• JunioresA
  • 23/09/2023 15.00.00
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  • SIGNA
    Cecconi
    Cecconi
    Cecconi
  • 3 - 1 23/09/2023 15.00.00
  • GINESTRA FIORENTINA
    Lombardi

Commento


RETI: Cecconi, Cecconi, Cecconi, Lombardi
SIGNA: Lauria, Camerini, Corsaro, Moretti, Nencini, Fusco, Micera, Nicastro, Cecconi, Minelli, Vignozzi. A disp.: Capasso, Croci, Asencios, Riccucci, Michelagnoli Lapo, Michelagnoli Elio, Ceccarelli, Safina. All.: Francesco Guidotti.
GINESTRA F.NA: De Leonardis, Ferriolo, Biagioli, Bianconi, Zagli, Severino, Apetropaai, Martini, Lombardi, Marchiani, De Biasio. A disp.: Poggianti, Rossi, Petrella, Terrosi, Alessandrini, Dell'Arso, Zito. All.: Luca Sordi.
ARBITRO: Annunziata di Firenze.
RETI: 14', 49', 93' Cecconi, 28' Lombardi.
NOTE: espulso Zagli (83').



Quattro più due fratto delusione alla seconda uguale zero. No, non spaventatevi. Non abbiamo inventato la formula che ribaltando la teoria della relatività ci farebbe sicuramente vincere il Nobel per la fisica. Del resto, non sarebbe nelle corde del vostro cronista che ammettendolo senza vergogna alle superiori in algebra aveva la media del numero che porta sulle spalle capitan Biraghi. Non abbiamo però alcun dubbio sul fatto che quel geniaccio di Albert Einstein, sfogliando Calciopiù o muovendosi fra le pagine di Campionando, avrebbe più o meno sintetizzato così la prima stagionale di Signa e Ginestra. Sono due formazioni ancora ferme al palo e con tanta voglia di prendersi un'immediata rivincita infatti quelle che incrociano i tacchetti sul sintetico del Puskas. I canarini, reduci da un esordio in stile ornitologico al termine del quale però è stata la rondine a spiccare il volo, ripartono alla ricerca dei primi tre punti stagionali provando a mettere a frutto il fattore campo, mentre la Ginestra, il cui domicilio è invece stato violato per ben quattro volte da un'ottima Dinamo Florentia, è alla ricerca di un difficile ma non impossibile sgambetto ai danni di una delle probabili favorite alla vittoria del campionato. Ne viene fuori un match interessante e per larghi tratti equilibrato che il Signa si aggiudica in virtù del maggior tasso tecnico ma che ha visto la Ginestra lottare con convinzione alzando definitivamente bandiera bianca solo allo scoccare del terzo minuto di recupero. L'impostazione dal basso caratterizza la manovra di due formazioni che, seppur in maniera nettamente differente, cercano sempre e comunque di far gioco. In virtù della maggior varietà di schemi e del gran movimento prodotto in ogni zona del campo, i ragazzi di Guidotti riescono a prendere il comando delle operazioni intessendo rapide e precise triangolazioni nel cuore della mediana corroborate poi dai frequenti inserimenti degli esterni e da un Alessio Cecconi che veste alla perfezione i panni del centrattacco atipico. Aver indossato le casacche di Atletica Castello e Sestese ha permesso al numero nove gialloblù di acquisire quell'esperienza che adesso ne fa un cavallo di ritorno di razza purissima. Muoversi su tutto il fronte d'attacco e andare incontro ai centrocampisti per recuperare il pallone, gli permette di rendersi imprevedibile. I suoi guizzi in velocità poi ne completano quella che sarà a tutti gli effetti una grande prestazione. E poco importa se in alcune occasioni, innamorandosi in maniera eccessiva del pallone, rallenta la fase offensiva. A un attaccante che alla fine dei novanta minuti di gioco dopo aver trascinato la propria squadra al successo si porta a casa il pallone del match si può perdonare anche qualche eccesso di protagonismo. Fondamentali risultano però anche il gran lavoro dell'ex lastrigiano Minelli che, sistemato in cabina di regia, smista con buona qualità un gran numero di palloni giocabili, il raccordo in mediana da parte di Nicastro, gli inserimenti lungo le corsie esterne di Micera a sinistra e Vignozzi a destra e l'ulteriore spinta propulsiva, sempre sul settore mancino, offerta dall'esterno basso Corsaro. È, per contro, una Ginestra solida e compatta quella che si oppone ai padroni di casa. Una formazione che, complici diverse assenze, Luca Sordi ridisegna scolpendola nel granito e basandone le fondamenta sulla regia arretrata di Dario Severino. Anche il numero sei biancorosso che lo scorso anno aveva fatto bella mostra di sé nelle file degli Allievi del Montespertoli guidati da Emanuele Scaccioni è un cavallo di ritorno su cui puntare. Sempre preciso e pulito in fase d'anticipo ma anche elegante e sicuro in quella d'impostazione, regge praticamente da solo le sorti di una difesa messa costantemente sotto pressione dagli avanti canarini mettendo in evidenza una condizione atletica invidiabile. Correndo dal primo al novantacinquesimo minuto e mantenendo una lucidità al limite del paranormale, il centrale ospite è l'iniziatore di tutte le manovre ginestrine che quando riescono a tradursi in rapide ripartenze mettono in serio imbarazzo una retroguardia nella quale se la cavano con estrema sicurezza sia l'altro ex lastrigiano Nencini, sia il compagno di reparto Moretti. Interessante poi è anche il duello che nel cuore del centrocampo vede protagonisti Bianconi e Martini da una parte e il già citato Nicastro e Fusco dall'altra, con il numero quattro biancorosso bravissimo a far legna e a rubar palloni, al pari del sei canarino e con i due numeri otto che sempre e comunque provano a metter palla a terra e far gioco. Un quadro tattico tanto ben articolato non tarda a lasciar traccia sul taccuino degli appunti. Al 14' è un'architettura complessa ma efficacissima a disegnare il vantaggio signese. Uno strappo sulla sinistra di Micera si traduce in un preciso cross che raggiunge nel cuore dell'area ospite il ben appostato Cecconi la cui immediata girata a rete è contenuta in calcio d'angolo dai difensori. La battuta dalla bandierina di destra proposta da Minelli, dopo aver attraversato tutta l'area di rigore, diventa ancora buona per Micera che, dopo aver raccolto la sfera, ripropone un nuovo traversone. Stavolta il suo preciso tracciante spiove all'altezza del secondo palo, dove Cecconi saltando più in alto di tutti appoggia in rete di testa. Insiste la squadra di Guidotti e al 20' ancora lo scatenato Micera, imbeccato stavolta da Minelli, indirizza verso il centro dell'area un pallone sul quale si catapulta Vignozzi. Pronta la sua girata da due passi ma altrettanto repentina è la risposta in chiusura da parte di De Leonardis che riesce, in maniera fortunosa ma efficace, a salvare la sua porta. Al 23' Cecconi si mette in proprio partendo in progressione dalla trequarti destra, entrando in area ma piazzando di poco fuori alla destra di De Leonardis una velenosa rasoiata. Quattro minuti più tardi ancora Cecconi accende la fotocopiatrice ma stavolta, dopo esser giunto al limite dell'area, allarga intelligentemente a sinistra premiando il puntuale inserimento dell'immarcabile Micera che a sua volta sprinta verso il fondo, rientra e offre a centro area un pallone che l'irrompente Vignozzi gira a rete a botta sicura. Provvidenziale è però nell'occasione l'intervento alla disperata di Zagli che, contrastando efficacemente l'esterno destro canarino, devia la palla oltre la traversa. Sul capovolgimento di fronte giunge, inatteso ed improvviso, il pari ginestrino. Un lungo rilancio in profondità coglie di sorpresa la difesa di casa. Ne approfitta al meglio Lombardi che dopo aver recuperato palla scatta velocissimo sul fronte sinistro dell'attacco biancorosso, entra in area e fulmina imparabilmente un Lauria sin qui mai costretto a sporcare i guantoni grazie a un chirurgico rasoterra incrociato. Come un pugile colpito a tradimento nell'unico momento in cui aveva leggermente abbassato la guardia, il Signa si smarrisce e al 35' è la Ginestra ad avere l'opportunità per raddoppiare. La manovra dei ragazzi di Sordi prende corpo nuovamente sulla sinistra, dove De Biasio innesca nuovamente Lombardi che stavolta punta la linea di fondo effettuando poi un preciso traversone sul quale s'avventa in anticipo l'accorrente Marchiani. La sua splendida conclusione al volo dalla media distanza sembra nuovamente destinata a far male. Tocca a un ottimo Lauria chiudere la porta in faccia ai sogni di gloria biancorossi con un intervento che permette al Signa di andare al riposo senza portare in dote negli spogliatoi ulteriori ammaccature. Le prime battute della ripresa vedono i canarini partire a tutto gas. Ne è lampante dimostrazione il vero e proprio cannoneggiamento, concluso con una spettacolare girata dal limite di Cecconi, con il pallone che si schianta sul palo sinistro della porta difesa da De Leonardis, che al 49' fa correre un brivido di paura lungo la schiena dei ragazzi di Sordi. Trenta secondi più tardi però nemmeno i legni della porta ospite possono nulla contro la precisa stoccata dal limite proposta dall'onnipresente Cecconi che riporta il Signa in vantaggio. Il raddoppio canarino rappresenta un fondamentale punto di svolta visto che, nonostante la sfida resti in equilibrio, i gialloblù contengono senza troppo affanno le rare puntate offensive biancorosse. Anche la generosa Ginestra però poco o nulla concede agli avversari e neppure la girandola delle sostituzioni serve a mutare gli equilibri tattici del match. Si arriva così all'83' quando una splendida verticalizzazione di Minelli libera al limite dell'area biancorossa il neoentrato Ceccarelli sul quale si porta prontamente in chiusura il centrale di difesa Zagli. Il suo intervento irregolare però gli fa guadagnare il cartellino rosso e una Ginestra costretta così a giocare gli ultimi minuti in inferiorità numerica va al tappeto per la terza e ultima volta al 93' quando Cecconi, accentrandosi da sinistra, completa il proprio trionfo personale e quello del suo Signa incrociando alle spalle di De Leonardis il pallone che gli vale la tripletta e che permette finalmente ai canarini di spiccare il volo. Calciatoripiù : alle prestazioni monstre di Cecconi da una parte e Severino dall'altra, si aggiungono le buone prove fornite da Nencini, Micera, Nicastro, Minelli e Vignozzi nel Signa e da Zagli, Martini e Lombardi nella Ginestra. Puntuale, preciso, sempre disposto al dialogo ma anche severo e puntiglioso, il fiorentino Annunziata: oltre che un buon direttore di gara, si è pure rivelato un egregio tutore dell'ordine.