• Allievi B Regionali
  • Tau Calcio
  • 0 - 0
  • Affrico


TAU CALCIO ALTOPASCIO (4-3-3): Leon 6.5, Barbaro 6/7, Togneri 6/7, Lecceti 6/7, Diolaiti 6+, Barontini 6.5, Pieroni 6.5, Bellandi 6- (61' Veron 6+), Scatizzi 6+ (71' Russo sv), Botrini 6- (53' Esteban 6), Dabdoubi 6+. A disp.: Galligani, Cerino, Piattelli. All.: Maurizio Lenci.
AFFRICO (4-3-1-2): Gualandi 7, Grandi Perona 6.5, Carretti 6+, Chiari 6+, Marescotti 6.5, Becagli 6.5, Baronti 6+, Conti 6+, Malenotti 6.5 (72' Bilaj sv), Montaguti 6+, Menarini 6 (75' Montagni sv). A disp.: Pettenati, Lippi. All.: Gregorio Crocchini.

ARBITRO: Albi Kika di Pisa 6.
NOTE: ammonito Barbaro al 36'. Angoli 6-4. Recupero 1'+2'.



Non è ancora il vero Tau, e si vede. Reduci da due vittorie consecutive che avevano fruttato la vetta, seppur in coabitazione con Sestese e Cattolica, gli amaranto si fanno bloccare sul sintetico di casa da un Affrico grintoso e ben messo in campo, dando strada in testa alla classifica a una Sestese di nuovo travolgente. Palesano ancora qualche limite in fase di costruzione del gioco, i ragazzi di Lenci, invero debilitati dalle assenze ma, soprattutto, ancora alla ricerca dei giusti equilibri, in particolare dalla cintola in su. Solo elogi, invece, per i leoni di Crocchini, i quali, pur non riuscendo a impensierire più di tanto un Tau del resto solidissimo in retroguardia, hanno saputo sfoderare una prestazione gagliarda, fatta di aggressività e spirito di sacrificio, riuscendo ad evadere dal fortino amaranto con in tasca un punto preziosissimo. Sempre alla ricerca dell'assetto migliore per la sua squadra, Lenci opta per un 4-3-3 in cui Diolaiti agisce da regista basso, due metri davanti alla difesa, mentre in attacco è Scatizzi a fare da perno con Dabdoubi e Botrini ai lati. Crocchini si affida invece al 4-4-2, schierando un centrocampo a rombo che vede Chiari vertice basso e Montaguti trequartista a supporto delle punte Malenotti e Menarini. Dopo un inizio prettamente di studio, la prima occasione arriva al 10', ed è di marca amaranto: bella e potente la conclusione dal limite (in caduta) di Scatizzi, palla alta di poco sulla traversa. Passano tre minuti e per gli ospiti c'è il primo grande spavento. Su corner battuto dalla destra, Dabdoubi sbuca sul secondo palo e di testa disegna una parabola maligna: Gualandi sembra scavalcato, ma è bravissimo a intervenire col braccio di richiamo e a smanacciare fra gli applausi (13'). Piuttosto guardingo in avvio, l'Affrico comincia a mettere fuori la testa intorno al 20', quando lo sgusciante Malenotti, ben imbeccato nello spazio da Menarini, costringe Lecceti ad una provvidenziale chiusura in spaccata. Sull'angolo successivo, mischia furiosa in area amaranto, Leon rischia qualcosa ma poi la difesa si salva, seppur con qualche affanno. Al 22' ancora pericoloso il Tau: Togneri, attivissimo, mette in mezzo un gran pallone dalla sinistra, Scatizzi ci prova al volo, ma la sua deviazione (dal quoziente di difficoltà elevatissimo) si perde sul fondo. Seguono minuti interlocutori, in cui il Tau, sotto la luce nuova dei riflettori, prova invano a sfondare con azioni insistite e un tantino caotiche. Al 30' si rivede l'Affrico, ma la punizione di Montaguti è troppo debole per impensierire Leon. Il finale, però, è tutto degli amaranto, che pur senza incantare sul piano del gioco arrivano spesso e volentieri al tiro. Al 31' è Barbaro a provarci da fuori, Gualandi blocca senza problemi. Diolaiti lo imita un minuto più tardi, e stavolta il leoncino con la casacca numero 1 è costretto a distendersi per deviare in angolo il diagonale insidioso del metronomo amaranto. L'occasione più ghiotta per i locali capita però al 38' sui piedi di Botrini, bravo a involarsi verso la porta sfruttando una bella sponda di Scatizzi, ma poco freddo al momento del tiro, che risulta debole e centrale: Gualandi c'è e respinge coi piedi.
La ripresa si apre com'era finito il primo tempo, ovvero con una grande chance per gli amaranto. Dabdoubi affonda sulla destra e mette in mezzo un cross che Gualandi allontana in tuffo, Bellandi arriva di gran carriera ma la sua volée dal limite si spegne sopra la traversa a porta praticamente sguarnita (45'). Scampato il pericolo, l'Affrico sembra scuotersi e, oltre a chiudere con grinta ogni varco, torna a farsi minaccioso dalle parti di Leon, dapprima con un improvviso sinistro dai 35 metri di Baronti, alto di poco (49'), poi con un bello spunto di Malenotti seguito da un destro secco che Leon blocca a terra (53'). Gli ingressi di Esteban e di Veron (per lui un gradito ritorno a casa) rivitalizzano un Tau che negli ultimi venti minuti cinge letteralmente d'assedio la metà campo avversaria, schiacciando nella propria tre quarti un Affrico stanco ma ancora capace di difendersi con lucidità. Barbaro (tornato nella sua posizione naturale di interno di centrocampo dopo un'ora da terzino destro) continua a saggiare l'attenzione di Gualandi con le sue sassate da fuori (60' e 66'), Dabdoubi reclama a gran voce un rigore per una trattenuta di Becagli, Esteban ci prova dal limite col destro (69'), ma l'Affrico non vuol saperne di capitolare. E non lo fa neppure al 74', quando Pieroni si vede recapitare sui piedi da Barbaro la palla dell'1-0, ma Carretti, in un primo tempo sorpreso dal movimento dell'avversario, salva tutto con un tackle prodigioso a due metri dalla porta. L'ultimo brivido della partita corre però sulla schiena dei locali, che a un soffio dal gong, con gli ospiti in attacco, osservano il pallone calciato dalla bandierina attraversare indisturbato tutto lo specchio, senza incontrare una deviazione che avrebbe avuto il sapore della beffa. Finisce a reti bianche, ed è un pari che ci sta. Nonostante un certo predominio territoriale e il generoso assalto finale, il Tau si conferma squadra ancora in fase di rodaggio: l'ossatura c'è, le capacità dei singoli sono notevoli, ma gli automatismi (e di conseguenza il gioco) mancano ancora della giusta fluidità. Ma è solo questione di tempo. È squadra che sa soffrire e combattere, l'Affrico di Gregorio Crocchini. Reduci da due stop consecutivi e, non dimentichiamolo, con una panchina ridotta ai minimi termini, i leoni di Campo di Marte conquistano con caparbietà il punto che ci voleva per ritrovare il sorriso. E per guardare, forse, con più fiducia al prosieguo del campionato.

Calciatoripiù
: nel Tau ottima la prova di capitan Lecceti, che guida alla grande la difesa regalandosi un paio di chiusure coi fiocchi. Molto bravi anche Barbaro, puntuale sulla destra prima di tornare a distribuire palloni in mezzo al campo, e Togneri, che sulla sinistra sembra tornato il pendolino dei giorni migliori. Nell'Affrico il migliore è Gualandi, autore di almeno tre interventi decisivi. Bene anche la difesa e Malenotti, che pur correndo e svariando moltissimo conserva la lucidità per essere il più pericoloso dei suoi.

Andrea Nelli TAU CALCIO ALTOPASCIO (4-3-3): Leon 6.5, Barbaro 6/7, Togneri 6/7, Lecceti 6/7, Diolaiti 6+, Barontini 6.5, Pieroni 6.5, Bellandi 6- (61' Veron 6+), Scatizzi 6+ (71' Russo sv), Botrini 6- (53' Esteban 6), Dabdoubi 6+. A disp.: Galligani, Cerino, Piattelli. All.: Maurizio Lenci.<br >AFFRICO (4-3-1-2): Gualandi 7, Grandi Perona 6.5, Carretti 6+, Chiari 6+, Marescotti 6.5, Becagli 6.5, Baronti 6+, Conti 6+, Malenotti 6.5 (72' Bilaj sv), Montaguti 6+, Menarini 6 (75' Montagni sv). A disp.: Pettenati, Lippi. All.: Gregorio Crocchini.<br > ARBITRO: Albi Kika di Pisa 6.<br >NOTE: ammonito Barbaro al 36'. Angoli 6-4. Recupero 1'+2'. Non &egrave; ancora il vero Tau, e si vede. Reduci da due vittorie consecutive che avevano fruttato la vetta, seppur in coabitazione con Sestese e Cattolica, gli amaranto si fanno bloccare sul sintetico di casa da un Affrico grintoso e ben messo in campo, dando strada in testa alla classifica a una Sestese di nuovo travolgente. Palesano ancora qualche limite in fase di costruzione del gioco, i ragazzi di Lenci, invero debilitati dalle assenze ma, soprattutto, ancora alla ricerca dei giusti equilibri, in particolare dalla cintola in su. Solo elogi, invece, per i leoni di Crocchini, i quali, pur non riuscendo a impensierire pi&ugrave; di tanto un Tau del resto solidissimo in retroguardia, hanno saputo sfoderare una prestazione gagliarda, fatta di aggressivit&agrave; e spirito di sacrificio, riuscendo ad evadere dal fortino amaranto con in tasca un punto preziosissimo. Sempre alla ricerca dell'assetto migliore per la sua squadra, Lenci opta per un 4-3-3 in cui Diolaiti agisce da regista basso, due metri davanti alla difesa, mentre in attacco &egrave; Scatizzi a fare da perno con Dabdoubi e Botrini ai lati. Crocchini si affida invece al 4-4-2, schierando un centrocampo a rombo che vede Chiari vertice basso e Montaguti trequartista a supporto delle punte Malenotti e Menarini. Dopo un inizio prettamente di studio, la prima occasione arriva al 10', ed &egrave; di marca amaranto: bella e potente la conclusione dal limite (in caduta) di Scatizzi, palla alta di poco sulla traversa. Passano tre minuti e per gli ospiti c'&egrave; il primo grande spavento. Su corner battuto dalla destra, Dabdoubi sbuca sul secondo palo e di testa disegna una parabola maligna: Gualandi sembra scavalcato, ma &egrave; bravissimo a intervenire col braccio di richiamo e a smanacciare fra gli applausi (13'). Piuttosto guardingo in avvio, l'Affrico comincia a mettere fuori la testa intorno al 20', quando lo sgusciante Malenotti, ben imbeccato nello spazio da Menarini, costringe Lecceti ad una provvidenziale chiusura in spaccata. Sull'angolo successivo, mischia furiosa in area amaranto, Leon rischia qualcosa ma poi la difesa si salva, seppur con qualche affanno. Al 22' ancora pericoloso il Tau: Togneri, attivissimo, mette in mezzo un gran pallone dalla sinistra, Scatizzi ci prova al volo, ma la sua deviazione (dal quoziente di difficolt&agrave; elevatissimo) si perde sul fondo. Seguono minuti interlocutori, in cui il Tau, sotto la luce nuova dei riflettori, prova invano a sfondare con azioni insistite e un tantino caotiche. Al 30' si rivede l'Affrico, ma la punizione di Montaguti &egrave; troppo debole per impensierire Leon. Il finale, per&ograve;, &egrave; tutto degli amaranto, che pur senza incantare sul piano del gioco arrivano spesso e volentieri al tiro. Al 31' &egrave; Barbaro a provarci da fuori, Gualandi blocca senza problemi. Diolaiti lo imita un minuto pi&ugrave; tardi, e stavolta il leoncino con la casacca numero 1 &egrave; costretto a distendersi per deviare in angolo il diagonale insidioso del metronomo amaranto. L'occasione pi&ugrave; ghiotta per i locali capita per&ograve; al 38' sui piedi di Botrini, bravo a involarsi verso la porta sfruttando una bella sponda di Scatizzi, ma poco freddo al momento del tiro, che risulta debole e centrale: Gualandi c'&egrave; e respinge coi piedi.<br >La ripresa si apre com'era finito il primo tempo, ovvero con una grande chance per gli amaranto. Dabdoubi affonda sulla destra e mette in mezzo un cross che Gualandi allontana in tuffo, Bellandi arriva di gran carriera ma la sua vol&eacute;e dal limite si spegne sopra la traversa a porta praticamente sguarnita (45'). Scampato il pericolo, l'Affrico sembra scuotersi e, oltre a chiudere con grinta ogni varco, torna a farsi minaccioso dalle parti di Leon, dapprima con un improvviso sinistro dai 35 metri di Baronti, alto di poco (49'), poi con un bello spunto di Malenotti seguito da un destro secco che Leon blocca a terra (53'). Gli ingressi di Esteban e di Veron (per lui un gradito ritorno a casa) rivitalizzano un Tau che negli ultimi venti minuti cinge letteralmente d'assedio la met&agrave; campo avversaria, schiacciando nella propria tre quarti un Affrico stanco ma ancora capace di difendersi con lucidit&agrave;. Barbaro (tornato nella sua posizione naturale di interno di centrocampo dopo un'ora da terzino destro) continua a saggiare l'attenzione di Gualandi con le sue sassate da fuori (60' e 66'), Dabdoubi reclama a gran voce un rigore per una trattenuta di Becagli, Esteban ci prova dal limite col destro (69'), ma l'Affrico non vuol saperne di capitolare. E non lo fa neppure al 74', quando Pieroni si vede recapitare sui piedi da Barbaro la palla dell'1-0, ma Carretti, in un primo tempo sorpreso dal movimento dell'avversario, salva tutto con un tackle prodigioso a due metri dalla porta. L'ultimo brivido della partita corre per&ograve; sulla schiena dei locali, che a un soffio dal gong, con gli ospiti in attacco, osservano il pallone calciato dalla bandierina attraversare indisturbato tutto lo specchio, senza incontrare una deviazione che avrebbe avuto il sapore della beffa. Finisce a reti bianche, ed &egrave; un pari che ci sta. Nonostante un certo predominio territoriale e il generoso assalto finale, il Tau si conferma squadra ancora in fase di rodaggio: l'ossatura c'&egrave;, le capacit&agrave; dei singoli sono notevoli, ma gli automatismi (e di conseguenza il gioco) mancano ancora della giusta fluidit&agrave;. Ma &egrave; solo questione di tempo. &Egrave; squadra che sa soffrire e combattere, l'Affrico di Gregorio Crocchini. Reduci da due stop consecutivi e, non dimentichiamolo, con una panchina ridotta ai minimi termini, i leoni di Campo di Marte conquistano con caparbiet&agrave; il punto che ci voleva per ritrovare il sorriso. E per guardare, forse, con pi&ugrave; fiducia al prosieguo del campionato.<br ><b> Calciatoripi&ugrave;</b>: nel Tau ottima la prova di capitan <b>Lecceti</b>, che guida alla grande la difesa regalandosi un paio di chiusure coi fiocchi. Molto bravi anche <b>Barbaro</b>, puntuale sulla destra prima di tornare a distribuire palloni in mezzo al campo, e <b>Togneri</b>, che sulla sinistra sembra tornato il pendolino dei giorni migliori. Nell'Affrico il migliore &egrave; <b>Gualandi</b>, autore di almeno tre interventi decisivi. Bene anche la difesa e <b>Malenotti</b>, che pur correndo e svariando moltissimo conserva la lucidit&agrave; per essere il pi&ugrave; pericoloso dei suoi. Andrea Nelli




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