• Finali Primavera
  • Atalanta
  • 4 - 1
  • Fiorentina


FIORENTINA: Bacci 5, Venuti 5, Madrigali 5-, Empereur 5 (50' Gulin 6.5), Ashong 5.5, Bangu 6, Capezzi 5 (71' De Poli 5.5), Fossati 5 (61' Rosa Gastaldo 5), Da Silva 5, Bernardeschi 5.5, Fazzi 5.5. A disp.: Lezzerini, Bardini, Costanzo, Giordano, Bandinelli, Cola, Folla, Spinelli, Everton. All.: Leonardo Semplici.
ATALANTA: Zanotti, Conti, Nava, Milesi, Caldara, Redolfi, Palma (83' Tonsi), Cais (60' Villanova), Olausson, Gagliardini, Varano (71' Grassi). A disp.: Montrucchio, Mangni, D'Amico, Tonon, Mologni, Oikonomidis. All.: Walter Bonacina.

ARBITRO: Paolini di Ascoli Piceno.

RETI: 18' Cais, 29' Varano, 39' Conti, 74' Nava, 78' rig. Bangu.
NOTE: ammoniti Varano al 29', Fazzi al 30', Conti al 36', Madrigali al 54', Gulin al 59'. Recupero: 1'+3'.



Il diluvio di Città di Castello si abbatte impietoso sulla Fiorentina Primavera di mister Leonardo Semplici, impegnata all'esordio nella Final Eight contro l'Atalanta di Walter Bonacina. Sulla carta, la partita si prospettava molto equilibrata, ma a classificarsi con merito come terza semifinalista è stata la Dea, vincitrice grazie a un inappuntabile 4-1. Non è stato però affatto male l'approccio alla gara della Fiorentina, che, pur priva di elementi importanti come Zohore, convocato nell'under 19 danese, e Gondo, squalificato, è riuscita a mettere sotto gli orobici con grande intensità e mole di gioco nei primi 15 minuti. Ma veniamo alla cronaca. Il primo sussulto del match arriva dopo appena un minuto dal fischio d'inizio, quando Jackson Da Silva spaventa Zanotti con un tiro da fuori area che si spegne sopra la traversa. Sarà uno dei pochi lampi del brasiliano in questo incontro. La Fiorentina si ripropone in avanti al 7' con un insidiosissimo cross dalla destra di Venuti che per poco non beffa il portiere sul secondo palo e ancora, un minuto più tardi, con un traversone basso di Ashong dalla fascia opposta che non trova la deviazione dei compagni. I gigliati spingono e mantengono altissimi i ritmi di gioco, mentre l'Atalanta si difende con ordine ma sembra assai contratta in fase di impostazione. Al 10' altra occasione viola: Fazzi si inserisce in area e mette dentro un buon pallone dalla sinistra, Bernardeschi si avventa sulla sfera, ma Nava lo anticipa col giusto tempismo sventando il pericolo. Come spesso succede nel calcio, nel momento migliore della Fiorentina, è l'Atalanta a portarsi in vantaggio al primo vero tentativo: è infatti il 18' quando bomber Cais sfrutta nel migliore dei modi un'incomprensione tra Bacci e Empereur sugli sviluppi di un invito in profondità di Varano per saltare Zanotti in uscita e insaccare in rete a porta sguarnita. Il gol segnato carica l'Atalanta, che al 21' sfiora subito il raddoppio con una conclusione di Nava che finisce fuori di pochissimo. Sul fronte opposto, i ragazzi di Semplici sbandano e non riescono più a orchestrare trame di gioco pericolose. Al 26' inarrestabile sussulto sulla destra di Conti che mette al centro un cross rasoterra per Varano che colpisce malamente. Lo stesso Varano non ci mette tuttavia parecchio a farsi perdonare per questo errore e, dopo appena 3 minuti, capitalizza un rapido contropiede atalantino entrando in area palla al piede, ubriacando con una finta di corpo Madrigali e battendo Bacci per il 2-0 con un bel sinistro a girare. I giocatori viola protestano per la mancata assegnazione di un fallo nella metà campo avversaria in occasione dell'inizio dell'azione del gol e a farne le spese è Fazzi, che rimedia il cartellino giallo e pochi istanti più tardi addirittura un rosso che avrebbe chiuso la partita con largo anticipo. Sullo 0-2, la Fiorentina cala psicologicamente e dall'altra parte l'Atalanta appare capace di pungere ogniqualvolta cerca la giocata in profondità. Tra il 34' e il 38' Bernardeschi tenta di scuotere i suoi con due ottimi spunti personali, cercando prima la percussione centrale, ma venendo murato al momento del tiro, e mettendo poi dentro dalla sinistra un cross basso che Capezzi per un soffio non riesce a depositare in rete. Sfumati i pericoli, la compagine di Bonacina dà però un'ulteriore dimostrazione della propria forza e del proprio cinismo, portando a tre le reti a favore grazie a un tap-in in spaccata sotto misura di Conti, ben servito al 39' da un traversone rasoterra dalla sinistra dell'inesauribile Nava, un vero motorino su quella fascia. E' solamente il 40', ma i gigliati sono già sotto per 3-0: adesso la strada è tutta in salita. Non c'è nessuna reazione da parte della Fiorentina nel finale di tempo e, dopo un minuto di recupero, il signor Paolini di Ascoli Piceno manda tutti a riposo senza ulteriori episodi da segnalare. Negli spogliatoi mister Semplici scuote i suoi, riproponendo comunque lo stesso undici di partenza. I viola rientrano in campo con buoni propositi, ma, trascorsi solamente 5 minuti dal fischio d'avvio della ripresa, sono costretti a sostituire Empereur, portato via in barella dopo un duro contrasto di gioco. Al suo posto fa il suo ingresso Gulin che si schiera come esterno alto e la Fiorentina così cambia volto, passando dal 4-3-3 a un 3-5-2 con Ashong, Madrigali e Venuti come terzetto difensivo. Nemmeno questa mossa riesce però a portare nuova linfa a Bangu e compagni e l'intensità della pioggia non agevola certo le manovre palla a terra. I gigliati ci provano da fuori area con un tentativo di collo di Venuti che non impensierisce affatto Zanotti all'53'. Il più pericoloso fra i viola è ancora Bernardeschi, che al 58' viene anticipato in area da Milesi dopo un passaggio di Bangu. Non arriva il guizzo vincente della Fiorentina per riaprire il match e l'Atalanta, dal canto suo, amministra alla perfezione il risultato a favore, cercando di punire gli avversari in contropiede. Tra le fila orobiche Villanova e Grassi rilevano rispettivamente Cais e Varano con mister Bonacina che inizia già a pensare alla semifinale. Nella Fiorentina entrano invece Rosa Gastaldo e De Poli al posto dei poco appariscenti Fossati e Capezzi, ma il copione della gara non cambia neanche dopo la girandola delle sostituzioni, tant'è che nella propria metà campo, al 74', Bangu sbaglia un appoggio per Gulin, agevolando il break di Nava che elude Madrigali con estrema tranquillità e trafigge Bacci per il 4-0. E' un verdetto umiliante per una Fiorentina che nella fase iniziale del match era sembrata padrona assoluta del campo. Altri quattro minuti di gioco e il risultato cambia di nuovo forma: bella incursione in area avversaria di Gulin che viene atterrato da Redolfi, calcio di rigore ineccepibile. Dal dischetto va il grande ex di giornata, quel Luzayadio Bangu strappato dalle giovanili della Dea quando era ancora poco più che un bambino: pallone da una parte, Zanotti dall'altra, 1-4 Fiorentina! La rete dà un'immediata dose di adrenalina alla squadra di Semplici, ma col passare dei minuti la verve dei viola si estingue e la stanchezza e l'incessante pioggia prendono il sopravvento. Un ultimo cambio (Tonsi per Palma), ancora tre minuti di recupero e per l'Atalanta ecco materializzarsi l'accesso alle semifinali della Final Eight insieme a Chievo, Lazio e Milan. Risultato giusto, quello che ha premiato i nerazzurri, che hanno saputo sfruttare le indecisioni di una Fiorentina apparsa convincente dal punto di vista dell'approccio alla partita e della capacità di costruire gioco, ma non da quello della concentrazione.

Giacomo Iacobellis FIORENTINA: Bacci 5, Venuti 5, Madrigali 5-, Empereur 5 (50' Gulin 6.5), Ashong 5.5, Bangu 6, Capezzi 5 (71' De Poli 5.5), Fossati 5 (61' Rosa Gastaldo 5), Da Silva 5, Bernardeschi 5.5, Fazzi 5.5. A disp.: Lezzerini, Bardini, Costanzo, Giordano, Bandinelli, Cola, Folla, Spinelli, Everton. All.: Leonardo Semplici. <br >ATALANTA: Zanotti, Conti, Nava, Milesi, Caldara, Redolfi, Palma (83' Tonsi), Cais (60' Villanova), Olausson, Gagliardini, Varano (71' Grassi). A disp.: Montrucchio, Mangni, D'Amico, Tonon, Mologni, Oikonomidis. All.: Walter Bonacina.<br > ARBITRO: Paolini di Ascoli Piceno.<br > RETI: 18' Cais, 29' Varano, 39' Conti, 74' Nava, 78' rig. Bangu.<br >NOTE: ammoniti Varano al 29', Fazzi al 30', Conti al 36', Madrigali al 54', Gulin al 59'. Recupero: 1'+3'. Il diluvio di Citt&agrave; di Castello si abbatte impietoso sulla Fiorentina Primavera di mister Leonardo Semplici, impegnata all'esordio nella Final Eight contro l'Atalanta di Walter Bonacina. Sulla carta, la partita si prospettava molto equilibrata, ma a classificarsi con merito come terza semifinalista &egrave; stata la Dea, vincitrice grazie a un inappuntabile 4-1. Non &egrave; stato per&ograve; affatto male l'approccio alla gara della Fiorentina, che, pur priva di elementi importanti come Zohore, convocato nell'under 19 danese, e Gondo, squalificato, &egrave; riuscita a mettere sotto gli orobici con grande intensit&agrave; e mole di gioco nei primi 15 minuti. Ma veniamo alla cronaca. Il primo sussulto del match arriva dopo appena un minuto dal fischio d'inizio, quando Jackson Da Silva spaventa Zanotti con un tiro da fuori area che si spegne sopra la traversa. Sar&agrave; uno dei pochi lampi del brasiliano in questo incontro. La Fiorentina si ripropone in avanti al 7' con un insidiosissimo cross dalla destra di Venuti che per poco non beffa il portiere sul secondo palo e ancora, un minuto pi&ugrave; tardi, con un traversone basso di Ashong dalla fascia opposta che non trova la deviazione dei compagni. I gigliati spingono e mantengono altissimi i ritmi di gioco, mentre l'Atalanta si difende con ordine ma sembra assai contratta in fase di impostazione. Al 10' altra occasione viola: Fazzi si inserisce in area e mette dentro un buon pallone dalla sinistra, Bernardeschi si avventa sulla sfera, ma Nava lo anticipa col giusto tempismo sventando il pericolo. Come spesso succede nel calcio, nel momento migliore della Fiorentina, &egrave; l'Atalanta a portarsi in vantaggio al primo vero tentativo: &egrave; infatti il 18' quando bomber Cais sfrutta nel migliore dei modi un'incomprensione tra Bacci e Empereur sugli sviluppi di un invito in profondit&agrave; di Varano per saltare Zanotti in uscita e insaccare in rete a porta sguarnita. Il gol segnato carica l'Atalanta, che al 21' sfiora subito il raddoppio con una conclusione di Nava che finisce fuori di pochissimo. Sul fronte opposto, i ragazzi di Semplici sbandano e non riescono pi&ugrave; a orchestrare trame di gioco pericolose. Al 26' inarrestabile sussulto sulla destra di Conti che mette al centro un cross rasoterra per Varano che colpisce malamente. Lo stesso Varano non ci mette tuttavia parecchio a farsi perdonare per questo errore e, dopo appena 3 minuti, capitalizza un rapido contropiede atalantino entrando in area palla al piede, ubriacando con una finta di corpo Madrigali e battendo Bacci per il 2-0 con un bel sinistro a girare. I giocatori viola protestano per la mancata assegnazione di un fallo nella met&agrave; campo avversaria in occasione dell'inizio dell'azione del gol e a farne le spese &egrave; Fazzi, che rimedia il cartellino giallo e pochi istanti pi&ugrave; tardi addirittura un rosso che avrebbe chiuso la partita con largo anticipo. Sullo 0-2, la Fiorentina cala psicologicamente e dall'altra parte l'Atalanta appare capace di pungere ogniqualvolta cerca la giocata in profondit&agrave;. Tra il 34' e il 38' Bernardeschi tenta di scuotere i suoi con due ottimi spunti personali, cercando prima la percussione centrale, ma venendo murato al momento del tiro, e mettendo poi dentro dalla sinistra un cross basso che Capezzi per un soffio non riesce a depositare in rete. Sfumati i pericoli, la compagine di Bonacina d&agrave; per&ograve; un'ulteriore dimostrazione della propria forza e del proprio cinismo, portando a tre le reti a favore grazie a un tap-in in spaccata sotto misura di Conti, ben servito al 39' da un traversone rasoterra dalla sinistra dell'inesauribile Nava, un vero motorino su quella fascia. E' solamente il 40', ma i gigliati sono gi&agrave; sotto per 3-0: adesso la strada &egrave; tutta in salita. Non c'&egrave; nessuna reazione da parte della Fiorentina nel finale di tempo e, dopo un minuto di recupero, il signor Paolini di Ascoli Piceno manda tutti a riposo senza ulteriori episodi da segnalare. Negli spogliatoi mister Semplici scuote i suoi, riproponendo comunque lo stesso undici di partenza. I viola rientrano in campo con buoni propositi, ma, trascorsi solamente 5 minuti dal fischio d'avvio della ripresa, sono costretti a sostituire Empereur, portato via in barella dopo un duro contrasto di gioco. Al suo posto fa il suo ingresso Gulin che si schiera come esterno alto e la Fiorentina cos&igrave; cambia volto, passando dal 4-3-3 a un 3-5-2 con Ashong, Madrigali e Venuti come terzetto difensivo. Nemmeno questa mossa riesce per&ograve; a portare nuova linfa a Bangu e compagni e l'intensit&agrave; della pioggia non agevola certo le manovre palla a terra. I gigliati ci provano da fuori area con un tentativo di collo di Venuti che non impensierisce affatto Zanotti all'53'. Il pi&ugrave; pericoloso fra i viola &egrave; ancora Bernardeschi, che al 58' viene anticipato in area da Milesi dopo un passaggio di Bangu. Non arriva il guizzo vincente della Fiorentina per riaprire il match e l'Atalanta, dal canto suo, amministra alla perfezione il risultato a favore, cercando di punire gli avversari in contropiede. Tra le fila orobiche Villanova e Grassi rilevano rispettivamente Cais e Varano con mister Bonacina che inizia gi&agrave; a pensare alla semifinale. Nella Fiorentina entrano invece Rosa Gastaldo e De Poli al posto dei poco appariscenti Fossati e Capezzi, ma il copione della gara non cambia neanche dopo la girandola delle sostituzioni, tant'&egrave; che nella propria met&agrave; campo, al 74', Bangu sbaglia un appoggio per Gulin, agevolando il break di Nava che elude Madrigali con estrema tranquillit&agrave; e trafigge Bacci per il 4-0. E' un verdetto umiliante per una Fiorentina che nella fase iniziale del match era sembrata padrona assoluta del campo. Altri quattro minuti di gioco e il risultato cambia di nuovo forma: bella incursione in area avversaria di Gulin che viene atterrato da Redolfi, calcio di rigore ineccepibile. Dal dischetto va il grande ex di giornata, quel Luzayadio Bangu strappato dalle giovanili della Dea quando era ancora poco pi&ugrave; che un bambino: pallone da una parte, Zanotti dall'altra, 1-4 Fiorentina! La rete d&agrave; un'immediata dose di adrenalina alla squadra di Semplici, ma col passare dei minuti la verve dei viola si estingue e la stanchezza e l'incessante pioggia prendono il sopravvento. Un ultimo cambio (Tonsi per Palma), ancora tre minuti di recupero e per l'Atalanta ecco materializzarsi l'accesso alle semifinali della Final Eight insieme a Chievo, Lazio e Milan. Risultato giusto, quello che ha premiato i nerazzurri, che hanno saputo sfruttare le indecisioni di una Fiorentina apparsa convincente dal punto di vista dell'approccio alla partita e della capacit&agrave; di costruire gioco, ma non da quello della concentrazione. Giacomo Iacobellis




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