• Allievi RegionaliElite
  • 23/10/2022 10.30.00
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  • Scandicci
  • 1 - 2 23/10/2022 10.30.00
  • Capezzano Pianore
    Giusepponi
    Mattioli
    Steffich

Commento


RETI: Giusepponi, Mattioli, Steffich
SCANDICCI: Nati, M. Lari, Grillo, Baraoumi (55' Francini, 76' Giusepponi), Pisco, Raimondi, Papi, Giraldi (59' Cappelli, 86' Marotta), L. Rossi, Banchini (51' Berti), Lapucci. A disp.: Lami, Grisolini. All.: Fabio Zuccaro.
CAPEZZANO P.: Gazzoli, Giorgi, F. Lari, Battisti (90' Rami), Bertola, Tofanelli, Riad (71' Pighini), Bartalini, Steffich (62' Casolare, 86' Bertuccelli), Campera, Mattioli (84' F. Rossi). A disp.: Laoluna, Gerini, T. Lari. All.: Marco Maffei.
ARBITRO: Bardelli di Valdarno
RETI: 45' Steffich, 67' Mattioli, 94' Giusepponi.
NOTE: espulso Zuccaro (80'). Ammoniti Riad, Steffich e Lari. Angoli: 9-6. Recupero: 0'+5'.



Da secoli l'inganno del cavallo viene raccontato come il trionfo dell'astuzia sulla forza: appunto l'inganno. Ma ogni tanto sarebbe bene considerarlo un breve saggio di strategia militare: dopo dieci anni era chiaro che Troia non sarebbe mai caduta per una battaglia in campo aperto; Troia poteva cadere solo per un'incursione che la sorprendesse dietro l'ultima linea quando tutti pensavano che fosse ormai giunto il momento del riposo. Ora, nessuno sa se Marco Maffei abbia mai letto l'epica come un saggio di strategia militare; ma le mosse con cui il suo Capezzano espugna il Bartolozzi (1-2 il finale, ma la rete locale arriva proprio allo scadere) e interrompe la striscia positiva dello Scandicci risultano in qualche modo affini. Perché sarebbe stato impossibile far cadere lo Scandicci con una battaglia in campo aperto: troppo tecnica la mediana, troppo rapido Raimondi; per far cadere lo Scandicci ci vogliono intensità, pazienza e un'incursione a sorprendere l'ultima linea quando tutti pensavano che fosse ormai giunto il momento del riposo. L'incontro si spezza infatti all'ultima azione del primo tempo, inaugurato dalle quattro novità nella formazione dello Scandicci rispetto alla vittoria di Sesto: costretto a rinunciare a Hognogi squalificato, Zuccaro scompone la coppia centrale dirottando Pisco in posizione di terzino sinistro e affiancando Baraoumi a Grillo; non c'è Lepri indisponibile (e rettifica sull'assist per la rete di Raimondi nella vittoria di Sesto: fu roba sua. Colpa del cronista, e non per prenderne le distanze: il cronista ero io), resta fuori anche Berti e dal 1' davanti gioca la coppia inedita Banchini-Lapucci; il quarto cambio va in scena tra i pali, Lami s'accomoda in panchina e cede la numero uno (la maglia, non l'amuleto) a Nati. Al 4-4-1-1 blues il Capezzano risponde con una sorta di 4-2-3-1 in cui Battisti parte larghissimo a destra, Bartalini e Campera fronteggiano Papi e Giraldi e soprattutto c'è sempre qualcuno che impedisca a Filippo Lari di trovarsi da solo contro Raimondi; talvolta raddoppia Tofanelli, talvolta accorcia Campera, talvolta ripiega addirittura Mattioli: di fatto Raimondi deve costantemente confrontarsi con una doppia marcatura. Ciò non gli impedisce di creare la prima occasione di una partita inevitabilmente complicata: sul rilancio di Nati va via a Filippo Lari e Tofanelli e, seppur contrastato, dal fondo riesce a servire Lamberto Rossi solo sul dischetto; il suo mancino alto inaugura la serie di recriminazioni biancoblù. L'elenco s'allunga al 22' dopo un quarto d'ora tormentato: Banchini controlla un pallone complicato sulla trequarti e col destro in girata riesce a innescare Raimondi che arrostisce Filippo Lari e violata l'area incrocia il destro in corsa sul palo più lontano, solo sfiorato. Il tris di rimpianti si completa al 31', sul corner corto di Lamberto Rossi per Raimondi che chiude il triangolo sul lato corto dell'area: Gazzoli s'oppone al mancino secco a cercare il primo palo. Tre occasioni in mezz'ora non sono però tante, specie se oltre a queste poco altro si registra; consapevole che se dà battaglia in campo aperto rischia d'esser preso d'infilata, con grande dinamismo il Capezzano va costantemente in pressing sul portatore di palla e pur costruendo fin qui pochissimo concede poco: giusto quelle tre occasioni contate. Poi, dopo che Maffei ha invertito le posizioni di Riad e Battisti per aumentare la spinta offensiva, al 40' lo Scandicci comincia a rabbrividire: Mattioli tiene vivo un pallone che sembrava uscito sul fondo (la tribuna protesta, ma protesta per abitudine: impossibile vedere da lì) e serve al limite Battisti il cui destro di controbalzo diretto all'incrocio sbatte su Nati e sulla sua mano di richiamo. Poi Bardelli, fin qui impeccabile e da qui in poi fuori fase, fischia la fine del primo tempo al 40'; e per fortuna sua e nostra, l'errore tecnico avrebbe portato alla ripetizione della gara (nota per l'Aia: evidentemente i comunicati non bastano, sulla durata delle gare urge mail circolare a tutti gli associati), si fida delle panchine e della tribuna e fa disputare i 5' mancanti. E quando tutti pensano che sia giunto il momento del riposo ecco l'incursione decisiva alle spalle dell'ultima linea avversaria: lo Scandicci si scorda che sulla rimessa laterale non si dà fuorigioco e, retrocedendo in affanno, sporca soltanto lo spiovente in mezzo all'area; lo cattura Steffich che si toglie il mantello dell'invisibilità e in acrobazia colpisce sporco quel tanto che basta per disegnare il vantaggio. E in avvio di ripresa lo Scandicci rischia la resa incondizionata: Riad anticipa Mattia Lari sul rilancio di Baraoumi e crossa sul secondo palo; è l'innesco per il destro di Battisti, contenuto in angolo da un altro intervento superlativo firmato Nati (51'). Zuccaro allora cambia Banchini (vede il calcio come pochi, ma va in affanno quando il ritmo sale) con Berti che appena entrato cerca di sfruttare la spizzata all'indietro di Bertola, a metà strada tra il portiere e nessuno: rimonta e contrasto valgono a lui il perdono e allo Scandicci solo uno dei nove corner complessivi. Anche nell'altra area però la difesa balla: Battisti approfitta dell'uscita sbagliata di Pisco in copertura e serve al limite Steffich che mira il secondo palo e trova i cartelloni per meno di una spanna. Dopo aver pensato all'attacco, Zuccaro mette mano anche alla difesa: fuori Baraoumi deludente, dentro Francini (sfortunatissimo: s'infortuna dopo 20') come terzino destro; Mattia Lari scala a sinistra, in mezzo si ricompone la classica coppia Pisco-Grillo. Poi con l'ingresso di Cappelli per Giraldi lo Scandicci cambia sistema di gioco: in mediana restano Papi e Lamberto Rossi, tre le mezzepunte alle spalle di Lapucci. E al 62' è quasi pareggio: Raimondi batte rapido una rimessa laterale per Berti che di testa tenta il pallonetto su Gazzoli, fantastico sia nella prima parata sia sulla ribattuta sporca sottoporta. La sfida si ripete una trentina di secondi più tardi, appena dopo l'ingresso di Casolare per Steffich: Papi intercetta sulla trequarti, strappa fino al fondo e serve a rimorchio Berti il cui interno moscio di prima stavolta è per Gazzoli facile come un'addizione a una cifra. Non si fa in tempo a prenderne nota che sembra d'assistere a un déjà-vu: Papi strappa di nuovo, Berti calcia in corsa sul primo palo (e forse avrebbe potuto stoppare o fare un passo in più): Gazzoli vince la terza sfida spingendo il pallone in angolo. E dall'angolo la rete arriva: non però quest'angolo, ma quello successivo (contestato; la tribuna protesta, ma protesta per abitudine: impossibile vedere da lì) che il Capezzano conquista con una ripartenza rapida. Da destra il mancino di Campera spedisce il pallone sul secondo palo: il terzo tempo di Mattioli, mal marcato nell'area di porta, lo scaraventa dentro (67'). Ha ragione invece la tribuna a protestare per l'episodio del 70', un fuorigioco di Riad non rilevato sul lancio dell'eterno Battisti che aveva approfittato dell'errore di Lamberto Rossi: Nati mette tutti d'accordo chiudendogli lo specchio in uscita. L'infortunio di Francini spinge Zuccaro a passare alla difesa a tre (entra Giusepponi in attacco), ma è l'ultima mossa che chiama dalla panchina: all'80' Bardelli punisce le sue proteste per una punizione non concessa (ed erano giustificate: netto il fallo di Filippo Lari su Lapucci sulla trequarti) con l'espulsione. Lo Scandicci comunque non s'arrende: dopo un tempo esatto in ombra Raimondi sfonda a destra sul lancio di Pisco, sterza all'ingresso in area e serve sottoporta Giusepponi che col destro non trova lo specchio. Il finale regala un discreto caos tra l'ennesima variazione tattica dello Scandicci che con l'ingresso di Marotta torna a difendere a quattro, la reazione nervosa di Casolare che Bardelli non vede ma Maffei sì e dunque lo sostituisce un po' per punirlo e un po' per tutelarlo e la rete dell'1-2: la realizza Giusepponi che tocca per ultimo la punizione di Lamberto Rossi (fallo di Filippo Lari su Raimondi due passi dietro il vertice dell'area) deviata già da Lapucci (94'). Ma ormai è tardi per ricacciare i soldati nel ventre del cavallo: il Bartolozzi cade.
Calciatoripiù
: Zuccaro può scegliere tra due portieri pressoché equivalenti: Nati dimostra di nuovo di poter contendere la numero uno (la maglia, non l'amuleto) a Lami; al netto di qualche errore inatteso in fase d'impostazione, dovuto essenzialmente alla pressione della mediana avversaria, Lamberto Rossi si regala un'altra gara di qualità suo malgrado macchiata dall'errore sottoporta in avvio; anche se conta il giusto, la rete di Giusepponi fa felice la fidanzata (forse se lo sentiva, ne aveva invocato l'ingresso dall'inizio del secondo tempo) e ne rilancia la candidatura (di lui, non della fidanzata) per i prossimi impegni. Ma il Capezzano aveva ormai archiviato i tre punti: d'altra parte quando si possono schierare un centravanti come Steffich (tocca letteralmente due palloni, proprio letteralmente: una rete, quasi due) e un esterno come Mattioli segnare è più facile. Il successo però nasce più dietro, dalle parate di Gazzoli , le chiusure di Tofanelli e il tuttocampismo di Battisti , eccellente in entrambe le fasi e in ogni porzione del terreno di gioco.