• Giovanissimi B GIR.A
  • Affrico
  • 4 - 0
  • Olimpia Firenze


AFFRICO (4-4-1-1): Bargagli 6/7; Valerio 6/7, Mazri 7, Casoni 6/7, Mocali 6/7; Boukhari 7,5 (57' Caccavo 6/7), Sirbu 6/7 (65' Incoronatos.v), Bongini 7, Calise 6/7 (63' Virgili s.v); Piazza 8+; Montagni 9. All.: Fabrizio Zanieri.
OLIMPIA FIRENZE (4-4-2): Merlini 6,5; Dati 6 (38' Lombardi 6), Buglione 6, Fratoni 6+, Dall'Olmo 6; Migliorini 6/7, Di Ferdinando 6 (45' Bonaccini 6), Tacconi 6 (55' Laugaa 6), Zanobini 6+; Marcheschi 6 (36' Gualandi 6), Montecchi 6 (36' Aretini 6). A disp.: Romanelli, Serra. All.: Massimo Tesconi.

ARBITRO: Cervone di Firenze 7.

RETI: 6' e 50' Piazza, 17' Montagni, 38' Boukhari.



Il ciclone-Affrico spazza via i cugini gialloneri nel sentitissimo derby di Campo di Marte: non meno che perfetta l'interpretazione del match da parte dei ragazzi di Zanieri, che ha potuto contare, oltre che su un'organizzazione tattica ineccepibile, su due protagonisti assoluti in forma strabiliante quali Piazza e Montagni. Al fischio d'inizio il campo si presenta in condizioni discutibili (diciamo così..), salvo poi migliorare col passare dei minuti. L'Affrico non si cura delle pozze del sintetico, e riesce a giocare con notevole intensità anche tramite fitte ragnatele palla a terra, mentre l'Olimpia sembra adottare una tattica ben più attendista, provando a contare sulla sempre buona vena di Migliorini soprattutto in fase di ripartenza. I padroni di casa, però, colgono ben presto i frutti del proprio dominio: Boukhari fa terra bruciata sulla destra e, una volta arrivato sul fondo, serve Piazza appostato al limite che, con due finte di corpo salta altrettanti avversari e batte sul palo lontano Merlini. Il monologo Affrico non accenna ad arrestarsi, e prima Merlini riesce a neutralizzare una conclusione con l'esterno di Piazza, poi Mocali col mancino su punizione dona solamente l'illusione del gol agli astanti, a molti dei quali resta l'urlo strozzato in gola. Urlo che però ben presto può venire liberato in occasione del raddoppio dei biancoblu: Montagni è spietato nello sfruttare un generoso spazio sul centrodestra offerto dalla retroguardia delle api , ad infilarvisi e a battere a rete siglando il raddoppio nonostante il tocco di Merlini. I giocatori dell'Affrico dominano il terreno di gioco, non concedendo assolutamente nulla agli ospiti che possono solo difendersi ulteriormente per non peggiorare il passivo praticamente fino al duplice fischio, riuscendo a farsi vedere solo attorno al 35' con Zanobini, che da distanza ravvicinata impegna Bargagli in un intervento difficile ma efficacemente compiuto. Nell'intervallo Tesconi prova a cambiare le carte in tavola, sostituendo la coppia offensiva rinunciando all'ariete Montecchi, imbrigliato tra centrocampo e difesa avversaria in un modo che nemmeno Houdini sarebbe riuscito a liberarsi. L'Affrico però, come detto all'inizio, ha troppa fame per concedere alcunché. Infatti, al 38' per la terza volta la rete ospite viene gonfiata: Montagni è da urlo sulla sinistra, percorre tutto l'out dalla metà campo sino al fondo provando poi a concludere in porta: il tiro, sporcato, viene raccolto dall'accorrente Boukhari (bravissimo a seguire l'azione) che a porta vuota realizza uno dei gol più facili della sua giovane carriera. Le scorribande dell'Affrico non hanno soluzione di continuità, intersecandosi con le giocate di un Montagni oggi semplicemente imprendibile. Ed è ancora la coppia Montagni-Piazza ad esaltare gli spettatori, e ad affondare il colpo definitivo. Montagni fenomeneggia (il ragazzo ha meritato un neologismo) sui 30 metri procedendo in verticale verso l'area: salta due uomini e, di fronte al terzo, sfodera un colpo di tacco in laterale per Piazza che dai sedici metri apre il compasso e infila con un colpo a giro, spiazzandolo, l'estremo difensore. E' festa sugli spalti, in panchina, ed in campo: Montagni cerca la doppietta personale con l'ennesimo colpo ad effetto: riceve palla spalle alla porta sulla trequarti, si libera in palleggio dell'accorrente marcatore, supera in scatto altri due uomini e va al tiro trovando però la gran risposta di Merlini a negare la manita . Fino al 70', poi, pura amministrazione del risultato: l'Affrico non porta altri pericoli ai legni ospiti, mentre l'Olimpia cerca di evitare un passivo più pesante. Buona la direzione di una gara sulla carta potenzialmente vibrante ma che in teoria non ha causato alcun tipo di problema.

Calciatoripiù: Boukhari (Affrico):
sulla sua corsia non lascia scampo alcuno, salta sistematicamente chiunque gli si pari di fronte cedendo poi la palla ai finalizzatori di professione di questa squadra. Una vera e propria furia: Cavallo del West. Piazza (Affrico): viaggia col Vinavil sulle scarpe questo ragazzo? Macchè, questa è quella che si chiama Tecnica, con la T maiuscola. Una storia d'amore indissolubile con la sfera: in un calcio giovanile che denuncia la crescente defezione dell'arte calcistica propriamente detta, questi sono i giocatori su cui puntare: Non è brasiliano però... Montagni (Affrico): Dulcis in fundo. Ineffabile la sua prestazione, questa cronaca prova modestamente ad esprimerne la gara. E' come il diamantone sulla corona della Regina, ove la corona è da identificarsi -oggi- con il resto della squadra (e la persona sovrana in mister Zanieri). Nel paesaggio quasi ungarettiano in cui si è svolta la partita, lui ha Illuminato d'immenso .

Fulvio Scozzafava AFFRICO (4-4-1-1): Bargagli 6/7; Valerio 6/7, Mazri 7, Casoni 6/7, Mocali 6/7; Boukhari 7,5 (57' Caccavo 6/7), Sirbu 6/7 (65' Incoronatos.v), Bongini 7, Calise 6/7 (63' Virgili s.v); Piazza 8+; Montagni 9. All.: Fabrizio Zanieri.<br >OLIMPIA FIRENZE (4-4-2): Merlini 6,5; Dati 6 (38' Lombardi 6), Buglione 6, Fratoni 6+, Dall'Olmo 6; Migliorini 6/7, Di Ferdinando 6 (45' Bonaccini 6), Tacconi 6 (55' Laugaa 6), Zanobini 6+; Marcheschi 6 (36' Gualandi 6), Montecchi 6 (36' Aretini 6). A disp.: Romanelli, Serra. All.: Massimo Tesconi.<br > ARBITRO: Cervone di Firenze 7.<br > RETI: 6' e 50' Piazza, 17' Montagni, 38' Boukhari. Il ciclone-Affrico spazza via i cugini gialloneri nel sentitissimo derby di Campo di Marte: non meno che perfetta l'interpretazione del match da parte dei ragazzi di Zanieri, che ha potuto contare, oltre che su un'organizzazione tattica ineccepibile, su due protagonisti assoluti in forma strabiliante quali Piazza e Montagni. Al fischio d'inizio il campo si presenta in condizioni discutibili (diciamo cos&igrave;..), salvo poi migliorare col passare dei minuti. L'Affrico non si cura delle pozze del sintetico, e riesce a giocare con notevole intensit&agrave; anche tramite fitte ragnatele palla a terra, mentre l'Olimpia sembra adottare una tattica ben pi&ugrave; attendista, provando a contare sulla sempre buona vena di Migliorini soprattutto in fase di ripartenza. I padroni di casa, per&ograve;, colgono ben presto i frutti del proprio dominio: Boukhari fa terra bruciata sulla destra e, una volta arrivato sul fondo, serve Piazza appostato al limite che, con due finte di corpo salta altrettanti avversari e batte sul palo lontano Merlini. Il monologo Affrico non accenna ad arrestarsi, e prima Merlini riesce a neutralizzare una conclusione con l'esterno di Piazza, poi Mocali col mancino su punizione dona solamente l'illusione del gol agli astanti, a molti dei quali resta l'urlo strozzato in gola. Urlo che per&ograve; ben presto pu&ograve; venire liberato in occasione del raddoppio dei biancoblu: Montagni &egrave; spietato nello sfruttare un generoso spazio sul centrodestra offerto dalla retroguardia delle api , ad infilarvisi e a battere a rete siglando il raddoppio nonostante il tocco di Merlini. I giocatori dell'Affrico dominano il terreno di gioco, non concedendo assolutamente nulla agli ospiti che possono solo difendersi ulteriormente per non peggiorare il passivo praticamente fino al duplice fischio, riuscendo a farsi vedere solo attorno al 35' con Zanobini, che da distanza ravvicinata impegna Bargagli in un intervento difficile ma efficacemente compiuto. Nell'intervallo Tesconi prova a cambiare le carte in tavola, sostituendo la coppia offensiva rinunciando all'ariete Montecchi, imbrigliato tra centrocampo e difesa avversaria in un modo che nemmeno Houdini sarebbe riuscito a liberarsi. L'Affrico per&ograve;, come detto all'inizio, ha troppa fame per concedere alcunch&eacute;. Infatti, al 38' per la terza volta la rete ospite viene gonfiata: Montagni &egrave; da urlo sulla sinistra, percorre tutto l'out dalla met&agrave; campo sino al fondo provando poi a concludere in porta: il tiro, sporcato, viene raccolto dall'accorrente Boukhari (bravissimo a seguire l'azione) che a porta vuota realizza uno dei gol pi&ugrave; facili della sua giovane carriera. Le scorribande dell'Affrico non hanno soluzione di continuit&agrave;, intersecandosi con le giocate di un Montagni oggi semplicemente imprendibile. Ed &egrave; ancora la coppia Montagni-Piazza ad esaltare gli spettatori, e ad affondare il colpo definitivo. Montagni fenomeneggia (il ragazzo ha meritato un neologismo) sui 30 metri procedendo in verticale verso l'area: salta due uomini e, di fronte al terzo, sfodera un colpo di tacco in laterale per Piazza che dai sedici metri apre il compasso e infila con un colpo a giro, spiazzandolo, l'estremo difensore. E' festa sugli spalti, in panchina, ed in campo: Montagni cerca la doppietta personale con l'ennesimo colpo ad effetto: riceve palla spalle alla porta sulla trequarti, si libera in palleggio dell'accorrente marcatore, supera in scatto altri due uomini e va al tiro trovando per&ograve; la gran risposta di Merlini a negare la manita . Fino al 70', poi, pura amministrazione del risultato: l'Affrico non porta altri pericoli ai legni ospiti, mentre l'Olimpia cerca di evitare un passivo pi&ugrave; pesante. Buona la direzione di una gara sulla carta potenzialmente vibrante ma che in teoria non ha causato alcun tipo di problema.<br ><b> Calciatoripi&ugrave;: Boukhari (Affrico): </b>sulla sua corsia non lascia scampo alcuno, salta sistematicamente chiunque gli si pari di fronte cedendo poi la palla ai finalizzatori di professione di questa squadra. Una vera e propria furia: Cavallo del West. <b>Piazza (Affrico): </b>viaggia col Vinavil sulle scarpe questo ragazzo? Macch&egrave;, questa &egrave; quella che si chiama Tecnica, con la T maiuscola. Una storia d'amore indissolubile con la sfera: in un calcio giovanile che denuncia la crescente defezione dell'arte calcistica propriamente detta, questi sono i giocatori su cui puntare: Non &egrave; brasiliano per&ograve;... <b>Montagni (Affrico):</b> Dulcis in fundo. Ineffabile la sua prestazione, questa cronaca prova modestamente ad esprimerne la gara. E' come il diamantone sulla corona della Regina, ove la corona &egrave; da identificarsi -oggi- con il resto della squadra (e la persona sovrana in mister Zanieri). Nel paesaggio quasi ungarettiano in cui si &egrave; svolta la partita, lui ha Illuminato d'immenso . Fulvio Scozzafava




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