• Coppa Regionale Giovanissimi
  • Sestese
  • 2 - 3
  • Margine Coperta


SESTESE: Prestifilippo, Nencioni (69' Rovini), Zellini, Bani, Cerretelli (50' Di Maggio), Calzolai, Ridolfi (47' Cini), Cassai, Pacini, Carku (61' Vianello), Sturiale. A disp.: Spagnuolo, Ferrelli, De Pascalis. All.: Alessio Rubicini.
MARGINE COPERTA: Melani, Nencini, Lullo, Baldaccini, Garbati, Provenzano, Martini (55' Biselli), Cecconi (64' Rapposelli), Giannini (66' Sali), Murgia (49' Boldrini), Bisegna. A disp.: Belli, Marzico, Santini. All.: Fabio Coppetti.

ARBITRO: Giovanni Russo di Prato.

RETI: 33' Garbati, 35' e 38' pt Cerretelli, 37' pt Provenzano, 57' Boldrini.
NOTE: ammoniti Bani, Cassai, Provenzano e Biselli.



LE PAGELLE
Sestese
Prestifilippo: 6 Non indenne da colpe sul primo gol subìto, chiude la gara con autorità mantenendo per due volte a galla la squadra.
Nencioni: 6,5 Dalla sua parte il Margine è vivace, lui chiude con decisione molti spazi allo scatenato Cecconi. 69' Rovini: sv.
Zellini: 6,5 Buono il contributo in copertura, come sempre è anche molto propositivo.
Bani: 6,5 Più grintoso che ordinato, infiamma il pubblico con alcune ottime chiusure.
Cerretelli: 7 Inizia insolitamente contratto, per poi trovare progressivamente agio con il passare dei minuti. I due gol rocamboleschi lo caricano e gli permettono di iniziare il secondo tempo con un ottimo piglio, ma viene sostituito proprio nel momento in cui sembra in grado di cominciare a trascinare davvero la squadra, forse per la stanchezza accumulata in una stagione vissuta da protagonista. 50' Di Maggio: 6 Comincia bene, poi perde un po' il ritmo.
Calzolai: 7 Possente ed autorevole, gioca una partita di grande personalità da vero pilastro del reparto difensivo.
Ridolfi: 6 Un buon inizio di partita con alcuni spunti interessanti, ma non trova il guizzo decisivo e cala alla distanza. 47' Cini: 6,5 Un ingresso da protagonista, due minuti di fuoco che potrebbero segnare la gara. Va a un passo dalla rete, poi finisce anche lui nell'imbuto nerazzurro.
Cassai: 7 Insostituibile per il suo eccezionale agonismo, sempre energico e carismatico, vive la partita da leader del centrocampo, sia come mezzala che come mediano, buttandosi costantemente nel vivo del gioco.
Pacini: 6,5 Prototipo vivente del centravanti moderno, ottimo nelle sponde, nella manovra e nei movimenti senza palla, disputa una gara di notevole dinamismo e coraggio. Purtroppo è mancata in parte la presenza fisica in area di rigore.
Carku: 6+ Una prova interessante, giocata in ogni zona del centrocampo con ragguardevole abnegazione. 61' Vianello: sv.
Sturiale: 6,5 Tanta corsa e una buona armonia con il resto della squadra.
Margine Coperta
Melani: 6,5 E' difficile stabilire responsabilità di qualsiasi tipo nella rete del 2-2. Sicuramente dimostra di muoversi con sicurezza nelle uscite e di saper controllare anche i palloni più velenosi.
Nencini: 6,5 In occasione dell'1-1 è più sfortunato che colpevole. Nel resto della gara, si fa notare per determinazione e tempismo.
Lullo: 6+ Compie con impegno il suo dovere sulla fascia sinistra.
Baldaccini: 6+ A dispetto di qualche imprecisione in fase di impostazione, risulta molto solido in copertura sulla trequarti.
Garbati: 6,5 Autore di una buona prova in difesa, seppur con qualche sbavatura, celebra la vittoria siglando un gol da vero rapinatore d'area.
Provenzano: 7 Dirige con sapienza e carisma il terzetto difensivo nerazzurro, rendendosi protagonista delle più importanti chiusure. Lo stacco di testa con cui va in rete è da manuale del calcio.
Martini: 6,5 Ha sulla coscienza il mancato vantaggio in apertura di ripresa, ma è davvero l'unica pecca di una prova spigliata in cui ha saputo mostrare al pubblico numerose intuizioni da fantasista puro. 55' Biselli: 7 In una partita ricchissima di belle giocate, lui mette la firma su quella decisiva: doppio dribbling e assist millimetrico, un numero di alta scuola che vale ben più del prezzo del biglietto.
Cecconi: 7 Gioca in posizione di mezzala, ma la sua pericolosità è quella di un'ala pura. A volte travolgente tanto da non riuscire a controllarsi, tiene costantemente in apprensione gli avversari. 64' Rapposelli: sv.
Giannini: 7 Benché provvisto di doti tecniche da attaccante, accetta senza problemi di occupare la posizione di esterno destro a tutto campo. Un ruolo che lo costringe a ripiegamenti continui, ma il suo spirito di sacrificio è lodevole e il suo contributo in entrambe le fasi di gioco risulta determinante. 66' Sali: sv
Murgia: 7 Tanto movimento e tanti palloni sapientemente smistati in attacco. Impressionante la sua abilità nel calciare punizioni e corner. Dal 49' Boldrini: 7 Un gol da bomber di razza, ad alto coefficiente di difficoltà, e un buon lavoro in alleggerimento.
Bisegna: 7 Il suo dinamismo da mezzofondista riesce a risaltare persino in questa partita giocata a ritmi serrati. Ha una marcia in più e si vede.
Arbitro
Russo sez. Valdarno: 6 Una prova non facile da valutare. Il pubblico sugli spalti, assai pretenzioso, non gli perdona nulla, in particolar modo i due discussi episodi della punizione da cui nasce l'1-0 e del secondo pareggio rossoblù. Anche se non impeccabile, non può però essere accusato in alcun modo di parzialità e di influenza sull'esito dell'incontro. Molto bravo nella gestione dei cartellini e dei falli di gioco, riesce a sopire sul nascere ogni nervosismo.
IL COMMENTO
Da decenni ormai nel calcio professionistico ci si lamenta della scarsa spettacolarità delle fasi finali dei tornei, con partite in cui le grandi squadre sembrano più preoccupate di restare coperte e non subire gol che interessate a segnarne uno in più degli avversari. Per fortuna, il calcio giovanile esula da queste logiche: la semifinale del Biagiotti , giocata in una mattinata tiepida e nuvolosa, è stato uno spettacolo esaltante per gli appassionati della categoria, animata da due squadre che al non comune tasso tecnico hanno aggiunto una determinazione ad affrontarsi a viso aperto, fin dal primo minuto, veramente sorprendente. A rendere ulteriormente interessante il match è stato il perfetto equilibrio che, soprattutto nella prima frazione, è sembrato inscalfibile: l'ordine tattico, l'identico dinamismo dei reparti mediani e soprattutto la freschezza e il tempismo dei difensori hanno inchiodato per oltre mezz'ora il punteggio su un pari a reti bianche tutto fuorché noioso, fatto di passaggi filtranti, cross pericolosi e abili chiusure difensive che strappano gli applausi del pubblico. Solo dopo il venticinquesimo minuto di gioco gli alti ritmi e l'elevato agonismo cominciano a fiaccare la tenace resistenza delle linee arretrate, e si inizia a intravedere qualche varco. Al 26' Zellini crossa da sinistra e trova la sponda di Pacini che serve l'accorrente Cerretelli al limite dell'area, ma il centrocampista rossoblù impatta male il pallone che si impenna troppo. Al 27' il primo di una serie di insidiosi calci d'angolo battuti da Murgia premia Nencini smarcato in area in buona posizione, ma il colpo di testa del difensore è alto di poco. Un minuto dopo, sugli sviluppi di un'altra azione d'angolo, Murgia crossa da sinistra per Giannini che, defilato sul palo opposto, conclude di piatto destro sull'esterno della rete. Queste prime azioni offensive degne di nota sono soltanto il preludio ad un finale di frazione letteralmente incredibile. Al 33' il Margine Coperta usufruisce di una punizione sul fondo della corsia di destra, molto contestata dai padroni di casa: Murgia batte rasoterra verso il centro dell'area con potenza, Prestifilippo respinge corto, Garbati è il più vicino di tutti alla ribattuta ed insacca prontamente di destro. Punita alla prima vera disattenzione della partita, la Sestese non ci sta, e non aspetta l'intervallo per reagire: si riversa subito in attacco, e allo scadere dei trentacinque minuti regolamentari, ottiene un calcio di punizione da oltre trenta metri di distanza. Si incarica della battuta Cerretelli che colpisce con l'intenzione di servire il pallone ai compagni in area; la traiettoria viene però spizzata in barriera da Nencini che, nel tentativo di respingere il tiro, ottiene l'effetto opposto, ovvero ne aumenta la gittata e l'angolazione, rendendolo imparabile: la sfera tocca così la parte inferiore della traversa e si insacca per il l'immediato pareggio. Ma il primo tempo non è ancora finito: l'arbitro assegna due minuti di recupero, e nell'ultimo di questi l'ennesimo corner ottimamente tagliato da Murgia trova lo stacco imperioso di Provenzano che schiaccia con forza il pallone e lo angola sul palo opposto, scatenando per la seconda volta la gioia dei compagni. I padroni di casa sanno che ormai non c'è più tempo per recuperare prima dell'intervallo, ma Cerretelli non si rassegna: l'arbitro concede infatti ancora qualche secondo per la rimessa in gioco, permettendo al centrocampista rossoblù di tentare il cosiddetto tiro della domenica , direttamente su calcio d'inizio. Senza pensarci due volte, il regista della Sestese lascia partire un insidiosissimo destro spiovente da oltre quaranta metri che coglie di sorpresa il portiere Melani, il quale riesce però ad intercettarlo in tuffo e a deviarlo sulla parte bassa della traversa; il pallone rimbalza nei pressi della linea di porta e, sebbene gli ospiti giurino e spergiurino di non averlo visto attraversare la fatidica striscia di gesso, l'arbitro concede la rete. Si va quindi al riposo sul punteggio di due a due, in un clima fortemente adrenalinico generato dall'improvvisa pioggia di reti e di decisioni contestate. La ripresa vede i ragazzi in campo ugualmente determinati e propensi alla manovra offensiva, ma la lucidità comincia, come prevedibile, a scemare, e gli errori si fanno più frequenti. Al 41', infatti, su un lungo rilancio della difesa nerazzurra, i difensori rossoblù non riescono a controllare il pallone che finisce tra i piedi di Martini, solo al limite dell'area: anche lui però sbaglia, preferendo un difficile pallonetto di prima intenzione, ben controllato da Prestifilippo, ad un più sicuro controllo e tiro. Al 48' una grossa opportunità in ripartenza capita sui piedi del subentrato Cini, liberato da un'intelligente sponda aerea di Pacini, che sfrutta al meglio lo spazio a disposizione sulla sinistra per accentrarsi e tentare il destro a giro sul secondo palo, ma la sua conclusione termina a lato per una questione di centimetri. Tra il 53' e il 55' si segnalano anche due interessanti tentativi dalla distanza, uno per parte, a firma di Di Maggio e Bisegna. Al 57' arriva però il gol che chiude l'incontro: protagonisti assoluti sono i due attaccanti del Margine Coperta entrati in campo da pochi minuti, Biselli e Boldrini. Il primo si libera con una splendida veronica di due avversari sulla fascia destra, converge e serve rasoterra in area un pallone invitante sul quale arriva in spaccata il compagno di squadra che devia il cross con la punta del piede sinistro quel tanto che basta per indirizzarlo sull'interno del palo e farlo carambolare in rete. Una rete splendida, che porta in vantaggio gli ospiti per la terza volta e, stavolta, definitivamente: non basta infatti la generosità dei ragazzi della Sestese a riagguantare il pareggio, nonostante la caparbietà di alcuni di loro li avvicini più volte all'obiettivo, come nel caso di Pacini che, al 60', vince due contrasti e si invola da solo nella metà campo avversaria, per concludere però, ormai esausto, debole e centrale. Il Margine Coperta si difende diligentemente fino alla fine, e sfiora addirittura più volte il quarto gol in contropiede: al 67' Bani salva a porta vuota su Boldrini, al 72' Prestifilippo respinge con un grande intervento di piede un altro tentativo dello stesso Boldrini. Ma il punteggio non cambia, e dopo tre minuti di recupero e un improvviso scroscio di pioggia, il triplice fischio finale sancisce ufficialmente l'eliminazione della Sestese e il passaggio in finale degli ospiti.

Lorenzo Badii SESTESE: Prestifilippo, Nencioni (69' Rovini), Zellini, Bani, Cerretelli (50' Di Maggio), Calzolai, Ridolfi (47' Cini), Cassai, Pacini, Carku (61' Vianello), Sturiale. A disp.: Spagnuolo, Ferrelli, De Pascalis. All.: Alessio Rubicini.<br >MARGINE COPERTA: Melani, Nencini, Lullo, Baldaccini, Garbati, Provenzano, Martini (55' Biselli), Cecconi (64' Rapposelli), Giannini (66' Sali), Murgia (49' Boldrini), Bisegna. A disp.: Belli, Marzico, Santini. All.: Fabio Coppetti.<br > ARBITRO: Giovanni Russo di Prato.<br > RETI: 33' Garbati, 35' e 38' pt Cerretelli, 37' pt Provenzano, 57' Boldrini.<br >NOTE: ammoniti Bani, Cassai, Provenzano e Biselli. LE PAGELLE<br >Sestese<br ><b>Prestifilippo: 6</b> Non indenne da colpe sul primo gol sub&igrave;to, chiude la gara con autorit&agrave; mantenendo per due volte a galla la squadra.<br ><b>Nencioni: 6,5</b> Dalla sua parte il Margine &egrave; vivace, lui chiude con decisione molti spazi allo scatenato Cecconi. <b>69' Rovini: sv</b>.<br ><b>Zellini: 6,5</b> Buono il contributo in copertura, come sempre &egrave; anche molto propositivo.<br ><b>Bani: 6,5</b> Pi&ugrave; grintoso che ordinato, infiamma il pubblico con alcune ottime chiusure.<br ><b>Cerretelli: 7</b> Inizia insolitamente contratto, per poi trovare progressivamente agio con il passare dei minuti. I due gol rocamboleschi lo caricano e gli permettono di iniziare il secondo tempo con un ottimo piglio, ma viene sostituito proprio nel momento in cui sembra in grado di cominciare a trascinare davvero la squadra, forse per la stanchezza accumulata in una stagione vissuta da protagonista. <b>50' Di Maggio: 6</b> Comincia bene, poi perde un po' il ritmo.<br ><b>Calzolai: 7</b> Possente ed autorevole, gioca una partita di grande personalit&agrave; da vero pilastro del reparto difensivo.<br ><b>Ridolfi: 6</b> Un buon inizio di partita con alcuni spunti interessanti, ma non trova il guizzo decisivo e cala alla distanza. <b>47' Cini: 6,5</b> Un ingresso da protagonista, due minuti di fuoco che potrebbero segnare la gara. Va a un passo dalla rete, poi finisce anche lui nell'imbuto nerazzurro.<br ><b>Cassai: 7</b> Insostituibile per il suo eccezionale agonismo, sempre energico e carismatico, vive la partita da leader del centrocampo, sia come mezzala che come mediano, buttandosi costantemente nel vivo del gioco.<br ><b>Pacini: 6,5</b> Prototipo vivente del centravanti moderno, ottimo nelle sponde, nella manovra e nei movimenti senza palla, disputa una gara di notevole dinamismo e coraggio. Purtroppo &egrave; mancata in parte la presenza fisica in area di rigore.<br ><b>Carku: 6+</b> Una prova interessante, giocata in ogni zona del centrocampo con ragguardevole abnegazione. <b>61' Vianello: sv.</b><br ><b>Sturiale: 6,5</b> Tanta corsa e una buona armonia con il resto della squadra.<br >Margine Coperta<br ><b>Melani: 6,5</b> E' difficile stabilire responsabilit&agrave; di qualsiasi tipo nella rete del 2-2. Sicuramente dimostra di muoversi con sicurezza nelle uscite e di saper controllare anche i palloni pi&ugrave; velenosi.<br ><b>Nencini: 6,5</b> In occasione dell'1-1 &egrave; pi&ugrave; sfortunato che colpevole. Nel resto della gara, si fa notare per determinazione e tempismo.<br ><b>Lullo: 6+</b> Compie con impegno il suo dovere sulla fascia sinistra.<br ><b>Baldaccini: 6+</b> A dispetto di qualche imprecisione in fase di impostazione, risulta molto solido in copertura sulla trequarti.<br ><b>Garbati: 6,5</b> Autore di una buona prova in difesa, seppur con qualche sbavatura, celebra la vittoria siglando un gol da vero rapinatore d'area.<br ><b>Provenzano: 7</b> Dirige con sapienza e carisma il terzetto difensivo nerazzurro, rendendosi protagonista delle pi&ugrave; importanti chiusure. Lo stacco di testa con cui va in rete &egrave; da manuale del calcio.<br ><b>Martini: 6,5</b> Ha sulla coscienza il mancato vantaggio in apertura di ripresa, ma &egrave; davvero l'unica pecca di una prova spigliata in cui ha saputo mostrare al pubblico numerose intuizioni da fantasista puro. <b>55' Biselli: 7</b> In una partita ricchissima di belle giocate, lui mette la firma su quella decisiva: doppio dribbling e assist millimetrico, un numero di alta scuola che vale ben pi&ugrave; del prezzo del biglietto.<br ><b>Cecconi: 7</b> Gioca in posizione di mezzala, ma la sua pericolosit&agrave; &egrave; quella di un'ala pura. A volte travolgente tanto da non riuscire a controllarsi, tiene costantemente in apprensione gli avversari. <b>64' Rapposelli: sv.</b><br ><b>Giannini: 7</b> Bench&eacute; provvisto di doti tecniche da attaccante, accetta senza problemi di occupare la posizione di esterno destro a tutto campo. Un ruolo che lo costringe a ripiegamenti continui, ma il suo spirito di sacrificio &egrave; lodevole e il suo contributo in entrambe le fasi di gioco risulta determinante. <b>66' Sali: sv</b><br ><b>Murgia: 7</b> Tanto movimento e tanti palloni sapientemente smistati in attacco. Impressionante la sua abilit&agrave; nel calciare punizioni e corner. Dal 49' Boldrini: 7 Un gol da bomber di razza, ad alto coefficiente di difficolt&agrave;, e un buon lavoro in alleggerimento.<br ><b>Bisegna: 7 </b>Il suo dinamismo da mezzofondista riesce a risaltare persino in questa partita giocata a ritmi serrati. Ha una marcia in pi&ugrave; e si vede.<br >Arbitro<br ><b>Russo sez. Valdarno: 6</b> Una prova non facile da valutare. Il pubblico sugli spalti, assai pretenzioso, non gli perdona nulla, in particolar modo i due discussi episodi della punizione da cui nasce l'1-0 e del secondo pareggio rossobl&ugrave;. Anche se non impeccabile, non pu&ograve; per&ograve; essere accusato in alcun modo di parzialit&agrave; e di influenza sull'esito dell'incontro. Molto bravo nella gestione dei cartellini e dei falli di gioco, riesce a sopire sul nascere ogni nervosismo.<br >IL COMMENTO<br >Da decenni ormai nel calcio professionistico ci si lamenta della scarsa spettacolarit&agrave; delle fasi finali dei tornei, con partite in cui le grandi squadre sembrano pi&ugrave; preoccupate di restare coperte e non subire gol che interessate a segnarne uno in pi&ugrave; degli avversari. Per fortuna, il calcio giovanile esula da queste logiche: la semifinale del Biagiotti , giocata in una mattinata tiepida e nuvolosa, &egrave; stato uno spettacolo esaltante per gli appassionati della categoria, animata da due squadre che al non comune tasso tecnico hanno aggiunto una determinazione ad affrontarsi a viso aperto, fin dal primo minuto, veramente sorprendente. A rendere ulteriormente interessante il match &egrave; stato il perfetto equilibrio che, soprattutto nella prima frazione, &egrave; sembrato inscalfibile: l'ordine tattico, l'identico dinamismo dei reparti mediani e soprattutto la freschezza e il tempismo dei difensori hanno inchiodato per oltre mezz'ora il punteggio su un pari a reti bianche tutto fuorch&eacute; noioso, fatto di passaggi filtranti, cross pericolosi e abili chiusure difensive che strappano gli applausi del pubblico. Solo dopo il venticinquesimo minuto di gioco gli alti ritmi e l'elevato agonismo cominciano a fiaccare la tenace resistenza delle linee arretrate, e si inizia a intravedere qualche varco. Al 26' Zellini crossa da sinistra e trova la sponda di Pacini che serve l'accorrente Cerretelli al limite dell'area, ma il centrocampista rossobl&ugrave; impatta male il pallone che si impenna troppo. Al 27' il primo di una serie di insidiosi calci d'angolo battuti da Murgia premia Nencini smarcato in area in buona posizione, ma il colpo di testa del difensore &egrave; alto di poco. Un minuto dopo, sugli sviluppi di un'altra azione d'angolo, Murgia crossa da sinistra per Giannini che, defilato sul palo opposto, conclude di piatto destro sull'esterno della rete. Queste prime azioni offensive degne di nota sono soltanto il preludio ad un finale di frazione letteralmente incredibile. Al 33' il Margine Coperta usufruisce di una punizione sul fondo della corsia di destra, molto contestata dai padroni di casa: Murgia batte rasoterra verso il centro dell'area con potenza, Prestifilippo respinge corto, Garbati &egrave; il pi&ugrave; vicino di tutti alla ribattuta ed insacca prontamente di destro. Punita alla prima vera disattenzione della partita, la Sestese non ci sta, e non aspetta l'intervallo per reagire: si riversa subito in attacco, e allo scadere dei trentacinque minuti regolamentari, ottiene un calcio di punizione da oltre trenta metri di distanza. Si incarica della battuta Cerretelli che colpisce con l'intenzione di servire il pallone ai compagni in area; la traiettoria viene per&ograve; spizzata in barriera da Nencini che, nel tentativo di respingere il tiro, ottiene l'effetto opposto, ovvero ne aumenta la gittata e l'angolazione, rendendolo imparabile: la sfera tocca cos&igrave; la parte inferiore della traversa e si insacca per il l'immediato pareggio. Ma il primo tempo non &egrave; ancora finito: l'arbitro assegna due minuti di recupero, e nell'ultimo di questi l'ennesimo corner ottimamente tagliato da Murgia trova lo stacco imperioso di Provenzano che schiaccia con forza il pallone e lo angola sul palo opposto, scatenando per la seconda volta la gioia dei compagni. I padroni di casa sanno che ormai non c'&egrave; pi&ugrave; tempo per recuperare prima dell'intervallo, ma Cerretelli non si rassegna: l'arbitro concede infatti ancora qualche secondo per la rimessa in gioco, permettendo al centrocampista rossobl&ugrave; di tentare il cosiddetto tiro della domenica , direttamente su calcio d'inizio. Senza pensarci due volte, il regista della Sestese lascia partire un insidiosissimo destro spiovente da oltre quaranta metri che coglie di sorpresa il portiere Melani, il quale riesce per&ograve; ad intercettarlo in tuffo e a deviarlo sulla parte bassa della traversa; il pallone rimbalza nei pressi della linea di porta e, sebbene gli ospiti giurino e spergiurino di non averlo visto attraversare la fatidica striscia di gesso, l'arbitro concede la rete. Si va quindi al riposo sul punteggio di due a due, in un clima fortemente adrenalinico generato dall'improvvisa pioggia di reti e di decisioni contestate. La ripresa vede i ragazzi in campo ugualmente determinati e propensi alla manovra offensiva, ma la lucidit&agrave; comincia, come prevedibile, a scemare, e gli errori si fanno pi&ugrave; frequenti. Al 41', infatti, su un lungo rilancio della difesa nerazzurra, i difensori rossobl&ugrave; non riescono a controllare il pallone che finisce tra i piedi di Martini, solo al limite dell'area: anche lui per&ograve; sbaglia, preferendo un difficile pallonetto di prima intenzione, ben controllato da Prestifilippo, ad un pi&ugrave; sicuro controllo e tiro. Al 48' una grossa opportunit&agrave; in ripartenza capita sui piedi del subentrato Cini, liberato da un'intelligente sponda aerea di Pacini, che sfrutta al meglio lo spazio a disposizione sulla sinistra per accentrarsi e tentare il destro a giro sul secondo palo, ma la sua conclusione termina a lato per una questione di centimetri. Tra il 53' e il 55' si segnalano anche due interessanti tentativi dalla distanza, uno per parte, a firma di Di Maggio e Bisegna. Al 57' arriva per&ograve; il gol che chiude l'incontro: protagonisti assoluti sono i due attaccanti del Margine Coperta entrati in campo da pochi minuti, Biselli e Boldrini. Il primo si libera con una splendida veronica di due avversari sulla fascia destra, converge e serve rasoterra in area un pallone invitante sul quale arriva in spaccata il compagno di squadra che devia il cross con la punta del piede sinistro quel tanto che basta per indirizzarlo sull'interno del palo e farlo carambolare in rete. Una rete splendida, che porta in vantaggio gli ospiti per la terza volta e, stavolta, definitivamente: non basta infatti la generosit&agrave; dei ragazzi della Sestese a riagguantare il pareggio, nonostante la caparbiet&agrave; di alcuni di loro li avvicini pi&ugrave; volte all'obiettivo, come nel caso di Pacini che, al 60', vince due contrasti e si invola da solo nella met&agrave; campo avversaria, per concludere per&ograve;, ormai esausto, debole e centrale. Il Margine Coperta si difende diligentemente fino alla fine, e sfiora addirittura pi&ugrave; volte il quarto gol in contropiede: al 67' Bani salva a porta vuota su Boldrini, al 72' Prestifilippo respinge con un grande intervento di piede un altro tentativo dello stesso Boldrini. Ma il punteggio non cambia, e dopo tre minuti di recupero e un improvviso scroscio di pioggia, il triplice fischio finale sancisce ufficialmente l'eliminazione della Sestese e il passaggio in finale degli ospiti. Lorenzo Badii




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