• Juniores RegionaliElite
  • 21/10/2023 16.00.00
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  • FRATRES PERIGNANO
  • 0 - 2 21/10/2023 16.00.00
  • ZENITH PRATO
    Nuzzo
    Dessi

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FRATRES PERIGNANO: Gliatta, Ceccanti, Gentile, Diaz, Freschi, Del Bono, Carrai D., Venturin, Hoxha, Mariani T., Oliva. A disp.: Mariani G., Casalini, Carrai C., Orlandini, Ferrari, Ferretti, Zanutto, Passoni, Polito. All.: Pagliai Stefano
ZENITH PRATO: Landini, Lombardi, Bashkimi, Ammendola N., Pagli, Silveri, Dessi, Nuzzo, Buscema, Macchi, Vignali. A disp.: Fiordi, Nucci, Caruso, Bozzoni, Lazzeri, Galeotti, Manganaro, Massimo, Faggi. All.: Bellandi Fabrizio
RETI: Nuzzo, Dessi
FRATRES PERIGNANO: Gliatta, Ceccanti, Gentile, Diaz Garrido, Freschi, Del Bono, D. Carrai, Venturin, Hoxha, T. Mariani, Oliva. A disp.: G. Mariani, Casalini, C. Carrai, Orlandini, Ferrari, Ferretti, Zanutto, Passoni, Polito. All.: Stefano Pagliai.
ZENITH PRATO: N. Landini, Lombardi, Bashkimi, Ammendola, Pagli, Silveri, Dessì, Nuzzo, Buscema, Macchi, Vignali. A disp.: Fiordi, Nucci, Caruso, Bozzoni, Lazzeri, Galeotti, Manganaro, Massimo, Faggi. All.: Fabrizio Bellandi.
ARBITRO: Solito di Piombino
RETI: 14' Dessì, 79' Nuzzo.
NOTE: espulso Vignali (20').



È presto ancora per dire se potrà davvero essere l'anno della Zenith. Una gara di questo tipo però spinge a pensarlo: vincere in trasferta in uno stadio difficile come il Matteoli giocando per settanta minuti in dieci (espulso Vignali per una reazione censurabile; a Prato auspicano che il giudice sportivo sia clemente, ma tutto dipenderà dal referto di Solito) e riuscendo a trovare nel finale lo spunto per lo 0-2 sembra suggerire che il dio del calcio o chi per lui quest'anno abbia in simpatia chi si veste con quello strano abbinamento, azzurro e granata. Esce dunque sconfitto il Fratres Perignano, punito nel punteggio (e nella classifica: i sei punti al momento conquistati valgono la terzultima posizione al fianco del Fucecchio) ben oltre le proprie colpe: per essere espliciti, sul piano tecnico tra le due squadre non c'è tutta questa differenza. Ma il calcio è un giochino crudele, che si basa su una regola semplice (la dieci: curioso, no?, che per le prime nove si tratti di molto altro): la squadra che segna il maggior numero di reti vince l'incontro, e non se la prenderanno l'Ifab e l'Aia per l'utilizzo della vecchia traduzione visto che la nuova, «sarà la vincente», è tendenzialmente doppiaggese. La Zenith ne segna due, la prima delle quali alla prima vera sortita offensiva: pescato spalle alla porta in area di rigore, in girata Dessì pesca l'angolo e al quarto d'ora sblocca il punteggio. L'inaspettata inferiorità numerica al 20' rischia di scombinare i piani di Bellandi che però chiamando un 4-3-1-1 molto accorto chiude a lungo gli spazi al Perignano; per vederlo pericoloso occorre attende la fine del primo tempo e la prima metà della ripresa, contraddistinta dagli spunti di Venturin, Hoxha, Dennis Carrai e Timothy Mariani e da un paio di parate notevoli di Niccolò Landini, decisivo nel salvare lo 0-1. Poi a undici minuti dalla fine la Zenith annuncia al mondo che passerà almeno un'altra settimana in testa da sola: un intervento a vuoto della mediana del Perignano innesca un contropiede, rifinito da Nuzzo dopo la prima parata di Gliatta. Che sia davvero l'anno della Zenith?