• Giovanissimi Nazionali GIR.E
  • Fiorentina
  • 0 - 0
  • Prato


FIORENTINA: Farina, Raffaeta, Beruatto, Mosti, Tacconi, Gallina, Saccardi, Bellandi, Buccella, Artioli, Bellemo. A disp.: Sarri, Segreto, Benedetti, Barsotti, Innocenti, Degli Innocenti, Sagnigni, Akammadu, Caso. All.: Mirko Mazzantini.
PRATO: Del Favero, Biagiotti, Brusa, Tarantino, Cangioli, Benvenuti, Bardazzi, Palli, Lenzi, Marsiglia, Campinoti. A disp.: Niccolai, Campolo, Barontini, Mangani, Nardi, Sordi. All.: Alessio Rubicini.

ARBITRO: Peirce di Firenze.



In un clima da ultimo giorno di scuola, va in scena a La Trave la 26ª giornata che chiude il girone E con una Fiorentina già qualificata alle fasi finali e i Lanieri del Prato ormai da troppo, lontani dal sogno quarto posto. Al fischio d'inizio c'è poco in palio se non la voglia di chiudere in bellezza il campionato e di aggiudicarsi il sentito derby. La partita, in realtà, non decolla mai: alla possibilità di giocarsi una partita dedita all'attacco, senza nulla da perdere, le due squadre in campo optano per la scelta di non farsi male, giocando quasi una partita d'allenamento. Un primo tempo senza grandi occasioni e reti, e questo fa notizia vista l'artiglieria pesante della Fiorentina con 94 goal fatti. I ritmi di gioco non sono però bassi, anche se a tutte e due le squadre manca la giocata illuminante negli ultimi 16 metri. Ai padroni di casa manca la lucidità e l'imprevedibilità di Artioli e Caso, meno vivaci del solito in avanti. Ci prova comunque di più il Prato che fa molto possesso palla che scaturisce una miriade di tiri dalla bandierina e qualche tiro dalla distanza che non impensierisce Farina, in vacanza per 70' come dall'altra parte Del Favero, suo collega. Nota negativa è l'infortunio di Lenzi, che esce per una brutta botta allo zigomo dopo la caduta in una scontro. Al suo posto entra Sordi che premia la fiducia di Rubicini, dando dinamicità al reparto offensivo. È nel finale di tempo il momento migliore per i bianco azzurri. Ed è proprio il numero 17 il più pericoloso dei suoi, insieme al compagno di reparto Campinoti che gioca qualche metro più indietro ed è sempre quello che stacca per andare a prendersi la sfera e affondare nella trequarti viola. La Fiorentina, ormai con la testa alla fase successiva, e la classifica ormai già decisa, si limita a difendere e ad aspettare gli avversari, contenuti senza troppi problemi da una difesa attenta. La ripresa segue il trend dei primi 35' e in campo, oltre a qualche sostituzione, non cambia molto, se non un'inversione delle parti recitate in campo, con la squadra di Mazzantini che spinge leggermente di più rispetto al primo tempo e al Prato. Tra le fila dei padroni di casa, fa il suo ingresso in campo anche Akammadu, e la Fiorentina acquista forza fisica e profondità in avanti. La squadra pratese risponde come può, optando più volte sul binario di destra, quello preferito con la corsa e i numerosi cross di Biagiotti per le torri d'attacco. Risultato a reti bianche altamente pronosticabile sia alla vigilia che a partita in corso. I viola di mister Mazzantini ora aspettano solo di sapere il nome dell'avversaria nelle fasi finali.

Luigi Di Maso FIORENTINA: Farina, Raffaeta, Beruatto, Mosti, Tacconi, Gallina, Saccardi, Bellandi, Buccella, Artioli, Bellemo. A disp.: Sarri, Segreto, Benedetti, Barsotti, Innocenti, Degli Innocenti, Sagnigni, Akammadu, Caso. All.: Mirko Mazzantini.<br >PRATO: Del Favero, Biagiotti, Brusa, Tarantino, Cangioli, Benvenuti, Bardazzi, Palli, Lenzi, Marsiglia, Campinoti. A disp.: Niccolai, Campolo, Barontini, Mangani, Nardi, Sordi. All.: Alessio Rubicini.<br > ARBITRO: Peirce di Firenze. In un clima da ultimo giorno di scuola, va in scena a La Trave la 26&ordf; giornata che chiude il girone E con una Fiorentina gi&agrave; qualificata alle fasi finali e i Lanieri del Prato ormai da troppo, lontani dal sogno quarto posto. Al fischio d'inizio c'&egrave; poco in palio se non la voglia di chiudere in bellezza il campionato e di aggiudicarsi il sentito derby. La partita, in realt&agrave;, non decolla mai: alla possibilit&agrave; di giocarsi una partita dedita all'attacco, senza nulla da perdere, le due squadre in campo optano per la scelta di non farsi male, giocando quasi una partita d'allenamento. Un primo tempo senza grandi occasioni e reti, e questo fa notizia vista l'artiglieria pesante della Fiorentina con 94 goal fatti. I ritmi di gioco non sono per&ograve; bassi, anche se a tutte e due le squadre manca la giocata illuminante negli ultimi 16 metri. Ai padroni di casa manca la lucidit&agrave; e l'imprevedibilit&agrave; di Artioli e Caso, meno vivaci del solito in avanti. Ci prova comunque di pi&ugrave; il Prato che fa molto possesso palla che scaturisce una miriade di tiri dalla bandierina e qualche tiro dalla distanza che non impensierisce Farina, in vacanza per 70' come dall'altra parte Del Favero, suo collega. Nota negativa &egrave; l'infortunio di Lenzi, che esce per una brutta botta allo zigomo dopo la caduta in una scontro. Al suo posto entra Sordi che premia la fiducia di Rubicini, dando dinamicit&agrave; al reparto offensivo. &Egrave; nel finale di tempo il momento migliore per i bianco azzurri. Ed &egrave; proprio il numero 17 il pi&ugrave; pericoloso dei suoi, insieme al compagno di reparto Campinoti che gioca qualche metro pi&ugrave; indietro ed &egrave; sempre quello che stacca per andare a prendersi la sfera e affondare nella trequarti viola. La Fiorentina, ormai con la testa alla fase successiva, e la classifica ormai gi&agrave; decisa, si limita a difendere e ad aspettare gli avversari, contenuti senza troppi problemi da una difesa attenta. La ripresa segue il trend dei primi 35' e in campo, oltre a qualche sostituzione, non cambia molto, se non un'inversione delle parti recitate in campo, con la squadra di Mazzantini che spinge leggermente di pi&ugrave; rispetto al primo tempo e al Prato. Tra le fila dei padroni di casa, fa il suo ingresso in campo anche Akammadu, e la Fiorentina acquista forza fisica e profondit&agrave; in avanti. La squadra pratese risponde come pu&ograve;, optando pi&ugrave; volte sul binario di destra, quello preferito con la corsa e i numerosi cross di Biagiotti per le torri d'attacco. Risultato a reti bianche altamente pronosticabile sia alla vigilia che a partita in corso. I viola di mister Mazzantini ora aspettano solo di sapere il nome dell'avversaria nelle fasi finali. Luigi Di Maso




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