• Finali Giovanissimi Naz.
  • Fiorentina
  • 2 - 2
  • Milan


FIORENTINA: Ghidotti, Ferrarini (61' Sarli), Gargano (68' Simonti), Cecchi (64' Cecconi), Zitelli (66' Martiniello), Lovato (70' Siniega), Cavallini, Lakti (72' Soldani), Longo (35' Torricelli), Meli, Stanzani (49' Nannelli). A disp.: Chiorra. All.: Alessandro Grandoni.
MILAN: Plizzarri, Bellanova, Campeol (44' Della Vedova), Bellodi, Torchio, Cornaggia, Finessi (61' Ligoh), Negri (73' Brescianni), Vigolo, Bianchi (57' Serafini), Kyerematens (52' Pesenti). A disp.: Romano, Borelli, Ramilli, Visin. All.: Omar Danesi.

ARBITRO: Tedesco di Pistoia, coad. da Manconi e Donato di Prato.

RETI: 3' Meli, 20' e 35' Kyerematens, 33' Cavallini.
NOTE: ammonito Cornaggia al 15'. Recupero: 2'+5'.



LE PAGELLE
Fiorentina
Ghidotti: 7 Fondamentale su almeno cinque conclusioni rossonere, davvero stratosferico al 15' su una punizione dal limite di Cornaggia e al 66' su una fiocina di Negri da fuori area. Incolpevole sulle reti. Una muraglia.
Ferrarini: 6.5 Contrariamente ai compagni si accende in ritardo: gioca molto meglio il secondo tempo del primo. Continuo nelle discese per tutta la seconda parte di gara, ma impreciso vicino all'area, dove si mangia una rete al 43' e sbaglia diverse scelte tecniche. 61' Sarli: 6 Qualche buon recupero e buona giocata nella metà campo avversaria, ma mai decisive per arrivare al tiro, fa il suo.
Gargano: 7 Il migliore dei difensori, lotta su ogni pallone, da vero capitano. Unica pecca della gara in occasione della prima rete del Milan, quando si è fatto saltare con troppa facilità da Bellanova. Capitano vero. 68' Simonti: sv.
Cecchi: 6/7 Preciso, ordinato, ben coordinato con il compagno di reparto Lovato nel mettere in fuorigioco gli attaccanti avversari. Anch'egli tuttavia si macchia in occasione del primo gol ospite, quando non ha chiuso su Bellanova. 64' Cecconi: sv.
Zitelli: 6.5 Buona la sua prova a centrocampo, in particolare nel primo tempo. Ad inizio gara dà un contributo fondamentale nel recupero palla, suo ad esempio l'anticipo che al terzo minuto ha scatenato l'azione della rete di Meli. Cala visibilmente nel secondo tempo, perdendo diversi palloni. 66' Martiniello: sv.
Lovato: 6+ In coppia con Cecchi fa un buon lavoro. Attento in chiusura. Si addormenta al 45' sulla seconda rete di Kyerematens. 70' Siniega: sv.
Cavallini: 7+ Nervoso per gran parte della gara sicuramente questa non è stata una delle sue prestazioni migliori. Comunque sulla destra mette spesso in difficoltà la retroguardia strisciata, conquistandosi diverse punizioni interessanti e calci d'angolo. Al 33' infiamma il pubblico con una rete davvero incredibile, dimostrando ottime capacità tecniche; aveva segnato un'altra rete nella ripresa, annullata per fuorigioco; un diamante da levigare.
Lakti: 5/6 Il meno attivo dei tre di centrocampo, si fa vedere solo con qualche buon passaggio e con sporadiche palle recuperate. 72' Soldani: sv.
Longo: 5+ Quasi mai servito dai compagni, quando è successo ha spesso sbagliato lo stop. Meglio in fase difensiva. 35' Torricelli: 5.5 In un tempo giocato si è fatto vedere abbastanza poco, solo in una situazione si libera in area ma viene fermato prima di poter concludere.
Meli: 6 Dopo la gran rete in avvio si spegne, senza più riaccendersi per tutta la prima frazione. Nella ripresa serve qualche buon pallone ai compagni ma nulla di più. Comunque fa gol, guadagnandosi la sufficienza.
Stanzani: 6+ Ottimo avvio sulla sinistra, pericoloso in diverse situazioni. Poi si fa saltare per primo da Bellanova in occasione della prima rete del Milan e da lì si spegne pian piano. 49' Nannelli: 6 Entra convinto, ma non riesce a rendersi utile quanto vorrebbe. Fa il suo, si mette in mostra con una o due accelerazioni.
I protagonisti del Milan
Bellanova: 7 Con una discesa si guadagna il voto; è stato davvero incredibile come abbia lasciato sul posto tre uomini, partendo dalla sua metà campo e fermandosi solo sul fondo, dove ha crossato per il compagno numero 11. Una discesa fulminante sulla destra, un assisti, ed in pratica al 20' ha chiuso i conti sulla qualificazione. Inarrestabile.
Kyermatens: 8 Oggi è stato davvero determinante. Tre conclusioni e due reti; forza fisica e velocità; caparbietà e determinazione, tutte qualità ascrivibili al numero 11 rossonero. Una prestazione davvero importante. Migliore in campo.
IL COMMENTO
Finisce con questo grande pareggio la stagione della Fiorentina di Grandoni, che fino all'ultimo, fino al 70', anche in questa gara di ritorno, ha fatto tutto quello che poteva. Sul sintetico delle Due Strade è scesa in campo una Fiorentina unita, ordinata, volenterosa, grintosa, ma non è bastato. Dopo il tre a zero subìto a Milano era difficile, si sapeva, ma i venti ragazzi, l'allenatore e lo staff ce l'hanno messa tutta. Passa il Milan, un Milan quest'oggi non superiore ai viola, ma più cinico, capace nel primo tempo di far fruttare le poche situazioni costruite per segnare due gol che di fatto, già al 35', hanno chiuso i conti qualificazione. Niente da dire comunque sulla prestazione dei giocatori viola, i quali, a parte le due défaillance difensive nel caso delle due reti ospiti, hanno giocato un primo tempo impeccabile. La ripresa invece è stata di fatto un allenamento: il gioco è stato interrotto da continui falli, le grandi azioni o giocate, che pure ci sono state visti i giocatori di alta qualità che sono scesi in campo, sono state estemporanee, non supportate da un gioco (in attacco) o da una pressione (in difesa)corali ed organici. In totale finisce due a due, che per quanto visto è un risultato giusto; certo, la viola è uscita dal campo con qualche rammarico, perché, avendo segnato dopo tre minuti ed avendo messo in seria difficoltà gli strisciati per i primi venti, poteva forse ottenere qualcosa di più, ma nel finale di entrambe le frazioni il Milan è stato superiore, dunque il punteggio finale rispecchia perfettamente lo svolgimento della gara.
Venendo alla cronaca del match non posso rendere onore a tutte le grandi azioni che hanno caratterizzato in particolare il primo tempo, ma ce ne sono cinque o sei che sicuramente meritano di essere segnalate. Innanzitutto il primo gol della Fiorentina: Dopo i primi due minuti di pressione forte, che erano già fruttati due corner e una conclusione di Lakti, al 3' lo stesso numero 5 viola anticipa nettamente il suo avversario sulla metà campo, recupera un grande pallone e serve in profondità Cavallini. Nonostante gli sforzi del numero 7 il portiere lo anticipa, pur non riuscendo a bloccare il pallone, che sulla respinta finisce sui piedi di Meli, che lo insacca con uno splendido tocco sotto solo osservato dall'immobile Plizzarri, ancora non rientrato tra i pali. Questa rete infiamma il pubblico di casa, che in questi minuti freme, spera, convinto che sia davvero possibile ribaltare il risultato dell'andata. La pressione dei viola è proseguita per almeno altri quindici minuti, con sei corner e diverse conclusioni verso Plizzarri, sempre reattivo. Al 20', tuttavia, è accaduto l'inverosimile. Belladonna riceve palla innocuamente sulla destra (è il terzino da quella parte) all'altezza della linea centrale del campo. Decide di partire. Corre, salta un uomo (Stanzani), corre ancora e si presenta di fronte al capitano viola Gargano, salta anche lui - nell'incredulità del pubblico - arriva sul fondo, corre ancora, è in ritardo in chiusura Cecchi, così mette un cross basso in mezzo, dove con una zampata Kyerematens insacca. Davvero incredibile è stata l'azione del numero due milanista, senza parole il pubblico viola; ognuno dentro di sé è consapevole, anche se non lo dice, che ormai il risultato è andato. Nonostante ciò tuttavia non si sono persi d'animo i giocatori di Grandoni, che hanno proseguito a giocare un buon calcio e a difendersi uniti e con ordine. Al 33' questo lavoro ha fruttato un'altra perla che ha dell'incredibile. Cavallini, lanciato in profondità, si allunga il pallone con la testa, salta così un difensore e quando potrebbe concludere di sinistro - dalla mia prospettiva era evidente che il ritardo del marcatore era sufficiente a consentire il tiro - non lo fa, perdendo il tempo e facendosi recuperare quasi sulla linea di fondo. Ecco che, nel momento della difficoltà, tutto il talento e la classe di questo giocatore vengono prepotentemente a galla, portandolo a concludere dalla linea di fondo verso il secondo palo, alzando la conclusione come nemmeno Plizzardi poteva aspettarsi. Il risultato è che il pallone si insacca al sette. In delirio il pubblico viola, che non crede ai suoi occhi. Forse a qualcuno sono tornate le speranze, o forse tutti, come me, hanno pensato, in questo momento, dopotutto tre reti nel secondo tempo non sono impossibili da fare ; ma è arrivato ancora Kyerematens a togliere ogni speranza dal cuore di ogni fiorentino presente. Al 35' infatti facilitato dalla dormita di Ferrarini e di Lovato, il numero 11 firma la doppietta (e il biglietto per la Final Eight) da centro area sugli sviluppi di un fallo laterale. Dopo l'intervallo, con il risultato fermo sul 2-2, la partita si è spenta dal punto di vista morale, della lotta, rimanendo così, come dicevo prima, una partitella di allenamento , in cui certo ci sono grandi giocate, ma che non è decisiva. Comunque da notare qualche discesa di Ferrarini sulla destra, la più importante al 43', conclusa da un rasoterra di fronte al portiere abbastanza innocuo, mentre c'erano alcuni compagni smarcati a centro area che reclamavano la sfera. Inoltre mi sembra doveroso riconoscere al portiere Ghidotti che nella seconda parte, quando è venuto fuori con maggiore continuità il Milan, è stato davvero decisivo in almeno due situazioni: la prima al 66' su Negri, che aveva sparato un missile dai venti metri diretto proprio all'incrocio dei pali, mentre la seconda appena un minuto dopo su un diagonale dalla destra di Vigolo, anch'esso ben angolato.
Finisce dunque 2-2, con il finale caratterizzato dalle continue sostituzioni e dal nervosismo di alcuni singoli, in primis Cavallini ma non solo. Tuttavia, la sportività con cui tutti i giocatori si sono salutati ed applauditi vicendevolmente è stata davvero entusiasmante, un esempio anche per chi gioca a livelli superiori. In sintesi bravi tutti, per il talento ma soprattutto per la sportività, e, generalizzando, per l'umanità.

Filippo Ungar FIORENTINA: Ghidotti, Ferrarini (61' Sarli), Gargano (68' Simonti), Cecchi (64' Cecconi), Zitelli (66' Martiniello), Lovato (70' Siniega), Cavallini, Lakti (72' Soldani), Longo (35' Torricelli), Meli, Stanzani (49' Nannelli). A disp.: Chiorra. All.: Alessandro Grandoni.<br >MILAN: Plizzarri, Bellanova, Campeol (44' Della Vedova), Bellodi, Torchio, Cornaggia, Finessi (61' Ligoh), Negri (73' Brescianni), Vigolo, Bianchi (57' Serafini), Kyerematens (52' Pesenti). A disp.: Romano, Borelli, Ramilli, Visin. All.: Omar Danesi.<br > ARBITRO: Tedesco di Pistoia, coad. da Manconi e Donato di Prato.<br > RETI: 3' Meli, 20' e 35' Kyerematens, 33' Cavallini.<br >NOTE: ammonito Cornaggia al 15'. Recupero: 2'+5'. LE PAGELLE<br >Fiorentina <br ><b>Ghidotti: 7</b> Fondamentale su almeno cinque conclusioni rossonere, davvero stratosferico al 15' su una punizione dal limite di Cornaggia e al 66' su una fiocina di Negri da fuori area. Incolpevole sulle reti. Una muraglia.<br ><b>Ferrarini: 6.5</b> Contrariamente ai compagni si accende in ritardo: gioca molto meglio il secondo tempo del primo. Continuo nelle discese per tutta la seconda parte di gara, ma impreciso vicino all'area, dove si mangia una rete al 43' e sbaglia diverse scelte tecniche. <b>61' Sarli: 6</b> Qualche buon recupero e buona giocata nella met&agrave; campo avversaria, ma mai decisive per arrivare al tiro, fa il suo. <br ><b>Gargano: 7</b> Il migliore dei difensori, lotta su ogni pallone, da vero capitano. Unica pecca della gara in occasione della prima rete del Milan, quando si &egrave; fatto saltare con troppa facilit&agrave; da Bellanova. Capitano vero. <b>68' Simonti: sv.</b><br ><b>Cecchi: 6/7</b> Preciso, ordinato, ben coordinato con il compagno di reparto Lovato nel mettere in fuorigioco gli attaccanti avversari. Anch'egli tuttavia si macchia in occasione del primo gol ospite, quando non ha chiuso su Bellanova. <b>64' Cecconi: sv.</b><br ><b>Zitelli: 6.5</b> Buona la sua prova a centrocampo, in particolare nel primo tempo. Ad inizio gara d&agrave; un contributo fondamentale nel recupero palla, suo ad esempio l'anticipo che al terzo minuto ha scatenato l'azione della rete di Meli. Cala visibilmente nel secondo tempo, perdendo diversi palloni. <b>66' Martiniello: sv.</b><br ><b>Lovato: 6+</b> In coppia con Cecchi fa un buon lavoro. Attento in chiusura. Si addormenta al 45' sulla seconda rete di Kyerematens. <b>70' Siniega: sv.</b><br ><b>Cavallini: 7+</b> Nervoso per gran parte della gara sicuramente questa non &egrave; stata una delle sue prestazioni migliori. Comunque sulla destra mette spesso in difficolt&agrave; la retroguardia strisciata, conquistandosi diverse punizioni interessanti e calci d'angolo. Al 33' infiamma il pubblico con una rete davvero incredibile, dimostrando ottime capacit&agrave; tecniche; aveva segnato un'altra rete nella ripresa, annullata per fuorigioco; un diamante da levigare.<br ><b>Lakti: 5/6</b> Il meno attivo dei tre di centrocampo, si fa vedere solo con qualche buon passaggio e con sporadiche palle recuperate. <b>72' Soldani: sv.</b><br ><b>Longo: 5+</b> Quasi mai servito dai compagni, quando &egrave; successo ha spesso sbagliato lo stop. Meglio in fase difensiva. <b>35' Torricelli: 5.5</b> In un tempo giocato si &egrave; fatto vedere abbastanza poco, solo in una situazione si libera in area ma viene fermato prima di poter concludere. <br ><b>Meli: 6</b> Dopo la gran rete in avvio si spegne, senza pi&ugrave; riaccendersi per tutta la prima frazione. Nella ripresa serve qualche buon pallone ai compagni ma nulla di pi&ugrave;. Comunque fa gol, guadagnandosi la sufficienza.<br ><b>Stanzani: 6+</b> Ottimo avvio sulla sinistra, pericoloso in diverse situazioni. Poi si fa saltare per primo da Bellanova in occasione della prima rete del Milan e da l&igrave; si spegne pian piano. <b>49' Nannelli: 6 </b>Entra convinto, ma non riesce a rendersi utile quanto vorrebbe. Fa il suo, si mette in mostra con una o due accelerazioni. <br >I protagonisti del Milan<br ><b>Bellanova: 7</b> Con una discesa si guadagna il voto; &egrave; stato davvero incredibile come abbia lasciato sul posto tre uomini, partendo dalla sua met&agrave; campo e fermandosi solo sul fondo, dove ha crossato per il compagno numero 11. Una discesa fulminante sulla destra, un assisti, ed in pratica al 20' ha chiuso i conti sulla qualificazione. Inarrestabile.<br ><b>Kyermatens: 8</b> Oggi &egrave; stato davvero determinante. Tre conclusioni e due reti; forza fisica e velocit&agrave;; caparbiet&agrave; e determinazione, tutte qualit&agrave; ascrivibili al numero 11 rossonero. Una prestazione davvero importante. Migliore in campo.<br >IL COMMENTO<br >Finisce con questo grande pareggio la stagione della Fiorentina di Grandoni, che fino all'ultimo, fino al 70', anche in questa gara di ritorno, ha fatto tutto quello che poteva. Sul sintetico delle Due Strade &egrave; scesa in campo una Fiorentina unita, ordinata, volenterosa, grintosa, ma non &egrave; bastato. Dopo il tre a zero sub&igrave;to a Milano era difficile, si sapeva, ma i venti ragazzi, l'allenatore e lo staff ce l'hanno messa tutta. Passa il Milan, un Milan quest'oggi non superiore ai viola, ma pi&ugrave; cinico, capace nel primo tempo di far fruttare le poche situazioni costruite per segnare due gol che di fatto, gi&agrave; al 35', hanno chiuso i conti qualificazione. Niente da dire comunque sulla prestazione dei giocatori viola, i quali, a parte le due d&eacute;faillance difensive nel caso delle due reti ospiti, hanno giocato un primo tempo impeccabile. La ripresa invece &egrave; stata di fatto un allenamento: il gioco &egrave; stato interrotto da continui falli, le grandi azioni o giocate, che pure ci sono state visti i giocatori di alta qualit&agrave; che sono scesi in campo, sono state estemporanee, non supportate da un gioco (in attacco) o da una pressione (in difesa)corali ed organici. In totale finisce due a due, che per quanto visto &egrave; un risultato giusto; certo, la viola &egrave; uscita dal campo con qualche rammarico, perch&eacute;, avendo segnato dopo tre minuti ed avendo messo in seria difficolt&agrave; gli strisciati per i primi venti, poteva forse ottenere qualcosa di pi&ugrave;, ma nel finale di entrambe le frazioni il Milan &egrave; stato superiore, dunque il punteggio finale rispecchia perfettamente lo svolgimento della gara. <br >Venendo alla cronaca del match non posso rendere onore a tutte le grandi azioni che hanno caratterizzato in particolare il primo tempo, ma ce ne sono cinque o sei che sicuramente meritano di essere segnalate. Innanzitutto il primo gol della Fiorentina: Dopo i primi due minuti di pressione forte, che erano gi&agrave; fruttati due corner e una conclusione di Lakti, al 3' lo stesso numero 5 viola anticipa nettamente il suo avversario sulla met&agrave; campo, recupera un grande pallone e serve in profondit&agrave; Cavallini. Nonostante gli sforzi del numero 7 il portiere lo anticipa, pur non riuscendo a bloccare il pallone, che sulla respinta finisce sui piedi di Meli, che lo insacca con uno splendido tocco sotto solo osservato dall'immobile Plizzarri, ancora non rientrato tra i pali. Questa rete infiamma il pubblico di casa, che in questi minuti freme, spera, convinto che sia davvero possibile ribaltare il risultato dell'andata. La pressione dei viola &egrave; proseguita per almeno altri quindici minuti, con sei corner e diverse conclusioni verso Plizzarri, sempre reattivo. Al 20', tuttavia, &egrave; accaduto l'inverosimile. Belladonna riceve palla innocuamente sulla destra (&egrave; il terzino da quella parte) all'altezza della linea centrale del campo. Decide di partire. Corre, salta un uomo (Stanzani), corre ancora e si presenta di fronte al capitano viola Gargano, salta anche lui - nell'incredulit&agrave; del pubblico - arriva sul fondo, corre ancora, &egrave; in ritardo in chiusura Cecchi, cos&igrave; mette un cross basso in mezzo, dove con una zampata Kyerematens insacca. Davvero incredibile &egrave; stata l'azione del numero due milanista, senza parole il pubblico viola; ognuno dentro di s&eacute; &egrave; consapevole, anche se non lo dice, che ormai il risultato &egrave; andato. Nonostante ci&ograve; tuttavia non si sono persi d'animo i giocatori di Grandoni, che hanno proseguito a giocare un buon calcio e a difendersi uniti e con ordine. Al 33' questo lavoro ha fruttato un'altra perla che ha dell'incredibile. Cavallini, lanciato in profondit&agrave;, si allunga il pallone con la testa, salta cos&igrave; un difensore e quando potrebbe concludere di sinistro - dalla mia prospettiva era evidente che il ritardo del marcatore era sufficiente a consentire il tiro - non lo fa, perdendo il tempo e facendosi recuperare quasi sulla linea di fondo. Ecco che, nel momento della difficolt&agrave;, tutto il talento e la classe di questo giocatore vengono prepotentemente a galla, portandolo a concludere dalla linea di fondo verso il secondo palo, alzando la conclusione come nemmeno Plizzardi poteva aspettarsi. Il risultato &egrave; che il pallone si insacca al sette. In delirio il pubblico viola, che non crede ai suoi occhi. Forse a qualcuno sono tornate le speranze, o forse tutti, come me, hanno pensato, in questo momento, dopotutto tre reti nel secondo tempo non sono impossibili da fare ; ma &egrave; arrivato ancora Kyerematens a togliere ogni speranza dal cuore di ogni fiorentino presente. Al 35' infatti facilitato dalla dormita di Ferrarini e di Lovato, il numero 11 firma la doppietta (e il biglietto per la Final Eight) da centro area sugli sviluppi di un fallo laterale. Dopo l'intervallo, con il risultato fermo sul 2-2, la partita si &egrave; spenta dal punto di vista morale, della lotta, rimanendo cos&igrave;, come dicevo prima, una partitella di allenamento , in cui certo ci sono grandi giocate, ma che non &egrave; decisiva. Comunque da notare qualche discesa di Ferrarini sulla destra, la pi&ugrave; importante al 43', conclusa da un rasoterra di fronte al portiere abbastanza innocuo, mentre c'erano alcuni compagni smarcati a centro area che reclamavano la sfera. Inoltre mi sembra doveroso riconoscere al portiere Ghidotti che nella seconda parte, quando &egrave; venuto fuori con maggiore continuit&agrave; il Milan, &egrave; stato davvero decisivo in almeno due situazioni: la prima al 66' su Negri, che aveva sparato un missile dai venti metri diretto proprio all'incrocio dei pali, mentre la seconda appena un minuto dopo su un diagonale dalla destra di Vigolo, anch'esso ben angolato. <br >Finisce dunque 2-2, con il finale caratterizzato dalle continue sostituzioni e dal nervosismo di alcuni singoli, in primis Cavallini ma non solo. Tuttavia, la sportivit&agrave; con cui tutti i giocatori si sono salutati ed applauditi vicendevolmente &egrave; stata davvero entusiasmante, un esempio anche per chi gioca a livelli superiori. In sintesi bravi tutti, per il talento ma soprattutto per la sportivit&agrave;, e, generalizzando, per l'umanit&agrave;. Filippo Ungar




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