• Allievi B
  • Faellese
  • 1 - 4
  • Virtus Archiano


FAELLESE: Rossi, Neroni, Serio, Bonanno C., Becattini, Brunori, Masini, Bernini E., Melani, Bonanno M. (76' Pollice), Mannozzi. A disp.: Bernini, Burberi. All.: Zatini.
VIRTUS ARCHIANO: Acuti (40' Acciai Marco), Luchi, Vizzi, Tellini, Cortese, Paggetti, Acciai Matteo, Mariotti, Kumar, Granato, Michelacci (40' Moradei). All.: Loddi.

ARBITRO: Moretti sez. Valdarno.

RETI: 8', 10' e 16' Michelacci, 67' Tellini rig., 68' Melani.
NOTE: ammoniti Mannozzi, Granato, Moradei.



Una Faellese falcidiata da assenze importanti non riesce ad impattare l'onda d'urto di una Virtus Archiano a cui basta il minimo per ottenere il massimo nel match valido per la settima giornata di ritorno. Gli azzurri di Zatini sembrano scendere in campo con il piglio giusto, ma al primo affondo l'Archiano colpisce: punizione dalla destra di Granato, uscita a vuoto di Rossi e facile tap-in da pochi passi di Michelacci. Passano soli due minuti e ancora l'incontenibile Granato dal fondo di destra serve un cross splendido ancora per Michelacci che con un'incornata magistrale batte ancora Rossi, incolpevole nell'occasione. L'Archiano sulle ali dell'entusiasmo sfiora due volte il tris, prima con Vizzi e poi con Mariotti, per trovarlo al minuto 16 con il solito Michelacci, che stavolta trafigge Rossi con un preciso diagonale dal limite dell'area. Il bomber arancioverde dopo la tripletta del primo tempo lascia spazio nell'intervallo a Moradei, che in avvio di ripresa non sfrutta un grave svarione difensivo di Carlo Bonanno e calcia incredibilmente a lato a tu per tu con Rossi. La Faellese nel secondo tempo si schiera con un solido 3-5-2, grazie all'avanzamento di Neroni sulla linea dei centrocampisti. La mossa si rileverà positiva, poiché la maggiore densità a centrocampo consente ai padroni di casa di alzare vistosamente il baricentro e giocare il secondo tempo alla pari con la squadra ospite, ormai appagata dal risultato acquisito. Al 58' Melani, scattato in posizione dubbia e dopo essersi accomodato il pallone con la mano destra, fallisce il possibile gol dell'1-3 calciando a lato davanti ad Acciai. Dieci minuti dopo è ancora l'Archiano però a colpire grazie ad un rigore trasformato magistralmente da Tellini. Gli sforzi della Faellese, che ha comunque disputato con il giusto spirito un secondo tempo all'altezza, vengono premiati un minuto dopo grazie a Melani, che con un sinistro violento dal limite dell'area buca le mani al sorpreso Acciai. La partita si conclude qui, l'Archiano senza particolari sforzi porta in Casentino tre punti importanti per la corsa verso un onorevole quarto posto, la Faellese ha dato l'impressione di poter giocare alla pari con avversari più quotati una volta recuperate le importanti pedine assenti quest'oggi.
CALCIATORIPIU': Granato e Michelacci (Virtus Archiano). Bastano 16 minuti per chiudere la pratica: il primo incontenibile sulla fascia destra, serve palloni invitanti al secondo, che da spietato falco d'area di rigore, trasforma in oro tutto quello che tocca.

Giancarlo Gonnelli FAELLESE: Rossi, Neroni, Serio, Bonanno C., Becattini, Brunori, Masini, Bernini E., Melani, Bonanno M. (76' Pollice), Mannozzi. A disp.: Bernini, Burberi. All.: Zatini.<br >VIRTUS ARCHIANO: Acuti (40' Acciai Marco), Luchi, Vizzi, Tellini, Cortese, Paggetti, Acciai Matteo, Mariotti, Kumar, Granato, Michelacci (40' Moradei). All.: Loddi.<br > ARBITRO: Moretti sez. Valdarno.<br > RETI: 8', 10' e 16' Michelacci, 67' Tellini rig., 68' Melani.<br >NOTE: ammoniti Mannozzi, Granato, Moradei. Una Faellese falcidiata da assenze importanti non riesce ad impattare l'onda d'urto di una Virtus Archiano a cui basta il minimo per ottenere il massimo nel match valido per la settima giornata di ritorno. Gli azzurri di Zatini sembrano scendere in campo con il piglio giusto, ma al primo affondo l'Archiano colpisce: punizione dalla destra di Granato, uscita a vuoto di Rossi e facile tap-in da pochi passi di Michelacci. Passano soli due minuti e ancora l'incontenibile Granato dal fondo di destra serve un cross splendido ancora per Michelacci che con un'incornata magistrale batte ancora Rossi, incolpevole nell'occasione. L'Archiano sulle ali dell'entusiasmo sfiora due volte il tris, prima con Vizzi e poi con Mariotti, per trovarlo al minuto 16 con il solito Michelacci, che stavolta trafigge Rossi con un preciso diagonale dal limite dell'area. Il bomber arancioverde dopo la tripletta del primo tempo lascia spazio nell'intervallo a Moradei, che in avvio di ripresa non sfrutta un grave svarione difensivo di Carlo Bonanno e calcia incredibilmente a lato a tu per tu con Rossi. La Faellese nel secondo tempo si schiera con un solido 3-5-2, grazie all'avanzamento di Neroni sulla linea dei centrocampisti. La mossa si rilever&agrave; positiva, poich&eacute; la maggiore densit&agrave; a centrocampo consente ai padroni di casa di alzare vistosamente il baricentro e giocare il secondo tempo alla pari con la squadra ospite, ormai appagata dal risultato acquisito. Al 58' Melani, scattato in posizione dubbia e dopo essersi accomodato il pallone con la mano destra, fallisce il possibile gol dell'1-3 calciando a lato davanti ad Acciai. Dieci minuti dopo &egrave; ancora l'Archiano per&ograve; a colpire grazie ad un rigore trasformato magistralmente da Tellini. Gli sforzi della Faellese, che ha comunque disputato con il giusto spirito un secondo tempo all'altezza, vengono premiati un minuto dopo grazie a Melani, che con un sinistro violento dal limite dell'area buca le mani al sorpreso Acciai. La partita si conclude qui, l'Archiano senza particolari sforzi porta in Casentino tre punti importanti per la corsa verso un onorevole quarto posto, la Faellese ha dato l'impressione di poter giocare alla pari con avversari pi&ugrave; quotati una volta recuperate le importanti pedine assenti quest'oggi. <br ><b>CALCIATORIPIU': Granato e Michelacci </b>(Virtus Archiano). Bastano 16 minuti per chiudere la pratica: il primo incontenibile sulla fascia destra, serve palloni invitanti al secondo, che da spietato falco d'area di rigore, trasforma in oro tutto quello che tocca. Giancarlo Gonnelli




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