• Finali Juniores
  • Jolly Montemurlo
  • 2 - 1
  • ProLivorno Sorgenti


JOLLY E MONTEMURLO (4-3-3): Pedaggi; Guidotti, Bambagioni, Bacci, Bacco; Lupetti, Fatina (56' Bani), Sardini; Biagioni (82' Borselli), Morosi (73' Settesoldi), Marcantuono. A disp.: Evi, Sogni, Innocenti, Bianchi. All.: Filippo Ermini.
PRO LIVORNO SORGENTI (4-3-1-2): Rosato, Nuti, Lenzi, Postolache (89' Catarzi), Bonomo (84' Tuccoli); Gennari, Colombo (70' Lepori), Chichizola; Rossi; Pini, Lambardi. A disp.: Spagnoli, Falleni, Casali, Imbrogiano. All.: David Tarquini.

ARBITRO: Alessio D'Amato di Siena, coad. da Pietro Casale e Nicola Cavini di Siena.

RETI: 36' Morosi, 60' Pini, 69' Sardini.
NOTE: ammoniti Bonomo al 42', Colombo al 43', Marcantuono al 49', Sardini al 58'. Espulso Chichizola all'80'. Corner 4-5. Recupero 3'+4'.



LE PAGELLE
Jolly e Montemurlo
Pedaggi: 6.5 Sempre ben piazzato tra i pali: non è chiamato a miracoli, ma è pronto in uscita quando gli attaccanti labronici lo chiamano in causa.
Guidotti: 6/7 Reattivo e dinamico, nel recupero continua a correre e ad inserirsi come se la gara fosse cominciata da due minuti. Provvidenziale in due occasioni nel primo tempo, chiude sempre efficacemente la diagonale.
Bacco: 6+ A sinistra deve fare i conti con la rapidità di Pini, ma non sfigura affatto; preoccupato soprattutto di contenere, se la cava bene sia nel primo tempo che nella ripresa, quando Tarquini sposta Chichizola a destra e i livornesi spingono molto dalla sua parte.
Farina: 6.5 Il fuoriquota è spesso aggredito dal pressing livornese e non sempre può ragionare come vorrebbe quando ha la palla tra i piedi. Comunque prezioso per gli equilibri della squadra nel primo tempo. 56' Bani: 6.5 Entra con la squadra in apnea e bada soprattutto a recuperare palloni davanti alla difesa. Compito che esegue con profitto, crescendo nei minuti finali.
Bacci: 6.5 Un paio di sbandate in una gara comunque positiva al centro della difesa: fa valere i suoi centimetri e mostra grande senso della posizione, risultando insuperabile nella ripresa.
Bambagioni: 7 Elegante e puntuale, al fianco di Bacci il '94 guida il reparto difensivo con autorità, senza concedersi il minimo errore nell'arco dei novanta minuti.
Lupetti: 6/7 Ottima partenza: nel vivace duello con i dirimpettai avversari, si fa apprezzare per la sua capacità di inserimento. Nel secondo tempo rimane ancorato nella sua metà campo, ma continua a correre senza mai rallentare e calcia la punizione poi raccolta da Sardini.
Sardini: 7 Non in perfette condizioni, stringe i denti ed offre un contributo prezioso. Dopo un primo tempo contraddistinto da continue interdizioni e ficcanti percussioni centrali, come Lupetti stringe i denti in copertura nella ripresa e segna una rete troppo importante per non valere il sette in pagella.
Morosi: 7 Come ariete offensivo, deve giocare soprattutto spalle alla porta e favorire gli inserimenti dei compagni. Riceve pochi palloni giocabili in area, così tira fuori dal cilindro la rete del vantaggio con una giocata sopraffina. Poche occasioni per lasciare il segno nella ripresa. 73' Settesoldi: sv.
Marcantuono: 6.5 Largo a sinistra non concede un attimo di relax a Nuti: quando il Jolly riparte le sue qualità fanno molto comodo. Accusa qualche pausa, soprattutto nella ripresa, ma torna a farsi sentire nel finale.
Biagioni: 6+ Cercato poco, è spesso impegnato (con profitto) a contenere i continui inserimenti di Bonomo. Partecipa comunque a molte ripartenze biancorosse, nelle quali dialoga bene con Morosi. 82' Borselli: sv. Imbottisce il centrocampo nel finale.
Pro Livorno Sorgenti
Rosato: 6+ Sorpreso dal tiro di Morosi e dalla deviazione di Sardini, per il resto non è spesso chiamato in causa; bravo nel primo tempo in un'uscita fuori dai pali su Marcantuono.
Nuti: 6.5 Il terzino destro è spesso chiamato a partecipare alla costruzione della manovra e non si tira indietro. Il dirimpettaio Marcantuono lo punta spesso e lui, pur costretto agli straordinari, perde pochissimi duelli.
Bonomo: 6/7 Percorre chilometri sulla fascia sinistra; oltre a contenere bene Biagioni, diventa centrocampista aggiunto nella ripresa, andando anche al tiro. 84' Tuccoli: sv. Rinforza il reparto offensivo nel finale.
Colombo: 6/7 Cervello della squadra, davanti alla difesa non si tira mai indietro e prova sempre a giocare palla a terra (e a due tocchi). Dopo un buon primo tempo, parte forte in avvio di ripresa, poi accusa forse un po' di stanchezza. 70' Lepori: 6.5 Energie fresche a centrocampo.
Postolache: 6.5 Forza fisica e senso tattico al centro della difesa. Fa valere la sua esperienza, anche se il tridente pratese in qualche occasione riesce a sorprenderlo. 89' Catarzi: sv.
Lenzi: 6/7 Pochissime sbavature: il centrale labronico conferma tutta la sua affidabilità. È il primo a far ripartire la manovra e comanda il reparto con autorità, cavandosela bene sia nell'uno contro uno che sui palloni alti.
Gennari: 6.5 Parte fortissimo, inserendosi a raffica nella metà campo avversaria. Col passare dei minuti arretra il raggio di azione, ma rimane nel vivo del gioco. Dopo aver speso molto, cala inevitabilmente nel finale.
Chichizola: 6/7 Prova di grande spessore a centrocampo, dove fa di tutto. Recupera palloni, gioca semplice ma anche inventa interessanti verticalizzazioni. Nella ripresa, spostato a destra, dopo aver cambiato passo alla squadra, rimedia un rosso per un'entrata in ritardo (ma non cattiva) e con una sportività che merita di essere rimarcata, chiede scusa a tutti, sia in campo che a fine gara.
Lambardi: 6+ Il bomber è sempre lì in agguato, ma stavolta non trova la zampata vincente, ben controllato dalla retroguardia pratese. Al 90' calcia potente col destro per il possibile pareggio, ma angola poco e Pedaggi para centrale.
Rossi: 6/7 Sempre bravo a proporsi al portatore di palla, giocando tra le linee riesce non soltanto ad ispirare i compagni con interessanti assist (su tutti quello per il gol di Pini), ma è bravo anche ad attaccare i portatori di palla avversari.
Pini: 6.5 Ben contenuto dalla difesa pratese nel primo tempo, partendo largo da destra, confeziona soltanto un assist che Guidotti riesce a neutralizzare. Cresce nella ripresa quando la sua squadra presidia la metà campo avversaria, e trova anche la rete della speranza nell'unica palla capitatagli.
Arbitro
D'Amato di Siena: 6/7 Inverte qualche punizione, ma nel complesso non si fa mai sfuggire di mano la partita. Unico dubbio, l'occasione del pareggio livornese, quando è l'assistente Casale comunque a giudicare regolare la posizione di Pini. Un episodio che soltanto la moviola potrebbe chiarire.
IL COMMENTO
Non si può essere in due a sognare al termine di una semifinale secca. In una gara come questa, anche una coccinella che si posa sulla spalla di una delle due contendenti può far pendere in modo decisivo l'ago della bilancia. Pur consapevoli di ciò, Jolly e Montemurlo e Pro Livorno Sorgenti si affrontano sul manto verde (folto, anche se con l'erba -servendosi di un'espressione pizzuliana - leggermente troppo alta) dell'Osvaldo Martini di Castelfranco senza molti freni inibitori. Nei primi minuti è complicato annotarsi il modulo dei livornesi. Davanti alla difesa a quattro, rinforzata da Postolache, agiscono come schermo protettivo (ma anche come fonte inesauribile di gioco) Colombo e Chichizola, mentre Gennari è talmente portato ad inserirsi da far sembrare il modulo un 4-2-fantasia, con Rossi, Lambardi e Pini pronti a scambiarsi la posizione. Più chiaro, invece, lo schieramento dei ragazzi di Ermini, in campo con un 4-3-3 nel quale Biagioni e Marcantuono (esterni d'attacco) giocano larghissimi, favorendo gli inserimenti degli interni di centrocampo Lupetti e Sardini. Al 2' il primo tiro in porta è un mancino di Rossi che su calcio di punizione chiama Pedaggi alla deviazione in corner. Al 9' D'Amato rileva un fallo su Marcantuono accanto al vertice sinistro dell'area: la punizione è affidata al destro di Farina che manda di poco alto sopra la traversa. Col passare dei minuti, anche se gli attaccanti ospiti hanno come compito non dare punti di riferimento agli avversari, la furia di Gennari e compagni si attenua e diventa palese come il modulo progettato da Tarquini sia un 4-3-1-2: Gennari agisce al fianco di Colombo, mentre Rossi è la mezza punta, chiamata ad ispirare i rapidi Lambardi e Pini; i due attaccanti, non avendo un fisico da guardia svizzera, cercando di partire larghi per sfruttare la loro rapidità e per dare modo allo stesso fantasista di inserirsi centralmente. L'equilibrio non è scalfito dal trascorrere dei minuti: se i pratesi cercano spesso verticalizzazioni rapide (ma sempre palla a terra), i livornesi si affidano alle geometrie dei tre mediani per avvicinare la porta di Pedaggi, ma nessun portiere è impegnato fino al 21': un lancio da centrocampo di Postolache sorprende Bacci, che devia di testa senza riuscire a rinviare; Pini è in agguato e da destra serve al centro un pallone prelibato, ma Lambardi è anticipato dal provvidenziale intervento di Guidotti e poi la difesa del Jolly libera. Al 25' Chichizola (che cresce a vista d'occhio col passare dei minuti) lancia Lambardi, ma la velocità del numero 9 labronico è disinnescata dalla buona chiusura di Guidotti e Bambagioni. Anche se la Pro Livorno Sorgenti imposta con più continuità, le fiammate offensive del tridente di Ermini tengono la partita in perfetto equilibrio. Fino al 36', quando il Jolly e Montemurlo si porta in vantaggio: un lancio da centrocampo imbecca Morosi che ha un perfetto controllo, salta elegantemente Lenzi e dal limite fa partire un sinistro dalla precisione chirurgica che, passando imprendibile alla sinistra di Rosato, gonfia la rete. La partita si infiamma e il Jolly potrebbe colpire di nuovo tre minuti più tardi: Lupetti serve Marcantuono a sinistra, il numero 10, in posizione regolare, si lascia alle spalle tutti i difensori e dal fondo prova a crossare, ma Rosato, che sembrava fuori posizione, aggancia il pallone con la mano destra e mette in corner. La reazione livornese tarda ad arrivare e così le ultime occasioni del primo tempo sono ancora del Jolly: dopo una punizione di Farina sulla barriera, Marcantuono calcia di poco alta la ribattuta; in pieno recupero (anzi a recupero scaduto) D'Amato lascia battere ugualmente la punizione e Rosato è ben piazzato sul nuovo destro di Farina.
Nel secondo tempo arriva, veemente, la reazione che non si era vista nel primo tempo: i ragazzi di Tarquini prendono in mano la partita e costringono il Jolly nella sua metà campo. Già dai primi minuti la mossa di spostare Chichizola a destra è proficua: il centrocampista dà profondità all'azione e aggiunge rifornimenti, oltre a quelli del mancino Rossi, alla coppia Pini-Lambardi. Al 51' il mancino di Rossi taglia al centro una punizione che, senza trovare deviazioni, sfila sul fondo. Al 53' altro calcio piazzato di Rossi, che stavolta calcia direttamente in porta: dopo aver scavalcato la barriera, la traiettoria cala improvvisamente e accarezza la parte superiore della traversa. Il Jolly e Montemurlo non riesce a ripartire, ma in difesa riesce a rintuzzare molto bene l'arrembaggio livornese. Al 60' però ecco il pari: per un fallo di Guidotti su Bonomo, D'Amato assegna una punizione al limite dell'area, spostata sulla sinistra; Rossi tocca per Chichizola, il cui destro è ribattuto; la sfera torna sui piedi di Rossi che pennella al centro un cross prelibato; Pini e altri tre compagni sono soli davanti a Pedaggi e il numero 11 stacca bene di testa siglando la rete del pari. Vibranti proteste del Jolly per un sospetto fuorigioco, ma l'assistente Casale (che è posizionato meglio di tutti: diamogli fiducia..) giudica che l'attaccante labronico si sia inserito da dietro e non alza la bandierina. È un momentaccio per il Jolly: i Livornesi, sulle ali dell'entusiasmo, premono e cercano il raddoppio. Al 65' su una punizione di Chichizola, Lambardi sfiora soltanto, ma Pedaggi non si fa ingannare e blocca. Due minuti più tardi ancora Chichizola serve Rossi, fermato dalla pronta uscita a terra del portiere del Jolly. Nel momento migliore della Pro Livorno Sorgenti, non appena tira fuori la testa dal guscio, la squadra di Ermini colpisce: su una punizione da sinistra sulla tre-quarti, Lupetti crossa al centro, un giocatore pratese sfiora prima che la palla rimbalzi su Sardini, bravo ad indirizzarla alla destra di Rosato per il due a uno. I ragazzi di Tarquini non accusano troppo il colpo e tornano ad affacciarsi in avanti al 73', quando Chichizola serve Rossi, che alza un campanile poi sventato dalla difesa pratese. Due minuti più tardi un cross di Pini, dopo il velo di Lambardi, viene raccolto al volo da Bonomo, che conclude di poco alto. La rimonta della Pro Livorno Sorgenti si complica all'80', quando (dopo un fallo di Rossi non sanzionato per la norma del vantaggio), D'Amato estrae subito il rosso per Chichizola, autore di un fallo su Marcantuono. In dieci i ragazzi di Tarquini perdono un po' di smalto, ma non si arrendono. E ci provano fino all'ultimo: l'occasione per il due a due capita a bomber Lambardi che, sugli sviluppi di una punizione del solito Rossi, calcia in porta a botta sicura dopo un rimpallo, ma Pedaggi blocca la potente conclusione centrale. Durante il recupero, l'ultima occasione è per il Jolly: Sardini parte in percussione, salta Lenzi ma, anziché servire Marcantuono, conclude senza inquadrare lo specchio. Il Jolly rimane impeccabile in difesa fino allo scadere e al triplice fischio esulta per la conquista della finalissima. Esce a testa alta la Pro Livorno Sorgenti: complimenti ai ragazzi livornesi, che oltre ad aver espresso un bel calcio, oltre ad aver offerto una veemente reazione nel secondo tempo, hanno mostrato maturità e serenità nell'accettare la sconfitta. Non è poco, di questi tempi. Complimenti anche alla società labronica: se è vero che non c'è due senza tre, tanto vale riprovarci la prossima stagione. E ovviamente complimenti ai ragazzi di Ermini, capaci di giocare una finale perfetta: a parte la flessione in avvio di ripresa, il Jolly è stato tatticamente impeccabile e ha avuto il grande merito di colpire nei due momenti clou della partita: e così per la formazione pratese il sogno continua...
Cosimo Di Bari
Le interviste
Ho lo sguardo fisso sul manto erboso dell'Osvaldo Martini, il tecnico labronico David Tarquini. La semifinale, forse, gli scorre davanti agli occhi, mentre ci avviciniamo per chiedergli un commento sulla gara. Abbiamo disputato una prestazione positiva: la squadra ha fatto il suo. Ci è mancata soltanto un po' di incisività in attacco . Oltre all'ottimo avvio di ripresa, anche nel primo tempo la sua squadra non aveva demeritato. Nel primo, dato che non abbiamo un attaccante di riferimento, abbiamo cercato di sfruttare gli inserimenti di Rossi e Gennari; la squadra si è comportata bene, anche in fase di non possesso di palla, aggredendo i mediani avversari e impedendogli di costruire gioco. Peccato per la rete subita, sugli sviluppi di un lancio lungo. Comunque nel secondo tempo la squadra ha preso in mano la partita, fino a quando non abbiamo trovato il pareggio. Fisicamente abbiamo dimostrato di stare molto bene. Poi dopo l'espulsione è diventato tutto più difficile, anche se la squadra ha avuto l'occasione per il pareggio con Lambardi .
Salta di gioia Filippo Ermini: il suo Jolly è in finale. Abbiamo giocato una gran partita, contro un avversario forte. Forse sul piano del gioco la Pro Livorno Sorgenti ha fatto qualcosa in più di noi, ma abbiamo giocato una gara di grande cuore e carattere, con grande compattezza. Dopo la vittoria del girone, abbiamo raggiunto la finale: per noi era un traguardo impensabile, ma adesso siamo lì e ci crediamo. I ragazzi sentivano la partita, ma tatticamente hanno interpretato molto bene il primo tempo . Cosa è successo in avvio di ripresa? Abbiamo avuto un black out. Loro sono cresciuti, mentre noi abbiamo avuto un calo mentale. Poi nel momento migliore dei nostri avversari siamo stati bravi a colpire nell'episodio decisivo e la partita è cambiata. Vorrei fare i complimenti ai miei ragazzi, che sono stati straordinari, ma anche alla Pro Livorno Sorgenti, una grande squadra e una grande società, che sta lavorando

C.D.B. JOLLY E MONTEMURLO (4-3-3): Pedaggi; Guidotti, Bambagioni, Bacci, Bacco; Lupetti, Fatina (56' Bani), Sardini; Biagioni (82' Borselli), Morosi (73' Settesoldi), Marcantuono. A disp.: Evi, Sogni, Innocenti, Bianchi. All.: Filippo Ermini.<br >PRO LIVORNO SORGENTI (4-3-1-2): Rosato, Nuti, Lenzi, Postolache (89' Catarzi), Bonomo (84' Tuccoli); Gennari, Colombo (70' Lepori), Chichizola; Rossi; Pini, Lambardi. A disp.: Spagnoli, Falleni, Casali, Imbrogiano. All.: David Tarquini.<br > ARBITRO: Alessio D'Amato di Siena, coad. da Pietro Casale e Nicola Cavini di Siena.<br > RETI: 36' Morosi, 60' Pini, 69' Sardini.<br >NOTE: ammoniti Bonomo al 42', Colombo al 43', Marcantuono al 49', Sardini al 58'. Espulso Chichizola all'80'. Corner 4-5. Recupero 3'+4'. LE PAGELLE<br >Jolly e Montemurlo<br ><b>Pedaggi: 6.5</b> Sempre ben piazzato tra i pali: non &egrave; chiamato a miracoli, ma &egrave; pronto in uscita quando gli attaccanti labronici lo chiamano in causa.<br ><b>Guidotti: 6/7</b> Reattivo e dinamico, nel recupero continua a correre e ad inserirsi come se la gara fosse cominciata da due minuti. Provvidenziale in due occasioni nel primo tempo, chiude sempre efficacemente la diagonale.<br ><b>Bacco: 6+</b> A sinistra deve fare i conti con la rapidit&agrave; di Pini, ma non sfigura affatto; preoccupato soprattutto di contenere, se la cava bene sia nel primo tempo che nella ripresa, quando Tarquini sposta Chichizola a destra e i livornesi spingono molto dalla sua parte.<br ><b>Farina: 6.5</b> Il fuoriquota &egrave; spesso aggredito dal pressing livornese e non sempre pu&ograve; ragionare come vorrebbe quando ha la palla tra i piedi. Comunque prezioso per gli equilibri della squadra nel primo tempo. <b>56' Bani: 6.5</b> Entra con la squadra in apnea e bada soprattutto a recuperare palloni davanti alla difesa. Compito che esegue con profitto, crescendo nei minuti finali.<br ><b>Bacci: 6.5</b> Un paio di sbandate in una gara comunque positiva al centro della difesa: fa valere i suoi centimetri e mostra grande senso della posizione, risultando insuperabile nella ripresa.<br ><b>Bambagioni: 7</b> Elegante e puntuale, al fianco di Bacci il '94 guida il reparto difensivo con autorit&agrave;, senza concedersi il minimo errore nell'arco dei novanta minuti.<br ><b>Lupetti: 6/7</b> Ottima partenza: nel vivace duello con i dirimpettai avversari, si fa apprezzare per la sua capacit&agrave; di inserimento. Nel secondo tempo rimane ancorato nella sua met&agrave; campo, ma continua a correre senza mai rallentare e calcia la punizione poi raccolta da Sardini.<br ><b>Sardini: 7</b> Non in perfette condizioni, stringe i denti ed offre un contributo prezioso. Dopo un primo tempo contraddistinto da continue interdizioni e ficcanti percussioni centrali, come Lupetti stringe i denti in copertura nella ripresa e segna una rete troppo importante per non valere il sette in pagella.<br ><b>Morosi: 7</b> Come ariete offensivo, deve giocare soprattutto spalle alla porta e favorire gli inserimenti dei compagni. Riceve pochi palloni giocabili in area, cos&igrave; tira fuori dal cilindro la rete del vantaggio con una giocata sopraffina. Poche occasioni per lasciare il segno nella ripresa. <b>73' Settesoldi: sv.</b><br ><b>Marcantuono: 6.5</b> Largo a sinistra non concede un attimo di relax a Nuti: quando il Jolly riparte le sue qualit&agrave; fanno molto comodo. Accusa qualche pausa, soprattutto nella ripresa, ma torna a farsi sentire nel finale. <br ><b>Biagioni: 6+</b> Cercato poco, &egrave; spesso impegnato (con profitto) a contenere i continui inserimenti di Bonomo. Partecipa comunque a molte ripartenze biancorosse, nelle quali dialoga bene con Morosi. <b>82' Borselli: sv.</b> Imbottisce il centrocampo nel finale.<br >Pro Livorno Sorgenti<br ><b>Rosato: 6+</b> Sorpreso dal tiro di Morosi e dalla deviazione di Sardini, per il resto non &egrave; spesso chiamato in causa; bravo nel primo tempo in un'uscita fuori dai pali su Marcantuono.<br ><b>Nuti: 6.5</b> Il terzino destro &egrave; spesso chiamato a partecipare alla costruzione della manovra e non si tira indietro. Il dirimpettaio Marcantuono lo punta spesso e lui, pur costretto agli straordinari, perde pochissimi duelli.<br ><b>Bonomo: 6/7</b> Percorre chilometri sulla fascia sinistra; oltre a contenere bene Biagioni, diventa centrocampista aggiunto nella ripresa, andando anche al tiro. 84' Tuccoli: sv. Rinforza il reparto offensivo nel finale.<br ><b>Colombo: 6/7</b> Cervello della squadra, davanti alla difesa non si tira mai indietro e prova sempre a giocare palla a terra (e a due tocchi). Dopo un buon primo tempo, parte forte in avvio di ripresa, poi accusa forse un po' di stanchezza. 70' Lepori: 6.5 Energie fresche a centrocampo.<br ><b>Postolache: 6.5</b> Forza fisica e senso tattico al centro della difesa. Fa valere la sua esperienza, anche se il tridente pratese in qualche occasione riesce a sorprenderlo. <b>89' Catarzi: sv.</b><br ><b>Lenzi: 6/7</b> Pochissime sbavature: il centrale labronico conferma tutta la sua affidabilit&agrave;. &Egrave; il primo a far ripartire la manovra e comanda il reparto con autorit&agrave;, cavandosela bene sia nell'uno contro uno che sui palloni alti. <br ><b>Gennari: 6.5</b> Parte fortissimo, inserendosi a raffica nella met&agrave; campo avversaria. Col passare dei minuti arretra il raggio di azione, ma rimane nel vivo del gioco. Dopo aver speso molto, cala inevitabilmente nel finale.<br ><b>Chichizola: 6/7</b> Prova di grande spessore a centrocampo, dove fa di tutto. Recupera palloni, gioca semplice ma anche inventa interessanti verticalizzazioni. Nella ripresa, spostato a destra, dopo aver cambiato passo alla squadra, rimedia un rosso per un'entrata in ritardo (ma non cattiva) e con una sportivit&agrave; che merita di essere rimarcata, chiede scusa a tutti, sia in campo che a fine gara. <br ><b>Lambardi: 6+</b> Il bomber &egrave; sempre l&igrave; in agguato, ma stavolta non trova la zampata vincente, ben controllato dalla retroguardia pratese. Al 90' calcia potente col destro per il possibile pareggio, ma angola poco e Pedaggi para centrale.<br ><b>Rossi: 6/7</b> Sempre bravo a proporsi al portatore di palla, giocando tra le linee riesce non soltanto ad ispirare i compagni con interessanti assist (su tutti quello per il gol di Pini), ma &egrave; bravo anche ad attaccare i portatori di palla avversari.<br ><b>Pini: 6.5</b> Ben contenuto dalla difesa pratese nel primo tempo, partendo largo da destra, confeziona soltanto un assist che Guidotti riesce a neutralizzare. Cresce nella ripresa quando la sua squadra presidia la met&agrave; campo avversaria, e trova anche la rete della speranza nell'unica palla capitatagli.<br >Arbitro<br ><b>D'Amato di Siena: 6/7</b> Inverte qualche punizione, ma nel complesso non si fa mai sfuggire di mano la partita. Unico dubbio, l'occasione del pareggio livornese, quando &egrave; l'assistente Casale comunque a giudicare regolare la posizione di Pini. Un episodio che soltanto la moviola potrebbe chiarire.<br >IL COMMENTO<br >Non si pu&ograve; essere in due a sognare al termine di una semifinale secca. In una gara come questa, anche una coccinella che si posa sulla spalla di una delle due contendenti pu&ograve; far pendere in modo decisivo l'ago della bilancia. Pur consapevoli di ci&ograve;, Jolly e Montemurlo e Pro Livorno Sorgenti si affrontano sul manto verde (folto, anche se con l'erba -servendosi di un'espressione pizzuliana - leggermente troppo alta) dell'Osvaldo Martini di Castelfranco senza molti freni inibitori. Nei primi minuti &egrave; complicato annotarsi il modulo dei livornesi. Davanti alla difesa a quattro, rinforzata da Postolache, agiscono come schermo protettivo (ma anche come fonte inesauribile di gioco) Colombo e Chichizola, mentre Gennari &egrave; talmente portato ad inserirsi da far sembrare il modulo un 4-2-fantasia, con Rossi, Lambardi e Pini pronti a scambiarsi la posizione. Pi&ugrave; chiaro, invece, lo schieramento dei ragazzi di Ermini, in campo con un 4-3-3 nel quale Biagioni e Marcantuono (esterni d'attacco) giocano larghissimi, favorendo gli inserimenti degli interni di centrocampo Lupetti e Sardini. Al 2' il primo tiro in porta &egrave; un mancino di Rossi che su calcio di punizione chiama Pedaggi alla deviazione in corner. Al 9' D'Amato rileva un fallo su Marcantuono accanto al vertice sinistro dell'area: la punizione &egrave; affidata al destro di Farina che manda di poco alto sopra la traversa. Col passare dei minuti, anche se gli attaccanti ospiti hanno come compito non dare punti di riferimento agli avversari, la furia di Gennari e compagni si attenua e diventa palese come il modulo progettato da Tarquini sia un 4-3-1-2: Gennari agisce al fianco di Colombo, mentre Rossi &egrave; la mezza punta, chiamata ad ispirare i rapidi Lambardi e Pini; i due attaccanti, non avendo un fisico da guardia svizzera, cercando di partire larghi per sfruttare la loro rapidit&agrave; e per dare modo allo stesso fantasista di inserirsi centralmente. L'equilibrio non &egrave; scalfito dal trascorrere dei minuti: se i pratesi cercano spesso verticalizzazioni rapide (ma sempre palla a terra), i livornesi si affidano alle geometrie dei tre mediani per avvicinare la porta di Pedaggi, ma nessun portiere &egrave; impegnato fino al 21': un lancio da centrocampo di Postolache sorprende Bacci, che devia di testa senza riuscire a rinviare; Pini &egrave; in agguato e da destra serve al centro un pallone prelibato, ma Lambardi &egrave; anticipato dal provvidenziale intervento di Guidotti e poi la difesa del Jolly libera. Al 25' Chichizola (che cresce a vista d'occhio col passare dei minuti) lancia Lambardi, ma la velocit&agrave; del numero 9 labronico &egrave; disinnescata dalla buona chiusura di Guidotti e Bambagioni. Anche se la Pro Livorno Sorgenti imposta con pi&ugrave; continuit&agrave;, le fiammate offensive del tridente di Ermini tengono la partita in perfetto equilibrio. Fino al 36', quando il Jolly e Montemurlo si porta in vantaggio: un lancio da centrocampo imbecca Morosi che ha un perfetto controllo, salta elegantemente Lenzi e dal limite fa partire un sinistro dalla precisione chirurgica che, passando imprendibile alla sinistra di Rosato, gonfia la rete. La partita si infiamma e il Jolly potrebbe colpire di nuovo tre minuti pi&ugrave; tardi: Lupetti serve Marcantuono a sinistra, il numero 10, in posizione regolare, si lascia alle spalle tutti i difensori e dal fondo prova a crossare, ma Rosato, che sembrava fuori posizione, aggancia il pallone con la mano destra e mette in corner. La reazione livornese tarda ad arrivare e cos&igrave; le ultime occasioni del primo tempo sono ancora del Jolly: dopo una punizione di Farina sulla barriera, Marcantuono calcia di poco alta la ribattuta; in pieno recupero (anzi a recupero scaduto) D'Amato lascia battere ugualmente la punizione e Rosato &egrave; ben piazzato sul nuovo destro di Farina.<br >Nel secondo tempo arriva, veemente, la reazione che non si era vista nel primo tempo: i ragazzi di Tarquini prendono in mano la partita e costringono il Jolly nella sua met&agrave; campo. Gi&agrave; dai primi minuti la mossa di spostare Chichizola a destra &egrave; proficua: il centrocampista d&agrave; profondit&agrave; all'azione e aggiunge rifornimenti, oltre a quelli del mancino Rossi, alla coppia Pini-Lambardi. Al 51' il mancino di Rossi taglia al centro una punizione che, senza trovare deviazioni, sfila sul fondo. Al 53' altro calcio piazzato di Rossi, che stavolta calcia direttamente in porta: dopo aver scavalcato la barriera, la traiettoria cala improvvisamente e accarezza la parte superiore della traversa. Il Jolly e Montemurlo non riesce a ripartire, ma in difesa riesce a rintuzzare molto bene l'arrembaggio livornese. Al 60' per&ograve; ecco il pari: per un fallo di Guidotti su Bonomo, D'Amato assegna una punizione al limite dell'area, spostata sulla sinistra; Rossi tocca per Chichizola, il cui destro &egrave; ribattuto; la sfera torna sui piedi di Rossi che pennella al centro un cross prelibato; Pini e altri tre compagni sono soli davanti a Pedaggi e il numero 11 stacca bene di testa siglando la rete del pari. Vibranti proteste del Jolly per un sospetto fuorigioco, ma l'assistente Casale (che &egrave; posizionato meglio di tutti: diamogli fiducia..) giudica che l'attaccante labronico si sia inserito da dietro e non alza la bandierina. &Egrave; un momentaccio per il Jolly: i Livornesi, sulle ali dell'entusiasmo, premono e cercano il raddoppio. Al 65' su una punizione di Chichizola, Lambardi sfiora soltanto, ma Pedaggi non si fa ingannare e blocca. Due minuti pi&ugrave; tardi ancora Chichizola serve Rossi, fermato dalla pronta uscita a terra del portiere del Jolly. Nel momento migliore della Pro Livorno Sorgenti, non appena tira fuori la testa dal guscio, la squadra di Ermini colpisce: su una punizione da sinistra sulla tre-quarti, Lupetti crossa al centro, un giocatore pratese sfiora prima che la palla rimbalzi su Sardini, bravo ad indirizzarla alla destra di Rosato per il due a uno. I ragazzi di Tarquini non accusano troppo il colpo e tornano ad affacciarsi in avanti al 73', quando Chichizola serve Rossi, che alza un campanile poi sventato dalla difesa pratese. Due minuti pi&ugrave; tardi un cross di Pini, dopo il velo di Lambardi, viene raccolto al volo da Bonomo, che conclude di poco alto. La rimonta della Pro Livorno Sorgenti si complica all'80', quando (dopo un fallo di Rossi non sanzionato per la norma del vantaggio), D'Amato estrae subito il rosso per Chichizola, autore di un fallo su Marcantuono. In dieci i ragazzi di Tarquini perdono un po' di smalto, ma non si arrendono. E ci provano fino all'ultimo: l'occasione per il due a due capita a bomber Lambardi che, sugli sviluppi di una punizione del solito Rossi, calcia in porta a botta sicura dopo un rimpallo, ma Pedaggi blocca la potente conclusione centrale. Durante il recupero, l'ultima occasione &egrave; per il Jolly: Sardini parte in percussione, salta Lenzi ma, anzich&eacute; servire Marcantuono, conclude senza inquadrare lo specchio. Il Jolly rimane impeccabile in difesa fino allo scadere e al triplice fischio esulta per la conquista della finalissima. Esce a testa alta la Pro Livorno Sorgenti: complimenti ai ragazzi livornesi, che oltre ad aver espresso un bel calcio, oltre ad aver offerto una veemente reazione nel secondo tempo, hanno mostrato maturit&agrave; e serenit&agrave; nell'accettare la sconfitta. Non &egrave; poco, di questi tempi. Complimenti anche alla societ&agrave; labronica: se &egrave; vero che non c'&egrave; due senza tre, tanto vale riprovarci la prossima stagione. E ovviamente complimenti ai ragazzi di Ermini, capaci di giocare una finale perfetta: a parte la flessione in avvio di ripresa, il Jolly &egrave; stato tatticamente impeccabile e ha avuto il grande merito di colpire nei due momenti clou della partita: e cos&igrave; per la formazione pratese il sogno continua...<br >Cosimo Di Bari<br >Le interviste<br >Ho lo sguardo fisso sul manto erboso dell'Osvaldo Martini, il tecnico labronico <b>David Tarquini</b>. La semifinale, forse, gli scorre davanti agli occhi, mentre ci avviciniamo per chiedergli un commento sulla gara. <b>Abbiamo disputato una prestazione positiva: la squadra ha fatto il suo. Ci &egrave; mancata soltanto un po' di incisivit&agrave; in attacco</b> . Oltre all'ottimo avvio di ripresa, anche nel primo tempo la sua squadra non aveva demeritato. <b>Nel primo, dato che non abbiamo un attaccante di riferimento, abbiamo cercato di sfruttare gli inserimenti di Rossi e Gennari; la squadra si &egrave; comportata bene, anche in fase di non possesso di palla, aggredendo i mediani avversari e impedendogli di costruire gioco. Peccato per la rete subita, sugli sviluppi di un lancio lungo. Comunque nel secondo tempo la squadra ha preso in mano la partita, fino a quando non abbiamo trovato il pareggio. Fisicamente abbiamo dimostrato di stare molto bene. Poi dopo l'espulsione &egrave; diventato tutto pi&ugrave; difficile, anche se la squadra ha avuto l'occasione per il pareggio con Lambardi</b> .<br >Salta di gioia <b>Filippo Ermini</b>: il suo Jolly &egrave; in finale. <b>Abbiamo giocato una gran partita, contro un avversario forte. Forse sul piano del gioco la Pro Livorno Sorgenti ha fatto qualcosa in pi&ugrave; di noi, ma abbiamo giocato una gara di grande cuore e carattere, con grande compattezza. Dopo la vittoria del girone, abbiamo raggiunto la finale: per noi era un traguardo impensabile, ma adesso siamo l&igrave; e ci crediamo. I ragazzi sentivano la partita, ma tatticamente hanno interpretato molto bene il primo tempo</b> . Cosa &egrave; successo in avvio di ripresa? <b>Abbiamo avuto un black out. Loro sono cresciuti, mentre noi abbiamo avuto un calo mentale. Poi nel momento migliore dei nostri avversari siamo stati bravi a colpire nell'episodio decisivo e la partita &egrave; cambiata. Vorrei fare i complimenti ai miei ragazzi, che sono stati straordinari, ma anche alla Pro Livorno Sorgenti, una grande squadra e una grande societ&agrave;, che sta lavorando C.D.B.




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