• Giovanissimi Regionali GIR.A - Elite
  • Navacchio Zambra
  • 1 - 0
  • Sporting Arno


NAVACCHIO ZAMBRA (3-5-2): Riva 6; Pitrello 6.5, Mariani 6.5, Ciucci 6; Lanza 6, Fumelli 6.5 (49' Petrucci 6), Ceccoli 7 (64' Dei ng), Mazroui 7, Boschi 6; Mema 6 (72' Milone ng), Barbuti 7 (42' Jenjare 6). A disp.: Becagli, Novi. All.: Stefano Ristori.
SPORTING ARNO (4-3-2-1): Giusti 6; Zicolella 5.5, Padroni 6, Guerrini 6 (22' Marescalchi 6.5), Cappelli 5.5; Tremolanti 6, Burgalassi 6, Salpietro 6; Geri 6 (47' Gimignani 5.5), Afelba 6.5; Tempestini 6 (52' Chirinos 5.5). All.: Andrea Vaglini.

ARBITRO: Biagioni di Lucca 5.

RETE: 7' Barbuti.
NOTE: falli subiti 11-9. Angoli 3-3. Tiri in porta 3-2. Tiri fuori 3-3. Ammoniti Ciucci, Tempestini e Marescalchi. Recupero 0+2'.



Una prodezza nei primi minuti dell'incontro regala i tre punti al bello e fortunato Navacchio Zambra di mister Ristori. Bello di sicuro per l'atteggiamento mostrato soprattutto nel primo tempo: squadra corta, quadrata, tatticamente ben disposta e pronta a far male nelle ripartenze. Del suo ce l'ha messo anche lo Sporting Arno, che si sveglia troppo tardi e manca di incisività sotto porta. Ma, nella settimana del caso-Birindelli, il calcio giocato rischia ancora una volta di passare in secondo piano. Descrivere minuziosamente quello spettacolo indegno, ovvero le continue lamentele ed insulti all'indirizzo dei ragazzi e successivamente tra gli stessi genitori, è una cosa che non ci appartiene. Ma dal momento che tali atteggiamenti si ripercuotono sui ragazzi in campo, sui loro animi, portandoli ad assumere comportamenti inadeguati e che poco hanno a che fare l'essenza dello sport e l'idea di sportività, allora diventa assolutamente necessario parlarne e riflettere, se necessario anche a livelli istituzionalmente più alti. Non è importante decidere o parlare di chi ha iniziato per primo. Questo malcostume è purtroppo una piaga del nostro calcio giovanile, e tutti abbiamo il dovere di fare qualcosa per cambiare questa ignobile tendenza, e dare finalmente un ottimo esempio ai ragazzi. Torniamo a ciò che più ci interessa, la partita. Il Navacchio Zambra, come detto, evita di scoprirsi troppo, limita le avanzate di Lanza e Boschi, concentrandosi di più sul corridoio centrale. Ed alla prima occasione ecco che si sblocca il risultato: Fumelli sulla trequarti vede Barbuti solo al limite dell'area, rasoterra filtrante e colpo di prima dell'attaccante, con la palla che, carica d'effetto, si infila nell'angolino alto. Lo svantaggio non scuote lo Sporting Arno, troppo molle, in evidente giornata no. I padroni di casa ci riprovano qualche minuto dopo, ma stavolta la conclusione del solito Barbuti finisce altissima. La pericolosità degli ospiti è affidata al colpo del singolo, poiché poco è prodotto coralmente. E allora Afelba al 19' decide che è venuto il momento di svegliare i suoi, la sua conclusione da fuori è un lampo che sembra aver superato Riva, fino a che in si infrange sulla traversa. L'ingresso forzato di Marescalchi dà un po' di freschezza all'attacco ospite. Proprio Marescalchi al 23' innesca Geri con un delizioso colpo di tacco al limite, Ceccoli contrasta all'ultimo secondo e la palla finisce in angolo. Sugli sviluppi, Tempestini sbaglia un gol praticamente a pochissimi metri dalla porta, calciando alto.
Nella ripresa lo Sporting Arno sembra aver trovato la maniera di controbattere efficacemente. Geri - è il 44' - scappa via sulla fascia destra, palla rasoterra sul secondo palo a premiare il tempestivo inserimento di Cappelli, ma la sfera sfiora soltanto il palo. Il Navacchio Zambra è comunque sempre in agguato, come dimostra il facile tap-in lisciato da Boschi dopo una geniale spizzata di testa di Mazroui. Tuttavia la fatica inizia a farsi sentire, le forze scarseggiano, e lo Sporting Arno alza notevolmente il proprio baricentro. Il momento clou è senza dubbio il 55'. Afelba entra in area dalla destra commettendo un'irregolarità ai danni di Ciucci, il quale ingenuamente appena dentro l'area lo travolge. L'arbitro, sbagliando, giudica falloso solo il secondo intervento, e concede il rigore. Sul dischetto va lo stesso Afelba, conclusione rasoterra e palla che centra il palo destri interno e ritorna in gioco. Non succede altro sino alla fine. Il Navacchio Zambra esulta giustamente regalandosi tre punti d'oro e molti buoni propositi per il prossimo anno.

Calciatoripiù: Barbuti (Navacchio Zambra)
: Ancora un gol decisivo. Regge l'attacco in tutte le situazioni, ha fatto la differenza. Mazroui (Navacchio Zambra): Se il rendimento è questo allora deve essere schierato titolare ogni domenica. Dà velocità alla manovra, inventa l'ultimo passaggio con tocchi di fino. Ceccoli (Navacchio Zambra): Una sola parola: fondamentale. E' il regista principale, oltre che schermo difensivo quasi inespugnabile. Afelba (Sporting Arno): Fa tutto lui, è il più sveglio e reattivo della squadra. Avrebbe meritato il gol, ma è stato sfortunato. Si consoli. I rigori li sbagliano solo chi ha il coraggio di tirarli, e lui ne ha avuto eccome.

Gabriele Nieri NAVACCHIO ZAMBRA (3-5-2): Riva 6; Pitrello 6.5, Mariani 6.5, Ciucci 6; Lanza 6, Fumelli 6.5 (49' Petrucci 6), Ceccoli 7 (64' Dei ng), Mazroui 7, Boschi 6; Mema 6 (72' Milone ng), Barbuti 7 (42' Jenjare 6). A disp.: Becagli, Novi. All.: Stefano Ristori.<br >SPORTING ARNO (4-3-2-1): Giusti 6; Zicolella 5.5, Padroni 6, Guerrini 6 (22' Marescalchi 6.5), Cappelli 5.5; Tremolanti 6, Burgalassi 6, Salpietro 6; Geri 6 (47' Gimignani 5.5), Afelba 6.5; Tempestini 6 (52' Chirinos 5.5). All.: Andrea Vaglini.<br > ARBITRO: Biagioni di Lucca 5.<br > RETE: 7' Barbuti.<br >NOTE: falli subiti 11-9. Angoli 3-3. Tiri in porta 3-2. Tiri fuori 3-3. Ammoniti Ciucci, Tempestini e Marescalchi. Recupero 0+2'. Una prodezza nei primi minuti dell'incontro regala i tre punti al bello e fortunato Navacchio Zambra di mister Ristori. Bello di sicuro per l'atteggiamento mostrato soprattutto nel primo tempo: squadra corta, quadrata, tatticamente ben disposta e pronta a far male nelle ripartenze. Del suo ce l'ha messo anche lo Sporting Arno, che si sveglia troppo tardi e manca di incisivit&agrave; sotto porta. Ma, nella settimana del caso-Birindelli, il calcio giocato rischia ancora una volta di passare in secondo piano. Descrivere minuziosamente quello spettacolo indegno, ovvero le continue lamentele ed insulti all'indirizzo dei ragazzi e successivamente tra gli stessi genitori, &egrave; una cosa che non ci appartiene. Ma dal momento che tali atteggiamenti si ripercuotono sui ragazzi in campo, sui loro animi, portandoli ad assumere comportamenti inadeguati e che poco hanno a che fare l'essenza dello sport e l'idea di sportivit&agrave;, allora diventa assolutamente necessario parlarne e riflettere, se necessario anche a livelli istituzionalmente pi&ugrave; alti. Non &egrave; importante decidere o parlare di chi ha iniziato per primo. Questo malcostume &egrave; purtroppo una piaga del nostro calcio giovanile, e tutti abbiamo il dovere di fare qualcosa per cambiare questa ignobile tendenza, e dare finalmente un ottimo esempio ai ragazzi. Torniamo a ci&ograve; che pi&ugrave; ci interessa, la partita. Il Navacchio Zambra, come detto, evita di scoprirsi troppo, limita le avanzate di Lanza e Boschi, concentrandosi di pi&ugrave; sul corridoio centrale. Ed alla prima occasione ecco che si sblocca il risultato: Fumelli sulla trequarti vede Barbuti solo al limite dell'area, rasoterra filtrante e colpo di prima dell'attaccante, con la palla che, carica d'effetto, si infila nell'angolino alto. Lo svantaggio non scuote lo Sporting Arno, troppo molle, in evidente giornata no. I padroni di casa ci riprovano qualche minuto dopo, ma stavolta la conclusione del solito Barbuti finisce altissima. La pericolosit&agrave; degli ospiti &egrave; affidata al colpo del singolo, poich&eacute; poco &egrave; prodotto coralmente. E allora Afelba al 19' decide che &egrave; venuto il momento di svegliare i suoi, la sua conclusione da fuori &egrave; un lampo che sembra aver superato Riva, fino a che in si infrange sulla traversa. L'ingresso forzato di Marescalchi d&agrave; un po' di freschezza all'attacco ospite. Proprio Marescalchi al 23' innesca Geri con un delizioso colpo di tacco al limite, Ceccoli contrasta all'ultimo secondo e la palla finisce in angolo. Sugli sviluppi, Tempestini sbaglia un gol praticamente a pochissimi metri dalla porta, calciando alto. <br >Nella ripresa lo Sporting Arno sembra aver trovato la maniera di controbattere efficacemente. Geri - &egrave; il 44' - scappa via sulla fascia destra, palla rasoterra sul secondo palo a premiare il tempestivo inserimento di Cappelli, ma la sfera sfiora soltanto il palo. Il Navacchio Zambra &egrave; comunque sempre in agguato, come dimostra il facile tap-in lisciato da Boschi dopo una geniale spizzata di testa di Mazroui. Tuttavia la fatica inizia a farsi sentire, le forze scarseggiano, e lo Sporting Arno alza notevolmente il proprio baricentro. Il momento clou &egrave; senza dubbio il 55'. Afelba entra in area dalla destra commettendo un'irregolarit&agrave; ai danni di Ciucci, il quale ingenuamente appena dentro l'area lo travolge. L'arbitro, sbagliando, giudica falloso solo il secondo intervento, e concede il rigore. Sul dischetto va lo stesso Afelba, conclusione rasoterra e palla che centra il palo destri interno e ritorna in gioco. Non succede altro sino alla fine. Il Navacchio Zambra esulta giustamente regalandosi tre punti d'oro e molti buoni propositi per il prossimo anno. <br ><b> Calciatoripi&ugrave;: Barbuti (Navacchio Zambra)</b>: Ancora un gol decisivo. Regge l'attacco in tutte le situazioni, ha fatto la differenza. <b>Mazroui (Navacchio Zambra):</b> Se il rendimento &egrave; questo allora deve essere schierato titolare ogni domenica. D&agrave; velocit&agrave; alla manovra, inventa l'ultimo passaggio con tocchi di fino. <b>Ceccoli (Navacchio Zambra)</b>: Una sola parola: fondamentale. E' il regista principale, oltre che schermo difensivo quasi inespugnabile. <b>Afelba (Sporting Arno):</b> Fa tutto lui, &egrave; il pi&ugrave; sveglio e reattivo della squadra. Avrebbe meritato il gol, ma &egrave; stato sfortunato. Si consoli. I rigori li sbagliano solo chi ha il coraggio di tirarli, e lui ne ha avuto eccome. Gabriele Nieri




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