• Serie DE
  • 19/02/2023 14:30.00
  • Crea pdf Crea pdf
  • U.s. Livorno
    4' Frati
    47' El Bakhtaoui
  • 3 - 0 19/02/2023 14:30.00
  • Citta Di castello
    45' Bruzzo

Commento


U.S. LIVORNO: Bagheria, Fancelli, Giampa (82' Zanolla), Luci (89' Belli), Neri G. (55' Pecchia), Lorenzoni (55' Camara Alm.), Giuliani, Frati (38' Lo Faso), El Bakhtaoui, Russo, Bruzzo. A disp.: Fogli, Bamba, Longo, Lucatti . All.: Collacchioni Lorenzo
CITTA DI CASTELLO: Genovese, Mariucci, Pazzaglia, Grassi (64' Rossitto), Gorini Gia., Mosti, Sylla, Buono, Doratiotto (55' Trovato), Calderini, Mezzasoma (76' Pupo Posada). A disp.: Guerri, Mussi, Tersini, Massai, Scarpini, Troqe. All.: Alessandria Antonio
ARBITRO: Pietro Campazzo di Genova
RETI: 4' Frati, 45' Bruzzo, 47' El Bakhtaoui
NOTE: Ammoniti Neri G., Lorenzoni, Russo, Lo Faso, Pazzaglia, Sylla, Calderini, Mezzasoma.LIVORNO: Bagheria, Fancelli, Giampà (83' Zanolla), Russo, Lorenzoni (56' Camara), Luci (89' Belli), Bruzzo, G. Neri (57' Pecchia), Giuliani, El Bakhtaoui, Frati (39' Lo Faso). A disp.: Fogli, Bamba, Longo, Lucatti. All.: Vincenzo Esposito.
CITTA' DI CASTELLO: Genovese, Mariucci, Pazzaglia, Grassi (65' Rossitto), Gorini, Mosti, Sylla, Buono, Doratiotto (57' Trovato), Calderini, Mezzasoma (77' Posada). A disp.: Guerri, Mussi, Tersini, Massai, Scarpini, Troqe. All.: Antonio Alessandria
ARBITRO: Pietro Campazzo di Genova, coad. da Giangregorio di Padova e Fenzi di Treviso.
RETI: 4' Frati, 47' pt Bruzzo,91' El Bakhtaoui.
NOTE: Ammoniti Lorenzoni, Pazzaglia, Mazzasoma, Calderini, Sylla, G. Neri, Lo Faso, Russo. Angoli 3-2. Recupero di 3' e 4'.



I grandi festeggiamenti per il compleanno numero 108 del Livorno fanno salire le azioni degli amaranto che, forti della prevedibile vittoria a tavolino sul Seravezza Pozzi, riprendono quota agganciando a 37 punti il quarto posto in solitaria. È un passaggio cruciale per la stagione dei labronici, chiamati a cavalcare sulla cresta dell'onda il momento positivo attraverso il sostegno di un Armando Picchi pronto a soffiare sulle ali dell'entusiasmo, a cui regalare quel successo capace di dare la sterzata tanto attesa al proprio destino. Davanti - per la 24esima giornata di calendario - arriva l'ostacolo Città di Castello di Mister Alessandria, ottavi in classifica ma in balia di un percorso altalenante. La formazione biancorossa è stata costruita per giocarsi le prime posizioni, ma come per il Livorno, ha vissuto un saliscendi di emozioni che non ha aiutato i giocatori ad esprimersi al meglio delle loro potenzialità. L'occasione è d'oro, tanto per il Livorno - con alle spalle una curva che pretende il giusto omaggio al compleanno della vecchia Unione - che per i tifernati, chiamati a fare punti (se non addirittura bottino pieno) per avvicinarsi pericolosamente alla soglia della zona playoff. Il gruppo amaranto agli ordini di Mister Esposito deve ancora fare i conti con le assenze di Benassi, Francesco Neri e Greselin, e sceglie di cambiare le carte in tavola apportando densità in mezzo al campo a discapito di Lucatti, stavolta in panchina. La cerniera mediana conta su Luci e G. Neri a fare da piloni centrali con Bruzzo leggermente più avanzato, supportati da Lorenzoni e Giuliani ai lati; l'attacco è affidato alla coppia El Bakhtaoui-Frati, mentre davanti ai pali difesi da Bagheria agiscono Fancelli, Russo e Giampà. Gli ospiti, dalla parte opposta, puntano tutto sull'estro di Calderini, Sylla e Doratiotto; al centro del campo l'esperienza di Gorini con Buono al suo fianco, in porta Genovese al posto dell'infortunato Nannelli, mentre in difesa tocca a Mariucci, Pazzaglia e Mosti, insieme a Mezzasoma e Grassi sugli esterni. Il Livorno parte fortissimo e già al 4', al primo affondo, passa in vantaggio: G. Neri insiste caparbiamente per vie centrali e vince un rimpallo che favorisce l'apertura su Giuliani, il cross del terzino è perfetto per l'incornata di Frati che sul secondo palo infilza Genovese all'incrocio dei pali. Sesto gol in campionato per Matteo Frati che quando viene chiamato in causa risponde sempre presente. Il Città di Castello accusa il colpo e fatica ad assestarsi, anche perché gli amaranto sono affamati di gol, attaccando a più riprese da ogni latitudine. Al 7' ci prova Lorenzoni con un sinistro in giravolta che viene deviato sul nascere; poi al 16', la fitta ragnatela di passaggi è conclusa dal destro secco di El Bakhtaoui che esce a lato di una spanna; infine al 19' rispunta la testa di Frati dal corner del franco-marocchino che si alza sopra la traversa di un soffio. È un Livorno in grande, grandissimo spolvero, capace di concedere agli umbri soltanto uno sparuto calcio da fermo di Gorini terminato sul fondo. In mezzo c'è tanto colore amaranto, che finalmente non ha paura di osare, dando libero sfogo alle sue armi migliori. Neppure quando, intorno alla mezz'ora, è costretto a fare a meno di Frati, vittima di un infortunio muscolare che costringe Esposito a toglierlo dal campo al 39'. La scelta ricade su Lo Faso, un'occasione che l'ex palermitano sfrutta a dovere al 47'. Le sue finte di corpo lasciano sul posto Grassi con l'annesso strappo in accelerazione che si traduce in un assist splendido da spingere in rete per Bruzzo. Il piedone del centrocampista locale anticipa tutti da pochi passi e il Livorno raddoppia un attimo prima dell'intervallo. La ripresa dei giochi si apre con un regalo della retroguardia umbra sul quale si avventa El Bakhtaoui come un falco. Passano solo 45 secondi, e il retropassaggio di Pazzaglia viene letto in colpevole ritardo da Genovese consentendo al franco-marocchino di irrompere sul pallone appoggiando a porta sguarnita il più facile dei gol. 3-0 e risultato in ghiaccio, anche se c'è ancora un tempo intero da giocare. Per il Città di Castello la salita si fa sempre più ripida, ma paradossalmente sale in cattedra la voglia di riscatto ospite che, guidata da Elio Calderini, favorisce l'uscita di scena graduale della formazione labronica. Al 51' la gran giocata del 10: bravissimo in palleggio a costruirsi il tiro di controbalzo che sveglia Bagheria dall'inoperosità. Poi ancora, al 54', sempre Calderini in proprio, si defila sul lato corto per esplodere un sinistro incrociato respinto dai guanti di Bagheria, sulla ribattuta arriva Sylla a colpo sicuro ma spedisce la palla sul palo. Una situazione di pericolo che puntualmente si rinnova al 63', quando la parabola deliziosa della stella biancorossa si stampa all'incrocio dei pali a portiere battuto. Il Livorno è fuori bussola, si nasconde dietro un 3-0 che blinda la vittoria, ma il Città di Castello è un fiume in piena e cerca con insistenza un gol - peraltro meritato - che sfiora di nuovo al 71'. Calderini aggancia un rimpallo dal limite dell'area e si incunea in slalom alzando un lob che chiama Bagheria al colpo di reni per smanacciare fuori dai pali la sfera. Nell'ultimo quarto d'ora, con la girandola dei cambi che riporta fiato e lucidità, si rimette in moto il Livorno. Prima al 79' con un tentativo piuttosto velleitario di Luci, rapido a cercare la gran giocata da centrocampo con Genovese fuori dai pali, ma oltre misura nell'esecuzione; poi con una botta dalla distanza di Pecchia che di collo pieno - dai 30 metri - sfiora l'incrocio dei pali, ed infine con lo scambio nello stretto tra Giuliani e Lo Faso, all'88', con quest'ultimo che sposta la palla con la suola scaricando un sinistro da posizione defilata che finisce alto. Sarà l'ultima emozione del match, con i restanti quattro minuti di recupero che scivolano velocemente verso il triplice fischio del direttore di gara. Sono tre punti di capitale importanza per il Livorno, che festeggia il quinto risultato utile consecutivo con il quarto posto in solitaria. Rilanciandosi definitivamente, alle spalle del Poggibonsi, in pienissima corsa playoff.
LE PAGELLE
LIVORNO
BAGHERIA 6,5:
Dopo una prima frazione da quasi spettatore si esalta nella ripresa, respingendo, aiutato anche dai legni, ogni offensiva.
FANCELLI 6: Solido e granitico, una costante certezza nonostante dalle sue parti si aggiri l'estro e la qualità di Calderini.
RUSSO 6: Soffre nella ripresa Calderini, girando come una trottola senza meta, ma nel complesso ritorna attivamente a pieno regime.
GIAMPÀ 6,5: Balla anche lui quando Calderini e Sylla si alternano i movimenti, ma sulla marcatura a uomo travolge tutto senza remore. Dall'83' Zanolla s.v. : Fa tirare il fiato al compagno di reparto e si concede una manciata di minuti prima del gong finale.
LORENZONI 6: Spinge con meno frequenza e forse anche con meno fiducia, ma il suo compito di interdizione non presenta difetti. Dal 56' Camara 6: Pian piano comincia a ritagliarsi i suoi spazi, e sul finale si lascia andare ad un paio di scorribande.
LUCI 6,5: Geometrico, tattico, leader, capitano e leggenda indiscussa della storia amaranto. Anche stavolta prestazione totale. Dall'89' Belli s.v. : Un cambio che consente a Luci di ricevere l'abbraccio dei suoi sostenitori, sommerso da applausi scroscianti.
G. NERI 6: Tampona senza tirarsi indietro e mette il piede in ogni contrasto. Stavolta affacciandosi persino alla conclusione. Dal 57' Pecchia 6: Mette minuti preziosi nelle gambe tornando a disposizione dopo un lungo stop. Sfiora l'eurogol con un gran botta.
BRUZZO 6,5 : Dietro le punte gli manca l'ultimo passaggio ma si inserisce alla perfezione tra le linee trovando il gol numero tre.
GIULIANI 7: Corsa, fiato, generosità, ma anche tanta qualità che mette al sostegno delle punte, sfornando un cross dietro l'altro.
EL BAKHTAOUI 7: Svaria su tutto il fronte d'attacco, è un pericolo costante tra le maglie avversarie e firma i tris che chiude i match.
FRATI 6,5 : Torna titolare e non delude le aspettative segnando il gol che accende il Picchi. Poi, sfortunato, esce per infortunio. Dal 39' Lo Faso 6,5: Quando decide di accelerare, senza strafare, diventa un giocatore di un altro livello.
All.: ESPOSITO 6,5: Cambia modulo premiando la profondità delle punte, e alza le corsie laterali traendo beneficio sull'apporto offensivo.