• Allievi Regionali GIR.A - Elite
  • Tau Calcio
  • 3 - 2
  • Sestese


TAU CALCIO ALTOPASCIO (4-3-3): Puccini 6-; Pagni 6,5 (48' Matteoni 6/7), Carfagna 7, Tredici 6,5, Bassano 6,5; Marcellusi 6 (52' Marigliani 6,5), Donati 6+ (74' Bianchi sv), Maccagnola 7+; Benedetti 6,5 (58' Dell'Orfanello U. 6), Solazzo 6,5, Piras 6+ (69' Arcoraci 7). A disp.: Bianchini. All.: Riccardo Bartalucci.
SESTESE (4-3-3): Bargiacchi 5,5; Fiesoli 6,5, Innocenti 6, Fabbiani 6, Guidotti 6,5 (74' Delli Navelli sv); Monaco 6,5, Cassai 7, Lapini 6+ (79' Dromedari sv); Corchia 6 (60' Marescalchi 6), Ferrarotti 7, Russo 6 (58' Zellini 6). A disp.: Bombini, Bani, Carlini. All.: Marco Guidi.

ARBITRO: Matteo Lorenzi di Viareggio 5,5.

RETI: 13' Cassai, 20' Maccagnola, 38' Ferrarotti, 51' aut. Bargiacchi, 73' Arcoraci.
NOTE: ammoniti Donati al 35', Innocenti al 44', Piras al 60', Marescalchi al 62' e Tredici al 64'. Angoli 4-1. Recupero 1'+5'. Spettatori 100 circa.



Alla fiera degli errori fa festa il Tau, capace di reagire per due volte allo svantaggio e di trovare infine con il jolly Arcoraci il punto del sorpasso. Chi mastica amaro, al termine di un match rocambolesco e a tratti piuttosto nervoso, è invece la Sestese di Marco Guidi, che cede alla distanza dopo aver spaventato a lungo gli avversari, ma recrimina per il gol fantasma del provvisorio 2-2, convalidato ad inizio ripresa dal d.g. nonostante le accese proteste dei giocatori rossoblù. Episodio certamente discutibile, al di là del quale va comunque detto che la vittoria dei padroni di casa, per quanto sofferta, appare in buona sostanza meritata. Dopo le reti bianche del Cerreti , Bartalucci conferma il 4-3-3 di questo avvio di stagione e promuove al rango di titolare l'ex Coiano Piras, schierato largo a sinistra nel tridente completato da Solazzo e Benedetti. Speculare il modulo scelto dal collega Guidi, che però rispetto al match vinto con il Forcoli Valdera cambia ben cinque effettivi lanciando in cabina di regia il 2000 Cassai. Sotto una pioggia insistente che ben presto concederà una tregua (per tramutarsi poi in sonoro acquazzone appena dopo il triplice fischio), Tau e Sestese scendono in campo determinate a far bottino pieno: cosicché la partita si snoda subito su buoni ritmi, malgrado gli impacci dovuti al campo scivoloso e una certa dose di elettricità ben percepibile nella testa e nelle gambe dei ventidue. La prima occasione, di marca locale, si presenta al 10': Donati, liberato in area da un'intuizione di Maccagnola, ha spazio sulla sinistra, ma il suo destro a incrociare è impreciso e si spegne sul fondo dopo aver attraversato tutto lo specchio. A bussare per prima è così la Sestese, che al 13', alla prima vera sortita offensiva, non si fa sfuggire l'occasione per portarsi in vantaggio: e a griffare lo 0-1 è proprio il baby Cassai, il più lesto di tutti a ribadire in rete una punizione di Ferrarotti che Puccini (tradito da un rimbalzo maligno) non riesce a trattenere. La reazione del Tau è però immediata e conduce presto al pareggio, che arriva al 20' al termine di un'azione caotica in area sestese: con la difesa ospite che assiste immobile alla scena, Carfagna ha tutto il tempo per controllare la sfera, esibirsi in un sombrero ai danni di Bargiacchi e, di testa, offrire a Maccagnola il più comodo degli assist; la zuccata del n.10, dal canto suo, è precisa e l'1-1 è cosa fatta. Cancellato lo svantaggio, gli amaranto distendono nervi e muscoli e prendono decisamente il controllo delle operazioni: per un quarto d'ora abbondante, in campo pare esserci così una sola squadra, che manovra bene, sfiora il gol con Bassano (appena fuori il suo destro in area al 25') e, a furia di schemi e cambi di gioco, tiene in costante allarme la retroguardia fiorentina. Per un Tau che pare giocare sul velluto, c'è però una Sestese a dir poco spietata che, non appena le si presenta l'occasione, colpisce con la freddezza di un cecchino. Accade al 38', quando un errore di Donati in fase d'impostazione mette in moto il break di Guidotti, abile a premiare al centro l'inserimento di Ferrarotti: il resto lo fa il n.10 rossoblù, lasciando sul posto i difensori amaranto e depositando in rete dopo aver saltato in velocità anche Puccini. All'intervallo, il 2-1 Sestese suona come elogio della praticità e del cinismo.
La ripresa si apre con i rossoblù ancora in avanti, pericolosi prima con Fiesoli e poi col solito Ferrarotti, e il Tau che sembra raccogliere le forze prima di lanciarsi alla ricerca del pareggio. Che arriverà, sì, di lì a poco, ma (come anticipato in apertura) portando con sé molti dubbi ai quali probabilmente nessuno potrà mai dare risposta. Il giallo si compie al 51', quando un'azione insistita dei locali porta Piras a concludere col mancino: il lob del n. 11 non è irresistibile e sembra facile preda di Bargiacchi, che però ha un'incertezza e si fa sfuggire la sfera dalle mani, allontanandola poi con uno schiaffo quando però (secondo Lorenzi) ha già superato la linea di porta. Inutili le proteste dei ragazzi ospiti, impossibile stabilire la verità dalla nostra posizione: il dubbio rimane, e resta pure il 2-2 che consegna alle due squadre un finale tutto da scrivere. Ma la tensione, già palpabile sotto traccia fin dalle prime battute di gara, è ormai al climax: dopo il destro di Maccagnola ribattuto in area, la partita sembra arenarsi tra girandole di sostituzioni e sventolìo di cartellini, tanto che per rivedere una conclusione bisogna aspettare il 66' e la punizione dal limite (alta) di Ferrarotti. Di lì a poco, però, ecco la mossa che sposterà gli equilibri del match, con l'ingresso di Arcoraci per un Piras ancora troppo individualista. È proprio l'attaccante classe 2000, pochi istanti più tardi, a vedersi offrire da Solazzo una palla più che invitante, vanificata dallo splendido recupero in scivolata di Marescalchi. Soprattutto, è lui ad approfittare al 73' di uno sbandamento della difesa ospite per cogliere d'infilata Fabbiani e compagni, superare Bargiacchi con un abile pallonetto e incornare poi nella porta sguarnita il pallone del sorpasso: è il 3-2 che completa la rimonta amaranto e assesta un colpo ferale al morale dei rossoblù. La Sestese ora barcolla, tanto che un minuto più tardi ci vuole una strepitosa uscita bassa di Bargiacchi per impedire a Solazzo (ben servito in verticale da Matteoni) di involarsi verso il 4-2. Segue a ruota la bella punizione (fuori di un soffio al 75') del solito Ferrarotti, ultimo sussulto rossoblù in una gara che nel finale si tinge di un amaranto intenso, con i tentativi apprezzabili ma sfortunati dei vari Solazzo, Marigliani (per lui anche una traversa) e Arcoraci. Ma va bene così per un Tau che torna ai tre punti e, in attesa di oliare a dovere qualche meccanismo, si mantiene in scia alla capolista Cattolica. Resta invece ancorata a quota 3 la Sestese di Marco Guidi, attesa ora al riscatto proprio contro i giallorossi di San Michele in una delle classicissime del calcio fiorentino.

Calciatoripiù
: nel Tau meritano la palma di migliori il todocampista Maccagnola, vero faro del gioco amaranto nonché autore dell'1-1, e il centrale Carfagna, che pur essendo arrivato da poco ha saputo subito distinguersi per carattere, tempismo e senso della posizione. Ottimo l'ingresso nella ripresa dei 2000 Matteoni e Arcoraci: se il primo sembra già a suo agio nei panni (per lui inconsueti) di terzino destro, al secondo bastano appena 4' - e due palloni toccati - per confermarsi decisivo come pochi. Nella Sestese piace a centrocampo il giovane Cassai, che da tenace interditore sa anche tramutarsi in direttore d'orchestra e, all'occorrenza (vedi il gol iniziale), in scaltro realizzatore. Molto bene il n. 10 Ferrarotti che, oltre a reggere quasi da solo il peso dell'attacco, segna un bel gol e ne propizia un altro con una punizione al veleno. Buone, tra gli altri, le prove di Monaco e Guidotti. In chiusura, non convince del tutto la prova del sig. Lorenzi: e non tanto per l'episodio incriminato del gol fantasma, sul quale come detto è impossibile esprimere un giudizio; quanto per le troppe sbavature di cui risulta infarcita la sua direzione.

Andrea Nelli TAU CALCIO ALTOPASCIO (4-3-3): Puccini 6-; Pagni 6,5 (48' Matteoni 6/7), Carfagna 7, Tredici 6,5, Bassano 6,5; Marcellusi 6 (52' Marigliani 6,5), Donati 6+ (74' Bianchi sv), Maccagnola 7+; Benedetti 6,5 (58' Dell'Orfanello U. 6), Solazzo 6,5, Piras 6+ (69' Arcoraci 7). A disp.: Bianchini. All.: Riccardo Bartalucci. <br >SESTESE (4-3-3): Bargiacchi 5,5; Fiesoli 6,5, Innocenti 6, Fabbiani 6, Guidotti 6,5 (74' Delli Navelli sv); Monaco 6,5, Cassai 7, Lapini 6+ (79' Dromedari sv); Corchia 6 (60' Marescalchi 6), Ferrarotti 7, Russo 6 (58' Zellini 6). A disp.: Bombini, Bani, Carlini. All.: Marco Guidi.<br > ARBITRO: Matteo Lorenzi di Viareggio 5,5.<br > RETI: 13' Cassai, 20' Maccagnola, 38' Ferrarotti, 51' aut. Bargiacchi, 73' Arcoraci. <br >NOTE: ammoniti Donati al 35', Innocenti al 44', Piras al 60', Marescalchi al 62' e Tredici al 64'. Angoli 4-1. Recupero 1'+5'. Spettatori 100 circa. Alla fiera degli errori fa festa il Tau, capace di reagire per due volte allo svantaggio e di trovare infine con il jolly Arcoraci il punto del sorpasso. Chi mastica amaro, al termine di un match rocambolesco e a tratti piuttosto nervoso, &egrave; invece la Sestese di Marco Guidi, che cede alla distanza dopo aver spaventato a lungo gli avversari, ma recrimina per il gol fantasma del provvisorio 2-2, convalidato ad inizio ripresa dal d.g. nonostante le accese proteste dei giocatori rossobl&ugrave;. Episodio certamente discutibile, al di l&agrave; del quale va comunque detto che la vittoria dei padroni di casa, per quanto sofferta, appare in buona sostanza meritata. Dopo le reti bianche del Cerreti , Bartalucci conferma il 4-3-3 di questo avvio di stagione e promuove al rango di titolare l'ex Coiano Piras, schierato largo a sinistra nel tridente completato da Solazzo e Benedetti. Speculare il modulo scelto dal collega Guidi, che per&ograve; rispetto al match vinto con il Forcoli Valdera cambia ben cinque effettivi lanciando in cabina di regia il 2000 Cassai. Sotto una pioggia insistente che ben presto conceder&agrave; una tregua (per tramutarsi poi in sonoro acquazzone appena dopo il triplice fischio), Tau e Sestese scendono in campo determinate a far bottino pieno: cosicch&eacute; la partita si snoda subito su buoni ritmi, malgrado gli impacci dovuti al campo scivoloso e una certa dose di elettricit&agrave; ben percepibile nella testa e nelle gambe dei ventidue. La prima occasione, di marca locale, si presenta al 10': Donati, liberato in area da un'intuizione di Maccagnola, ha spazio sulla sinistra, ma il suo destro a incrociare &egrave; impreciso e si spegne sul fondo dopo aver attraversato tutto lo specchio. A bussare per prima &egrave; cos&igrave; la Sestese, che al 13', alla prima vera sortita offensiva, non si fa sfuggire l'occasione per portarsi in vantaggio: e a griffare lo 0-1 &egrave; proprio il baby Cassai, il pi&ugrave; lesto di tutti a ribadire in rete una punizione di Ferrarotti che Puccini (tradito da un rimbalzo maligno) non riesce a trattenere. La reazione del Tau &egrave; per&ograve; immediata e conduce presto al pareggio, che arriva al 20' al termine di un'azione caotica in area sestese: con la difesa ospite che assiste immobile alla scena, Carfagna ha tutto il tempo per controllare la sfera, esibirsi in un sombrero ai danni di Bargiacchi e, di testa, offrire a Maccagnola il pi&ugrave; comodo degli assist; la zuccata del n.10, dal canto suo, &egrave; precisa e l'1-1 &egrave; cosa fatta. Cancellato lo svantaggio, gli amaranto distendono nervi e muscoli e prendono decisamente il controllo delle operazioni: per un quarto d'ora abbondante, in campo pare esserci cos&igrave; una sola squadra, che manovra bene, sfiora il gol con Bassano (appena fuori il suo destro in area al 25') e, a furia di schemi e cambi di gioco, tiene in costante allarme la retroguardia fiorentina. Per un Tau che pare giocare sul velluto, c'&egrave; per&ograve; una Sestese a dir poco spietata che, non appena le si presenta l'occasione, colpisce con la freddezza di un cecchino. Accade al 38', quando un errore di Donati in fase d'impostazione mette in moto il break di Guidotti, abile a premiare al centro l'inserimento di Ferrarotti: il resto lo fa il n.10 rossobl&ugrave;, lasciando sul posto i difensori amaranto e depositando in rete dopo aver saltato in velocit&agrave; anche Puccini. All'intervallo, il 2-1 Sestese suona come elogio della praticit&agrave; e del cinismo.<br >La ripresa si apre con i rossobl&ugrave; ancora in avanti, pericolosi prima con Fiesoli e poi col solito Ferrarotti, e il Tau che sembra raccogliere le forze prima di lanciarsi alla ricerca del pareggio. Che arriver&agrave;, s&igrave;, di l&igrave; a poco, ma (come anticipato in apertura) portando con s&eacute; molti dubbi ai quali probabilmente nessuno potr&agrave; mai dare risposta. Il giallo si compie al 51', quando un'azione insistita dei locali porta Piras a concludere col mancino: il lob del n. 11 non &egrave; irresistibile e sembra facile preda di Bargiacchi, che per&ograve; ha un'incertezza e si fa sfuggire la sfera dalle mani, allontanandola poi con uno schiaffo quando per&ograve; (secondo Lorenzi) ha gi&agrave; superato la linea di porta. Inutili le proteste dei ragazzi ospiti, impossibile stabilire la verit&agrave; dalla nostra posizione: il dubbio rimane, e resta pure il 2-2 che consegna alle due squadre un finale tutto da scrivere. Ma la tensione, gi&agrave; palpabile sotto traccia fin dalle prime battute di gara, &egrave; ormai al climax: dopo il destro di Maccagnola ribattuto in area, la partita sembra arenarsi tra girandole di sostituzioni e sventol&igrave;o di cartellini, tanto che per rivedere una conclusione bisogna aspettare il 66' e la punizione dal limite (alta) di Ferrarotti. Di l&igrave; a poco, per&ograve;, ecco la mossa che sposter&agrave; gli equilibri del match, con l'ingresso di Arcoraci per un Piras ancora troppo individualista. &Egrave; proprio l'attaccante classe 2000, pochi istanti pi&ugrave; tardi, a vedersi offrire da Solazzo una palla pi&ugrave; che invitante, vanificata dallo splendido recupero in scivolata di Marescalchi. Soprattutto, &egrave; lui ad approfittare al 73' di uno sbandamento della difesa ospite per cogliere d'infilata Fabbiani e compagni, superare Bargiacchi con un abile pallonetto e incornare poi nella porta sguarnita il pallone del sorpasso: &egrave; il 3-2 che completa la rimonta amaranto e assesta un colpo ferale al morale dei rossobl&ugrave;. La Sestese ora barcolla, tanto che un minuto pi&ugrave; tardi ci vuole una strepitosa uscita bassa di Bargiacchi per impedire a Solazzo (ben servito in verticale da Matteoni) di involarsi verso il 4-2. Segue a ruota la bella punizione (fuori di un soffio al 75') del solito Ferrarotti, ultimo sussulto rossobl&ugrave; in una gara che nel finale si tinge di un amaranto intenso, con i tentativi apprezzabili ma sfortunati dei vari Solazzo, Marigliani (per lui anche una traversa) e Arcoraci. Ma va bene cos&igrave; per un Tau che torna ai tre punti e, in attesa di oliare a dovere qualche meccanismo, si mantiene in scia alla capolista Cattolica. Resta invece ancorata a quota 3 la Sestese di Marco Guidi, attesa ora al riscatto proprio contro i giallorossi di San Michele in una delle classicissime del calcio fiorentino.<br ><b> Calciatoripi&ugrave;</b>: nel Tau meritano la palma di migliori il todocampista <b>Maccagnola</b>, vero faro del gioco amaranto nonch&eacute; autore dell'1-1, e il centrale <b>Carfagna</b>, che pur essendo arrivato da poco ha saputo subito distinguersi per carattere, tempismo e senso della posizione. Ottimo l'ingresso nella ripresa dei 2000 <b>Matteoni </b>e <b>Arcoraci</b>: se il primo sembra gi&agrave; a suo agio nei panni (per lui inconsueti) di terzino destro, al secondo bastano appena 4' - e due palloni toccati - per confermarsi decisivo come pochi. Nella Sestese piace a centrocampo il giovane <b>Cassai</b>, che da tenace interditore sa anche tramutarsi in direttore d'orchestra e, all'occorrenza (vedi il gol iniziale), in scaltro realizzatore. Molto bene il n. 10 <b>Ferrarotti </b>che, oltre a reggere quasi da solo il peso dell'attacco, segna un bel gol e ne propizia un altro con una punizione al veleno. Buone, tra gli altri, le prove di <b>Monaco </b>e <b>Guidotti</b>. In chiusura, non convince del tutto la prova del sig. Lorenzi: e non tanto per l'episodio incriminato del gol fantasma, sul quale come detto &egrave; impossibile esprimere un giudizio; quanto per le troppe sbavature di cui risulta infarcita la sua direzione. Andrea Nelli




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