SCANDICCI: Gamannossi, Brahimaj, Gjini, Calosi, Pinzani, Giannoni, Giovannelli, Fenaoui, Parravicini, Hatija, Cardella. A disp.: Maruottolo, Balzoni, Bandelli, Barrasso, Marin, Papi, Pettinelli, Raimondi, Zani. All.: Pancani Tommaso
AFFRICO: Iagulli, Signi, Del Lungo, Orrea, Rigacci, Messeri, Hoxhaj, Tiberti, Rigano, Badii, Nesi. A disp.: Di Mauro, Mori, Ercolano, Suriano, Laugaa, Nencini, Turati, Pierozzi, Pintucci. All.: Rivi Alessandro
ARBITRO: Alessandro Merli di Valdarno
SCANDICCI: Gamannossi, Fenaoui, Pinzani, Giannoni, Haitija, Gjini, Calosi, Parravicini, Cardella, Giovannelli, Brahimaj. A disp.: Balzoni, Bandelli, Barrasso, Marin, Maruottolo, Papi, Pettinelli, Raimondi, Zani. All.: Tommaso Pancani.
AFFRICO: Iagulli, Signi, Del Lungo, Orrea, Rigacci, Messeri, Hoxhaj, Tiberti, Riganò, Badii, Nesi. A disp.: Di Mauro, Mori, Ercolano, Suriano, Laugaa, Nencini, Turati, Pierozzi, Pintucci. All.: Alessandro Rivi.
ARBITRO: Merli sez. Valdarno.
Mentre la Cattolica calando il settebello interno sul Doccia continua la propria corsa solitaria in vetta al girone a punteggio pieno, e la Sestese che pareggiando a Colle Val D'Elsa perde terreno nei confronti della compagine sammichelina, assume grande rilevanza lo scontro diretto che sul sintetico del Bartolozzi intriso d'acqua a causa della pioggia che cade in maniera copiosa ed incessante fin dalle prime ore del mattino di sabato, vede confrontarsi le altre due più accreditate inseguitrici, un match che però si conclude in parità, e a reti inviolate. Visti i risultati che giungono dagli altri campi, Scandicci e Affrico non avevano scelta. Per continuare a cullare sogni di primato, occorreva conquistare i tre punti. L'occasione di una vittoria dall'una e dall'altra parte era da non perdere, per almeno un paio di buoni motivi; conquistare un successo di prestigio e continuare a tenere acceso l'interesse su un Girone B che dopo soli cinque turni disputati, sembra avere già un autorevole padrone. Nessun componente della folta schiera di genitori, sostenitori e addetti ai lavori che ha affollato la tribuna di Piazza Marconi potrà negare il fatto che entrambe le squadre abbiano provato a vincere. Fatto sta che al termine di settanta combattutissimi ed equilibratissimi minuti giocati a buon ritmo, nessuna delle due è riuscita ad assestare quella stoccata vincente che l'avrebbe catapultata su uno dei primi vagoni del treno di testa. Uno di quelli che passano una sola volta nella vita e sul quale, a fine stagione, ci si potrebbe pentire di non essere saliti. Sulle classiche due facce della medaglia, le scelte e la disposizione tattica dei due tecnici, hanno inciso due disegni ben distinti e nettamente differenti. Nel primo tempo è lo Scandicci a comandare il gioco con qualità e grande autorevolezza. I ragazzi di Pancani interpretano la gara con grande intensità, pressando gli avversari fin quasi alle soglie dell'area di rigore e stupendo tutti in virtù di un'invidiabile condizione atletica. I blues tengono alto il baricentro della manovra grazie al grande lavoro svolto in mediana da Calosi e Parravicini che si dimostrano abilissimi in entrambe le fasi del gioco (interdizione e costruzione). Il supporto offerto loro da un Brando Gjini in ottima giornata, contribuisce a far sì che un buon numero di palloni entri nella disponibilità del trio d'attacco composto da Giovannelli, Cardella e Brahimaj che, quando riesce a cambiar passo, mette in seria difficoltà la difesa ospite specie attraverso gli sganciamenti sugli esterni; una fase della manovra, questa, corroborata anche dai frequenti inserimenti dei due esterni bassi Fenaoui e Haitija. Quello predicato da Pancani è insomma un gioco veloce ed avvolgente al quale però, un po' com'era accaduto all'ultima opera di Franz Shubert che rimase di fatto incompiuta, manca qualcosa di fondamentale; la precisione nell'ultimo passaggio. Crea tanto ma conclude poco in porta, lo Scandicci, anche per merito dei difensori di Rivi che dimostrando grande abilità in chiusura, riescono a far dormire sonni piuttosto tranquilli a Iagulli. Fase difensiva a parte, stenta però a carburare la fase d'impostazione dell'Affrico. Lodevole è il tentativo, da parte degli ospiti, di costruire dal basso. Il costante pressing operato dai padroni di casa, induce spesso all'errore i portatori di palla biancazzurri che solo in rare occasioni riescono ad allargare il gioco sugli esterni, dove si prodigano comunque in un pregevole lavoro in fase di spinta Orrea a destra e Tiberti a sinistra. Il centrale Hoxhaj e il regista avanzato Badii completano poi un reparto carico di buone individualità ma che quasi mai pare in grado d'innescare il duo Riganò-Nesi. I due solidi perni centrali della retroguardia scandiccese, Pinzani e Giannini, ne annullano costantemente l'efficacia permettendo così anche a Gamannossi di recitare il sempre gradevole ruolo, per un estremo difensore, di spettatore non pagante. Un privilegio che certo sarebbe tale al mille per mille se in cielo splendesse il sole. Al 10' il primo spunto di cronaca non può che prender forma sugli sviluppi di una palla inattiva. Gjini disegna una precisa traiettoria dalla bandierina di sinistra che la retroguardia dell'Affrico respinge con un certo affanno. Cardella è lesto ad avventarsi sulla sfera per poi tentare di sorprendere Iagulli con una rasoiata a pelo d'erba sulla quale il portiere biancazzurro si fa trovar pronto alla deviazione in calcio d'angolo, grazie ad un bel volo sulla propria sinistra. Poco o nulla accade fino al 29' quando, a provarci da fuori, stavolta è Badii che indirizza a rete un rasoterra piuttosto debole e centrale sul quale Gamannossi interviene accartocciandosi sulla sfera ed artigliandola poi a terra evitando così che la pioggia possa giocargli un brutto scherzo. Un minuto più tardi, l'occasione buona capita sui piedi di Nesi che è bravo a sgusciare in area da sinistra ma lo è poi molto meno ciabattando un tentativo di battuta a rete che finisce al largo rispetto allo specchio della porta presidiato da Gamannossi. I ragazzi di Pancani approcciano con grinta anche la ripresa, andando alla conclusione dopo appena un minuto e mezzo con Brahimaj che, tentando di sorprendere ancora Iagulli con un rasoterra dalla distanza, costringe il portiere dell'Affrico ad un intervento in due tempi. La più ghiotta delle occasioni capita però fra i piedi degli avanti scandiccesi allo scoccare del 51' quando Cardella riesce a liberarsi in piena area di rigore ma prima che possa tentare la battuta a rete, è disinnescato dal prodigioso recupero di Signi che chiudendogli la strada in virtù di una splendida diagonale difensiva, fa muro sostituendosi a Iagulli e salvando la propria porta. E' questo, di fatto, l'episodio che cambia il volto della sfida. Ad uno Scandicci che ha speso una gran quantità di energie, si accende improvvisamente la spia della riserva. L'Affrico ne approfitta per guadagnar metri sul campo, chiudere in crescendo ma sopratutto, creare alcune limpide occasioni non sfruttate a dovere che al triplice ischio del valdarnese Alessandro Merli, gridano vendetta. Al 67' Tiberti, innescato sul fronte sinistro dell'attacco biancazzurro, è contenuto da un difensore che riesce a portargli via la sfera. Un carambola favorisce però l'accorrente Messeri che, giunto a rimorchio del compagno, recupera il pallone, prende la mira ed indirizza a rete una conclusione che si perde d'un soffio oltre l'incrocio dei pali alla destra di un Gamannossi che ben poco avrebbe potuto fare nel caso in cui la traiettoria disegnata dal numero sei ospite avesse centrato lo specchio della porta. Al 69' una difesa scandiccese colta nuovamente di sorpresa concede troppo spazio sulla sinistra a Nesi e Tiberti che si vedono chiudere lo spazio per la conclusione da Gamannossi in uscita. Tiberti riesce ad eludere l'intervento del portiere per poi accentrarsi e concludere verso la porta rimasta incustodita. Provvidenziale, per i padroni di casa, risulta il prodigioso intervento in chiusura da parte di Pinzani che facendo scudo con il corpo, riesce a deviare la palla in calcio d'angolo prima che superi la linea di porta. Sugli sviluppi del corner, i padroni di casa sono aiutati anche da un pizzico di buona sorte, visto che la deviazione sotto misura da parte di un attaccante ospite, s'infrange sul palo sinistro della porta difesa da Gamannossi. Così, con un ultimo brivido quasi in zona Cesarini, si chiude una gara in agrodolce per entrambe le squadre. Da un lato restano in dote la consapevolezza di aver interpretato la sfida nel modo migliore provando a vincere ed alla fine ottenendo un punto prezioso che comunque smuove al classifica. Dall'altro c'è il rimpianto per le occasioni non sfruttate che avrebbero potuto dare a questo importante appuntamento emozioni ben più intense. A conti fatti, il pareggio a reti inviolate, è il più giusto dei risultati. Calciatoripiù : nello Scandicci note di merito per la coppia centrale di difesa composta da Pinzani e Giannini , per il regista arretrato Gjini , per l'esterno sinistro Fenaoui e per l'ala destra Giovannelli . Nell'Affrico si sono ben comportati i tre difensori Signi, Del Lungo e Rigacci , gli esterni di centrocampo Orrea e Tiberti , il propositivo regista Badii e l'interditore Messeri . L'arbitro valdarnese Merli è stato chiamato a svolgere con diligenza solo lavoro di ordinaria amministrazione.