• Allievi RegionaliA1
  • 03/04/2022 10.30.00
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  • Scandicci
  • 1 - 1 03/04/2022 10.30.00
  • Lastrigiana
    Vanni
    Mandolini

Commento


SCANDICCI: Cei, Galli, Vanni, Sgai, Paoli, Barbetti, La Torre, Manetti, Canzani, Iovino, Zeoli. A disp.: Perone, Hognogi, Chiariello, Ostili, Rossi, Pretelli, Raimondi, Sammartino, Berti. All.: Gozzi Francesco
LASTRIGIANA: Terlicher, Ballini, Marchi, Sona, De Pascalis, Colzi, Ballerini, Innocenti, Cavicchi L., Valori, Mandolini. A disp.: Velleca, Delle Fave, El Youssefi, Guasti, Bonaiuti, Corsi, Menchi, Tomeo, Maranghi. All.: Guasti Davide
RETI: Vanni, Mandolini
C'è solo un modo per uscire salvi dal castello d'If, fingere d'essere morti: evidentemente lo Scandicci è appassionato di feuilleton ottocenteschi perché, apparentemente costretto in una fortezza inespugnabile, dà fondo all'intuito per evitare i play-out nei quali spinge la Lastrigiana fino a quel momento aggrappata a un sogno indicibile; sono le meraviglie di questa formula inedita che alla fine della prima fase tira fuori dalla ruota un numero ritardatario, quello della Zenith Prato che approfitta del pari di Scandicci e Monteriggioni per prendersi il loro posto nei play-off. Partito con aspettative ben differenti, lo Scandicci non può certo dirsi soddisfatto della salvezza anticipata: concediamogli pure i contraccolpi del cambio in panchina che peraltro nella gara col Monteriggioni sembrava esser già stato digerito; concediamogli pure la fatica di trovare un assetto stabile, visto che la rosa s'è via via spolpata e c'è stato sempre più bisogno di attingere al bacino dei 2006; ma si spiega comunque male come una squadra di queste qualità (dietro, sulle fasce, in mediana) resti fuori dalla lotta per il titolo nella quale è rimasta aggrovigliata fino a dieci giorni fa. Alla fine più di tutto ha contato Bibbiena, una sconfitta impronosticabile e un rigore sbagliato: da lì Pozzi eredita anche la squalifica del talento Alfani, compasso e cervello, sostituito da Iovino che però non scintilla mai; dietro Canzani gli fanno compagnia La Torre e Zeoli preferiti a Sammartino e Pretelli. Ma l'avvio dello Scandicci è contratto perché Guasti che ritrova dall'inizio Cavicchi e Valori, nove e dieci titolari (fuori Tomeo ed El Youssefi), ha imbastito la partita perfetta: la Lastrigiana aggredisce lo Scandicci, lo schiaccia a ridosso dell'area e sfiora il vantaggio già al 4' quando Mandolini frantuma un passaggio centrale di Paoli e apre a destra per Cavicchi che converge e cerca il secondo palo; Cei respinge, Innocenti serve forchetta e coltello a Valori cui però La Torre toglie il piatto a tre passi dalla linea. Perché lo Scandicci crei un'azione d'attacco occorre attendere il 13' e la gamba tesa di Sona su Iovino punita da Luddi con un calcio di punizione indiretto un passo oltre il vertice dell'area: lo stesso Iovino tocca per Vanni che esplode il mancino sulla barriera e batte rapidamente l'angolo seguente chiamando Barbetti al destro dal limite; il pallone sfila sul secondo palo senza che sottoporta Canzani trovi la deviazione in scivolata. Anziché sfruttare Vanni a sinistra, nel primo tempo lo Scandicci cerca molto l'altra fascia: difficile però sfondare l'argine presidiato da Marchi. Solo al 37' la prima verticalizzazione di Sgai, che a trovare il ritmo impiega quasi un tempo, sorprende la difesa avversaria e costringe Sona a giocarsi l'ammonizione per frenare Canzani lanciato sulla trequarti; in qualche modo però Terlicher spenge la punizione incandescente di Sgai che cerca di aumentare la temperatura della gara. In qualche modo gli riesce, perché negli 8' che mancano da qui alla sirena arrivano emozioni più intense di quelle annotate in tutto il primo tempo; tocca però segnalare che protagonista di tutte è la Lastrigiana. Si comincia al 40' con la fuga di Mandolini che Galli vede solo quando si è fermato dopo aver crossato dal fondo: Cavicchi non ci arriva per mezzo passo scarso. Cento secondi e la Lastrigiana punge ancora, al solito ispirata dal proprio talento migliore: c'è di nuovo Mandolini al centro dell'azione che lo vede scucchiaiare da fermo per Valori la cui volée sottorete si spenge dalla parte sbagliata del nastro. Al terzo tentativo la Lastrigiana manca il vantaggio per meno ancora: coinvolto da Sona, Mandolini pennella a centro area un traversone teso che Barbetti spizza sul palo accarezzando l'autorete. Evidentemente insoddisfatto, Pozzi lascia negli spogliatoi Iovino e Zeoli e si gioca Sammartino e Pretelli senza ritoccare il sistema di gioco; ma per un quarto d'ora non si notano variazioni apprezzabili, perché la Lastrigiana continua a servirsi dallo stesso fornitore: c'è sempre Mandolini al centro di ogni azione offensiva, la più rilevante delle quali va in scena al 53' col servizio profondo per Ballerini impreciso però in corsa dopo esser sgusciato a Paoli e Vanni. Ma lo Scandicci non riesce ad alzarsi: Valori raccoglie il rinvio sulla trequarti e imbuca a destra per Cavicchi sul cui pallonetto Cei butta acqua fredda. Ancora imballato, situazione insolita, lo Scandicci ha comunque la lucidità d'intuire che può ferire gli avversari solo con un episodio: prova a capitalizzarlo La Torre che aggancia un angolo di Sgai respinto dalla difesa e col destro di controbalzo sfiora l'incrocio; esito identico per la punizione di Ballerini che calcia dai venticinque metri dopo che Paoli aveva ammaccato il paraurti a Mandolini sul pallone perso da Pretelli (64'). Peraltro lo Scandicci soffre anche quando la Lastrigiana s'affida a una manovra insistita: gli va bene che nei lunghi anni delle giovanili Paoli abbia imparato alla perfezione come si chiuda una diagonale e anticipi Cavicchi sul traversone di Innocenti liberato a sinistra dall'asse Colzi-Mandolini. Poi improvvisamente lo Scandicci sfiora il vantaggio: partito tra mille difficoltà e sempre più sicuro col passare dei quarti d'ora, Galli alimenta lo scatto di Sammartino che ruba tempo e scena a Sona e Terlicher ma si vede murare da Ballini il destro nella porta stappata. Consapevole che subire una rete la costringerebbe alla resa, la Lastrigiana decide di giocarsi all'attacco gli ultimi 20' e come contro la Floria inizia a pranzare nel finale. Il primo antipasto è il triangolo tra Mandolini e Colzi che converge e, disorientato Barbetti, col destro cerca il secondo palo; lo neutralizza Cei decisivo poi nel tirar via dalla gola avversaria il secondo crostino con una parata fiabesca, pallone tolto dall'incrocio con la mano di richiamo, sul mezzo esterno di Mandolini. Ma sull'angolo che segue la gara si sblocca: Sona gioca di sponda sul traversone profondo di Ballerini e serve un pallone dolce a Valori travolto dall'intervento di Berti in ritardo evidente. Memore di quanto accadde un girone fa, Guasti manda sul dischetto Mandolini anziché Valori e la scelta gli dà ragione: destro aperto, Cei spiazzato, Lastrigiana avanti (74'). Consapevole di esser finito nel burrone e d'esser vivo solo perché appeso a un ramoscello che manda uno scricchiolio sinistro, per una decina di minuti lo Scandicci resta paralizzato: così la Lastrigiana ha gioco facile nell'attaccare ancora e sfiorare il raddoppio con El Youssefi che, subentrato a Valori, si nasconde alla marcatura di Rossi ma poi calcia debolmente. Pozzi capisce che se non ci mette le mani la gara è andata e insieme a lei il campionato: l'ingresso di Chiariello per Manetti serve per spostare all'ala Vanni, tanto talento e ogni tanto un miracolo. Proprio di quello c'è bisogno, e per far finire la quaresima serve una sinfonia di eventi favorevoli: il primo è la punizione conquistata da Sgai sulla trequarti; il secondo l'esecuzione dello stesso Sgai che anziché cercare il traversone ampio opta per un destro teso in mezzo all'area; il terzo il buio che improvvisamente cala sulla difesa biancorossa, fin lì impressionante per applicazione e d'un tratto incapace d'allontanare un pallone forse imprevisto ma leggibile senza particolare affanno; il quarto è per l'appunto il mancino di Vanni che arpiona il pallone in scivolata e lo sbatacchia in porta (88'). Lo Scandicci respira e s'accontenta d'esser salvo, la Lastrigiana resta chiusa in un ascensore dai cavi improvvisamente tranciati. Ora la aspettano i play-out, il momento in cui sull'isola si creano la vendetta e una nuova anima.
Calciatoripiù: La Torre
si propone, contiene e tampona ma senza Vanni (Scandicci) sarebbero stati play-out; è lui a neutralizzare il vantaggio di Mandolini che, deliziosamente letale quando dialoga con Colzi e Valori , ora dovrà trascinare la Lastrigiana a una salvezza comunque raggiungibilissima.