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  • 30/10/2022 10:00.00
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  • Club Sportivo firenze
    Radoshku
    Autorete
  • 2 - 0 30/10/2022 10:00.00
  • Scarperia

Commento


RETI: Radoshku, Autorete
C.S. FIRENZE: Sogor, Sassolini, Have, Reni, Yaulli, Magi, Bellesi, Urbano, Seravalli,
Radoshku, Poccianti. A disp.: Innocenti, Zampetti, Giusti, Capini. All.: Niccolò Marinari.
SCARPERIA: Pezzoli, Frangini, Landi, Baldini, Becchi, Pergamena, Rossini, Stefanelli, Falli, Salamone, Brutti. A disp.: Sabatini, Incagli, Neri, Brandi, El Hajjam, Giachetti. All.: Andrea Vannini.
ARBITRO: Baratti di Firenze.
RETI: 5' autorete pro C.S. Firenze, 64' Radoshku.



Trasformarsi da Cenerentola in principessa non è poi un'operazione così improbabile. Succede nelle
favole, figurarsi se non può accadere anche nel mondo dello sport. Club Sportivo e Scarperia ben rappresentano l'esempio di come, attraverso l'impegno, il lavoro sul campo, qualche piccolo ritocco alla rosa e perché no, anche la ridefinizione degli equilibri tecnico-tattici dei campionati, si possa compiere un significativo salto di qualità. Nella scorsa stagione, quando i ragazzi classe 2007 disputarono il campionato Giovanissimi provinciali, biancorossi e gialloblù, complice la forza d'urto di avversarie meglio attrezzate, furono costrette loro malgrado a disputare un anonimo campionato di medio-bassa classifica. Adesso, nella categoria superiore, le due squadre si sono conquistate sul campo il ruolo di principali inseguitrici della capolista Isolotto, l'unica compagine che, pur perdendo la punta di diamante Cellai, passato in estate all'Atletica Castello, sembra in grado di mantenere inalterati i sogni di primato. Vista la promozione della Virtus Rifredi nel girone di merito e viste le difficoltà incontrate in questa prima parte della stagione da un'Audace Legnaia che, anche a causa della perdita di due elementi del calibro di Cardona e Savastano, viaggia a corrente alternata, ecco che fiorentini e mugellani hanno l'opportunità di giocarsi la possibilità di riavvicinare in classifica la squadra di mister Guidolin, costretta ai box dal turno di riposo forzato. Un'occasione da non perdere sia per la squadra guidata da mister Vannini, seconda a quota dodici, sia per quella condotta in panchina dal giovane Niccolò Marinai, staccata di due punti e reduce dal rocambolesco 4-3 che nel turno precedente l'ha condannata alla sconfitta nel derby disputato proprio con il Legnaia sul sintetico del Bacci di Via Dosio. Le due formazioni scendono in campo ben decise a giocare a carte scoperte, approcciano la gara a gran ritmo mettendone subito in evidenza i temi tattici che al termine dei settanta minuti di gioco ne determineranno il risultato finale. Dopo un primissimo botta e risposta che vede le difese avere la meglio sugli attacchi, al 5' il Club Sportivo sblocca il risultati grazie all'ottimo lavoro svolto dalle due punte ma anche all'involontaria complicità di una retroguardia mugellana alla quale saranno fatali amnesie ed errori grossolani. Il bomber biancorosso Seravalli lancia in profondità un pallone che nelle intenzioni vuol premiare il profondo inserimento offensivo del guizzante Radoshku, sul quale interviene in netto anticipo un difensore in maglia blu che però, nel tentativo di rinviare la sfera, colpisce in malo modo, indirizzando verso i pali difesi da Pezzoli un micidiale e beffardo pallonetto che, dopo aver scavalcato l'esterrefatto numero uno ospite, si adagia in fondo alla rete. Un gesto tecnico che, se compiuto nella porta giusta, avrebbe certo mandato in visibilio i supporters gialloblu ma che invece consente al Club Sportivo una miglior gestione della sfida. Lo Scarperia però non ci sta ed è a questo punto che sul vecchio sintetico dell'Enzo Sacchi viene steso il filo conduttore lungo il quale si dipanerà tutto l'incontro. Grazie a una manovra avvolgente, veloce e precisa in fase d'impostazione, i ragazzi di mister Vannini prendono in mano il comando del gioco costringendo quelli di Marinai a rinchiudersi nella propria trequarti. Sembra di assistere ad una famosa scena del film 'Il Bisbetico Domato', nella quale un burbero e solitario Adriano Celentano gioca a tennis con il muro. Lo Scarperia attacca, il Club Sportivo si difende con ordine e così le iniziative portate avanti dai centrocampisti Pergamena e Stefanelli, dagli esterni offensivi Rossini e Brutti e dal terzino destro Frangini che spesso e volentieri si sgancia a supporto delle punte Salamone e Falli s'infrangono contro la diga sistemata da Marinai a difesa dei pali presidiati da Sogor. Nelle rare occasioni in cui gli avanti ospiti riescono a trovare il varco buono per la battuta a rete, ecco che vengono meno lucidità e cattiveria; le due caratteristiche principali necessarie per far gol e vincere le partite. L'unica grossa occasione di rilievo i ragazzi di Vannini la sprecano al 26' quando un bel dialogo sulla destra fra Pergamena e Salamone si traduce in un cross di quest'ultimo che pesca in area la testa di Falli che, saltando più in alto di tutti, indirizza a rete un pallone che sibila di poco fuori alla destra di un Sogor fin troppo sicuro della traiettoria assunta. Il portiere del Club Sportivo osserva infatti con lo sguardo il pallone senza intervenire, tirando alla fine un gran sospiro di sollievo. L'inizio del secondo tempo è lo specchio fedele del primo e il minuto numero cinque rischia nuovamente di essere fatale allo Scarperia. Una bella iniziativa sulla sinistra del solito Seravalli manda nel panico la retroguardia mugellana che rischia di cucinare una seconda indigesta frittata. Stavolta l'autorete è evitata di un soffio ma il primo ad avventarsi sulla corta respinta dei difensori è Urbano, la cui conclusione dal limite sorvola di un niente la traversa. Scampato il pericolo, lo Scarperia ripropone sia il monologo sia i clamorosi errori sottoporta che ne hanno caratterizzata la prestazione e al 51', sugli sviluppi di un bel lancio dalla destra di Salamone, Falli raccoglie il pallone all'altezza del secondo palo per poi spararlo sopra la traversa da ottima posizione. Il Club Sportivo arranca, si difende con il consueto buon ordine e al 64', quando finalmente riesce a ripartire, affonda per la seconda volta una retroguardia gialloblu tutta da registrare. Ancora una volta l'azione buona prende avvio da un lungo lancio di Seravalli che innesca sul settore di sinistra il rapidissimo Radoshku che prima elude l'intervento di un difensore e poi, dopo aver saltato anche l'incerto Pezzoli, deposita nella rete ormai incustodita il pallone che vale il raddoppio. Con grande determinazione lo Scarperia si ributta in avanti alla ricerca del gol che riaprirebbe la partita ma purtroppo per i ragazzi di Vannini non è proprio giornata e nella fase finale del match sono due le occasioni d'oro gettate al vento dagli avanti in maglia blu. Al 74' l'affondo sulla destra di El Hajjam si traduce in un bel cross che l'altro neoentrato Sabatini gira di poco sopra la traversa incornando di testa dal dischetto del calcio di rigore. All'83', sugli sviluppi di un fallo laterale dalla sinistra, è Sogor a chiudere definitivamente la porta in faccia a Salamone, volando in tuffo sulla propria destra e deviando l'inzuccata da due passi proposta dal numero dieci mugellano. Una vera e propria maledizione quella del Velodromo, che impedisce allo Scarperia di realizzare almeno un gol che, visto l'andamento della gara, avrebbe ampiamente meritato. Nel contempo merita però il successo anche la squadra di Marinari che, interpretando con lodevole applicazione e sacrificio la fase difensiva e con cinismo quella offensiva, porta a casa tre punti utili a mettere la freccia, effettuare il sorpasso nei confronti dei rivali di giornata e rendere i sonni di mister Manuel Guidolin un po' meno tranquilli. Il sogno biancorosso continua ma anche quello gialloblu, a buon diritto, non deve essere abbandonato troppo presto.
Calciatoripiù
: nel Club Sportivo buone le prove di Have, Yaulli, Bellesi, Seravalli, Radoshku e Sogor. Nello Scarperia buone indicazioni sono arrivate da Frangini, Pergamena, Rossini, Falli, Salamone e dai subentrati Sabatini ed El Hajjam. La grande esperienza e il polso fermo hanno permesso a Nicola Baratti di tenere in pugno un match che nella sua fase finale ha vissuto un momento di altissima tensione, con un parapiglia accesosi in mezzo al campo che il direttore di gara ha prontamente sedato a suon di cartellini gialli. Un paio di contatti in area biancorossa hanno fatto gridare al rigore ma nel complesso la direzione arbitrale è stata più che sufficiente.