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  • Athletic Calenzano
  • 0 - 1 18/12/2022 14.30.00
  • Lanciotto Campi
    65' Cecchi

Commento


ATHLETIC CALENZANO: Evi, Curumi, Becattini, Francini, Sternini, Landolina (85' Idmane), Gianassi (85' Nencini), D Orsi (61' Marulli), Palaj, Simoni, Lascialfari (85' Corti). A disp.: Zambri, Caciagli, Miranda, Pinori, Miceli . All.: Galeotti Gianluca
LANCIOTTO CAMPI: Roselli, Benelli (46' Delli Navelli), Esposito Goretti, Manzatu, Di Giusto, Mazzanti, Cecchi (92' Ballerini), Bonciani N. (70' Biondi), Ascolese (57' Fathou), Afelba (46' Algerino), Verdi. A disp.: Targioni, Scarlini, Bini, Failli. All.: Selvaggio Rosario
ARBITRO: Lorenzo Passaglia di Lucca
RETI: 65' Cecchi
NOTE: Espulso Curumi. Ammoniti D Orsi, Simoni, Lascialfari, Di Giusto.ATH.CALENZANO: Evi, Curumi, Becattini, Francini, Sternini, Landolina (86' Corti), Gianassi (86' Idmane), D'Orsi (61' Marolli), Palaj, Simoni, Lascialfari (86' Nencini). A disp.: Zambri, Caciagli, Miranda, Pinori, Miceli. All.: Stefano Lacchi.
LANCIOTTO CAMPI: Roselli, Benelli, Esposito Goretti, Manzatu, Di Giusto, Mazzanti, Cecchi (92' Ballerini), Bonciani (71' Biondi), Ascolese (57' Fathou), Afelba (46' Delli Navelli), Verdi (46' Algerino). A disp.: Targioni, Scarlini, Bini, Failli. All.: Rosario Selvaggio.
ARBITRO: Leonardo Passaglia di Lucca, coad, da Particelli e da Panighini di Carrara.
RETE: 64' Cecchi.
NOTE: Ammoniti Landolina, Gianassi, Benelli, Simoni; espulso al 73' Curimi (rosso diretto). Calci d'angolo: 3-1. Recupero: 2'+4'30 .



La vittoria nel derby con il Calenzano proietta il Lanciotto a respirare l'inebriante aria del primo posto in classifica, agganciando, insieme al Lebowski, l'Affrico (sconfitto all'Antella). Si arriva così al giro di boa con un terzetto in testa a 23 punti, tallonato dall'Audax Rufina a 20; subito dietro l'Antella e la coppia formata da un sorprendente Montelupo e da un Grassina in prepotente risalita. Dopo la sosta di tre settimane si riparte per un girone di ritorno, che si preannuncia elettrizzante per quanto riguarda la lotta al vertice. Niente da eccepire sulla vittoria del Lanciotto che, dopo un primo tempo così e così, è capace di cambiare marcia nella ripresa, diventando padrone del match, segnando con Cecchi il gol del vantaggio e contenendo senza troppi problemi il serrate finale di un Calenzano affamato di punti che, pur in inferiorità numerica per l'espulsione di Curumi, tenta con la forza della disperazione di evitare la settima sconfitta. Ma ripartiamo dall'inizio con la cronaca. Una buona cornice di pubblico assiste, in un pomeriggio soleggiato anche se freddino, al sempre interessante derby della piana. Calenzano e Lanciotto si ritrovano davanti dopo il confronto in Coppa Italia (vittoria del Lanciotto in casa e pareggio a reti bianche al ritorno). Prima del calcio d'avvio, con le squadre schierate nel cerchio di centrocampo, viene osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Sinisa Mihajlovic, prematuramente scomparso venerdì scorso. Poi si parte. Il Calenzano, in precaria posizione di classifica, si schiera con un prudente 4-2-3-1. Mister Selvaggio rilancia il suo 4-3-3, con davanti gli stessi protagonisti scesi in campo all'inizio nel confronto vittorioso contro la Rignanese; unica novità la presenza di Esposito Goretti nel suo ruolo naturale in difesa. L'inizio è piuttosto soft e per vedere qualcosa di degno di nota bisogna aspettare il 5': la ficcante incursione sulla destra di Afelba si concretizza con una conclusione ravvicinata, contrata da un difensore in angolo. La gara non decolla e le due squadre si rifugiano nei lanci lunghi che non sortiscono effetti concreti. Dopo il quarto d'ora gli ospiti cercano di ragionare con la palla a terra, ma ad andare vicini al gol, con un lampo improvviso, sono i padroni di casa al 23': Simoni si accentra e conclude dal limite, colpendo in pieno il palo alla destra del portiere. Al 26' si ripropongono in avanti ancora i padroni di casa: cross da destra di Curumi e Gianassi conclude quasi dal fondo, non trovando però il bersaglio. Al 29', su calcio di punizione centrale da una trentina di metri, Landolina di sinistro indirizza a rete, ma trova Roselli reattivo per la parata plastica alla sua sinistra. Il Lanciotto manca di peso in attacco, non finalizzando al meglio in più occasioni. Gli ospiti concludono solo da palla inattiva al 44': calcio di punizione di Verdi da sinistra nel mucchio al limite dell'area, sul quale arriva Ascolese che, però, indirizza il pallone troppo centrale per impensierire Evi. La svolta della partita arriva dagli spogliatoi nell'intervallo: mister Selvaggio striglia evidentemente i suoi che rientrano in campo dopo gli avversari e si presentano con Delli Navelli e Algerino al posto di Afelba e Verdi; Algerino va a destra e Ascolese a sinistra. Il Lanciotto occupa il campo in maniera migliore e arriva pericolosamente in area avversaria. Ma il Calenzano non sta a guardare e quando può cerca di far male agli avversari: gran palla centrale di Simoni per Palaj, ma il numero 9, a tu per tu con Roselli, cerca il pallonetto mandando però la sfera a ricadere sulla parte superiore della rete, oltre la traversa (54'). Al 57' Sevaggio prosegue nel restyling della linea d'attacco, inserendo Fathou al posto di Ascolese. Proprio Fathou, un minuto dopo, crea scompiglio sulla corsia sinistra, guadagnando un calcio di punizione che Delli Navelli non sfrutta al meglio (58'). Al 61' sostituzione anche nel Calenzano: esce D'orsi ed entra Marolli che va a piazzarsi al centro della difesa, con l'avanzamento di Landolina a centrocampo. Subito dopo viene annullato un gol di Cecchi: bel colpo di testa in anticipo sul portiere, ma l'arbitro ravvisa (ci dicono negli spogliatoi) un fuorigioco dell'attaccante. Il gol buono arriva al 64': Cecchi da dentro l'area da sinistra trova il diagonale che va ad insaccarsi a un metro da terra nell'angolo opposto. Un altro episodio importante per l'economia della gara arriva al 73', con l'espulsione di Carumi, reo di aver detto qualcosa di non proprio ortodosso al segnalinee sul lato delle panchine: questi richiama l'attenzione dell'arbitro e riferisce, inducendo il signor Passaglia a sventolare il cartellino rosso al difensore locale. Il Lanciotto controlla il match senza troppa difficoltà, ma anche senza trovare le condizioni per il colpo del ko. Mister Lacchi, nei minuti finali opera ben tre sostituzioni in simultanea e così si assiste ad un generoso, quanto confuso assalto alla porta difesa da Roselli. Il portiere ospite, al 91', ben appostato sul primo palo ribatte una conclusione di Simoni e lo stessa fa, due minuti dopo, quasi in fotocopia, su una conclusione di Francini. Poi il triplice fischio che sanziona la vittoria del Lanciotto. Sarà un tempo dolce, quello della sosta, per il bel gruppo guidato da mister Selvaggio, indirizzato su una strada ricca di soddisfazioni. Si mastica amaro sull'altro fronte per l'ennesima battuta d'arresto, che rende preoccupante la posizione nei bassifondi della classifica. Alla luce di quanto si è visto, però, il Calenzano non merita la posizione che ha e, proprio dalla sosta, dovrà uscire con la forza di ripartire per una svolta positiva. Auguri a tutti!
ATH.CALENZANO
EVI: 6+
Non ha colpe specifiche sul gol: vede sbucare il pallone all'ultimo momento e non può farci nulla. Per il resto si disimpegna bene mostrando sicurezza, ma non ci sono situazioni difficili da sbrogliare.
CURUMI: 5 Classe 2003, si macchia di una gravissima ingenuità andando a battibeccare con un assistente dell'arbitro e finendo irrimediabilmente anzitempo negli spogliatoi. Peccato perché la sua prestazione era, fino a quel momento, decisamente positiva anche per alcuni buoni inserimenti in fase di appoggio.
BECATTINI: 6 Quando il Lanciotto cambia passo soffre non poco, anche perché la velocità di Algerino non è roba da poco. Coetaneo di Curimi appare più temprato ad affrontare le tensioni di una gara di questo livello.
FRANCINI: 6+ Mediano dai sette polmoni disputa una gara di grande generosità, rincorrendo tutti e arrivando addirittura a penetrare in area avversaria a tutta velocità dopo il 90', per tentare di sfruttare l'ultima occasione.
STERNINI: 6 Cerca di arginare la punta centrale avversaria e, pur non riuscendo ad evitare che vada a segno, non sfigura nel duello, impegnandosi in maniera molto energica.
LANDOLINA: 6+ Parte come centrale difensivo e sfrutta la sua esperienza per tamponare le vie centrali; avanza poi a centrocampo e anche in quel ruolo se la cava dignitosamente. Bravo nei calci da fermo, impegna Borselli in un intervento non proprio banale (86' Corti: sv).
GIANASSI: 5,5
Schierato in mediana non disdegna inserimenti che però si rivelano sterili, perché infarciti di errori di misura che li vanificano (86' Idmane: sv).
D'ORSI: 5,5
Gioca centrale nel trio alle spalle di Palaj e, più che farsi vedere in fase propositiva, fa qualcosa di positivo quando arretra a copertura per sostenere il lavoro dei centrocampisti (61' Marolli: 6 Prende la posizione di Landolina e non commette sbavature di qualche rilievo).
PALAJ: 5,5 Francobollato senza pietà da Mazzanti, riesce a sfuggirgli sul lancio di Simoni, ma sbaglia colpevolmente la misura del pallonetto, graziando di fatto il portiere.
SIMONI: 6,5 Gioca molto largo a sinistra, ma quando si accentra è l'unico capace di inventare qualcosa: centra un palo con una conclusione bassa dal limite, quando si era ancora in parità. Predica nel deserto ed è un vero peccato per un giocatore tornato ad esprimersi a livelli ragguardevoli.
LASCIALFARI: 5,5 Esterno destro nella linea tre, appare un po' sacrificato in una posizione come quella. Si vede per qualche buon intervento in fase di copertura, ma è poca cosa (86' Nencini: sv).
LANCIOTTO CAMPI
ROSELLI: 6,5
Più impegnato del suo dirimpettaio è molto bravo sul calcio di punizione di Landolina. Sempre attento non si fa sorprendere, nei minuti di recupero, dalle conclusioni ravvicinate di Simoni e Francini.
BENELLI: 6+ Ancora una prestazione più che positiva del giovane difensore, che nell'occasione incrocia prevalentemente un cliente scomodo come Simoni e gli concede veramente poco.
ESPOSITO GORETTI: 6+ Ritrova gradualmente la condizione dopo un lungo stop e si conferma elemento prezioso in quella posizione. Bravo in marcatura e bravo anche come fluidificante, malgrado qualche imprecisione nei cross.
MANZATU: 6+ Non è personaggio da ribalta, ma il suo lavoro da mediano si avverte eccome per il buon funzionamento di tutto il meccanismo della squadra. Sempre più prezioso partita dopo partita.
DI GIUSTO: 6+ Presidia con molta sicurezza la zona di sua competenza e, appena può, cerca di far ripartire la sua squadra costruendo la manovra dal basso.
MAZZANTI: 6+ Si applica nella marcatura di Palaj e non deve poi faticare molto. Meno esuberante del solito, limita le sue sortite in appoggio, ma rimane sempre una garanzia per la sua squadra.
CECCHI: 7 Primo tempo con pochi acuti, ma poi quando viene sostenuto più da vicino dai compagni fa vedere, come al solito, tanta stoffa. Segna un gol preziosissimo e se ne vede annullare un altro per motivi che, a chi scrive (e non solo), rimangono molto oscuri (92' Ballerini: sv).
BONCIANI: 6
Disputa un primo tempo alternando cose pregevoli a errori che non sono da lui. Cresce con tutta la squadra nel secondo tempo, ma esce poco dopo la metà della ripresa (71' Biondi: 6 Si rende utile alla squadra).
ASCOLESE: 6 Mette in mostra buona vivacità, ma anche qualche pausa fin troppo lunga. Comunque svaria molto, senza dare troppo punti riferimento alla difesa avversaria (57' Fathou: 6,5 Entra e diventa un'autentica spina nel fianco della difesa avversaria: i suoi dribbling secchi disorientano i difensori).
AFELBA: 6- Una grande azione personale ad inizio gara che lascia presagire un'altra domenica di grazia per il numero 10, ma invece le premesse svaniscono e lasciano il posto ad una prestazione su livelli più bassi (46' Delli Navelli: 6,5 Molto buono l'impatto con la gara, vivacizza il centrocampo anche se difetta un po' in fase conclusiva).
VERDI: 6- Il match-winner di domenica scorsa fatica a trovare una giusta posizione in campo e non incide più di tanto sul gioco offensivo della sua squadra (46' Algerino: 6,5 Un paio di spunti ad inizio del secondo tempo sono un biglietto visita che inquieta la linea difensiva, poi è come un fuoco che cova sotto la cenere.
ARBITRO
LEONARDO PASSAGLIA di LUCCA: 5,5
La sua è una direzione che non convince pienamente. Già nei primi minuti di gara troviamo sul taccuino l'annotazione lascia correre troppo e la prima ammonizione arriva per D'Orsi al 44'. Poi ci sono altre decisioni discutibili a cominciare dal gol annullato a Cecchi. Una giornata un po' cosi e così.