• Coppa Regionale Giovanissimi
  • Cattolica Virtus
  • 1 - 0
  • Santa Maria


CATTOLICA VIRTUS: Nardone, Barsotti, Montano, Manetti (62' Mussaid), Cheli, Capineri, Frullini, Chianese, Melaccio (55' Koxhai), Enache, Daddi (46' Lo Conte). A disp.: Fulco, Mamma, Berti, Mazzei. All.: Gian Luca Innocenti.
SANTA MARIA: Savy, Mazzantini (66' Gjelaj), Benvenuti, Urti, Sestini, Cioni (70' Lio), Demiri (66' Paci), Ludovico (47' Faraoni), Imparato, Scappini, Mori (60' Miliani). A disp.: Balli, Lotti. All.: Alfio Palandri.

ARBITRO: Cerbasi di Arezzo.

RETE: 61' Koxhai.



Il giallo e il blu; due colori che stanno dipingendo il destino della Cattolica Virus in questa edizione della Coppa Toscana Giovanissimi. Due tonalità che fra loro si combinano alla perfezione ma che stanno risultando però alquanto indigeste alla truppa guidata da Gian Luca Innocenti. Dopo aver superato, non senza fatica, lo Stiava, ecco affiancarsi ai giallorossi gli empolesi del Santa Maria; formazione che, nel proprio girone, si è davvero ben comportata. Stessi colori sociali dunque ed anche stesso copione recitato in entrambe le partite casalinghe giocate dai giallo rossi. Così com'era avvenuto nello scontro di due settimane fa coi versiliesi guidati da Irio Casini, anche stavolta la vittoria è stata risicata nel punteggio finale, a dispetto del buon numero di occasioni create. I ragazzi di Innocenti hanno indubbiamente meritato il successo finale ma hanno però anche sofferto il prepotente forcing finale di un Santa Maria solido, grintoso e quadrato, ottimamente disposto in campo da Alfio Palandri. I gialloblu empolesi, dopo aver ringraziato la buona sorte che per ben tre volte ha fatto sì che le conclusioni virtussine si fermassero sui legni della porta difesa da Savy, non si son persi d'animo dopo aver incassato la rete dello svantaggio e, dopo aver raccolto forze ed idee ed aver tenuto ottimamente il campo, devono recriminare per un paio di grosse opportunità non sfruttate ed anche per una discutibile decisione arbitrale che avrebbe potuto dare al risultato ben altri connotati. Il discorso qualificazione resta dunque più che mai aperto e la gara di ritorno, che si svolgerà domenica prossima al campo Biagioli , si annuncia ricca di emozioni. Rispetto alla gara giocata sempre allo stadio San Michele con lo Stiava, Innocenti, pur non cambiando il modulo tattico col quale schiera in campo il suo undici titolare, muove come un abile scacchista i pezzi sul tappeto verde, cambiandone di conseguenza alcuni interpreti. In difesa, davanti al rientrante Nardone, che ha dovuto scontare un turno di squalifica a causa del cartellino rosso rimediato con lo Stiava, la difesa a quattro si schiera con Barsotti a destra, Manetti e Cheli centrali e Montano a sinistra. Frullini torna dunque nel ruolo a lui più congegnale di esterno di centrocampo, ad affiancare la coppia mediana formata, come al solito, da capitan Chianese e Capineri, mentre a sinistra va a posizionarsi Daddi. Stante questa disposizione, Melaccio, che con lo Stiava aveva ben ricoperto il ruolo di esterno a destra, scala in attacco al fianco dell'inamovibile Enache, con Duccio Berti che, di conseguenza, va a sedersi in panchina. Risponde Palandri con una disposizione prudente, rocciosa ma al tempo stesso, ficcante e pungente quando si tratta di ripartire in contropiede. In difesa si schierano Mazzantini a destra, Benvenuti a sinistra, Sestini ed Urti centrali, con capitan Cioni piazzato davanti alla difesa nella doppia veste di interditore ma anche di ottimo costruttore di gioco. In mezzo giostra il trio Scappini - Demiri - Ludovico, col numero otto ottimo interprete del suo ruolo di esterno a destra, mentre le chiavi del reparto offensivo sono custodite dal bomber Imparato e dal guizzante Mori. L'avvio di partita è però assai faticoso per i ragazzi di Palandri, ben presto costretti ad abbassare pericolosamente il baricentro della propria azione da una Cattolica propositiva in fase di costruzione della manovra e pericolosissima in fase conclusiva. Anche se la manovra concepita dai ragazzi di Innocenti non è sempre lucida e precisa, le occasioni fioccano e nel primo tempo, la Cattolica paga un conto salatissimo alla malasorte che invece assume sembianze di grande dea protettrice per i ragazzi di Empoli. Al 4' va via in maniera prepotente ed inarrestabile Enache che s'incunea in area dal settore di sinistra per poi concludere incrociando in diagonale. Savy è irrimediabilmente battuto ma è il palo sinistro della sua porta a dargli una mano, ribattendo la precisa rasoiata proposta dall'attaccante ex Laurenziana. La palla torna però in campo e viene raccolta da Frullini il quale, dopo averla ben controllata ed essersi poi liberato per il tiro con una bella finta, fa partire una conclusione dalla media distanza che muore di poco sul fondo alla destra di Savy. La scena si ripete quasi in fotocopia tre minuti più tardi. Ancora una volta, Enache fa tutto benissimo, si libera per il tiro dalla distanza e scocca un altro preciso rasoterra, col pallone che, prima di terminare oltre il fondo, accarezza nuovamente il palo di sinistra della porta difesa da Savy che pare proprio avere un'attrazione, nei confronti della palla, pari a quella di una calamita. La Cattolica è dunque costretta a recriminare e dopo questo primo infruttuoso forcing, viene ottimamente ingabbiata dal dispositivo predisposto a difesa della propria porta da Palandri. Il Santa Maria non si fa mai vedere dalle parti di Nardone ma, scampato il doppio pericolo iniziale, mette il bavaglio agli avanti sammichelini che, a loro volta, non riescono ad impensierire il portiere Savy. Mazzantini, Benvenuti e Cioni svolgono un ottimo lavoro in chiusura su Enache, Malaccio e Daddi e la Cattolica si rivede in pratica solo all'altezza della mezz'ora quando, sugli sviluppi di una bella incursione dal settore di sinistra, Daddi si ripresenta a tu per tu con Savy ma la sua conclusione si ferma nuovamente sul legno della porta empolese.
La squadra di Innocenti ci crede, sente che vincere è possibile e riparte a spron battuto anche nella ripresa. Bastano appena cinquantasette secondi ai giallorossi per sfiorare il vantaggio. Enache va via sulla sinistra, entra in area e conclude sul primo palo. Savy è bravo a chiudergli la strada respingendo corto. Sulla palla giunge di gran carriera Daddi che, a due passi dalla linea bianca, manca clamorosamente il tap in vincente. Da questo momento in poi, il ritmo della gara subisce una brusca decelerazione. La Cattolica ha indubbiamente speso molto in termini di energie e adesso anche i ragazzi di Palandri hanno la possibilità di sfruttare le ripartenze e rendersi finalmente pericolosi. Al 55' bella l'idea di Cioni che pesca, con un gran lancio in profondità, Imparato che entra in area dal settore di destra ma poi sciupa tutto calciando oltre la traversa da buona posizione. Al 57', sugli sviluppi di un fallo laterale, la palla giunge ancora sui piedi di Imparato che si sgancia sul settore di destra e rimette in mezzo un bel pallone. Lo spiovente raggiunge sul secondo palo il ben appostato Mori che, a due passi dalla porta, non riesce a dare alla palla il tocco decisivo. Dal gol sbagliato al gol subito, il passo è piuttosto breve. Al 61' si snoda benissimo l'azione sammichelina, con Chianese che lavora un bel pallone sulla trequarti smistandolo poi per Enache che va via in velocità sulla sinistra, entra in area e conclude a rete. Ancora una volta, Savy è bravissimo a respingere. La palla giunge sui piedi del difensore Mazzantini che non riesce però a controllarla, favorendo l'inserimento dell'accorrente Koxhai (classe '99) che piomba come un falco sul pallone, mettendolo in rete con un bell'intervento in spaccata. Lo svantaggio non scalfisce il morale della truppa di Palandri, che si ributta generosamente in avanti alla ricerca del pareggio e che al 66' reclama un calcio di rigore per un tocco galeotto con una mano in piena area da parte di un difensore sammichelino che lascia più di qualche sospetto. Il contestatissimo Cerbasi concede ben quattro minuti di recupero e proprio allo scadere, è il Santa Maria che va vicinissimo al pareggio col neo entrato Miliani che, liberatosi ottimamente sul settore di sinistra, prova a sorprendere Nardone, leggermente fuori dai pali nella circostanza, con un morbido tocco che sibila di pochissimo oltre la traversa. La Cattolica vince dunque con merito ma com'era già accaduto in occasione della doppia sfida con lo Stiava, non può permettersi di abbassare troppo la guardia. Il Santa Maria ha infatti dimostrato di essere formazione compatta e determinata che venderà sicuramente carissima la propria pelle in occasione della sfida di ritorno. Eh sì; il giallo ed il blu, non stanno troppo bene addosso alla Cattolica. Buone le prove di Enache, Frullini, Daddi e Chianese per la Cattolica e di Cioni, Ludovico, Savy e Mazzantini per il Santa Maria. Più di un dubbio ha lasciato la mancata concessione del rigore al Santa Maria da parte del signor Cerbasi la cui direzione arbitrale è stata, tutto sommato, sufficiente.

Nico Morali CATTOLICA VIRTUS: Nardone, Barsotti, Montano, Manetti (62' Mussaid), Cheli, Capineri, Frullini, Chianese, Melaccio (55' Koxhai), Enache, Daddi (46' Lo Conte). A disp.: Fulco, Mamma, Berti, Mazzei. All.: Gian Luca Innocenti.<br >SANTA MARIA: Savy, Mazzantini (66' Gjelaj), Benvenuti, Urti, Sestini, Cioni (70' Lio), Demiri (66' Paci), Ludovico (47' Faraoni), Imparato, Scappini, Mori (60' Miliani). A disp.: Balli, Lotti. All.: Alfio Palandri.<br > ARBITRO: Cerbasi di Arezzo.<br > RETE: 61' Koxhai. Il giallo e il blu; due colori che stanno dipingendo il destino della Cattolica Virus in questa edizione della Coppa Toscana Giovanissimi. Due tonalit&agrave; che fra loro si combinano alla perfezione ma che stanno risultando per&ograve; alquanto indigeste alla truppa guidata da Gian Luca Innocenti. Dopo aver superato, non senza fatica, lo Stiava, ecco affiancarsi ai giallorossi gli empolesi del Santa Maria; formazione che, nel proprio girone, si &egrave; davvero ben comportata. Stessi colori sociali dunque ed anche stesso copione recitato in entrambe le partite casalinghe giocate dai giallo rossi. Cos&igrave; com'era avvenuto nello scontro di due settimane fa coi versiliesi guidati da Irio Casini, anche stavolta la vittoria &egrave; stata risicata nel punteggio finale, a dispetto del buon numero di occasioni create. I ragazzi di Innocenti hanno indubbiamente meritato il successo finale ma hanno per&ograve; anche sofferto il prepotente forcing finale di un Santa Maria solido, grintoso e quadrato, ottimamente disposto in campo da Alfio Palandri. I gialloblu empolesi, dopo aver ringraziato la buona sorte che per ben tre volte ha fatto s&igrave; che le conclusioni virtussine si fermassero sui legni della porta difesa da Savy, non si son persi d'animo dopo aver incassato la rete dello svantaggio e, dopo aver raccolto forze ed idee ed aver tenuto ottimamente il campo, devono recriminare per un paio di grosse opportunit&agrave; non sfruttate ed anche per una discutibile decisione arbitrale che avrebbe potuto dare al risultato ben altri connotati. Il discorso qualificazione resta dunque pi&ugrave; che mai aperto e la gara di ritorno, che si svolger&agrave; domenica prossima al campo Biagioli , si annuncia ricca di emozioni. Rispetto alla gara giocata sempre allo stadio San Michele con lo Stiava, Innocenti, pur non cambiando il modulo tattico col quale schiera in campo il suo undici titolare, muove come un abile scacchista i pezzi sul tappeto verde, cambiandone di conseguenza alcuni interpreti. In difesa, davanti al rientrante Nardone, che ha dovuto scontare un turno di squalifica a causa del cartellino rosso rimediato con lo Stiava, la difesa a quattro si schiera con Barsotti a destra, Manetti e Cheli centrali e Montano a sinistra. Frullini torna dunque nel ruolo a lui pi&ugrave; congegnale di esterno di centrocampo, ad affiancare la coppia mediana formata, come al solito, da capitan Chianese e Capineri, mentre a sinistra va a posizionarsi Daddi. Stante questa disposizione, Melaccio, che con lo Stiava aveva ben ricoperto il ruolo di esterno a destra, scala in attacco al fianco dell'inamovibile Enache, con Duccio Berti che, di conseguenza, va a sedersi in panchina. Risponde Palandri con una disposizione prudente, rocciosa ma al tempo stesso, ficcante e pungente quando si tratta di ripartire in contropiede. In difesa si schierano Mazzantini a destra, Benvenuti a sinistra, Sestini ed Urti centrali, con capitan Cioni piazzato davanti alla difesa nella doppia veste di interditore ma anche di ottimo costruttore di gioco. In mezzo giostra il trio Scappini - Demiri - Ludovico, col numero otto ottimo interprete del suo ruolo di esterno a destra, mentre le chiavi del reparto offensivo sono custodite dal bomber Imparato e dal guizzante Mori. L'avvio di partita &egrave; per&ograve; assai faticoso per i ragazzi di Palandri, ben presto costretti ad abbassare pericolosamente il baricentro della propria azione da una Cattolica propositiva in fase di costruzione della manovra e pericolosissima in fase conclusiva. Anche se la manovra concepita dai ragazzi di Innocenti non &egrave; sempre lucida e precisa, le occasioni fioccano e nel primo tempo, la Cattolica paga un conto salatissimo alla malasorte che invece assume sembianze di grande dea protettrice per i ragazzi di Empoli. Al 4' va via in maniera prepotente ed inarrestabile Enache che s'incunea in area dal settore di sinistra per poi concludere incrociando in diagonale. Savy &egrave; irrimediabilmente battuto ma &egrave; il palo sinistro della sua porta a dargli una mano, ribattendo la precisa rasoiata proposta dall'attaccante ex Laurenziana. La palla torna per&ograve; in campo e viene raccolta da Frullini il quale, dopo averla ben controllata ed essersi poi liberato per il tiro con una bella finta, fa partire una conclusione dalla media distanza che muore di poco sul fondo alla destra di Savy. La scena si ripete quasi in fotocopia tre minuti pi&ugrave; tardi. Ancora una volta, Enache fa tutto benissimo, si libera per il tiro dalla distanza e scocca un altro preciso rasoterra, col pallone che, prima di terminare oltre il fondo, accarezza nuovamente il palo di sinistra della porta difesa da Savy che pare proprio avere un'attrazione, nei confronti della palla, pari a quella di una calamita. La Cattolica &egrave; dunque costretta a recriminare e dopo questo primo infruttuoso forcing, viene ottimamente ingabbiata dal dispositivo predisposto a difesa della propria porta da Palandri. Il Santa Maria non si fa mai vedere dalle parti di Nardone ma, scampato il doppio pericolo iniziale, mette il bavaglio agli avanti sammichelini che, a loro volta, non riescono ad impensierire il portiere Savy. Mazzantini, Benvenuti e Cioni svolgono un ottimo lavoro in chiusura su Enache, Malaccio e Daddi e la Cattolica si rivede in pratica solo all'altezza della mezz'ora quando, sugli sviluppi di una bella incursione dal settore di sinistra, Daddi si ripresenta a tu per tu con Savy ma la sua conclusione si ferma nuovamente sul legno della porta empolese. <br >La squadra di Innocenti ci crede, sente che vincere &egrave; possibile e riparte a spron battuto anche nella ripresa. Bastano appena cinquantasette secondi ai giallorossi per sfiorare il vantaggio. Enache va via sulla sinistra, entra in area e conclude sul primo palo. Savy &egrave; bravo a chiudergli la strada respingendo corto. Sulla palla giunge di gran carriera Daddi che, a due passi dalla linea bianca, manca clamorosamente il tap in vincente. Da questo momento in poi, il ritmo della gara subisce una brusca decelerazione. La Cattolica ha indubbiamente speso molto in termini di energie e adesso anche i ragazzi di Palandri hanno la possibilit&agrave; di sfruttare le ripartenze e rendersi finalmente pericolosi. Al 55' bella l'idea di Cioni che pesca, con un gran lancio in profondit&agrave;, Imparato che entra in area dal settore di destra ma poi sciupa tutto calciando oltre la traversa da buona posizione. Al 57', sugli sviluppi di un fallo laterale, la palla giunge ancora sui piedi di Imparato che si sgancia sul settore di destra e rimette in mezzo un bel pallone. Lo spiovente raggiunge sul secondo palo il ben appostato Mori che, a due passi dalla porta, non riesce a dare alla palla il tocco decisivo. Dal gol sbagliato al gol subito, il passo &egrave; piuttosto breve. Al 61' si snoda benissimo l'azione sammichelina, con Chianese che lavora un bel pallone sulla trequarti smistandolo poi per Enache che va via in velocit&agrave; sulla sinistra, entra in area e conclude a rete. Ancora una volta, Savy &egrave; bravissimo a respingere. La palla giunge sui piedi del difensore Mazzantini che non riesce per&ograve; a controllarla, favorendo l'inserimento dell'accorrente Koxhai (classe '99) che piomba come un falco sul pallone, mettendolo in rete con un bell'intervento in spaccata. Lo svantaggio non scalfisce il morale della truppa di Palandri, che si ributta generosamente in avanti alla ricerca del pareggio e che al 66' reclama un calcio di rigore per un tocco galeotto con una mano in piena area da parte di un difensore sammichelino che lascia pi&ugrave; di qualche sospetto. Il contestatissimo Cerbasi concede ben quattro minuti di recupero e proprio allo scadere, &egrave; il Santa Maria che va vicinissimo al pareggio col neo entrato Miliani che, liberatosi ottimamente sul settore di sinistra, prova a sorprendere Nardone, leggermente fuori dai pali nella circostanza, con un morbido tocco che sibila di pochissimo oltre la traversa. La Cattolica vince dunque con merito ma com'era gi&agrave; accaduto in occasione della doppia sfida con lo Stiava, non pu&ograve; permettersi di abbassare troppo la guardia. Il Santa Maria ha infatti dimostrato di essere formazione compatta e determinata che vender&agrave; sicuramente carissima la propria pelle in occasione della sfida di ritorno. Eh s&igrave;; il giallo ed il blu, non stanno troppo bene addosso alla Cattolica. Buone le prove di <b>Enache</b>, <b>Frullini</b>, <b>Daddi </b>e <b>Chianese </b>per la Cattolica e di <b>Cioni</b>, <b>Ludovico</b>, <b>Savy </b>e <b>Mazzantini </b>per il Santa Maria. Pi&ugrave; di un dubbio ha lasciato la mancata concessione del rigore al Santa Maria da parte del signor Cerbasi la cui direzione arbitrale &egrave; stata, tutto sommato, sufficiente. Nico Morali




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