• Allievi Regionali GIR.B
  • Pianese
  • 3 - 4
  • Rosignano 6 Rose


PIANESE: Bisconti, Forti, Andreoni, Terrosi, Goracci, Bonari, Dabaj, Brogi, De Luca, Papalini, Murgia. A disp.: Giglioni, Seravalle, Ferranti, Boffa, Morgantini, Cesarini. All.: Roberto Volpi (in panchina Daniele Mancini).
ROSIGNANO SEI ROSE: Cristino, Zanaboni, Pistolesi, Cacci, Pazzaglia, Tinca, Grandi, Dell'Omo, Francalacci, Agostini, Rabellino. A disp.: Lenti, Giorgi, De Trane, Pacini. All.: Vincenzo Laudanna.

ARBITRO: Kuitche Tale di Siena.

RETI: 5' De Luca, 13' Agostini, 18', 45' e 75' Grandi, 35' Papalini, 60' Brogi.



La Pianese butta al vento l'occasione propizia per togliersi dalle paludi della zona retrocessione perdendo in casa per l'ennesima volta contro un Rosignano Sei Rose veramente grande, anzi... Grandi che di nome fa Filippo. Sull'asse Agostini-Grandi, appunto, si incentra tutta la manovra degli ospiti in una esplosione di velocità e contropiede puro che trova grandissimi spazi nella retroguardia avversaria stavolta lenta, disorientata, priva di sincronismi e di leader carismatici. Eppure i padroni di casa erano partiti alla grande pur con diverse defezioni nella formazione tipo e il rientro di elementi reduci da infortuni, ancora in precarie condizioni fisiche. Al 5' un bolide nello specchio della porta costringeva Cristino alla respinta a mani aperte e sulla ribattuta il falco De Luca insaccava aprendo le marcature e raggiungendo la cifra doppia nelle segnature personali di stagione. Ma i livornesi dimostravano di non voler assolutamente subire e su una ripartenza rapida il tecnicissimo Agostini superava in pallonetto il portiere in uscita pareggiando al 13'. Poi iniziava lo show personale di Grandi, elemento non proprio minuto, eppure capace di accelerazioni e tiro in corsa da folletto supersonico. Come quando al 18' si beveva il diretto difensore sulla propria fascia destra e sparava in porta una cannonata tra palo e portiere che siglava il provvisorio vantaggio. I locali successivamente con Murgia e Brogi sprecavano due ottime occasioni da rete, mentre Papalini dalla lunga distanza trovava la parabola giusta per insaccare il meritato pareggio del 2-2 a cinque minuti dal termine della prima frazione di gioco. All'inizio della ripresa la formazione di casa ricominciava di gran lena e con un acrobatico tuffo quasi sulla linea di porta il portiere dei labronici era costretto a superarsi su Brogi ben appostato. Seguiva una conclusione di Dabaj che trovava la deviazione alta sulla traversa su incursione in area. Da lì a poco, molti tra gli allievi regionali di Piancastagnaio avrebbero accusato un vero e proprio colpo psicologico a causa dell'imprendibile Grandi che sul filo del fuorigioco siglava il 2-3 al 45' con l'arbitro che aveva fischiato in anticipo, prima della conclusione a rete, scatenando le proteste dei giocatori amiatini che dichiaravano in massa di essersi fermati senza proseguire l'azione di gioco. Imperterrito il direttore di gara indicava il centro campo e validava la segnatura. Tra i mugugni locali la gara proseguiva sempre avvincente e aperta e il 3-3 di Brogi con una bella girata di testa veniva accolto dai grandi applausi del folto pubblico presente sugli spalti, vista la giornata soleggiata e tiepida dopo tanta neve, gelo e piogge torrenziali. Quando al 66' la Pianese rimaneva in dieci uomini a causa della doppia ammonizione di Terrosi e soprattutto allorché gli ospiti colpivano il palo un minuto dopo con Rabellino che al rientro della palla in campo non riusciva ad anticipare Bisconti, bravo anche in altri interventi a liberare sotto porta, si capiva che il Rosignano non avrebbe rubato quasi nulla se fosse giunto al vantaggio. I cambi decisi dalla squadra bianconera non subivano proprio alcun effetto sull'impasse della difesa quando veniva attaccata in maniera repentina e così Grandi siglava la tripletta personale al 75' infilando con la punta del piede dopo una ulteriore sgroppata, ben servito da un preciso rasoterra smarcante. Era il 3-4 che in tanto splendore di sole premiava il Rosignano Sei Rose che adesso si pone nel migliore stato d'animo per il recupero infrasettimanale casalingo contro la capolista Pro Livorno Sorgenti, lasciando la Pianese a lottare probabilmente contro Follonica (prossima avversaria) e Giovanile Fucecchio per la quart'ultima posizione, ovvero per evitare la tanto temuta retrocessione nei provinciali. E' troppo prematuro per esprimere verdetti definitivi, ma la mancanza di una formazione negli allievi regionali sarebbe una vera e propria beffa per il sodalizio di Piancastagnaio quando si pensa che il prossimo anno anche per gli Allievi B toscani ci sarà la possibilità della ribalta regionale.

Calciatoripiù
: per il Rosignano Sei Rose Agostini e Grandi, capaci di impostare e finalizzare manovre alla velocità della luce, soprattutto quando tra gli avversari regnano incertezze e lentezze; per i locali dalla mediocrità generale si salvano il dinamico Lorenzo Brogi e il regista Papalini, due tra i numerosi giocatori classe '97 presenti nella formazione di casa.

G.D. PIANESE: Bisconti, Forti, Andreoni, Terrosi, Goracci, Bonari, Dabaj, Brogi, De Luca, Papalini, Murgia. A disp.: Giglioni, Seravalle, Ferranti, Boffa, Morgantini, Cesarini. All.: Roberto Volpi (in panchina Daniele Mancini).<br >ROSIGNANO SEI ROSE: Cristino, Zanaboni, Pistolesi, Cacci, Pazzaglia, Tinca, Grandi, Dell'Omo, Francalacci, Agostini, Rabellino. A disp.: Lenti, Giorgi, De Trane, Pacini. All.: Vincenzo Laudanna. <br > ARBITRO: Kuitche Tale di Siena.<br > RETI: 5' De Luca, 13' Agostini, 18', 45' e 75' Grandi, 35' Papalini, 60' Brogi. La Pianese butta al vento l'occasione propizia per togliersi dalle paludi della zona retrocessione perdendo in casa per l'ennesima volta contro un Rosignano Sei Rose veramente grande, anzi... Grandi che di nome fa Filippo. Sull'asse Agostini-Grandi, appunto, si incentra tutta la manovra degli ospiti in una esplosione di velocit&agrave; e contropiede puro che trova grandissimi spazi nella retroguardia avversaria stavolta lenta, disorientata, priva di sincronismi e di leader carismatici. Eppure i padroni di casa erano partiti alla grande pur con diverse defezioni nella formazione tipo e il rientro di elementi reduci da infortuni, ancora in precarie condizioni fisiche. Al 5' un bolide nello specchio della porta costringeva Cristino alla respinta a mani aperte e sulla ribattuta il falco De Luca insaccava aprendo le marcature e raggiungendo la cifra doppia nelle segnature personali di stagione. Ma i livornesi dimostravano di non voler assolutamente subire e su una ripartenza rapida il tecnicissimo Agostini superava in pallonetto il portiere in uscita pareggiando al 13'. Poi iniziava lo show personale di Grandi, elemento non proprio minuto, eppure capace di accelerazioni e tiro in corsa da folletto supersonico. Come quando al 18' si beveva il diretto difensore sulla propria fascia destra e sparava in porta una cannonata tra palo e portiere che siglava il provvisorio vantaggio. I locali successivamente con Murgia e Brogi sprecavano due ottime occasioni da rete, mentre Papalini dalla lunga distanza trovava la parabola giusta per insaccare il meritato pareggio del 2-2 a cinque minuti dal termine della prima frazione di gioco. All'inizio della ripresa la formazione di casa ricominciava di gran lena e con un acrobatico tuffo quasi sulla linea di porta il portiere dei labronici era costretto a superarsi su Brogi ben appostato. Seguiva una conclusione di Dabaj che trovava la deviazione alta sulla traversa su incursione in area. Da l&igrave; a poco, molti tra gli allievi regionali di Piancastagnaio avrebbero accusato un vero e proprio colpo psicologico a causa dell'imprendibile Grandi che sul filo del fuorigioco siglava il 2-3 al 45' con l'arbitro che aveva fischiato in anticipo, prima della conclusione a rete, scatenando le proteste dei giocatori amiatini che dichiaravano in massa di essersi fermati senza proseguire l'azione di gioco. Imperterrito il direttore di gara indicava il centro campo e validava la segnatura. Tra i mugugni locali la gara proseguiva sempre avvincente e aperta e il 3-3 di Brogi con una bella girata di testa veniva accolto dai grandi applausi del folto pubblico presente sugli spalti, vista la giornata soleggiata e tiepida dopo tanta neve, gelo e piogge torrenziali. Quando al 66' la Pianese rimaneva in dieci uomini a causa della doppia ammonizione di Terrosi e soprattutto allorch&eacute; gli ospiti colpivano il palo un minuto dopo con Rabellino che al rientro della palla in campo non riusciva ad anticipare Bisconti, bravo anche in altri interventi a liberare sotto porta, si capiva che il Rosignano non avrebbe rubato quasi nulla se fosse giunto al vantaggio. I cambi decisi dalla squadra bianconera non subivano proprio alcun effetto sull'impasse della difesa quando veniva attaccata in maniera repentina e cos&igrave; Grandi siglava la tripletta personale al 75' infilando con la punta del piede dopo una ulteriore sgroppata, ben servito da un preciso rasoterra smarcante. Era il 3-4 che in tanto splendore di sole premiava il Rosignano Sei Rose che adesso si pone nel migliore stato d'animo per il recupero infrasettimanale casalingo contro la capolista Pro Livorno Sorgenti, lasciando la Pianese a lottare probabilmente contro Follonica (prossima avversaria) e Giovanile Fucecchio per la quart'ultima posizione, ovvero per evitare la tanto temuta retrocessione nei provinciali. E' troppo prematuro per esprimere verdetti definitivi, ma la mancanza di una formazione negli allievi regionali sarebbe una vera e propria beffa per il sodalizio di Piancastagnaio quando si pensa che il prossimo anno anche per gli Allievi B toscani ci sar&agrave; la possibilit&agrave; della ribalta regionale.<br ><b> Calciatoripi&ugrave;</b>: per il Rosignano Sei Rose <b>Agostini </b>e <b>Grandi</b>, capaci di impostare e finalizzare manovre alla velocit&agrave; della luce, soprattutto quando tra gli avversari regnano incertezze e lentezze; per i locali dalla mediocrit&agrave; generale si salvano il dinamico <b>Lorenzo Brogi</b> e il regista <b>Papalini</b>, due tra i numerosi giocatori classe '97 presenti nella formazione di casa. G.D.




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