• Juniores Provinciali GIR.A
  • Arno Laterina
  • 0 - 0
  • Terranuova Traiana


ARNO LATERINA: Bisi, Mugelli, Tiberi, Toniaccini (87' Tanda), Sensini, Pasqui, Borri, Marcantoni (67' Cuccoli), Cannoni, Minatti (62' Galantini), Tiripelli (77' Innocenti). A disp.: Tulliani. All.: Lorenzo Conti.
TERRANUOVA TRAIANA: Bronzi, Damato, Oscari, Cioncolini (60' Contardo), Mugnai, Carnicci, Del Bimbo, Donati, Mei, Grazzini (72' Bartolini), Artini. A disp.: Pretini, Begaj, Lavacchi, Bartoli, Poggesi. All.: Marco Bacciarini.

ARBITRO: Menguzzo di Arezzo.



E' stata la noia il migliore in campo in un uggioso pomeriggio di inizio febbraio, che ha visto in scena al Comunale di Laterina il derby di Vallata tra Arno Laterina e Terranuova Traiana, due avversari divisi in classifica da appena due punti. E sarebbero stati proprio questi due punti, in teoria, il motivo di fondo per dare allo scontro diretto il sapore di una sfida che l'Arno avrebbe dovuto vincere per il sorpasso e che, viceversa, non ha avuto né vincitori né vinti. Nella perfetta consapevolezza del rispetto dovuto a chi è in campo è tuttavia pesata in questa occasione ai cadetti di Conti la forzata assenza di due importanti pedine come il centravanti Leonardo Guidelli, squalificato, e l'esterno Ardenis Fejzaj, infortunato, entrambi determinanti nell'economia del gioco dei gialloblù, oltre che dei punteggi finali. Era inevitabile dunque che la partita dell'Arno risentisse di queste due assenze, specie contro un avversario di spessore come la formazione di Bacciarini, cui comunque la difesa di casa non ha concesso nulla e che può dunque vantare il merito di aver reso sterile l'attacco dei vicini di casa valdarnesi. Il primo tempo non ha fatto registrare emozioni particolari su entrambi i fronti, che hanno praticamente limitato il compito dei portieri ad una molto ordinaria amministrazione. Solo ad inizio ripresa è stato Bisi a negare agli ospiti il vantaggio con una parata d'istinto su un colpo di testa biancorosso partito da distanza ravvicinata all'interno dell'area di casa: è questa la prima occasione veramente pericolosa della squadra di Bacciarini, che con il successo avrebbe potuto allungare in classifica sull'avversario. Da parte gialloblù è stato Minatti al 55' a rispondere in qualche modo, ma solo con una conclusione di testa che ha sorvolato l'incrocio dei pali. Così come ha fatto Mei tre minuti dopo senza tuttavia rompere l'aria di dormiveglia che vagava sulle gradinate. Il match ha avuto uno dei rari sussulti attorno all'80' con una pressante iniziativa personale di Mugelli, che sullo scorcio dell'incontro ha vinto due contrasti di fila nel convergere al centro, ma l'azione si è poi spenta dopo il passaggio in profondità che in teoria avrebbe dovuto arrivare dalle parti di Bronzi. Da registrare un bell'afflusso di pubblico che è salito dal Valdarno al seguito della sua squadra cadetta, così come aveva fatto nel derby maggiore della domenica precedente, finito analogamente in parità: un segno di attaccamento alle squadre, che è invece qualcosa di ormai dimenticato dal pubblico laterinese, presente in sporadiche unità di irriducibili, ma cronicamente assente dal suo stadio, giù nella valle dove visse in passato pomeriggi epici ed appassionati di calcio.

Giovanni Nocentini ARNO LATERINA: Bisi, Mugelli, Tiberi, Toniaccini (87' Tanda), Sensini, Pasqui, Borri, Marcantoni (67' Cuccoli), Cannoni, Minatti (62' Galantini), Tiripelli (77' Innocenti). A disp.: Tulliani. All.: Lorenzo Conti.<br >TERRANUOVA TRAIANA: Bronzi, Damato, Oscari, Cioncolini (60' Contardo), Mugnai, Carnicci, Del Bimbo, Donati, Mei, Grazzini (72' Bartolini), Artini. A disp.: Pretini, Begaj, Lavacchi, Bartoli, Poggesi. All.: Marco Bacciarini.<br > ARBITRO: Menguzzo di Arezzo. E' stata la noia il migliore in campo in un uggioso pomeriggio di inizio febbraio, che ha visto in scena al Comunale di Laterina il derby di Vallata tra Arno Laterina e Terranuova Traiana, due avversari divisi in classifica da appena due punti. E sarebbero stati proprio questi due punti, in teoria, il motivo di fondo per dare allo scontro diretto il sapore di una sfida che l'Arno avrebbe dovuto vincere per il sorpasso e che, viceversa, non ha avuto n&eacute; vincitori n&eacute; vinti. Nella perfetta consapevolezza del rispetto dovuto a chi &egrave; in campo &egrave; tuttavia pesata in questa occasione ai cadetti di Conti la forzata assenza di due importanti pedine come il centravanti Leonardo Guidelli, squalificato, e l'esterno Ardenis Fejzaj, infortunato, entrambi determinanti nell'economia del gioco dei giallobl&ugrave;, oltre che dei punteggi finali. Era inevitabile dunque che la partita dell'Arno risentisse di queste due assenze, specie contro un avversario di spessore come la formazione di Bacciarini, cui comunque la difesa di casa non ha concesso nulla e che pu&ograve; dunque vantare il merito di aver reso sterile l'attacco dei vicini di casa valdarnesi. Il primo tempo non ha fatto registrare emozioni particolari su entrambi i fronti, che hanno praticamente limitato il compito dei portieri ad una molto ordinaria amministrazione. Solo ad inizio ripresa &egrave; stato Bisi a negare agli ospiti il vantaggio con una parata d'istinto su un colpo di testa biancorosso partito da distanza ravvicinata all'interno dell'area di casa: &egrave; questa la prima occasione veramente pericolosa della squadra di Bacciarini, che con il successo avrebbe potuto allungare in classifica sull'avversario. Da parte giallobl&ugrave; &egrave; stato Minatti al 55' a rispondere in qualche modo, ma solo con una conclusione di testa che ha sorvolato l'incrocio dei pali. Cos&igrave; come ha fatto Mei tre minuti dopo senza tuttavia rompere l'aria di dormiveglia che vagava sulle gradinate. Il match ha avuto uno dei rari sussulti attorno all'80' con una pressante iniziativa personale di Mugelli, che sullo scorcio dell'incontro ha vinto due contrasti di fila nel convergere al centro, ma l'azione si &egrave; poi spenta dopo il passaggio in profondit&agrave; che in teoria avrebbe dovuto arrivare dalle parti di Bronzi. Da registrare un bell'afflusso di pubblico che &egrave; salito dal Valdarno al seguito della sua squadra cadetta, cos&igrave; come aveva fatto nel derby maggiore della domenica precedente, finito analogamente in parit&agrave;: un segno di attaccamento alle squadre, che &egrave; invece qualcosa di ormai dimenticato dal pubblico laterinese, presente in sporadiche unit&agrave; di irriducibili, ma cronicamente assente dal suo stadio, gi&ugrave; nella valle dove visse in passato pomeriggi epici ed appassionati di calcio. Giovanni Nocentini




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