• Finali Allievi Nazionali LegaPro
  • Empoli
  • 0 - 0
  • Milan


MILAN: Cancelli 6, Hadziosmanovic 6.5, Llmas 6 (76' Zucchetti 6.5), Spinelli 5.5, De Piano 6.5, El Hilali 6, Hamadi 6.5 (69' Modic 6), Zanellato 6.5, Cutrone 6, Locatelli 6.5, La Ferrara 6.5 (65' Agnero 6). A disp.: Crosta, Sportelli, Altare, Careccia, Gabbia, Gobbi. All.: Riccardo Monguzzi.
EMPOLI: Giacomel 7, Carradori 6 (61' Castorani 6), Gremigni 6, Gemignani 6.5, Zini A. 6, Seminara 7, Bellini 6 (53' Buglio 6.5), Zappella 7 (71' Barsotti 6), Islamaj 6.5 (59' Di Leo 6), Mosti 6.5 (79' Zini A. sv), Giani 6 (51' Olivieri 6.5). A disp.: Pellegrini, Lucchesi, Chiti. All.: Emiliano Bigica.

ARBITRO: Bitonti di Bologna, coad. da Zangara di Catanzaro e Calamai di Bologna.
NOTE: ammoniti Spinelli al 29', Gremigni al 62', Llmas al 68'.



Le pagelle azzurre
Giacomel: 7 Nessun intervento davvero miracoloso, ma una partita attenta e precisa nelle uscite. Dà autorità e sicurezza alla sua difesa.
Carradori: 6 Qualche buona copertura in fase difensiva che però non può bilanciare una partita piuttosto sostanzialmente timida in attacco. 61' Castorani: 6 Entra per rimpolpare le fila azzurre in vista del tour de force finale.
Gremigni: 6 Ordine e precisione nella difesa centrale dell'Empoli. Una buona partita senza strafare.
Gemignani: 6.5 Insieme al compagno di reparto Gremigni tiene a bada lo spauracchio Cutrone, ma il numero 4 si distingue anche per qualche buona sortita offensiva.
Seminara: 7 Il migliore della retroguardia empolese: spinge molto sulla fascia sinistra, offrendo soluzioni offensive ai compagni, e dietro è praticamente insuperabile, obbligando gli avversario a cambiare aria.
Zini A.: 6 Il meno attivo tra i centrocampisti azzurri. Ci si sarebbe aspettato qualcosa in più in copertura dal mediano di Bigica.
Bellini: 6 Accusa in maniera particolare le fatiche del match, e viene infatti richiamato alla base tra gli applausi dei tifosi. 53' Buglio: 6.5 Subentra a Bellini e porta quel forza e tenacia nel centrocampo ospite. Un ottimo rinforzo nel mezzo della battaglia.
Mosti: 6.5 Bella partita per il numero 10 empolese. Si fa trovare pronto in mezzo al campo e disponibile allo scambio con i compagni. Sempre nel vivo della manovra, non disprezza qualche conclusione da fuori. 79' Zini A.: sv.
Zappella: 7.5 Non ce ne vogliano i rossoneri, ma il numero 8 empolese sforna una prestazione.. indiavolata. Segna subito ma l'arbitro ferma tutto per fuorigioco. L'attaccante però non si scompone e anima la partita con le sue devastanti accelerazioni. L'arma in più di questo Empoli. 71' Barsotti: sv.
Giani: 6 Si ritrova contro una difesa attenta ed esperta come quella milanista, e il suo gioco ne risente. Fa molto lavoro sporco ma non brilla. 51' Olivieri: 6.5 Entra col piglio giusto e si fa immediatamente notare con delle azioni personali veramente ottime. Fondamentale per far respirare l'Empoli).
Islamaj: 6.5 Buona prova della punta centrale. Le attenzioni della difesa milanista si concentrano su Giani, e il numero 9 può quindi godere di utili spazi per giocare di sponda e tentare più volte la soluzione personale. Prezioso. 59' Di Leo: 6 Entra quando mancano venti minuti alla fine del match e fa il suo, senza infamia e senza lode.
IL COMMENTO
È un pareggio a reti inviolate che fa tutti felici quello scaturito dallo scontro tra Milan e Empoli visto domenica allo stadio Alessandro Fedeli di Ponte d'Arbia. Una terza giornata decisiva per le speranze delle quattro squadre impegnate nel girone 2 della fase finale del campionato Allievi Nazionali. Non perdere e sperare in un risultato positivo del Torino sul Chievo: è questa la missione dell'Empoli, che di fronte al Milan di mister Monguzzi si schiera con un 4-3-2-1, con la coppia Zappella-Giani a supportare l'unica punta Islamaj. Per i rossoneri invece il consolidato 4-3-3 con tutti i riflettori puntati su Cutrone, assoluto match-winner della partita contro il Chievo. Pronti, via, e la partita si tinge subito di azzurro: passa un solo minuto infatti, e Zappella scatta in profondità, controlla la palla e al volo batte Cancelli per l'1-0 ospite. A smorzare i festeggiamenti dei toscani ci pensa però il primo assistente dell'arbitro, che sventola la bandierina e indica l'iniziale posizione di fuorigioco del numero 8 empolese al momento dell'assist del compagno. Il Milan, in questi primi minuti di gioco, fatica ad entrare in partita e subisce il pressing degli avversari. Al quinto minuto di gioco Locatelli prova ad alzare la soglia di pericolosità della sua squadra, ma la sua conclusione finisce fuori di molto. Cinquanta secondi dopo ancora brividi per la retroguardia milanista: ancora Zappella, su assist di Seminara, di prima conclude a lato di pochissimo, confermando il suo ottimo momento fisico. All'8' Giacomel è attento e blocca agevolmente il tiro scagliato dal limite dell'area da Zanellato. Col passare dei minuti i ragazzi di Monguzzi cominciano a macinare gioco, senza tuttavia trovare sbocchi offensivi veramente interessanti. Al 15' Hamadi scambia con Zanellato, va sul fondo e mette in mezzo, salva la difesa azzura. Al 21' Hamadi suggerisce per Hadziosmanovic, che prende la mira ma non riesce ad inquadrare lo specchio della porta. Dopo tre minuti ancora Zappella va via a El Hilali e mette in mezzo; sul pallone arriva Giani, che tutto solo prova il tiro al volo ma cicca incredibilmente in pallone mandando la sfera alta sopra la traversa. Al 26' Gemignani intercetta una bella triangolazione al limite dell'area sull'asse Cutrone-Locatelli che avrebbe portato guai seri dalle parti di Giacomel. Uno degli aspetti da sottolineari della prima frazione di gioco è sicuramente l'atteggiamento del direttore di gara, che lascia giocare molto per favorire lo spettacolo, rischiando così però di perdere rapidamente il controllo del match. Al 34' Locatelli crossa al centro, ma stavolta Giacomel non è abbastanza sicuro e si lascia sfuggire il pallone. Per sua fortuna il batti-ribatti in area favorisce la retroguardia ospite che riesce a detronizzare l'offensiva rossonera. Gli ultimi minuti di gara fanno emergere n po' di stanchezza da entrambe le parti, e il giro palla del Milan fa da sfondo ad un finale di tempo piuttosto monotono e privo di grandi giocate. Senza alcun minuto di recupero arriva quindi il duplice fischio del signor Bitonti, che manda i ventidue in campo a prendere un the caldo. Al rientro dagli spogliatoi il canovaccio tattico non cambia: il Milan sfrutta la sua elevata qualità tecnica per far girare la palla, in attesa di trovare un varco libero in cui colpire, mentre l'Empoli si ritira dietro la linea della palla e tenta di giocare la sfera in contropiede. La prima occasione arriva per La Ferrara, che al 42' riceve la palla sulla sinistra e prova il tiro forte e teso: la traiettoria non è ben indirizzata e finisce alta sopra la traversa. Al 46' calcio d'angolo in favore dei rossoneri: sul corner dentro Zanellato svetta ma non colpisce benissimo, favorendo l'intervento in presa area di Giacomel. Sul rovesciamento di fronte uno straordinario Zappella si fa trenta metri di campo in solitudine, arriva a tu per tu con Cancelli ma pecca di eccessivo altruismo, non concludendo subito a rete ma tentando il suggerimento verso l'accorrente Seminara. L'estremo difensore casalingo ringrazia e fa suo il pallone. Al 47' Hamadi scarica dal lato sinistro dell'area di rigore, il pallone sfiora il pallone e mette i brividi a tutti i tifosi toscani accorsi a Ponte d'Arbia. Con il passare dei minuti arrivano le prime sostituzioni, soprattutto da parte dell'Empoli, che impiega forze fresche per riequilibrare una situazione davvero complicata. È proprio uno dei neo entrati, Olivieri, al 58' a sradicare caparbiamente la palla dai piedi di un difensore avversario e presentarsi all'appuntamento con il gol: Cancelli però non è dello stesso avviso e si oppone alla velenosa conclusione del numero 20 azzurro. L'ultima frazione di match non offre spunti degni di particolare nota: le notizie che arrivano da Buonconvento (parziale vittoria del Torino sul Chievo nell'altro match del girone) soddisfano entrambi gli ambienti, che con il pareggio passerebbero alle semifinali scudetto. La stanchezza che avevano già caratterizzato i minuti finali del primo tempo e la fastidiosa pioggia che cade sull' Alessandro Ceccarelli fanno il resto: le due squadre si piegano ad un gioco di possesso palla in attesa del triplice fischio finale. Che arriva, dopo quattro minuti di recupero, a sancire la fine delle ostilità. Appuntamento alle semifinali dunque, con Milan e Empoli che si candidano ormai alla vittoria finale del torneo.
Andrea Coscetti
L'intervista
È felice per il pareggio ottenuto contro il Milan e carico di speranze mister Emiliano Bigica, che tra un festeggiamento e l'altro coi suoi ragazzi si presenta ai nostri microfoni con un'aria comunque seria e concentrata: ora arriva il bello .
Mister, un inizio scoppiettante con il gol annullato per fuorigioco, poi un Milan che ha preso il controllo del match.
Abbiamo preparato la partita in questo modo, perché sappiamo della grande qualità del Milan. Abbiamo cercato di dargli meno linee di passaggio possibile per vie centrali. Era la terza di un ciclo di partite e mi sembrava un po' presuntuoso adottare il nostro solito atteggiamento di pressing ultraoffensivo. Ho cercato di togliere loro la profondità, e comunque sapevo che qualcosa ci avrebbero concesso. Complimenti ai miei ragazzi e complimenti a loro, sono passate le squadre che probabilmente hanno meritato di più questa qualificazione.
Le sostituzioni sono state determinanti nel secondo tempo, con la squadra che stava accusando troppo la stanchezza.
Proprio per il discorso che facevo non ho potuto chiedere ai miei titolari troppo sforzi offensivi. Spero di recuperare per mercoledì (data della semifinal ndr) dei giocatori importanti su cui non ho potuto contare in queste final eight, come Damiani e Falorni e adesso arriva il bello. Siamo tra le prime quattro d'Italia, e può succedere di tutto.
Ora inevitabilmente il pensiero va alla vittoria finale.
Sì, io ho sempre detto ai miei ragazzi che se avessimo passato il girone avremmo vinto lo Scudetto. Dopo oggi, ne sono ancora più convinto .

A.C. MILAN: Cancelli 6, Hadziosmanovic 6.5, Llmas 6 (76' Zucchetti 6.5), Spinelli 5.5, De Piano 6.5, El Hilali 6, Hamadi 6.5 (69' Modic 6), Zanellato 6.5, Cutrone 6, Locatelli 6.5, La Ferrara 6.5 (65' Agnero 6). A disp.: Crosta, Sportelli, Altare, Careccia, Gabbia, Gobbi. All.: Riccardo Monguzzi.<br >EMPOLI: Giacomel 7, Carradori 6 (61' Castorani 6), Gremigni 6, Gemignani 6.5, Zini A. 6, Seminara 7, Bellini 6 (53' Buglio 6.5), Zappella 7 (71' Barsotti 6), Islamaj 6.5 (59' Di Leo 6), Mosti 6.5 (79' Zini A. sv), Giani 6 (51' Olivieri 6.5). A disp.: Pellegrini, Lucchesi, Chiti. All.: Emiliano Bigica.<br > ARBITRO: Bitonti di Bologna, coad. da Zangara di Catanzaro e Calamai di Bologna.<br >NOTE: ammoniti Spinelli al 29', Gremigni al 62', Llmas al 68'. Le pagelle azzurre<br ><b>Giacomel: 7</b> Nessun intervento davvero miracoloso, ma una partita attenta e precisa nelle uscite. D&agrave; autorit&agrave; e sicurezza alla sua difesa.<br ><b>Carradori: 6</b> Qualche buona copertura in fase difensiva che per&ograve; non pu&ograve; bilanciare una partita piuttosto sostanzialmente timida in attacco. <b>61' Castorani: 6</b> Entra per rimpolpare le fila azzurre in vista del tour de force finale.<br ><b>Gremigni: 6</b> Ordine e precisione nella difesa centrale dell'Empoli. Una buona partita senza strafare.<br ><b>Gemignani: 6.5</b> Insieme al compagno di reparto Gremigni tiene a bada lo spauracchio Cutrone, ma il numero 4 si distingue anche per qualche buona sortita offensiva.<br ><b>Seminara: 7</b> Il migliore della retroguardia empolese: spinge molto sulla fascia sinistra, offrendo soluzioni offensive ai compagni, e dietro &egrave; praticamente insuperabile, obbligando gli avversario a cambiare aria.<br ><b>Zini A.: 6</b> Il meno attivo tra i centrocampisti azzurri. Ci si sarebbe aspettato qualcosa in pi&ugrave; in copertura dal mediano di Bigica.<br ><b>Bellini: 6</b> Accusa in maniera particolare le fatiche del match, e viene infatti richiamato alla base tra gli applausi dei tifosi. <b>53' Buglio: 6.5 </b>Subentra a Bellini e porta quel forza e tenacia nel centrocampo ospite. Un ottimo rinforzo nel mezzo della battaglia.<br ><b>Mosti: 6.5</b> Bella partita per il numero 10 empolese. Si fa trovare pronto in mezzo al campo e disponibile allo scambio con i compagni. Sempre nel vivo della manovra, non disprezza qualche conclusione da fuori. <b>79' Zini A.: sv</b>.<br ><b>Zappella: 7.5</b> Non ce ne vogliano i rossoneri, ma il numero 8 empolese sforna una prestazione.. indiavolata. Segna subito ma l'arbitro ferma tutto per fuorigioco. L'attaccante per&ograve; non si scompone e anima la partita con le sue devastanti accelerazioni. L'arma in pi&ugrave; di questo Empoli. <b>71' Barsotti: sv</b>.<br ><b>Giani: 6</b> Si ritrova contro una difesa attenta ed esperta come quella milanista, e il suo gioco ne risente. Fa molto lavoro sporco ma non brilla. <b>51' Olivieri: 6.5</b> Entra col piglio giusto e si fa immediatamente notare con delle azioni personali veramente ottime. Fondamentale per far respirare l'Empoli).<br ><b>Islamaj: 6.5</b> Buona prova della punta centrale. Le attenzioni della difesa milanista si concentrano su Giani, e il numero 9 pu&ograve; quindi godere di utili spazi per giocare di sponda e tentare pi&ugrave; volte la soluzione personale. Prezioso. <b>59' Di Leo: 6</b> Entra quando mancano venti minuti alla fine del match e fa il suo, senza infamia e senza lode.<br >IL COMMENTO<br >&Egrave; un pareggio a reti inviolate che fa tutti felici quello scaturito dallo scontro tra Milan e Empoli visto domenica allo stadio Alessandro Fedeli di Ponte d'Arbia. Una terza giornata decisiva per le speranze delle quattro squadre impegnate nel girone 2 della fase finale del campionato Allievi Nazionali. Non perdere e sperare in un risultato positivo del Torino sul Chievo: &egrave; questa la missione dell'Empoli, che di fronte al Milan di mister Monguzzi si schiera con un 4-3-2-1, con la coppia Zappella-Giani a supportare l'unica punta Islamaj. Per i rossoneri invece il consolidato 4-3-3 con tutti i riflettori puntati su Cutrone, assoluto match-winner della partita contro il Chievo. Pronti, via, e la partita si tinge subito di azzurro: passa un solo minuto infatti, e Zappella scatta in profondit&agrave;, controlla la palla e al volo batte Cancelli per l'1-0 ospite. A smorzare i festeggiamenti dei toscani ci pensa per&ograve; il primo assistente dell'arbitro, che sventola la bandierina e indica l'iniziale posizione di fuorigioco del numero 8 empolese al momento dell'assist del compagno. Il Milan, in questi primi minuti di gioco, fatica ad entrare in partita e subisce il pressing degli avversari. Al quinto minuto di gioco Locatelli prova ad alzare la soglia di pericolosit&agrave; della sua squadra, ma la sua conclusione finisce fuori di molto. Cinquanta secondi dopo ancora brividi per la retroguardia milanista: ancora Zappella, su assist di Seminara, di prima conclude a lato di pochissimo, confermando il suo ottimo momento fisico. All'8' Giacomel &egrave; attento e blocca agevolmente il tiro scagliato dal limite dell'area da Zanellato. Col passare dei minuti i ragazzi di Monguzzi cominciano a macinare gioco, senza tuttavia trovare sbocchi offensivi veramente interessanti. Al 15' Hamadi scambia con Zanellato, va sul fondo e mette in mezzo, salva la difesa azzura. Al 21' Hamadi suggerisce per Hadziosmanovic, che prende la mira ma non riesce ad inquadrare lo specchio della porta. Dopo tre minuti ancora Zappella va via a El Hilali e mette in mezzo; sul pallone arriva Giani, che tutto solo prova il tiro al volo ma cicca incredibilmente in pallone mandando la sfera alta sopra la traversa. Al 26' Gemignani intercetta una bella triangolazione al limite dell'area sull'asse Cutrone-Locatelli che avrebbe portato guai seri dalle parti di Giacomel. Uno degli aspetti da sottolineari della prima frazione di gioco &egrave; sicuramente l'atteggiamento del direttore di gara, che lascia giocare molto per favorire lo spettacolo, rischiando cos&igrave; per&ograve; di perdere rapidamente il controllo del match. Al 34' Locatelli crossa al centro, ma stavolta Giacomel non &egrave; abbastanza sicuro e si lascia sfuggire il pallone. Per sua fortuna il batti-ribatti in area favorisce la retroguardia ospite che riesce a detronizzare l'offensiva rossonera. Gli ultimi minuti di gara fanno emergere n po' di stanchezza da entrambe le parti, e il giro palla del Milan fa da sfondo ad un finale di tempo piuttosto monotono e privo di grandi giocate. Senza alcun minuto di recupero arriva quindi il duplice fischio del signor Bitonti, che manda i ventidue in campo a prendere un the caldo. Al rientro dagli spogliatoi il canovaccio tattico non cambia: il Milan sfrutta la sua elevata qualit&agrave; tecnica per far girare la palla, in attesa di trovare un varco libero in cui colpire, mentre l'Empoli si ritira dietro la linea della palla e tenta di giocare la sfera in contropiede. La prima occasione arriva per La Ferrara, che al 42' riceve la palla sulla sinistra e prova il tiro forte e teso: la traiettoria non &egrave; ben indirizzata e finisce alta sopra la traversa. Al 46' calcio d'angolo in favore dei rossoneri: sul corner dentro Zanellato svetta ma non colpisce benissimo, favorendo l'intervento in presa area di Giacomel. Sul rovesciamento di fronte uno straordinario Zappella si fa trenta metri di campo in solitudine, arriva a tu per tu con Cancelli ma pecca di eccessivo altruismo, non concludendo subito a rete ma tentando il suggerimento verso l'accorrente Seminara. L'estremo difensore casalingo ringrazia e fa suo il pallone. Al 47' Hamadi scarica dal lato sinistro dell'area di rigore, il pallone sfiora il pallone e mette i brividi a tutti i tifosi toscani accorsi a Ponte d'Arbia. Con il passare dei minuti arrivano le prime sostituzioni, soprattutto da parte dell'Empoli, che impiega forze fresche per riequilibrare una situazione davvero complicata. &Egrave; proprio uno dei neo entrati, Olivieri, al 58' a sradicare caparbiamente la palla dai piedi di un difensore avversario e presentarsi all'appuntamento con il gol: Cancelli per&ograve; non &egrave; dello stesso avviso e si oppone alla velenosa conclusione del numero 20 azzurro. L'ultima frazione di match non offre spunti degni di particolare nota: le notizie che arrivano da Buonconvento (parziale vittoria del Torino sul Chievo nell'altro match del girone) soddisfano entrambi gli ambienti, che con il pareggio passerebbero alle semifinali scudetto. La stanchezza che avevano gi&agrave; caratterizzato i minuti finali del primo tempo e la fastidiosa pioggia che cade sull' Alessandro Ceccarelli fanno il resto: le due squadre si piegano ad un gioco di possesso palla in attesa del triplice fischio finale. Che arriva, dopo quattro minuti di recupero, a sancire la fine delle ostilit&agrave;. Appuntamento alle semifinali dunque, con Milan e Empoli che si candidano ormai alla vittoria finale del torneo.<br >Andrea Coscetti<br >L'intervista<br >&Egrave; felice per il pareggio ottenuto contro il Milan e carico di speranze mister Emiliano Bigica, che tra un festeggiamento e l'altro coi suoi ragazzi si presenta ai nostri microfoni con un'aria comunque seria e concentrata: ora arriva il bello .<br >Mister, un inizio scoppiettante con il gol annullato per fuorigioco, poi un Milan che ha preso il controllo del match.<br >Abbiamo preparato la partita in questo modo, perch&eacute; sappiamo della grande qualit&agrave; del Milan. Abbiamo cercato di dargli meno linee di passaggio possibile per vie centrali. Era la terza di un ciclo di partite e mi sembrava un po' presuntuoso adottare il nostro solito atteggiamento di pressing ultraoffensivo. Ho cercato di togliere loro la profondit&agrave;, e comunque sapevo che qualcosa ci avrebbero concesso. Complimenti ai miei ragazzi e complimenti a loro, sono passate le squadre che probabilmente hanno meritato di pi&ugrave; questa qualificazione.<br >Le sostituzioni sono state determinanti nel secondo tempo, con la squadra che stava accusando troppo la stanchezza.<br >Proprio per il discorso che facevo non ho potuto chiedere ai miei titolari troppo sforzi offensivi. Spero di recuperare per mercoled&igrave; (data della semifinal ndr) dei giocatori importanti su cui non ho potuto contare in queste final eight, come Damiani e Falorni e adesso arriva il bello. Siamo tra le prime quattro d'Italia, e pu&ograve; succedere di tutto.<br >Ora inevitabilmente il pensiero va alla vittoria finale. <br >S&igrave;, io ho sempre detto ai miei ragazzi che se avessimo passato il girone avremmo vinto lo Scudetto. Dopo oggi, ne sono ancora pi&ugrave; convinto . A.C.




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