- Esordienti Seconda Fase GIR.B
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La Querce
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0 - 3
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Lanciotto C.B.
LA QUERCE: Rondinelli, Felici E., Carulli, Becherucci, Boccianti, Bussone, Campaioli, Pepi, Pennisi, Pepe, Bonacchi, Felici A., Zarcone, Tartoni, Leonardi, Messina, Oriti, Cangialosi. All. Nucciarelli
LANCIOTTO: Leporatti, Caldani, Di Noia, Ballistreri, Serra, Giannini, Michelini, Di Gioia, Tutino, Franceschini, Puggioni, Barbieri, Masetti. All. Bandini
ARBITRO: Bevacqua di Prato
RETI: 4' e 26' Tutino, 29' Masetti.
NOTE: Ammoniti: Pepi, Pepe, Pennisi, Carulli, Cangialosi.
Nella sfida tra La Querce e Lanciotto al Becheroni si capisce fin da subito che il protagonista della partita sarà il direttore di gara, il novizio Bevacqua al suo primo arbitraggio; per due tempi però la sua direzione all'inglese non fa danni. Al 4' i ragazzi di Bandini passano in vantaggio con Tutino che calcia di sinistro sotto la traversa un rasoterra in area. Trascorrono otto minuti ed è sempre il Lanciotto a rimanere in avanti: Franceschini salta tre uomini al limite e scaglia un destro da fuori che si impenna scendendo poi a colpire il palo alla destra di Rondinelli. Lo stesso numero uno di casa protagonista quattro minuti dopo quando l'arbitro, che sta pur lasciando lentamente scivolare la partita nell'anarchia più totale, ravvisa giustamente un calcio di rigore per gli ospiti per un intervento falloso in area su Puggioni. Serra si incarica della battuta dagli undici metri: sinistro potente ma centrale respinto da Rondinelli, che si supera salvando anche in seconda battuta sul nuovo tentativo della stessa Serra. Nella seconda frazione la storia non cambia: Bevacqua stenta a fischiare e il Lanciotto domina la gara raggiungendo il doppio vantaggio. Traversone dentro di Giannini che pesca Tutino sul secondo palo pronto a calciare in porta, Rondinelli può solo toccare. Ancora incolpevole il portiere de La Querce tre minuti dopo, quando respinge bene il bel tiro di Giannini in area ma non può nulla sul gran destro di Masetti, che si insacca dopo aver toccato la parte bassa della traversa. Il duello tra la punta e l'estremo difensore si rinnova più intenso nell'ultimo tempo: al 48' Masetti calcia di prima un cross dalla destra con Rondinelli bravissimo a mettere in angolo di piede così come a sei dal termine a respingere l'ennesima conclusione pericolosa dell'avversario limitando così il passivo. Negli ultimi minuti di gara i ragazzi, che praticamente non diretti sono costretti ad un'autogestione forzata della partita, perdono un po' il controllo ed è solo grazie ai dirigenti che si arriva tranquillamente al finale, peraltro anticipato di qualche minuto, sul risultato di 3 a 0 per gli ospiti. Al termine di un incontro in cui il direttore di gara è apparso indeciso e disorientato, dimostrando inoltre di non conoscere alcune tra le più basilari regole del gioco, c'è da chiedersi se le responsabilità siano veramente da attribuire al signor Bevacqua oppure alla Federazione, che in questa circostanza si è dimostrata in grado solo di lanciare un giovane ed inesperto arbitro in pasto ai ventidue ragazzi in campo. E la partita era tranquilla.
Andrea Caciagli
LA QUERCE: Rondinelli, Felici E., Carulli, Becherucci, Boccianti, Bussone, Campaioli, Pepi, Pennisi, Pepe, Bonacchi, Felici A., Zarcone, Tartoni, Leonardi, Messina, Oriti, Cangialosi. All. Nucciarelli<br >LANCIOTTO: Leporatti, Caldani, Di Noia, Ballistreri, Serra, Giannini, Michelini, Di Gioia, Tutino, Franceschini, Puggioni, Barbieri, Masetti. All. Bandini<br >
ARBITRO: Bevacqua di Prato<br >
RETI: 4' e 26' Tutino, 29' Masetti.<br >NOTE: Ammoniti: Pepi, Pepe, Pennisi, Carulli, Cangialosi.
Nella sfida tra La Querce e Lanciotto al Becheroni si capisce fin da subito che il protagonista della partita sarà il direttore di gara, il novizio Bevacqua al suo primo arbitraggio; per due tempi però la sua direzione all'inglese non fa danni. Al 4' i ragazzi di Bandini passano in vantaggio con Tutino che calcia di sinistro sotto la traversa un rasoterra in area. Trascorrono otto minuti ed è sempre il Lanciotto a rimanere in avanti: Franceschini salta tre uomini al limite e scaglia un destro da fuori che si impenna scendendo poi a colpire il palo alla destra di Rondinelli. Lo stesso numero uno di casa protagonista quattro minuti dopo quando l'arbitro, che sta pur lasciando lentamente scivolare la partita nell'anarchia più totale, ravvisa giustamente un calcio di rigore per gli ospiti per un intervento falloso in area su Puggioni. Serra si incarica della battuta dagli undici metri: sinistro potente ma centrale respinto da Rondinelli, che si supera salvando anche in seconda battuta sul nuovo tentativo della stessa Serra. Nella seconda frazione la storia non cambia: Bevacqua stenta a fischiare e il Lanciotto domina la gara raggiungendo il doppio vantaggio. Traversone dentro di Giannini che pesca Tutino sul secondo palo pronto a calciare in porta, Rondinelli può solo toccare. Ancora incolpevole il portiere de La Querce tre minuti dopo, quando respinge bene il bel tiro di Giannini in area ma non può nulla sul gran destro di Masetti, che si insacca dopo aver toccato la parte bassa della traversa. Il duello tra la punta e l'estremo difensore si rinnova più intenso nell'ultimo tempo: al 48' Masetti calcia di prima un cross dalla destra con Rondinelli bravissimo a mettere in angolo di piede così come a sei dal termine a respingere l'ennesima conclusione pericolosa dell'avversario limitando così il passivo. Negli ultimi minuti di gara i ragazzi, che praticamente non diretti sono costretti ad un'autogestione forzata della partita, perdono un po' il controllo ed è solo grazie ai dirigenti che si arriva tranquillamente al finale, peraltro anticipato di qualche minuto, sul risultato di 3 a 0 per gli ospiti. Al termine di un incontro in cui il direttore di gara è apparso indeciso e disorientato, dimostrando inoltre di non conoscere alcune tra le più basilari regole del gioco, c'è da chiedersi se le responsabilità siano veramente da attribuire al signor Bevacqua oppure alla Federazione, che in questa circostanza si è dimostrata in grado solo di lanciare un giovane ed inesperto arbitro in pasto ai ventidue ragazzi in campo. E la partita era tranquilla.
Andrea Caciagli