• Serie DE
  • 10/12/2023 14.30.00
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  • SANGIOVANNESE
    28' Benucci
  • 1 - 1 10/12/2023 14.30.00
  • U.s. Livorno
    62' Giordani

Commento


SANGIOVANNESE: Barberini, Di Rienzo, Simonti (82' Canessa), Nannini, Farini, Rosseti, Baldesi, Massai (63' Sacchini), Regolanti, Benucci (76' Oubakent), Bartolozzi (80' Senesi). A disp.: Timperanza, Chelli, Dei, Disegni, Caprio. All.: Rigucci Athos
U.S. LIVORNO: Ciobanu, Fancelli, Tanasa, Nardi, Cesarini (53' Sabattini), Bellini, Bassini, Brenna, Farinhas Taffner (53' Mutton), Camara Alp., Giordani. A disp.: Biagini, Nizzoli, Luci, Savshak, Boroduska, Haka, Brisciani. All.: Pascali Niccolo
ARBITRO: Stefano Selva di Alghero
RETI: 28' Benucci, 62' Giordani
NOTE: Espulsi Tanasa, Bellini. Ammoniti Massai, Brenna, Giordani.SANGIOVANNESE: Barberini, Di Rienzo, Rosseti, Farini, Simonti (83' Canessa), Baldesi, Nannini, Massai (65' Sacchini), Benucci (77' Oubakent), Bartolozzi (82' Senesi), Regolanti. A disp.: Timperanza, Chelli, Dei, Disegni, Caprio. All.: Atos Rigucci.
LIVORNO: Ciobanu, Fancelli, Brenna, Bassini, Camara, Nardi, Tanasa, Bellini, Giordani, Cesarini (53' Sabattini), Luis Henrique (53' Mutton). A disp.: Biagini, Nizzoli, Luci, Savshak, Boroduska, Haka, Brisciani. All.: Giancarlo Favarin.
ARBITRO: Stefano Selva di Alghero, coadiuvato da Scafuri di Reggio Emilia e Pascoli di Macerata
RETI: 29' Benucci, 62' Giordani.
NOTE: Ammoniti Massai, Giordani. Espulsi al 30' Bellini per proteste e Tanasa al 72' per un intervento duro. Recupero di 4' e



Il pareggio subìto all'ultimo respiro, contro il Figline, brucia ancora in casa Livorno, e la vittoria sfilata tra le dita ha surriscaldato un ambiente già denso di tensioni tra la nuova società e la curva amaranto. In tutto questo, Luci e compagni, devono avere la capacità di isolarsi per scendere in campo con la massima concentrazione nella trasferta alquanto insidiosa in casa della Sangiovannese. Gli amaranto, in pratica, hanno solo un risultato a disposizione e anche se la marcia - lontano dal Picchi - è da prima della classe, non sono permessi passi falsi ad una squadra che ha il dichiarato obiettivo del ritorno nei professionisti. L'ostacolo in calendario si chiama Sangiovannese: la formazione guidata da Atos Rigucci (subentrato da due partite all'esonerato Bencivenni) ha avuto un percorso altalenante e presentano alcune lacune che ne hanno frenato l'avvio zoppicante in campionato. Per cercare di risalire la china, in settimana si è appena vestito di azzurro Alessio Canessa, punta centrale livornese, cresciuto calcisticamente proprio nel florido vivaio amaranto che ormai fa parte del recente passato, e da cui è riuscito perfino a debuttare in serie B. Dall'altra parte, il Livorno, deve appunto scrollarsi di dosso le scorie di una fase turbolenta facendo anche i conti con l'infermeria, così Favarin sceglie di puntare su Ciobanu tra i pali (alla prima da titolare in campionato), protetto dalla difesa composta da Fancelli, Brenna e Bassini; in mezzo al campo ancora panchina per Luci, a favore di Tanasa affiancato da Bellini, Nardi, Giordani e l'avanzamento sulla mediana di Camara; in attacco spazio al duo Cesarini-Luis Henrique. Fra i padroni di casa, Rigucci conferma il 4-3-1-2 lasciando l'ex di turno Canessa in panchina per schierare Regolanti, Bartolozzi e e Benucci a supporto sulla trequarti; la cintura mediana è affidata a Massai, Nannini e Baldesi; mentre la difesa è composta da Rosseti e Farini centrali e la coppia Di Rienzo-Simonti sulle fasce. In porta la quota Barberini. Già al 2' arriva la primissima conclusione della partita: Camara guadagna il fondo e, sotto pressione, riesce a servire Cesarini al centro, ma l'esterno destro del Mago è un colpo di precisione debole che viene raccolto da Barberini senza difficoltà. Un colpo da biliardo, una giocata che non esce dal cilindro di un giocatore che nelle ultime settimane - complice l'infortunio - ha perso smalto e sta ancora faticando a ritrovare sé stesso. Per il primo quarto d'ora le due squadre rimangono compressate in un fazzoletto di campo e anche le trame di gioco risentono di una meccanica piuttosto prevedibile. Al 13' il lancio di Nardi per Luis Henrique apre ad un dialogo con Cesarini, ma l'apertura per la corsa di Camara termina con un nulla di fatto; come anche nel rapido capovolgimento di fronte con Regolanti che prova ad approfittare di un colpo di testa sbagliato di Fancelli per involarsi in porta, fermato dalla tempestiva uscita di Ciobanu che travolge tutto. Insomma, la prima frazione sembra vivere una lunga fase di stallo, accompagnata da lunghe azioni articolate e mai pensate per concludere in porta. Ci prova Benucci per la Sangiovannese, con il tiro ribattuto da un attento Brenna; oppure Cesarini con un guizzo dal limite con cui si libera di due avversari per poi sparare il mancino oltre il palo più lontano. Serve un episodio per sbloccare il punteggio, e la svolta arriva al 29': Tanasa colpisce di testa un pallone vagante, raccolto sulla mediana da Regolanti che spinge in porta Benucci con un filtrante, il numero 10 locale punta e salta Bassini e fulmina Ciobanu con destro a mezza altezza sul primo palo. Sangiovannese improvvisamente in vantaggio alla mezz'ora, ma le emozioni non finiscono qui. Perché le proteste di Bellini sull'azione del gol inducono il direttore di gara ad estrarre il cartellino rosso diretto. E in un amen il Livorno si ritrova sotto 1-0, con un uomo in meno e almeno un'ora di partita da giocare. Gli amaranto subiscono la batosta e nell'ultimo quarto prima del riposo soffrono tremendamente le ripartenze dei padroni di casa, rinvigoriti dalla situazione particolarmente favorevole. Ad un tiro di schioppo dall'intervallo, però, arriva il guizzo più importante del Livorno: Brenna riceve palla sulla corsia sinistra e in qualche modo riesce a ritagliarsi lo spazio per crossare sul secondo palo dove Luis Henrique si muove dietro la difesa in posizione regolare, colpendo al volo di piatto a botta sicura da pochi passi, ma la parata strepitosa di Barberini nega la gioia del gol all'attaccante brasiliano. Un'occasionissima gettata al vento a cui fa seguito il sinistro strozzato di Nardi, al 49', che attraversa una selva di gambe e viene raccolto a terra dall'estremo difensore locale. Nella ripresa il Livorno cambia passo. Tira fuori carattere e coraggio, alzando il proprio baricentro e la propria pressione nonostante l'inferiorità numerica. Non prima di aver rischiato il capitombolo su due ripartenze letali dei locali: al 46' Regolanti tenta un sinistro rasoterra insidioso bloccato da Ciobanu, e al 50' con un contropiede di Bartolozzi sul quale ci mette una pezza il piedone di Brenna a deviare in angolo il tiro dell'attaccante casalingo. Al 58' si sveglia il Livorno dal torpore con la gran botta fuori misura di Camara, poi un istante dopo con una ruleta di Sabattini che si libera della morsa di due avversari senza trovare il bersaglio grosso col sinistro indirizzato all'incrocio dei pali. Gli amaranto però danno importanti segni di vita e al 62' incidono con Giordani: Sabattini indovina una splendida verticalizzazione che premia il corridoio pescato da Giordani fra le linee, controllo in corsa e destro stretto a incrociare che si infila in buca d'angolo. Punteggio in parità, ma per il Livorno è un gol di pesantissimo, che consente ai ragazzi di Favarin di trovare una nuova carica di energia per tentare il miracolo. Ma ecco che nel giro di una manciata di minuti arriva una seconda svolta. Prima, al 67', risponde presente la Sangiovannese con un colpo di testa di Regolanti da due passi su cui Ciobanu dice di no con un colpo di reni da applausi; poi al 72' gli amaranto restano addirittura in nove contro undici, per la seconda espulsione diretta comminata a Tanasa a seguito di una brutta entrata in ritardo su Benucci. La doppia inferiorità costringe il Livorno ad arroccarsi in difesa e nell'ultimo quarto d'ora si assiste ad un assedio della Sangiovannese che inserisce forze fresche in attacco. Cercando il tutto per tutto con un atteggiamento spregiudicatamente offensivo. Ma l'occasione più ghiotta si conta soltanto all'80', quando il contropiede - in tre contro due - si chiude con un tiro di Senesi respinto da Ciobanu e allontanato sulla linea di porta dal supporto di Fancelli. Neanche l'ingresso in campo dell'ex primavera livornese Canessa porta peso all'attacco dei locali che spingono sull'acceleratore, ma senza creare ulteriori pericoli dalle parti del debuttante numero uno amaranto. I restanti sei minuti di recupero scivolano fino al settimo inoltrato, con uno Livorno stoico e resistente come l'acciaio che porta a casa un punto meritato. Finisce 1-1 tra Sangiovannese e Livorno, un punto che consente agli amaranto di sorridere, per come è stato costruito, ma che suona in pratica come un mezzo passo falso per aver perso un'altra importante occasione nel tentativo di rubare altri punti importanti nei confronti delle squadre in lotta per la promozione.