• Esordienti B 2 Fase GIR.B
  • Scandicci
  • 0 - 5
  • Sporting Arno


SCANDICCI: Campone, Cipriani, Costoli, Fetau, Ignesti, Martino, Mazzei, Patacchini, Renai, Tagliavini, Valiante, Villani. All.: Simone Fallani.
SPORTING ARNO: Munteanu, Fenza, Finelli, Sarti, Rus, Esposito A., Del Duca, Esposito R., Grottelli, Moccia, Aldighieri, Bianco, Mosti Falconi. All.: Pratesi-Petriccioni.

RETI: 2 Del Duca, Sarti, 2 Esposito R.



Che derby per lo Sporting Arno! Una vittoria bellissima quella ottenuta dai rosanero in questa eterna sfida tra due rivali storiche: tanto a Scandicci che a Badia a Settimo è noto quanto sia sentita questa partita, in tutte le categorie, a tutte le età, e quando capita di assistere a vittorie così nette si rischia anche di essere ricordati come degli eroi. Scherzi a parte, ovviamente, si sa quanto possa valere un derby: lo sa soprattutto lo Sporting, che si reca in territorio ostile e sfodera una prestazione da dieci e lode, e non solo dal punto di vista dei gol, ma per quanto riguarda il gioco, e anche a partire dall'atteggiamento, dalla serietà e dall'abnegazione di tutti i ragazzi ospiti, che oggi hanno disputato davvero la partita perfetta. Per lo Scandicci, invece, una gara sotto tono: non si capisce cosa abbia contribuito al calo mentale dei padroni di casa, che ad un certo punto non sono più stati capaci di reagire alle sollecitazioni e ai gol degli ospiti. Sarà stata l'aria di un appuntamento molto importante a fare l'effetto opposto e a rendere meno incisiva l'azione dei blues all'interno della gara, sta di fatto che i padroni di casa hanno poche volte risposto alle controffensive ospiti nel corso della partita. Lo Sporting, dopo i primi cinque minuti di gioco, in cui c'è stata una breve fase di studio, ha incominciato a sviluppare gioco, a costruire azioni e a non fermarsi più: quello che ha stupito di questo gruppo è stata la sua capacità di adattamento alle condizioni di gioco in cui si è trovato ad operare, sfruttando a proprio favore gli spazi del campo dello Scandicci e a fraseggiare con tanta intensità per mettere fuori gioco gli avversari ed i loro tentativi di pressing. Il risultato è qualcosa che è venuto in maniera quasi secondaria e naturale dopo questi accorgimenti iniziali, come se fosse una conseguenza di questa impostazione favorevole. Lo Sporting è riuscito ad unire intensità, al bel gioco e ad una certa fertilità in fase offensiva, rendendo la gara completa sotto ogni punto di vista. Il primo tempo quindi va in favore dello Sporting, che dal momento che riesce ad eludere i tentativi di contenimento dello Scandicci, a costruire gioco palla a terra partendo dalla difesa e a prendere in mano la partita, passa a mettere le mani sul risultato. Malgrado le belle parate di Patacchini, che è stato protagonista ancora una volta di grandi interventi, lo Sporting riesce a sbloccare il risultato con Del Duca: il lavoro più importante lo fa Grottelli, che attira su di sé l'attenzione dei difensori e al momento giusto tocca il pallone per la sovrapposizione di Del Duca, che difficilmente sbaglia a tu per tu con il portiere e ne dà la dimostrazione anche in questo caso. Lo schema è collaudato e si ripete anche nel secondo tempo: è così che Del Duca riesce a mettere a segno la sua personale doppietta, ed il risultato che inizia a prendere forma. È questo il momento decisivo della partita: il momento in cui lo Scandicci inevitabilmente calerà e lascerà lo spazio ad uno Sporting sempre più ispirato e inebriato dai gol segnati. I rosanero alzano i ritmi e l'intensità e continuano a farsi vedere minacciosi in area di rigore degli avversari. Il terzo gol, quello della tranquillità, arriva da un colpo di testa di Sarti su corner di Moccia, che permette agli ospiti di chiudere il secondo tempo con un vantaggio innegabile e con la gara ormai stretta in mano. L'ultimo parziale in effetti sarà per lo più una formalità per gli ospiti, che non ci pensano minimamente a rallentare: lo Sporting è in forma, e vuole dare il massimo anche negli ultimi venti minuti della partita. Sale in cattedra Esposito R., autore della doppietta che decide questa ultima frazione di gara: il suo primo gol è su punizione, di pregevole fattura, mentre il secondo arriva sugli sviluppi di una mischia in area di rigore, all'interno della quale riesce ad essere il più svelto ad infilare il pallone in rete. Lo Sporting Arno ha saputo essere squadra, ha giocato da gruppo e si è regalato una giornata speciale, che questi ragazzi non dimenticheranno.

Calciatoripiù
: All'interno di una grande prova di tutto lo Sporting Arno spiccano le individualità di Del Duca, Sarti ed Esposito R. .

SCANDICCI: Campone, Cipriani, Costoli, Fetau, Ignesti, Martino, Mazzei, Patacchini, Renai, Tagliavini, Valiante, Villani. All.: Simone Fallani.<br >SPORTING ARNO: Munteanu, Fenza, Finelli, Sarti, Rus, Esposito A., Del Duca, Esposito R., Grottelli, Moccia, Aldighieri, Bianco, Mosti Falconi. All.: Pratesi-Petriccioni.<br > RETI: 2 Del Duca, Sarti, 2 Esposito R. Che derby per lo Sporting Arno! Una vittoria bellissima quella ottenuta dai rosanero in questa eterna sfida tra due rivali storiche: tanto a Scandicci che a Badia a Settimo &egrave; noto quanto sia sentita questa partita, in tutte le categorie, a tutte le et&agrave;, e quando capita di assistere a vittorie cos&igrave; nette si rischia anche di essere ricordati come degli eroi. Scherzi a parte, ovviamente, si sa quanto possa valere un derby: lo sa soprattutto lo Sporting, che si reca in territorio ostile e sfodera una prestazione da dieci e lode, e non solo dal punto di vista dei gol, ma per quanto riguarda il gioco, e anche a partire dall'atteggiamento, dalla seriet&agrave; e dall'abnegazione di tutti i ragazzi ospiti, che oggi hanno disputato davvero la partita perfetta. Per lo Scandicci, invece, una gara sotto tono: non si capisce cosa abbia contribuito al calo mentale dei padroni di casa, che ad un certo punto non sono pi&ugrave; stati capaci di reagire alle sollecitazioni e ai gol degli ospiti. Sar&agrave; stata l'aria di un appuntamento molto importante a fare l'effetto opposto e a rendere meno incisiva l'azione dei blues all'interno della gara, sta di fatto che i padroni di casa hanno poche volte risposto alle controffensive ospiti nel corso della partita. Lo Sporting, dopo i primi cinque minuti di gioco, in cui c'&egrave; stata una breve fase di studio, ha incominciato a sviluppare gioco, a costruire azioni e a non fermarsi pi&ugrave;: quello che ha stupito di questo gruppo &egrave; stata la sua capacit&agrave; di adattamento alle condizioni di gioco in cui si &egrave; trovato ad operare, sfruttando a proprio favore gli spazi del campo dello Scandicci e a fraseggiare con tanta intensit&agrave; per mettere fuori gioco gli avversari ed i loro tentativi di pressing. Il risultato &egrave; qualcosa che &egrave; venuto in maniera quasi secondaria e naturale dopo questi accorgimenti iniziali, come se fosse una conseguenza di questa impostazione favorevole. Lo Sporting &egrave; riuscito ad unire intensit&agrave;, al bel gioco e ad una certa fertilit&agrave; in fase offensiva, rendendo la gara completa sotto ogni punto di vista. Il primo tempo quindi va in favore dello Sporting, che dal momento che riesce ad eludere i tentativi di contenimento dello Scandicci, a costruire gioco palla a terra partendo dalla difesa e a prendere in mano la partita, passa a mettere le mani sul risultato. Malgrado le belle parate di Patacchini, che &egrave; stato protagonista ancora una volta di grandi interventi, lo Sporting riesce a sbloccare il risultato con Del Duca: il lavoro pi&ugrave; importante lo fa Grottelli, che attira su di s&eacute; l'attenzione dei difensori e al momento giusto tocca il pallone per la sovrapposizione di Del Duca, che difficilmente sbaglia a tu per tu con il portiere e ne d&agrave; la dimostrazione anche in questo caso. Lo schema &egrave; collaudato e si ripete anche nel secondo tempo: &egrave; cos&igrave; che Del Duca riesce a mettere a segno la sua personale doppietta, ed il risultato che inizia a prendere forma. &Egrave; questo il momento decisivo della partita: il momento in cui lo Scandicci inevitabilmente caler&agrave; e lascer&agrave; lo spazio ad uno Sporting sempre pi&ugrave; ispirato e inebriato dai gol segnati. I rosanero alzano i ritmi e l'intensit&agrave; e continuano a farsi vedere minacciosi in area di rigore degli avversari. Il terzo gol, quello della tranquillit&agrave;, arriva da un colpo di testa di Sarti su corner di Moccia, che permette agli ospiti di chiudere il secondo tempo con un vantaggio innegabile e con la gara ormai stretta in mano. L'ultimo parziale in effetti sar&agrave; per lo pi&ugrave; una formalit&agrave; per gli ospiti, che non ci pensano minimamente a rallentare: lo Sporting &egrave; in forma, e vuole dare il massimo anche negli ultimi venti minuti della partita. Sale in cattedra Esposito R., autore della doppietta che decide questa ultima frazione di gara: il suo primo gol &egrave; su punizione, di pregevole fattura, mentre il secondo arriva sugli sviluppi di una mischia in area di rigore, all'interno della quale riesce ad essere il pi&ugrave; svelto ad infilare il pallone in rete. Lo Sporting Arno ha saputo essere squadra, ha giocato da gruppo e si &egrave; regalato una giornata speciale, che questi ragazzi non dimenticheranno.<br ><b> Calciatoripi&ugrave;</b>: All'interno di una grande prova di tutto lo Sporting Arno spiccano le individualit&agrave; di <b>Del Duca, Sarti ed Esposito R. </b>.




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