• Seconda CategoriaC
  • 02/10/2022 15.30.00
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  • U.s. Montenero
    Marfori
    Di Grande
  • 2 - 4 02/10/2022 15.30.00
  • Rosignano
    Dicko
    Diallo
    Domenici
    Mane Cherif

Commento


RETI: Marfori, Di Grande, Dicko, Diallo, Domenici, Mane Cherif
MONTENERO: Bonomo, Monacizzo, Giusti (70' Salvetti), Venuta (77' Visconti), Vanni, Marfori, Pellegrini (57' Gabbrielli), Domenichini, Novi, Di Grande, Vannucci. A disp.: Bertocci, Antonovic, Domenici, Terreni, Gelli. All.: Mirco Tinucci.
ROSIGNANO SOLVAY 1922: Grassia, Rabellino (80' Bartoli), Marinelli, Battini (46' Manè), Menichetti, Della Valentina, Dodoli, Diallo, Dicko (70' Catarsi), Marini (72' Tei), Domenici (65' Ciolli). A disp.: Colò, Ceccanti e Panizzi. All.: Massimo Bacci.
ARBITRO: Trebbi di Pisa
RETI: 3' Marfori, 13' Dicko, 40' Domenici, 65' Di Grande, 68' Manè, 85' Dodoli.



Il Rosignano Solvay manda un messaggio chiaro a tutti. Vince largo sul campo del Montenero che era insieme ai biancoblù al comando della classifica e si isola in vetta. Nove punti in tre gare per i solvayni che si sono imposti per 4-2 con l'autorevolezza delle grandi. Un blitz frutto di gioco e personalità. E pensare che per la squadra di Massimo Bacci le cose non si erano messe bene, visto lo svantaggio dopo una manciata di secondi. Ma quella biancoblù è una vera e propria macchina da gol che in tre gare è già andata a segno undici volte. Un Rosignano Solvay che comunque è forte in ogni reparto e le è ancora di più con l'ultimo arrivato che al debutto è andato subito a segno. Parliamo di Cherif Manè, senegalese classe 1996, la scorsa stagione punto di forza del Dufour Varallo Sesia in Eccellenza piemontese. Manè è un centrocampista di regia che può fare anche il difensore centrale e che ha anche il fiuto del gol come ha dimostrato anche al debutto segnando una rete da bomber consumato. Manè ha vestito le maglie di Viareggio, Cecina, del Trebisacce in Abruzzo e quella dei calabresi del Soriano prima come si diceva di arrivare a Varallo Sesia. Voleva tornare in Toscana, visto che abita a Livorno, e il Rosignano Solvay ha bruciato la concorrenza di società di Promozione toscana assicurandoselo. Ma torniamo al match di Livorno che era già considerato uno spartiacque della stagione. I primi dieci minuti sono tutti di marca del Montenero capace di passare già dopo 3 minuti con Marfori che ha insaccato da buona posizione anche se per molti il pallone di Di Grande per l'assist era già uscito dalla linea di fondo. La mazzata avrebbe stordito chiunque ma il Rosignano Solvay si è riorganizzato subito: al 13' i biancoblù erano già sulla parità con Mackmadane Dicko che si è auto-lanciato si testa dopo uno spiovente dalle retrovie, ha bruciato il difensore livornese e insaccato alle spalle dell'ex Bonomo. Per lui il quarto centro stagionale. Il Montenero voleva ripartire lancia in resta ma ha capito che il Rosignano faceva sul serio e al 40' del primo tempo è arrivato il raddoppio ospite con Domenici che in spaccata ha finalizzato un centro di Rabellino. L'indisponibilità di Battini, colpito da una pallonata a un occhio, ha consentito al tecnico Bacci di gettare nella mischia Cherif Manè che ha preso subito le redini di un centrocampo super dove Diallo e Marinelli si avvalevano del lavoro tra le linee molto efficace di Marini. In difesa solita prova superlativa di Menichetti che ha disinnescato i potenziali pericoli del guizzante Novi. Il tenutissimo Di Grande si è fatto notare quando al 20' della ripresa ha segnato il momentaneo 2-2 con un pallonetto sull'uscita un po' intempestiva di Grassia. Ma il Rosignano Solvay voleva i tre punti e pochi istanti dopo si è riportato avanti con una prodezza balistica di Manè che dal limite ha centrato l'incrocio dei pali su servizio di Ciolli. A questo punto si è capito che i biancoblù potevano far loro l'intera posta e il suggello è arrivato a 5 minuti dalla fine con gol di testa di Dodoli su centro di Diallo, il quale in pieno recupero si è fatto espellere per doppia ammonizione. Ma questo non è guastato il trionfo solvayno in una giornata purtroppo triste. La squadra ha giocato con il lutto al braccio per la scomparsa di Nilo Tognotti a lungo dirigente biancoblù, ruolo attualmente ricoperto dal figlio Fulvio. Per il Montenero una prova generosa e la possibilità di riscattarsi presto.