• Serie DE
  • 19/12/2021 14.30.00
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  • Poggibonsi
  • 2 - 1 19/12/2021 14.30.00
  • Prolivorno Sorgenti
    28' Costanzo
    59' Manfredi
    73' Muscas

Commento


POGGIBONSI: Pacini, Rimondi, Ponzio (46' Poggesi), Mazzolli, Cecchi, Borri, Simoncini (46' Manfredi), Muscas, Bellini (46' Donati), Regoli, Riccobono (89' Barbera). A disp.: Cicali, De Vitis, Minucci, Cioni, Ballerini. All.: Calderini Stefano
PROLIVORNO SORGENTI: Blundo, Solimano, Samba (82' Donatini), Salemmo, Cavalli, Videtta, Bertini (57' Bertelli), Costanzo (91' Rossi G.), Canessa, Tartaglione, Baracchini. A disp.: Rossi F., Figoli, Solari (91), Lotti, Stringara, Filippi. All.: Galici Claudio
ARBITRO: Fabrizio Carsenzuola di Legnano
RETI: 28' Costanzo, 59' Manfredi, 73' Muscas
NOTE: Ammoniti Bellini, Salemmo, Videtta, Costanzo.Ancora una vittoria, ancora in rimonta. Il Poggibonsi lascia giocare la Pro Livorno per un tempo, poi si sveglia tutto insieme e fa esplodere lo stadio Lotti. I giallorossi di Calderini non sono affatto una meteora: potrebbero davvero recitare un ruolo da protagonisti nel campionato fino a fine anno. L'intensità è da grande squadra, il gioco pure, anche se solo nel secondo tempo i giallorossi vengono a capo della questione livornese: gli ospiti, dal canto loro, approcciano bene la partita, ma nella ripresa collassano e crollano inesorabilmente sotto i colpi di Manfredi e Muscas. La gara parte a ritmi blandi. Il Poggibonsi, schierato con il suo vestito migliore (Riccobono a ispirare le punte Regoli e Bellini) prende le misure come può ad un avversario che non ha intenzione di scoprirsi particolarmente: Stringara schiera i livornesi con un 5-4-1 che non ammette spazi concessi in difesa e che vede come unica punta Canessa, classe '99. Al 5' gli ospiti ci provano da palla inattiva; uno schema porta a calciare Videtta, soluzione a giro fuori di poco, con Pacini che controlla. Poco dopo ancora la Pro Livorno pericolosa: Baracchini riceve al limite dell'area e si gira col mancino, centrale. La fiammata del Poggibonsi arriva al 10', quando un cross tagliato da destra di Rimondi pesca la deviazione aerea di Bellini, con palla alta non di molto. È un buon momento per i giallorossi di Calderini, che si rendono pericolosi due volte a cavallo del quarto d'ora; prima Ponzio stacca di testa su corner (pallone fuori di centimetri), poi Regoli converge dopo aver ricevuto una gran palla in profondità di Borri e scarica per Mazzoli, botta deviata e fuori di poco. Anche sfortuna, per i locali, che controllano il gioco con buon piglio ma vanno spesso e volentieri a sbattere contro una difesa assai organizzata come quella di Stringara. I livornesi non soffrono troppo e hanno il merito di sbloccarla a sorpresa poco prima della mezzora: bel pallone per Canessa che calcia a giro di prima intenzione, Pacini respinge sui piedi di Bertini che appoggia all'indietro su Costanzo. Il rimorchio del capitano ospite è semplicemente perfetto: destro a giro sotto l'incrocio dalla parte opposta e Pacini può solo osservare la sfera che si infila in rete lasciando di sasso tutta la difeda di casa. Accusa il colpo, il Poggibonsi, che non riesce ad orchestrare una reazione nell'ultimo quarto d'ora, se non con un tentativo da fuori area di Mazzolli su cui Blundo è assai reattivo nel tuffarsi e respingere. In controllo, la Pro Livorno si porta il vantaggio fino all'intervallo. Negli spogliatoi Calderini striglia i suoi ed effettua tre cambi: fuori Ponzio, Simoncini e Bellini, dentro Poggesi, Donati e Manfredi. E la ripresa è un concerto giallorosso, una sinfonia perfetta che disorienta la difesa livornese. Al 53' comincia il festival delle occasioni da gol: Riccobono si incarica di una punizione dai 25 metri e il suo sinistro perfetto va a sbattere sul palo, con Blundo che aggiunge una preghierina per far sì che sulla ribattuta non ci sia nessun giocatore giallorosso. Poco dopo l'estremo difensore ospite deve superarsi per neutralizzare la conclusione col sinistro di un vivace Rimondi, alzando il pallone in corner. Ma l'assedio Poggibonsi continua senza sosta: i nuovi entrati propongono buoni spunti, uniti a Regoli e Riccobono che in avanti attirano almeno due avversari a testa ogni volta che tentano il dribbling. Su una delle iniziative dell'ex San Donato, la difesa avversaria salva miracolosamente in corner. Ma dalla bandierina Riccobono raccoglie il pallone corto, calcia forte col mancino, trova l'ennesima grande parata di Blundo che però non può nulla sulla ribattuta vincente del subentrato Manfredi che restituisce fiato al pubblico del Lotti e rimette i conti in parità. E' soltanto il 59', e c'è ancora molto da scrivere. Sì, perché gli ospiti cominciano ad avere le pile scariche e probabilmente subentra in loro anche un po' di paura: sta di fatto che la Pro Livorno non supera più la metà campo, totalmente assediata dai padroni di casa. Regoli si accentra e calcia, centralmente. Sull'unico break avuto a disposizione, Tartaglione recupera palla in mezzo al campo con il Poggibonsi scoperto ma, invece di avviare un interessante contropiede, preferisce calciare direttamente dalla linea mediana nel tentativo di sorprendere Pacini lontano dai pali: brutta soluzione, pallone sul fondo. I giallorossi ringraziano e proseguono il loro assolo: Regoli stoppa, mette a sedere il diretto avversario e spara col mancino da buonissima posizione, ma il portiere livornese si salva con un riflesso prodigioso. Al 66' l'iniziativa è presa da Poggesi che si accentra e lascia andare un bel destro, ma Blundo, stavolta coi pugni, respinge. Due minuti dopo Riccobono ci riprova su punizione, traiettoria finita fuori di poco. L'urlo di gioia dei tifosi dei giallorossi è comunque rimandato di pochi minuti: al 73' arriva il 2-1 firmato dall'uomo dai gol pesanti, Alberto Muscas, che di testa impatta perfettamente il cross su calcio d'angolo di Riccobono. Due a uno, esplode il pubblico di casa, e stavolta il Poggibonsi non rischia più: c'è tempo per l'enorme standing ovation riservata ad un gigante Riccobono, all'86', al momento del cambio con il classe 2004 Barbera. E nel finale l'ultimo mezzo brivido con un corner della Pro Livorno che viene comunque risputato fuori dall'area di rigore giallorossa. Ai tre fischi del signor Carsenzuola parte la festa Poggibonsi: i Leoni confermano di essere tali e dopo aver rimontato il San Donato si tolgono la soddisfazione di ribaltare anche la gara interna contro la Pro Livorno. Calderini può esultare, mentre Stringara ha da rimproverarsi l'atteggiamento passivo dei suoi per tutto il secondo tempo, unito a due gol incassati in modo intollerabile: entrambi da palla inattiva.
LE PAGELLE
POGGIBONSI
PACINI: 6
Battuto dall'imparabile destro a giro di Costanzo, non viene impegnato granchè per il resto dall'attacco livornese. Leggermente timido nelle uscite.
CECCHI: 6 Compatto dietro, va poco per il sottile: l'avversario e le circostanze della gara non lo permettono.
BORRI: 6.5 Comanda la difesa con autorità. Piede educato, lancia un paio di volta Regoli e Bellini in avanti.
PONZIO: 6 Sfiora il gol con un colpo di testa imperioso da corner, il pallone esce di pochissimo. Qualche responsabilità, forse, sul gol incassato, che arriva dalla sua parte (46' Poggesi: 6.5 Offre copertura a sinistra, ma anche sgroppate in buona quantità: e si toglie lo sfizio di testare pure lui i riflessi di Blundo).
RIMONDI: 6.5 Dinamismo, piedi buoni e disponibilità al sacrificio. Il classe 2003 del Poggibonsi è già una certezza del reparto arretrato di Calderini e nel suo 3-4-1-2 garantisce solidità in entrambe le fasi.
MAZZOLLI: 6.5 Prova il destro da fuori in un paio di circostanze, senza trovare però l'angolino. Ci mette quantità in mezzo al campo.
MUSCAS: 6.5 Nel primo tempo, per la verità, non si vede troppo: lascia l'incombenza della cabina di regia al collega Mazzolli e preferisce dedicarsi al lavoro sporco. Emerge nella ripresa: dopo aver castigato il San Donato al 94' nel big match della scorsa settimana, stavolta anticipa la gioia ai suoi tifosi di una ventina di minuti e stacca con tranquillità nell'area di rigore livornese per il 2-1 che vale altri tre punti.
SIMONCINI: 6 Ha personalità e la mostra in un paio di incursioni sulla linea mancina che lo portano a guadagnare punizioni preziose per i suoi (46' Donati: 6 Concreto, lascia poco spazio dalla sua parte).
RICCOBONO: 7.5 Mettere sette e mezzo ad un giocatore che non ha fatto gol significa premiarne la prestazione che è per distacco la migliore in campo. Come Pavarotti nell'aria cruciale della Turandot, esegue assoli con facilità disarmante: serpentine, cross morbidi, conclusioni verso la porta che avrebbero decisamente meritato miglior sorte, ma vanno a sbattere contro Blundo o il palo. Al momento del cambio con Barbera fa alzare in piedi tutta la tribuna dello stadio Lotti: il giusto applauso è un tributo sacrosanto (89' Barbera: sv).
BELLINI: 5.5
In mezzo ad un'orchestra ben funzionante, l'unico che ogni tanto stona. Finisce a terra con troppa regolarità e ingaggia un personale duello verbale con il direttore di gara che non porta a nulla. Sostituito all'intervallo.
REGOLI: 7 E' una specie di furia quando ha la palla al piede. Viene innescato con facilità e con altrettanta nonchalance salta come birilli i suoi diversi avversari. Calcia con pericolosità in almeno tre occasioni, ma Blundo gli nega la gioia del gol.
PRO LIVORNO SORGENTI
BLUNDO: 7
Il migliore dei suoi. Classe 2002, zero paura e tanta qualità tra i pali: dice di no a Regoli, Mazzolli, Riccobono e Rimondi, ma capitola su una ribattuta e un colpo di testa da posizione ravvicinata. La paratona sulla sassata ravvicinata di Regoli vale mezzo punto in più.
SOLIMANO: 5.5 Esterno di difesa nel 5-4-1 compattissimo di Stringara, resta ancorato alla sua posizione e di lì non si schioda. Soffre Regoli quando viene a giocare dalla sua parte.
SAMBA: 5 La Samba gliela fanno ballare gli attaccanti giallorossi quando vengono ad attaccare il suo centro-destra. Nel primo tempo tiene botta preferendo allontanare il pericolo senza speculare troppo: poi però viene stretto d'assedio e va in apnea. La dimostrazione pratica arriva nel finale quando, su un traversone sbagliato del Poggibonsi, non si accorge di essere totalmente solo in piena area e mette in angolo con un colpo di testa impaurito (87' Donatini: sv).
SALEMMO: 5.5
Rimedia un'ammonizione evitabile per aver steso un avversario ai venticinque metri.
VIDETTA: 5.5 L'esperto difensore livornese non riesce ad arginare la manovra ospite e non si fa notare granchè quando è chiamato ad impostare.
CAVALLI: 5.5 Soffre non poco le sovrapposizioni di Rimondi e la garra di Riccobono quando attacca la sua corsia.
BERTINI: 6 Rapido di piedi e di pensiero, il numero sette livornese dà filo da torcere a Ponzio e costringe Simoncini alla doppia fase continua nel primo tempo, oltre a propiziare il gol del vantaggio ospite (57' Bertelli: 5.5 Impalpabile).
COSTANZO: 6.5 Capitano vero, mette a segno un gol che purtroppo per lui è inutile, ma è anche l'ultimo a mollare. Grande cuore in mediana (90' Rossi: sv).
TARTAGLIONE: 5.5
Il piede è buono e non si discute, ma imposta con troppa timidezza e perde palloni banali in più di una circostanza. Nella ripresa avrebbe l'opportunità di avviare il contropiede, ma si inventa un tiro che nelle intenzioni vorrebbe emulare Stankovic, ma finisce debolmente a lato.
BARACCHINI: 6 Giovane e con personalità, il numero undici nel primo tempo si rende autore di un paio di folate interessanti. Poi cala come tutta la squadra.
CANESSA: 5.5 Tiene botta e riesce anche a sollecitare i guantoni di Pacini nei primi quarantacinque minuti, salvo poi essere divorato dalla guardia di Borri nella ripresa, quando tocca forse tre palloni.
ARBITRO
CARSENZUOLA di LEGNANO: 6
Un paio di chiamate dubbie, ma tutto sommato la direzione appare sufficiente.