• Juniores Regionali GIR.Élite
  • Audace Legnaia
  • 0 - 1
  • Affrico


AUDACE LEGNAIA: Greco, Sbuelz, Costagli Andrea (81' Filippini), Romei, Pratesi, Tizzanini (78' Kanté), Guidotti, Torrigiani, Pallini, Costagli Giovanni, Mazzanti (70' Rossi). A disp.: Parenti, Giannini, Torres, Tofanari, Buitoni. All.: Francesco Guidotti.
AFFRICO: Mataloni, Fiorini, Pietrini (77' Somfah Bwetaha), Bussotti, Moschini, Barzini, Camara, Francini (54' Moccia), Farulli, Zampoli, Del Pela (82' Mollicola). A disp.: Dambra. All.: Gianpaolo Giugni.

ARBITRO: Nocciolini di Prato.

RETE: 67' Fiorini.



Basta un sigillo a metà ripresa di Fiorini per consegnare all'Affrico il successo di misura nel match clou di giornata ai danni di un'Audace Legnaia che, così come all'andata, si vede costretta a soccombere di fronte ai ragazzi di mister Giugni. Al Bacci sono andati in scena novanta minuti combattuti, forse un po' avari di emozioni ma di certo non soporiferi, con le due difese sempre all'erta ed i due attacchi scalpitanti in continuazione in una contesa infine risolta dal terzino destro biancoblù che, con il gol-vittoria in questione, permette alla propria squadra di portarsi a pari punti con la Lastrigiana in seconda posizione e di scappare addirittura a +12 sullo stesso Legnaia. Il team gialloblù dal canto proprio, in virtù del pari fra Fucecchio e Bibbiena, si vede agganciato a quota 33 dagli aretini e tallonato a un solo punto di distanza dai bianconeri. Passiamo adesso alla cronaca di un match rivelatosi tutto sommato equilibrato, gli ospiti che provano a prendere in mano le redini dell'incontro ma devono sin da subito fare i conti con la retroguardia avversaria ben messa in campo dal tecnico audacino. Al 12', però, una leggerezza di Sbuelz in chiusura su Del Pela rischia di costare caro al Legnaia in quanto il numero 11 dell'Affrico giunge sul fondo a sinistra e scarica all'indietro per l'accorrente Zampoli, il cui tiro-cross in rasoterra non viene per un soffio corretto in rete da bomber Camara e si perde dunque a lato. La formazione ospitante, tuttavia, non rimane di certo a guardare e reagisce al 14' con una battuta da distanza siderale di Torrigiani che sfiora letteralmente l'incrocio dei pali alla destra di Mataloni. Col passare dei minuti, ad ogni modo, gli spazi in avanti per ambedue i team iniziano a scarseggiare al punto che per rivedere un'azione degna di cronaca occorre aspettare il 36', minuto in cui Giovanni Costagli lascia partire dall'out mancino un interessante traversone all'indirizzo di Pallini che però non riesce da due passi ad impattare la sfera, arrivando all'appuntamento con quest'ultima con un attimo di ritardo. Nel giro di 2' l'Affrico rischia ancora, ma nella circostanza si vede incredibilmente graziato ancora da Pallini che, da posizione defilata ma più che propizia, dopo essere stato imbeccato dalle retrovie lascia partire una conclusione sul secondo palo che si rivela però troppo angolata terminando la propria corsa sul fondo. Si va dunque al riposo con il punteggio in perfetta parità. Al rientro in campo il leit-motiv dei primi 45' pare essere nuovamente riproposto agli astanti, con nessuno dei due attacchi in grado per il momento di scardinare il pacchetto arretrato opposto. Il Legnaia riesce molto bene a tenere testa ad una compagine leggermente più quotata sulla carta che, invece, dopo aver già invertito gli esterni a supporto di Farulli (con Camara passato a sinistra e viceversa) nel corso della prima metà di gara, tenta adesso di giocare più spesso in profondità al servizio del proprio tridente d'attacco ma pur sempre senza successo. All'11' Sbuelz cambia fronte al limite dell'area per Torrigiani che, una volta addomesticato il pallone, lo calcia verso la porta ma senza le necessarie forza e precisione per mettere Mataloni in apprensione. Passato il pericolo, la compagine di Campo di Marte imbastisce in men che non si dica la controffensiva, sui cui sviluppi Greco è attento nel salvarsi in uscita bassa su Camara prima di recuperare il possesso sulla successiva pressione di Farulli. Al 22', poi, si registra l'episodio chiave del match: al termine di una veloce ripartenza ospite, Camara serve a centro area il liberissimo Fiorini che, portatosi in proiezione offensiva, va in gol di prima intenzione superando da distanza ravvicinata l'incolpevole Greco. Pur se entrati ora nell'ultimo quarto di gara, non è questo il vero colpo basso per l'Audace quanto piuttosto l'aver sbagliato un'occasione a dir poco colossale dopo appena 4', quando Mataloni respinge in maniera non molto ortodossa una punizione nei pressi del limite di Guidotti ma né Pratesi - che svirgola - né Tizzanini, che apre troppo il piattone, riescono -col portiere biancoblù ancora fuori causa- a mettere la palla in porta veramente ad un passo dalla fatidica linea bianca. L'Affrico è clamorosamente graziato e l'occasione in questione dà la forza necessaria a capitan Moschini e compagni per compattarsi ulteriormente, come dimostrato anche dalla provvidenziale scivolata di Pietrini che al 28' mura il neo-entrato Rossi in maniera decisiva da dentro l'area. Col passare dei minuti, peraltro, la manovra offensiva locale perde sempre di più la propria spinta propulsiva ed a ciò si aggiunga anche una serie di sbavature in disimpegno che lasciano alla truppa di Giugni la possibilità di chiudere virtualmente i conti: al 39' è l'ex di turno Moccia ad avere la chance più invitante dai sedici metri, ma il suo tentativo si perde al lato dopo una ribattuta della difesa di casa. Per cui, dopo un ultimo squillo in pieno recupero firmato Kanté (bordata da fuori alta non di molto) ed i 5' addizionali concessi dal signor Nocciolini, cala il sipario in Via Dosio con l'Affrico che fa bottino pieno a spese del Legnaia tenendo vive più che mai le speranze in vista del secondo posto finale. Rammarico comprensibile per i ragazzi allenati da Francesco Guidotti che, nonostante abbiano ampiamente dato del filo da torcere ad un avversario più blasonato, si vedono costretti ad uscire a mani vuote dal proprio sintetico dopo una gara di impegno e sacrificio su cui però hanno nettamente pesato diversi errori marchiani sotto porta fra primo e secondo tempo. Onore, sul fronte opposto, anche ai biancoblù che, pur penalizzati in partenza da una triplice defezione sopraggiunta quasi all'ultimo (come ci ha raccontato a sipario calato lo stesso mister Giugni), sono anch'essi scesi in campo con carattere e determinazione prevalendo alla fine grazie all'aver saputo sfruttare sicuramente meglio del Legnaia la componente cinismo.

Riccardo Palchetti AUDACE LEGNAIA: Greco, Sbuelz, Costagli Andrea (81' Filippini), Romei, Pratesi, Tizzanini (78' Kant&eacute;), Guidotti, Torrigiani, Pallini, Costagli Giovanni, Mazzanti (70' Rossi). A disp.: Parenti, Giannini, Torres, Tofanari, Buitoni. All.: Francesco Guidotti.<br >AFFRICO: Mataloni, Fiorini, Pietrini (77' Somfah Bwetaha), Bussotti, Moschini, Barzini, Camara, Francini (54' Moccia), Farulli, Zampoli, Del Pela (82' Mollicola). A disp.: Dambra. All.: Gianpaolo Giugni.<br > ARBITRO: Nocciolini di Prato.<br > RETE: 67' Fiorini. Basta un sigillo a met&agrave; ripresa di Fiorini per consegnare all'Affrico il successo di misura nel match clou di giornata ai danni di un'Audace Legnaia che, cos&igrave; come all'andata, si vede costretta a soccombere di fronte ai ragazzi di mister Giugni. Al Bacci sono andati in scena novanta minuti combattuti, forse un po' avari di emozioni ma di certo non soporiferi, con le due difese sempre all'erta ed i due attacchi scalpitanti in continuazione in una contesa infine risolta dal terzino destro biancobl&ugrave; che, con il gol-vittoria in questione, permette alla propria squadra di portarsi a pari punti con la Lastrigiana in seconda posizione e di scappare addirittura a +12 sullo stesso Legnaia. Il team giallobl&ugrave; dal canto proprio, in virt&ugrave; del pari fra Fucecchio e Bibbiena, si vede agganciato a quota 33 dagli aretini e tallonato a un solo punto di distanza dai bianconeri. Passiamo adesso alla cronaca di un match rivelatosi tutto sommato equilibrato, gli ospiti che provano a prendere in mano le redini dell'incontro ma devono sin da subito fare i conti con la retroguardia avversaria ben messa in campo dal tecnico audacino. Al 12', per&ograve;, una leggerezza di Sbuelz in chiusura su Del Pela rischia di costare caro al Legnaia in quanto il numero 11 dell'Affrico giunge sul fondo a sinistra e scarica all'indietro per l'accorrente Zampoli, il cui tiro-cross in rasoterra non viene per un soffio corretto in rete da bomber Camara e si perde dunque a lato. La formazione ospitante, tuttavia, non rimane di certo a guardare e reagisce al 14' con una battuta da distanza siderale di Torrigiani che sfiora letteralmente l'incrocio dei pali alla destra di Mataloni. Col passare dei minuti, ad ogni modo, gli spazi in avanti per ambedue i team iniziano a scarseggiare al punto che per rivedere un'azione degna di cronaca occorre aspettare il 36', minuto in cui Giovanni Costagli lascia partire dall'out mancino un interessante traversone all'indirizzo di Pallini che per&ograve; non riesce da due passi ad impattare la sfera, arrivando all'appuntamento con quest'ultima con un attimo di ritardo. Nel giro di 2' l'Affrico rischia ancora, ma nella circostanza si vede incredibilmente graziato ancora da Pallini che, da posizione defilata ma pi&ugrave; che propizia, dopo essere stato imbeccato dalle retrovie lascia partire una conclusione sul secondo palo che si rivela per&ograve; troppo angolata terminando la propria corsa sul fondo. Si va dunque al riposo con il punteggio in perfetta parit&agrave;. Al rientro in campo il leit-motiv dei primi 45' pare essere nuovamente riproposto agli astanti, con nessuno dei due attacchi in grado per il momento di scardinare il pacchetto arretrato opposto. Il Legnaia riesce molto bene a tenere testa ad una compagine leggermente pi&ugrave; quotata sulla carta che, invece, dopo aver gi&agrave; invertito gli esterni a supporto di Farulli (con Camara passato a sinistra e viceversa) nel corso della prima met&agrave; di gara, tenta adesso di giocare pi&ugrave; spesso in profondit&agrave; al servizio del proprio tridente d'attacco ma pur sempre senza successo. All'11' Sbuelz cambia fronte al limite dell'area per Torrigiani che, una volta addomesticato il pallone, lo calcia verso la porta ma senza le necessarie forza e precisione per mettere Mataloni in apprensione. Passato il pericolo, la compagine di Campo di Marte imbastisce in men che non si dica la controffensiva, sui cui sviluppi Greco &egrave; attento nel salvarsi in uscita bassa su Camara prima di recuperare il possesso sulla successiva pressione di Farulli. Al 22', poi, si registra l'episodio chiave del match: al termine di una veloce ripartenza ospite, Camara serve a centro area il liberissimo Fiorini che, portatosi in proiezione offensiva, va in gol di prima intenzione superando da distanza ravvicinata l'incolpevole Greco. Pur se entrati ora nell'ultimo quarto di gara, non &egrave; questo il vero colpo basso per l'Audace quanto piuttosto l'aver sbagliato un'occasione a dir poco colossale dopo appena 4', quando Mataloni respinge in maniera non molto ortodossa una punizione nei pressi del limite di Guidotti ma n&eacute; Pratesi - che svirgola - n&eacute; Tizzanini, che apre troppo il piattone, riescono -col portiere biancobl&ugrave; ancora fuori causa- a mettere la palla in porta veramente ad un passo dalla fatidica linea bianca. L'Affrico &egrave; clamorosamente graziato e l'occasione in questione d&agrave; la forza necessaria a capitan Moschini e compagni per compattarsi ulteriormente, come dimostrato anche dalla provvidenziale scivolata di Pietrini che al 28' mura il neo-entrato Rossi in maniera decisiva da dentro l'area. Col passare dei minuti, peraltro, la manovra offensiva locale perde sempre di pi&ugrave; la propria spinta propulsiva ed a ci&ograve; si aggiunga anche una serie di sbavature in disimpegno che lasciano alla truppa di Giugni la possibilit&agrave; di chiudere virtualmente i conti: al 39' &egrave; l'ex di turno Moccia ad avere la chance pi&ugrave; invitante dai sedici metri, ma il suo tentativo si perde al lato dopo una ribattuta della difesa di casa. Per cui, dopo un ultimo squillo in pieno recupero firmato Kant&eacute; (bordata da fuori alta non di molto) ed i 5' addizionali concessi dal signor Nocciolini, cala il sipario in Via Dosio con l'Affrico che fa bottino pieno a spese del Legnaia tenendo vive pi&ugrave; che mai le speranze in vista del secondo posto finale. Rammarico comprensibile per i ragazzi allenati da Francesco Guidotti che, nonostante abbiano ampiamente dato del filo da torcere ad un avversario pi&ugrave; blasonato, si vedono costretti ad uscire a mani vuote dal proprio sintetico dopo una gara di impegno e sacrificio su cui per&ograve; hanno nettamente pesato diversi errori marchiani sotto porta fra primo e secondo tempo. Onore, sul fronte opposto, anche ai biancobl&ugrave; che, pur penalizzati in partenza da una triplice defezione sopraggiunta quasi all'ultimo (come ci ha raccontato a sipario calato lo stesso mister Giugni), sono anch'essi scesi in campo con carattere e determinazione prevalendo alla fine grazie all'aver saputo sfruttare sicuramente meglio del Legnaia la componente cinismo. Riccardo Palchetti




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