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  • 12/11/2023 14.30.00
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  • SAN DONATO TAVARNELLE
    14' Borghi
  • 1 - 2 12/11/2023 14.30.00
  • U.s. Livorno
    70' Giordani
    81' Cori

Commento


SAN DONATO TAVARNELLE: Manzari, Sichi, Diana (85' Panicucci), Videtta, Calamai, Frosali, Barazzetta (55' Marianelli), Borghi (40' Belli), Lucatti, Neri F. (69' Bellini), Papalini (79' Giubbolini). A disp.: Campinotti, Nobile, Forconi, Seghi . All.: Brachi Marco
U.S. LIVORNO: Biagini, Fancelli, Ronchi, Nardi, Luci, Bellini, Brenna (61' Mutton), Cori, Farinhas Taffner, Giordani (85' Bassini), Brisciani (63' Martino Coriano). A disp.: Albieri, Menga, Savshak, Ferraro, Sabattini, Camara Alp.. All.: Pascali Niccolo
ARBITRO: Federico Muccignato di Pordenone
RETI: 14' Borghi, 70' Giordani, 81' Cori
NOTE: Ammoniti Calamai, Biagini, Luci, Farinhas Taffner.SAN DONATO TAVARNELLE: Manzari, Sichi, Diana (84' Panicucci), Videtta, Calamai, Frosali, Barazzetta (56' Marianelli), Borghi (40' Belli), Lucatti, Neri (69' Bellini), Papalini (80' Giubbolini). A disp.: Campinotti, Nobile, Forconi, Seghi. All.: Lorenzo Collacchioni
LIVORNO: Biagini, Fancelli, Ronchi, Brenna (62' Mutton), Brisciani (64' Coriano), Luci, Bellini, Nardi, Giordani (85' Bassini), Cori, Luis Henrique (46' Sabattini). A disp.: Albieri, Menga, Savshak, Ferraro, Camara. All.: Giancarlo Favarin
ARBITRO: Federico Muccignato di Pordenone, coadiuvato da Rossetto di Schio e Colucci di Padova
RETI: 14' Borghi, 70' Giordani, 82' Cori
NOTE: Ammoniti Luis Henrique, Ronchi, Luci, Calamai, Biagini. Rec.: 4'+5'.



Il Livorno, dopo l'ennesimo passo falso fra le mura amiche contro il Follonica Gavorrano, torna a giocare fuori dall'Armando Picchi, incrociando il suo cammino contro alcuni elementi del suo più recente passato. Il San Donato Tavarnelle, in questa stagione sembra una succursale della scorsa stagione amaranto, a cominciare dal Mister Lorenzo Collacchioni, l'ex più atteso di giornata. Il matrimonio dell'allenatore con la panchina labronica è stato burrascoso, spezzato da un esonero dopo solo 12 partite e poi richiamato a marzo per concludere il campionato. Dall'esperienza all'ombra dei Quattro Mori , Collacchioni ha cercato di trarre il meglio portandosi dietro giocatori fidati come Cristian Belli, Giacomo Lucatti e Francesco Neri a cui si aggiunge Giorgio Diana, cresciuto calcisticamente nella Primavera del vecchio club livornese. Mentre, dalla parte opposta, sono soltanto due gli ex di turno: il portiere Valerio Biagini, e Duccio Brenna, il difensore centrale che ha legato i suoi ultimi cinque anni alla società giallo-bianco-blu. Insomma, è una sfida che, pur essendo inedita fra le due compagini, è legata da una sorta di filo conduttore che alimenta - attraverso l'orgoglio - la pesante posta in palio. Per i padroni di casa, staccati in classifica a due sole lunghezze dal Livorno, è l'occasione per provare a strappare un successo dal sapore di rivalsa, che scavalcherebbe la formazione di Favarin. Per gli amaranto, invece, sempre vittoriosi in trasferta, si tratta di una tappa decisiva. Quasi da dentro o fuori. I tre punti potrebbero scacciare i fantasmi che aleggiano sulla panchina di Favarin e consentirebbero al Livorno di preparare al meglio il prossimo delicato scontro diretto nel recupero del turno infrasettimanale, contro la Pianese capolista. Pronti, via ed è il Livorno ad accendere i motori per primo, provandoci con un paio di conclusioni di Luci che chiamano subito in causa Manzari. Il terreno però è pesante, soprattutto a ridosso delle due aree di rigore, dove la superficie fangosa rende tutto più complicato. E se gli amaranto perdono attrito, i padroni di casa non restano di certo a guardare dimostrandosi squadra solida e con individualità di spessore. I tentativi degli amaranto, stranamente, fanno quasi tutti a capo di Capitan Luci, per natura l'elemento cardine del cervello livornese ma poco affine nel vedere la porta. Invece, Luci si propone con intensità nei pressi dell'area di rigore cercando il colpo a sorpresa in più di un'occasione. Ci prova al 7' vedendo Manzari fuori dai pali ma senza centrare il bersaglio; e poi innescando un istante dopo una lotta a un passo dalla porta sul quale Giordani incrocia col mancino fuori misura. Allora a sfruttare il campo pesante è il San Donato che al 14' passa in vantaggio inaspettatamente. La punizione di Borghi dalla distanza rimbalza davanti a Biagini imprimendo una traiettoria che inganna il portiere ospite. Palla nel sacco e locali in vantaggio. Il Livorno non ci sta e reagisce al 18' con un fraseggio di Bellini che porta Luci al tiro (l'ennesimo) alzando la sfera sopra la traversa; poi al 23' si vede anche Nardi in zona d'attacco, bravo ad esplodere un mancino che mette in grande difficoltà Manzari, la palla destinata all'incrocio dei pali non viene trattenuta dai guanti del numero uno locale e scivola sulla traversa prima di concludere la corsa sul fondo. Dall'angolo successivo lo stesso Nardi - stavolta di testa - impegna l'estremo difensore nella parata a terra. Insomma, è un Livorno che fatica a giocare in scioltezza e verticalizzare, per l'assenza di Cesarini (preservato da Favarin in vista dell'impegno imminente di mercoledì sera contro la Pianese), ma che non tira indietro la gamba, cercando di raddrizzare una partita che non può farsi scappare tra le dita. In chiusura di prima frazione le ultime due opportunità: al 31' Bellini si allarga favorendo il dribbling di Nardi tra le linee, lo slalom porta allo scarico su Luci che svirgola il mancino dal limite; mentre al 41' arriva quella più clamorosa, la capoccia di Giordani svetta più in alto di tutti e devia in porta a botta sicura, è decisivo l'intervento aereo di Frosali che salva sulla linea un gol già fatto. Dal seguente angolo successivo, stavolta è la testa di Fancelli a non trovare la porta da ottima posizione. Nella ripresa il Livorno torna ad essere arrembante grazie all'ingresso di Sabattini che al 46' sostituisce Luis Henrique apportando qualità e quantità al centrocampo amaranto. Già al 51' il rapido uno-due sulla destra produce un rasoterra sul quale il neoentrato in campo stringe il piattone oltre il palo, poi al 59' lo stesso trequartista accende Luci in interdizione che restituisce il favore senza fortuna. Ma i minuti scorrono e il San Donato sembra tenere il campo con fisicità. Favarin rimescola le carte e prova a dare una scossa all'offensiva livornese inserendo anche Mutton e il debuttante Coriano in mezzo al campo. Così a 68' la sfida si infiamma. L'azione tambureggiante del Tavarnelle porta Neri al tiro, un brivido sventato dalla parata di Biagini a terra; sessanta secondi dopo rispondono i labronici con una botta forte e improvvisa di Giordani sul quale Manzari compie un vero e proprio miracolo togliendo il pallone dall'incrocio dei pali. Dal corner seguente arriva il pareggio: la giocata corta libera lo scarico per Nardi che dalla distanza incrocia un destro secco e insidioso nell'angolino basso, Manzari ci arriva ma non trattiene e Giordani è il più lesto di tutti a ribadire in rete l'1-1. Il gol accende letteralmente la carica degli ospiti che adesso credono nella rimonta spingendo sull'acceleratore. Con il San Donato che, invece, in un amen sembra aver perso tutte le sue certezze. Il ritorno del Livorno è forte e pressante schiaccia i locali all'interno della propria metà campo, al 78' di nuovo Giordani si avvita di testa trovando un Manzari attento e reattivo, ma all'82' non può far niente sulla fiammata improvvisa e decisiva che cambia rotta al match. Sabattini riceve dal limite e si crea il pertugio per tirare in porta, il destro è potente ed esplosivo che infrange il pallone sulla traversa, sul rimbalzo c'è la testa di Cori che a porta vuota deve solo spingere in rete l'1-2. Rimonta completata e Livorno che adesso deve difendere con le unghie e con i denti il risultato. La retroguardia però è solida e guidata da Fancelli e Ronchi non subisce alcun pericolo concreto. I cinque minuti di recupero scivolano via fino al triplice fischio finale che regala una vittoria preziosissima ai ragazzi di Favarin. Esce sconfitto il San Donato Tavarnelle di Collacchioni, che forse aveva pregustato un successo contro il suo passato, ma è una battuta d'arresto che non toglie niente alla prestazione vista in campo. Per il Livorno adesso si profila una settimana decisiva, che inizia dal recupero di mercoledì contro la Pianese.