• Allievi Professionisti GIR.C
  • Livorno
  • 0 - 1
  • Roma


LIVORNO (3-5-2): Cirelli 5, Morelli 6, Tiritiello 7,5, Diana 6, Stampa 5,5 (62' Favilli 6,5), Simonetti 6, Cannataro 5,5, Borselli 6 (46' Castro 5), Ricci 6, Bruzzi 5,5 (52' Frati 6), Biasci 5,5. A disp.: Panicucci, Macera, Albamonte, Giudici, Cianci. All.: Sergio Zanetti.
ROMA (4-3-3): Proietti Gaffi 7, Balasa 5,5, Somma 7, Calabresi 6, Sammartino 6,5, Tibolla 6, Adamo 6,5 (41' Boldor sv), Pellegrini 6, Njiki Tchoutou 5,5, Vestenicky 6 (59' Verde sv, 66' Di Livio 6), Ferri 7. A disp.: Marchegiani, Montefalcone, Marin, Masciangelo, Shahinas, Battaglia, Berisha. All. Alberto De Rossi.

ARBITRO: Verdenelli di Foligno, coad. da Bercigli sez. Valdarno e Piazza di Trapani.

RETE: 13' Ferri.
NOTE: espulso Cannataro al 93' per proteste.



Per l'ottava giornata di ritorno del campionato Primavera Tim si sfidano in una plumbea giornata livornese il Livorno di mister Zanetti e la Roma di De Rossi. Gambe pesanti, qualche imprecisione subito in partenza e ne esce una partita alla camomilla. La prima sveglia prova a suonarla la Roma con Niki che, bravo ad allargarsi sulla destra, inizialmente scombina un po' la difesa amaranto, ma la sua conclusione è comunque lontana dalla porta difesa da Cirelli, numero uno in sostituzione dell'acciaccato Cipriani. Tuttavia le emozioni sono pochissime, tanto fisico e corsa, tanto pressing che di certo non giova allo spettacolo anche perché le squadre sono cortissime: la difesa a tre del Livorno guidata da Tiritiello non lascia quasi mai un metro agli avversari come allo stesso modo i centrali ospiti incatenano le punte di casa. Insomma sembrerebbe una partita da zero a zero ma al 13' arriva la giocata del singolo della formazione di De Rossi che decide la partita: Ferri riceve sulla sinistra, raffinato controllo e affondo in diagonale che buca secco Cirelli. Colpo terribile che tramortisce come un gancio da pugile la formazione di casa, rintanata nel guscio delimitato dal pressing romano. Al 24' arriva però la prima concreta reazione amaranto con Simonetti che chiama ad un intervento plastico Proietti Gaffi, davvero reattivo nell'occasione, che congela il risultato a favore dei suoi. Livorno che continua a rincorrere per bloccare il possesso palla degli ospiti, ma è davvero complicato riuscire a superare il muro delimitato dai due centrali di difesa della primavera romana. L'ultima occasione prima del riposo passa dai piedi di Giacomo Ricci, numero sette della formazione livornese, che aggancia bene con il sinistro per poi calciare con il destro ben respinto ancora una volta da Proietti Gaffi. Primo tempo che in sostanza finisce così, il Livorno rincorre e prova a graffiare mentre la Roma gestisce rudemente il vantaggio maturato. L'ingresso di Frati nella formazione di casa vivacizza l'attacco ed alza l'asticella della tecnica media della squadra, ma l'unico vero tiro è una punizione a lato al 55'. Dieci minuti dopo la Roma in contropiede cerca il raddoppio con Ferri, ma la conclusione è debole e scalda solo le mani a Cirelli. Tanto centrocampo e sonnolenza in tribuna fino al 77' quando Cannataro innesca il neo entrato Favilli, bravissimo ad apparecchiare la tavola per Castro che a tu per tu con Gaffi si fa ipnotizzare e in diagonale calcia fuori. La partita per il Livorno finisce qui, infatti poco dopo il numero dieci amaranto si fa espellere per proteste e la Roma sfiora su punizione, destro secco di Pellegrini, la rete che avrebbe affossato i ragazzi di Zanetti. Al triplice fischio rimane un po' di rammarico per quell'occasione sprecata da Castro, subentrato a Borselli, e per l'inizio di gara decisamente sottotono. La Roma invece prende tre punti alla fine meritati lasciando scivolare la formazione di casa all'ottavo posto del campionato.
Calciatorepiù: Tiritiello (Livorno): mamma mia che centrale di difesa, che temperamento. Rapido e forte fisicamente, non sembra quasi mai soffrire le avanzate romane e sul gol di certo la colpa non è sua. Ruba la palma di migliore in campo a Ferri, perché a conti fatti l'esterno romano tranne il gol dispensa poco altro.

Lorenzo Menga LIVORNO (3-5-2): Cirelli 5, Morelli 6, Tiritiello 7,5, Diana 6, Stampa 5,5 (62' Favilli 6,5), Simonetti 6, Cannataro 5,5, Borselli 6 (46' Castro 5), Ricci 6, Bruzzi 5,5 (52' Frati 6), Biasci 5,5. A disp.: Panicucci, Macera, Albamonte, Giudici, Cianci. All.: Sergio Zanetti.<br >ROMA (4-3-3): Proietti Gaffi 7, Balasa 5,5, Somma 7, Calabresi 6, Sammartino 6,5, Tibolla 6, Adamo 6,5 (41' Boldor sv), Pellegrini 6, Njiki Tchoutou 5,5, Vestenicky 6 (59' Verde sv, 66' Di Livio 6), Ferri 7. A disp.: Marchegiani, Montefalcone, Marin, Masciangelo, Shahinas, Battaglia, Berisha. All. Alberto De Rossi.<br > ARBITRO: Verdenelli di Foligno, coad. da Bercigli sez. Valdarno e Piazza di Trapani.<br > RETE: 13' Ferri.<br >NOTE: espulso Cannataro al 93' per proteste. Per l'ottava giornata di ritorno del campionato Primavera Tim si sfidano in una plumbea giornata livornese il Livorno di mister Zanetti e la Roma di De Rossi. Gambe pesanti, qualche imprecisione subito in partenza e ne esce una partita alla camomilla. La prima sveglia prova a suonarla la Roma con Niki che, bravo ad allargarsi sulla destra, inizialmente scombina un po' la difesa amaranto, ma la sua conclusione &egrave; comunque lontana dalla porta difesa da Cirelli, numero uno in sostituzione dell'acciaccato Cipriani. Tuttavia le emozioni sono pochissime, tanto fisico e corsa, tanto pressing che di certo non giova allo spettacolo anche perch&eacute; le squadre sono cortissime: la difesa a tre del Livorno guidata da Tiritiello non lascia quasi mai un metro agli avversari come allo stesso modo i centrali ospiti incatenano le punte di casa. Insomma sembrerebbe una partita da zero a zero ma al 13' arriva la giocata del singolo della formazione di De Rossi che decide la partita: Ferri riceve sulla sinistra, raffinato controllo e affondo in diagonale che buca secco Cirelli. Colpo terribile che tramortisce come un gancio da pugile la formazione di casa, rintanata nel guscio delimitato dal pressing romano. Al 24' arriva per&ograve; la prima concreta reazione amaranto con Simonetti che chiama ad un intervento plastico Proietti Gaffi, davvero reattivo nell'occasione, che congela il risultato a favore dei suoi. Livorno che continua a rincorrere per bloccare il possesso palla degli ospiti, ma &egrave; davvero complicato riuscire a superare il muro delimitato dai due centrali di difesa della primavera romana. L'ultima occasione prima del riposo passa dai piedi di Giacomo Ricci, numero sette della formazione livornese, che aggancia bene con il sinistro per poi calciare con il destro ben respinto ancora una volta da Proietti Gaffi. Primo tempo che in sostanza finisce cos&igrave;, il Livorno rincorre e prova a graffiare mentre la Roma gestisce rudemente il vantaggio maturato. L'ingresso di Frati nella formazione di casa vivacizza l'attacco ed alza l'asticella della tecnica media della squadra, ma l'unico vero tiro &egrave; una punizione a lato al 55'. Dieci minuti dopo la Roma in contropiede cerca il raddoppio con Ferri, ma la conclusione &egrave; debole e scalda solo le mani a Cirelli. Tanto centrocampo e sonnolenza in tribuna fino al 77' quando Cannataro innesca il neo entrato Favilli, bravissimo ad apparecchiare la tavola per Castro che a tu per tu con Gaffi si fa ipnotizzare e in diagonale calcia fuori. La partita per il Livorno finisce qui, infatti poco dopo il numero dieci amaranto si fa espellere per proteste e la Roma sfiora su punizione, destro secco di Pellegrini, la rete che avrebbe affossato i ragazzi di Zanetti. Al triplice fischio rimane un po' di rammarico per quell'occasione sprecata da Castro, subentrato a Borselli, e per l'inizio di gara decisamente sottotono. La Roma invece prende tre punti alla fine meritati lasciando scivolare la formazione di casa all'ottavo posto del campionato.<br ><b>Calciatorepi&ugrave;: Tiritiello (Livorno)</b>: mamma mia che centrale di difesa, che temperamento. Rapido e forte fisicamente, non sembra quasi mai soffrire le avanzate romane e sul gol di certo la colpa non &egrave; sua. Ruba la palma di migliore in campo a Ferri, perch&eacute; a conti fatti l'esterno romano tranne il gol dispensa poco altro. Lorenzo Menga




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