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  • 29/10/2023 14.30.00
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  • U.s. Livorno
  • 0 - 1 29/10/2023 14.30.00
  • SERAVEZZA
    37' Benedetti

Commento


U.S. LIVORNO: Albieri, Ronchi, Luci, Cesarini, Frati (55' Nardi), Ferraro (55' Cori), Bellini (73' Mutton), Bassini, Camara Alp., Giordani, Brisciani. A disp.: Biagini, Fancelli, Palma, Martino Coriano, Brenna, Kosiqi. All.: Pascali Niccolo
SERAVEZZA: Lagomarsini, Salerno (81' Bonafede (33)), Granaiola (84' Del Rosso), Putzolu (62' Mugelli), Brugognone, Ivani, Benedetti (74' Loporcaro), Camarlinghi, Bedini, Mannucci, Coly. A disp.: Mariani, Biaggi, Sforzi, Lopez Petruzzi, Delorie. All.: Amoroso Christian
ARBITRO: Maksym Frasynyak di Gallarate
RETI: 37' Benedetti
NOTE: Ammoniti Albieri, Ronchi, Luci, Bellini, Bassini, Giordani, Salerno, Ivani, Camarlinghi, Bonafede (33).LIVORNO: Albieri, Camara, Ronchi, Bassini, Brisciani, Luci, Ferraro (56' Nardi), Bellini (73' Mutton), Giordani, Cesarini, Frati (55' Cori). A disp.: Biagini, Fancelli, Palma, Coriano, Brenna, Kosiqi. All.: Giancarlo Favarin
SERAVEZZA POZZI: Lagomarsini, Salerno (82' Bonafede), Mannucci, Coly, Ivani, Granaiola (85' Del Rosso), Bedini, Camarlinghi, Putzolu (63' Mugelli), Brugognone (89' Petruzzi Lopez), Benedetti (75' Loporcaro). A .: Mariani, Biaggi, Sforzi, Delorie. All.: Christian Amoroso
ARBITRO: Maksym Frasynyak di Gallarate, coadiuvato da Mandarino di Alba-Bra e Scorrano di Lecce
RETE: 37' Benedetti
NOTE: Ammoniti Giordani, Ivani, Ronchi, Bassini, Albieri, Mannucci, Mugelli, Bonafede, Camarlinghi. Recupero 5'.



Torna a colorarsi d'amaranto il catino dell'Armando Picchi per la settima giornata di campionato. All'Ardenza arriva il Seravezza Pozzi di Mister Amoroso. Una realtà ormai ben più che consolidata della categoria, e rafforzata dal terzo posto attuale che sottolinea l'ottimo lavoro svolto in panchina dall'ex centrocampista di Fiorentina ed Empoli. Per il gruppo di Favarin è un'altra prova d'esame importante, un ostacolo da affrontare con grande attenzione per la sua duttilità ed intelligenza fra i reparti. Con una specifica particolare sulle corsie esterne, la porzione di campo dove gli ospiti costruiscono maggiormente le loro catene offensive. Per restare aggrappato alla testa della classifica e puntare al primo posto, Favarin conferma Albieri in porta protetto dalla difesa sorretta da Camara, Ronchi, Bassini, Brisciani; le chiavi della regia sono affidate all'inossidabile Luci con Bellini a mordere le caviglie e Ferraro ad agire da mezz'ala. In attacco, il tridente delle meraviglie spuntato, senza Cori ma con Cesarini, Giordani e Frati. La risposta di Amoroso è affidata a Lagomarsini fra i pali, con Salerno, Mannucci, Coly, Ivani ad arroccare la retroguardia difensiva; nella zona nevralgica agisce la diga composta da Granaiola e Bedini, mentre la carica in attacco è tutta sulle spalle dei tre tenori Camarlinghi-Putzolu-Brugognone e della punta centrale Benedetti. La partenza è compassata, con il Livorno guardingo e il Seravezza a specchio che si limita a gestire e ripartire senza ingranare le marce. Le due compagini si studiano per lunghi, lunghissimi tratti, dando vita ad una sfida lenta e priva di emozioni. I primi dieci minuti sono di vuoto assoluto, si conta soltanto un tiro di Brugognone dalla distanza respinto con la testa da Ronchi e un recupero di Luci che strappa gli applausi del Picchi su una transizione di Camarlinghi in campo aperto. Al 18', finalmente, il Livorno prende coraggio e inizia a farsi vedere di più dalle parti di Lagomarsini, alzando pressione e baricentro: Camara si spinge sulla corsia destra e corregge al centro il cross, dalla respinta arriva il piattone di Luci che incontra una deviazione prima di finire tra le braccia del portiere ospite. Un minuto dopo, ecco, invece, la prima vera occasione importante costruita dal Livorno. Ferraro riacciuffa un pallone sporco sulla trequarti e si libera della morsa degli avversari con una bella giravolta, poi serve Giordani che chiude lo scambio con Frati restituendogli una palla perfetta in corsa, lo stop dell'attaccante livornese è impreciso e decide di appoggiare lo scarico su Bellini che calcia un destro secco e potente che esce al lato di pochi centimetri. Al 24' si sveglia dal torpore anche il Mago Cesarini tirando fuori dal cilindro una giocata delle sue: con una serpentina rapida semina il panico in area di rigore e si allarga per stringere il mancino sul primo palo, palo sfiorato e Livorno vicino al vantaggio. Gli ospiti, fin qui ordinati e attenti nell'occupare gli spazi, si fanno vedere per la prima volta al 28'. Mannucci batte una punizione che incoccia sulla fronte di Coly, la zuccata sfiora il palo di un soffio e soni brividi anche per la retroguardia amaranto. Il Seravezza prende anima pian piano e se la sfida prosegue al piccolo trotto ci vuole un episodio a rompere gli equilibri. Prima, al 31', sono sempre gli ospiti dagli sviluppi di un calcio da fermo ad avvicinarsi al gol con un colpo di testa di Benedetti sporcato dalle maglie amaranto che termina fuori. Poi, al 37' ancora Benedetti, stavolta affina la mira centrando il bersaglio grosso. Albieri riceve il retropassaggio da Bassini e si appresta a lanciare in avanti la sfera, ma il disimpegno errato incontra l'attaccante ospite che stoppa sulla trequarti e giustizia Albieri - fuori posizione - con un destro preciso e imprendibile sul primo palo. Seravezza in vantaggio, alla prima vera opportunità, e Livorno costretto ad inseguire ad un passo dal riposo. Prima dell'intervallo i ragazzi di Favarin però non reagiscono con convinzione e registrano soltanto una rovesciata di Giordani - fermato comunque dal fuorigioco - che non trova lo specchio della porta. Nella ripresa la musica non cambia. Anzi, lo spartito del Livorno si sfilaccia del tutto senza produrre, nei secondi quarantacinque minuti, un tiro in porta. Un'aridità che preoccupa, e non poco, Mister Favarin che durante la ripresa ha cercato di correggere la situazione caricando la spinta offensiva inserendo Nardi, Cori e Mutton. Ma gli amaranto faticano a trovare spazi e varchi per far correre le poche, pochissime idee di Cesarini. Con la gabbia tattica indovinata, invece, da Mister Amoroso che azzecca ogni movimento in campo dei suoi ragazzi. Le azioni del Livorno sembrano sconclusionate e figlie di un nervosismo che il direttore di gara ha contribuito ad alimentare con un arbitraggio spesso illogico da ambo le parti. Fino alle continue preghiere in area di rigore cercate con frequenza dai lanci della speranza dei vari Ronchi, Luci, Bassini. Tutti senza fortuna. L'unica vera occasione capita sui piedi di Camarlinghi al 90': il trequartista ruba palla alle spalle di Bassini che si addormenta nel disimpegno, e si invola in solitaria in area di rigore calciando con forza da posizione defilata. Soltanto la traversa nega al numero 10 ospite il gol dell'ex e la sfida scivola fino al 94' senza raccontare ulteriori emozioni. Seconda sconfitta consecutiva all'Armando Picchi per il Livorno che in questo primo scorcio della stagione ha un ruolino di marcia nettamente migliore quando gioca lontano dalle mura amiche. La battuta d'arresto allontana gli amaranto dalla vetta di una manciata di punti, regalando al Seravezza - cinico e ben schierato in campo - una domenica da sogno.