropone verso il centro servendo nuovamente Giorgi che, dopo averlo addomesticata con eleganza, lascia partire un potente diagonale a mezz'altezza. Al termine di una sfida agonisticamente intensa, tirata ed interessante a far festa sono i ragazzi di Landini che, portando via i tre punti da un terreno da sempre molto insidioso, consolidano il loro primato. Un Castello bello e anche un po' sfortunato esce comunque dal campo fra gli applausi. Anche se molto probabilmente questa sconfitta rappresenta il brusco risveglio da un bel sogno, la banda di Carmannini e Iori merita solo complimenti per un cammino esaltante, frutto dell'intelligente lavoro svolto dalla società biancoverde a livello giovanile. Molto grave l'errore commesso da Erriquez in occasione del fallo da rigore non fischiato a Corsi: è una chiara svista che, condizionando l'andamento dell'incontro, fa guadagnare al direttore di gara un'insufficienza in pagella.
Calciatoripiù
: si segnalano le ottime prestazioni di Bardazzi, Campolmi, Brinzaglia, Giuliani e Corsi (Atl.Castello). Nel Galluzzo accanto a uno strepitoso Ioanna hanno ottimamente giostrato anche i quattro moschettieri della retroguardia Obinu, Pinzani, Danti e Giorgi , i centrocampisti Forconi e Lastrucci e il solito illuminato regista Bargioni .