• Allievi RegionaliA1
  • 27/02/2022 10.45.00
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  • Lastrigiana
  • 1 - 1 27/02/2022 10.45.00
  • Cattolica Virtus
    Cavicchi L.
    Moriani

Commento


LASTRIGIANA: Terlicher, Ballini, Marchi, De Pascalis, Colzi, Sona, El Youssefi, Innocenti, Tomeo, Valori, Mandolini. A disp.: Velleca, Menchi, Delle Fave, Ballerini, Cavicchi L., Casini, Vignolini, Firenzuoli, Guasti. All.: Guasti Davide
CATTOLICA VIRTUS: Hila, Alfani, Bacci, Pilacchi, Giambra, Nocentini, Badii, Rafanelli, Nicolosi T., Ignesti, Cinquina. A disp.: Cecconi E., Braccesi, Ponzillo, Tallarita, Ciuffi, Del Zotto, Mazzei, Zuffanelli, Moriani. All.: Vallini Francesco
RETI: Cavicchi L., Moriani
Nelle storie più avvincenti spesso inizio e fine coincidono, e il resto del viaggio si risolve in un sogno quasi dimenticato. Avvincente questa storia lo è stata, anche se per la Lastrigiana insieme amarissima: sono infatti due errori ad aprire e chiudere l'anello che la lega a un'impresa a metà; se Sinca (direzione orribile, acerbissimo per la capolista dell'élite impegnata in trasferta) le avesse concesso un rigore lampante dopo appena 4' o se Terlicher fosse intervenuto deciso sul tiro di Moriani dal parcheggio della Coop probabilmente la Cattolica sarebbe caduta alla Guardiana. E invece non basta la rete di Cavicchi in avvio di ripresa: l'incontro finisce 1-1, dopo una prestazione buissima la Cattolica si prende un punto che le consente di mantenere un divario apprezzabile sulla quarta posizione; piange invece la Lastrigiana che se avesse vinto - e avrebbe meritato, eccome - avrebbe danzato qualche passo più in là dell'orlo del vulcano. Non c'è neppure tempo d'apprezzare gli schieramenti a specchio (4-3-1-2 anche per la Lastrigiana che però dopo un quarto d'ora alza El Youssefi e abbassa Mandolini sulla linea di trequarti) che la sfida s'infiamma: chiamato a gestire il pallone in fase di scarico, Hila azzarda il dribbling sulla pressione di Tomeo che glielo sottrae e viene travolto mentre sta per appoggiare in rete; sarebbe un rigore evidente, rigore e ammonizione (no, non espulsione come si sente vociare in tribuna: se l'intervento è genuino, ossia orientato a contendere il pallone, in area la sanzione viene depenalizzata), non però per Sinca che lontanissimo e sorpreso preferisce non decidere. E più che la tecnica arbitrale qui sarebbe stato sufficiente masticare un po' di calcio: dove esiste che un centravanti si lanci a terra invece che accompagnare il pallone nella porta scoperchiata? Evidentemente però qua c'è da camminare (suggerimento al designatore: ora che le partite contano servono arbitri d'esperienza; una retrocessione è sempre una catastrofe, una retrocessione per un rigore non concesso è il batacchio sulla porta dell'inferno): niente fischio e Lastrigiana imbelvita. La Cattolica prende fiato e risponde con quella che sarà la sua unica vera azione fino al recupero: gigantesco di qui alla fine, De Pascalis chiude al limite su Nicolosi; il pallone schizza a Innocenti che rinvia sporco, recupera Rafanelli che s'inserisce e chiude sul primo palo il destro rasoterra toccato in angolo dall'esplosività di Terlicher (9'). Ma è la Lastrigiana a fare la partita e a rendersi più pericolosa per tutto il primo tempo: centottanta secondi e la punizione di Colzi da sinistra attiva sul secondo palo il terzo tempo di El Youssefi che, solo, alza sopra la traversa. Al 20' la Cattolica rischia di nuovo sugli sviluppi di un pallone inattivo: Bacci contrasta con le mani l'incursione di Mandolini ai venti metri, la barriera respinge il tiro di Valori e lo devia a centro area da dove Innocenti in girata cerca il primo palo e trova il tuffo di Hila. Ma non ci s'allontana da quella zolla, perché quando viene presa in velocità la Cattolica trema come davanti alla porta della sala operatoria: lanciato profondo da Colzi, Tomeo svernicia Giambra (in difficoltà enorme entrambi i centrali ospiti) ma si defila e una volta giunto davanti a Hila calcia male. Nel quarto d'ora successivo a entrambe le duellanti ci vorrebbe un martello (per dire, per dire) per rompere da una parte un assedio sorprendente e dall'altra un sortilegio maligno; la Lastrigiana spiega solo così quello che avviene al 28' quando più che il flipper è la magia a salvare la Cattolica. L'azione prende il via quando Valori alza la testa e tratteggia un lancio di quaranta metri per Tomeo che brucia sullo scatto Nocentini (in difficoltà enorme entrambi i centrali ospiti) e punta Hila che apre le ali e chiude lo specchio; il rilancio affannoso viene calamitato da El Youssefi che con un colpo d'occhio vede messa malissimo la terza linea avversaria e premia il taglio di Mandolini: destro in corsa, palo pieno e Cattolica di nuovo salva. La Lastrigiana si piazza lì, a difendere la trincea conquistata: Mandolini fa correre Tomeo che, preso il tempo alla difesa (in enorme difficoltà entrambi i centrali ospiti), raggiunge il fondo e chiude il triangolo per il compagno che col tacco manca la porta (37'). Poi nel recupero la Cattolica s'affaccia nell'area avversaria e sfiora il vantaggio improvviso: avviata l'azione sulla trequarti, Cinquina taglia in mezzo all'area e va a ricevere il servizio confezionato sull'asse Alfani-Ignesti; tocco sottoporta a lato di venti centimetri. Il primo tempo si chiude però con la Lastrigiana avanti: sulla ripartenza Mandolini passa tra i centrali ospiti (in enorme difficoltà entrambi), si defila sulla destra e mette in mezzo: Giambra sporca al limite, a El Youssefi il tiro a colpo sicuro esce centrale e si spenge tra i guanti di Hila. Chi alla ripresa si attende una rivoluzione tecnica e tattica nello scacchiere ospite deve ricredersi: il primo cambio lo firma Guasti, dentro Cavicchi per Tomeo generoso ma spuntato (49'). E raramente un'intuizione porta bene così alla svelta: passano appena 5' e Giambra s'addormenta su un pallone facile in fase di scarico (ricorda qualcosa?): glielo recupera Mandolini che in posizione di ala destra sprinta fino al fondo e serve al centro Cavicchi il cui destro potente di prima s'insacca sul secondo palo. Ora Vallini è costretto a prendere in mano la mappa e spostare le truppe: fuori Bacci, Giambra, Ignesti e Cinquina e dentro Ponzillo, Tallarita, Moriani e Mazzei. Ma per assistere a un'azione offensiva giallorossa occorre attendere quasi 25' e altri due cambi, dentro anche Ciuffi e Del Zotto per Badii e Rafanelli; e soprattutto occorre attendere che la Lastrigiana abbia finito la benzina, ché per andare alla pompa ora ci vuole un fido. Fresco, da destra Tallarita attiva Mazzei che s'inserisce coi tempi giusti e calcia col destro sottoporta: tiro alto, ma per la prima volta la Lastrigiana si fa sorprendere alle proprie spalle. C'è un modo solo per evitare di schiacciarsi, tornare a giocare come nei 77' precedenti: ci prova Ballerini che sgraffigna il pallone a Pilacchi, ottiene il triangolo da Cavicchi e cerca il raddoppio due passi dentro l'area; Hila blocca in due tempi. Poi l'episodio che condanna la Lastrigiana mentre protesta per un tocco sospetto di Nocentini (in realtà pare regolare: sono altri gli errori di Sinca) sulla sassata da fuori di Ballerini; sul rilancio il pallone giunge nella zona di Moriani che poco oltre la metà campo vede le bandiere sventolare nella direzione giusta e innesca la catapulta confidando nel vento. E fa bene: fin lì impeccabile, Terlicher legge male la traiettoria maledetta e accompagna il pallone in porta. E nel finale la Lastrigiana rischia addirittura di uscire sconfitta: schizzato via incontrollabile dal contrasto tra De Pascalis e Moriani, il pallone finisce nella zona di Nicolosi che da terra cerca l'assist per Pilacchi murato dal riflesso straordinario di Terlicher ad allentare una circolarità altrimenti devastante.
Calciatoripiù
: la gara si decide dalla panchina, tra il coraggio di Moriani (Cattolica Virtus) e il talento di Cavicchi che regala ai suoi profondità e concretezza; superlative inoltre le prestazioni del solito Mandolini (quando esce per infortunio l'impulso biancorosso s'affievolisce) e di Colzi e Innocenti in mediana. Il migliore in assoluto è però De Pascalis (Lastrigiana) che, pulito nell'anticipo e roccioso in marcatura, annulla Nicolosi capocannoniere del torneo.