CENAIA: Baroni, Rossi, Pasquini (81' Gadiaga Cheikh), Papini, Signorini, Degli Esposti, Benassi (63' Barsotti), Caciagli, Cosi (57' Cutroneo), Remedi A. (63' Pirone), Penco. A disp.: Perullo, Desii, Pini, Freschi, Favilli . All.: Macelloni Massimo
SAN MARCO AVENZA: Cacchioli, De Angeli (87' Raffo), Scremin, Cucurnia (62' Viti), Zuccarelli, Baeza Rosales, Ortelli, Montecalvo, Bruzzi (85' Del Mancino), Saia, Bertoloni. A disp.: Cozzolino, Vicari, Pedrazzi, Bernuzzi, Mancini. All.: Alessi David
ARBITRO: Gabriele Fiorillo di Lucca
RETI: 11' Benassi, 31' Bruzzi, 54' Bertoloni
NOTE: Ammoniti Rossi, Benassi, Caciagli, Gadiaga Cheikh, Cutroneo, Baeza Rosales, Montecalvo, Bertoloni, Raffo.CENAIA: Baroni, Rossi, Pasquini, Papini, Signorini, Degli Esposti, Benassi, Caciagli, Cosi, Remedi, Penco. A disp.: Perullo, Barsotti, Desii, Pini, Freschi, Gadiaga Cheikh, Cutroneo, Favilli, Pirone. All.: Macelloni.
SAN MARCO AVENZA: Cacchioli, De Angeli, Scremin, Cucurnia, Zuccarelli, Baeza Rosales, Ortelli, Montecalvo, Bruzzi, Saia, Bertoloni. A disp.: Cozzolino, Del Mancino, Raffo, Vicari, Pedrazzi, Bernuzzi, Mancini, Viti. All.: Alessi.
ARBITRO: Fiorillo di Lucca, coad. da Cuppone di Pisa e Pucci di Carrara.
RETI: 11' Benassi, 31' Bruzzi, 99' Bertoloni.



Ma come, caro Cenaia? Proprio contro la penultima in classifica, per di più in casa? Proprio quando il Perignano aveva perso nell'anticipo del giorno prima, lasciando la chiarissima possibilità di mettere la parola fine al campionato? Già, il calcio è strano e il Girone A di Eccellenza lo è anche di più. La principale candidata al titolo, fortificata dal ko dei rivali del Perignano (che hanno anche esonerato mister Niccolai) del giorno prima, si fa clamorosamente rimontare in casa dagli apuani della San Marco, ora in netta ripresa dopo il pari casalingo di domenica scorsa col Fucecchio. Per gli arancioneroverdi una clamorosa battuta d'arresto che fa rimanere a 3 i punti di distacco rispetto al Perignano secondo, per gli apuani tre punti che significano quota 21, a -2 dal terz'ultimo posto (ovvero i playout) attualmente occupato dal San Miniato. Lottare è doveroso, soprattutto quando l'obiettivo pare sempre più vicino. Alle spalle della San Marco, un Armando Picchi ormai retrocesso in Promozione. La gara di Cenaia pare incanalarsi su binari noti: padroni di casa in completo controllo del possesso, pronti ad affondare la timida difesa ospite al primo tentativo. E in effetti il piano di Macelloni va a buon fine: all'11' Benassi sigla già l'1-0, approfittando di una disattenzione di reparto degli apuani su calcio d'angolo e incornando in rete. Non male, sbloccarla all'alba: sembra una domenica di festa e di allungo sul secondo posto. La Serie D è vicina. Ma la gara è lunga, lunghissima: la San Marco adotta il metodo Obdulio Varela : come il celebre capitano dell'Uruguay non ebbe fretta di far rimontare i suoi nella clamorosa finale del Mondiale 1950 contro il trepidante Brasile, così la squadra apuana non si fa prendere dal panico di dover rimontare in pochi secondi e se la prende con calma senza snaturarsi. E la reazione forse lascia di stucco il Cenaia che non trova più gli sbocchi per il raddoppio, lasciando invece spazio progressivo alle sortite ospiti: eccolo allora il pari poco dopo la mezzora con bomber Bruzzi. Nella ripresa emerge la rabbia della capolista, pronta più che mai a prendersi i tre punti: ma Cacchioli alza un vero e proprio muro a protezione della propria porta, aiutato anche dalla mira non proprio splendida degli attaccanti di casa che non vivono una domenica deluxe. Non mancano anche proteste arancioneroverdi nei confronti della terna arbitrale, rea di aver lasciato correre su un paio di episodi ritenuti dubbi dentro l'area di rigore apuana. Finita qua? Macché: la vera beffa deve ancora concretizzarsi. E succede al 99', un minuto che solitamente nemmeno viene raggiunto durante i recuperi di una normale gara: il corner è per la San Marco che mette dentro con Bertoloni. Uno a due, gli ospiti vanno in delirio e festeggiano a ragione per una vittoria straordinariamente importante: per il Cenaia è una doccia fredda, proprio quando l'allungo sul Perignano pareva una formalità.