• Terza Categoria GIR.A
  • Olimpia Firenze
  • 6 - 4
  • Albereta San Salvi


OLIMPIA FIRENZE: Diafani, Palcani M., Cavini, Ciolli, Triarico, Frosecchi, Giorgetti, Palcani L., Lorenzetti, Bautista, Fatini. A disp.: Nutini, Ciccone, Caldarelli, Bianchi, Fuggiano, Carapelle, Fantechi. All.: Riccardo Ferradini.
ALBERETA S.S.: Ferri N., Faeti, Evi, Pucci, Gazzarrini, Trapani, Roni D., Palamara, De Masi, Pacini, Carnieri. A disp.: Mazzanti, Arrighetti, Castaldo, Bardazzi, Battaglini, Nava, Ferri G. All.: Claudio Zangarelli.

RETI: Ciolli, Carnieri, Palcani L. 2, De Masi 2, Pacini, Fatini, Ciccone, Bianchi.



Va in scena al Cerreti di Campo Marte la gara più pazza del weekend calcistico fiorentino, un concentrato di prodezze, errori madornali e capovolgimenti tale da mettere a repentaglio l'integrità di parecchie coronarie sugli spalti: nella casa della capolista Olimpia Firenze giunge l'Albereta San Salvi di mister Claudio Zangarelli, formazione altalenante nel gioco e nei risultati ma al contempo pericolosissima dalla cintola in giù. Se il peso offensivo dei biancoverdi e le ristrette misure del sintetico giallonero lasciano presagire fuochi d'artificio fin dai tiri di riscaldamento, le prime battute della gara seguono un filo conduttore ben diverso, visto che dopo soli cinque giri di orologio l'Olimpia è già in vantaggio grazie al colpo di testa di Ciolli, e rischia di chiudere anzitempo i conti sfruttando i notevoli spazi concessi nell'uno contro uno a Fatini e compagni: notevole il tentativo di harakiri da parte della formazione ospite, ma raddoppio che non arriva. Dal potenziale crollo al possente colpo di reni passa così un battito di ciglia (o una singola giocata, fate vobis), e dopo un primo quarto d'ora a scansar colpi come un pugile alle corde, l'Albereta torna d'improvviso in carreggiata grazie a Carnieri, la cui conclusione dalla lunga distanza lascia di sasso Diafani pareggiando i conti. Nei minuti seguenti si passa al vero e proprio arrembaggio biancoverde, perché gli highlights a cavallo della mezz'ora ci raccontano di un De Masi scatenato, accompagnato da Roni alla ricerca del 1-2 e lontano dalla meta soltanto per questione di centimetri: anche in questo caso però, la gara dà soltanto l'impressione d'aver trovato un suo equilibrio, e nelle fasi finali del primo tempo, tra il 40' e il secondo minuto di recupero, è Lorenzo Palcani a prendersi il centro della scena finalizzando due belle azioni corali con altrettante conclusioni imparabili. Tre a uno all'intervallo, ma non è finita. Sì perché al rientro dagli spogliatoi i piatti della bilancia continuano a spostarsi e caracollare come in un'esotica danza da Pavoreal (meta in teoria vietata ai calciatori, il giorno dopo si va in campo...), e dopo un inizio di frazione favorevole all'Olimpia, i giovani interpreti in maglia giallonera ripropongono i soliti vizi di gioventù, giocando al gatto col topo ma finendo scottati dinanzi al fuoco biancoverde, mai domo in ogni circostanza: bomber De Masi suona la carica e accorcia i conti approfittando di un errore in fase di palleggio del centrocampo locale, Pacini lo segue a ruota inventandosi un bellissimo colpo di tacco a là Crespo che fa impazzire la tribuna, infine ancora il cannoniere di Rovezzano disegna su punizione la rete dell'ennesimo sorpasso di giornata. Che per fortuna di Riccardo Ferradini e della sua squadra, non sarà quello definitivo, ma soltanto il penultimo atto di un'opera dal sapore nietzschiano, tanto apparentemente lunatica e irrazionale quanto in realtà circolare e scontata nel suo esito: pochi istanti dopo il colpo balistico di De Masi infatti, Fatini si incarica di battere un calcio di punizione e lo scaglia con forza verso la porta di Ferri, emulando l'illustre collega e ricordando a tutti come la classe non abbia davvero età, poi Ciccone e Bianchi mandano in rete gli ultimi due palloni di giornata ponendo fine (stavolta per davvero) alle velleità di rimonta ospiti. Gara d'altri tempi quella del Cerreti, e non era certo un caso che molti addetti ai lavori l'avessero indicata come una delle possibili triple di giornata, nonostante il divario di punti in classifica: applausi agli esperti, ma alzi la mano chi si sarebbe aspettato novanta minuti del genere!
Calciatoripiù: Palcani L., Fatini, De Masi
e Roni i migliori in campo nelle due squadre, mentre uno speciale in bocca al lupo va a Trapani, costretto a uscire dal campo per un infortunio al ginocchio: al centrocampista biancoverde gli auguri per un pronto rientro all'attività.

OLIMPIA FIRENZE: Diafani, Palcani M., Cavini, Ciolli, Triarico, Frosecchi, Giorgetti, Palcani L., Lorenzetti, Bautista, Fatini. A disp.: Nutini, Ciccone, Caldarelli, Bianchi, Fuggiano, Carapelle, Fantechi. All.: Riccardo Ferradini.<br >ALBERETA S.S.: Ferri N., Faeti, Evi, Pucci, Gazzarrini, Trapani, Roni D., Palamara, De Masi, Pacini, Carnieri. A disp.: Mazzanti, Arrighetti, Castaldo, Bardazzi, Battaglini, Nava, Ferri G. All.: Claudio Zangarelli.<br > RETI: Ciolli, Carnieri, Palcani L. 2, De Masi 2, Pacini, Fatini, Ciccone, Bianchi. Va in scena al Cerreti di Campo Marte la gara pi&ugrave; pazza del weekend calcistico fiorentino, un concentrato di prodezze, errori madornali e capovolgimenti tale da mettere a repentaglio l'integrit&agrave; di parecchie coronarie sugli spalti: nella casa della capolista Olimpia Firenze giunge l'Albereta San Salvi di mister Claudio Zangarelli, formazione altalenante nel gioco e nei risultati ma al contempo pericolosissima dalla cintola in gi&ugrave;. Se il peso offensivo dei biancoverdi e le ristrette misure del sintetico giallonero lasciano presagire fuochi d'artificio fin dai tiri di riscaldamento, le prime battute della gara seguono un filo conduttore ben diverso, visto che dopo soli cinque giri di orologio l'Olimpia &egrave; gi&agrave; in vantaggio grazie al colpo di testa di Ciolli, e rischia di chiudere anzitempo i conti sfruttando i notevoli spazi concessi nell'uno contro uno a Fatini e compagni: notevole il tentativo di harakiri da parte della formazione ospite, ma raddoppio che non arriva. Dal potenziale crollo al possente colpo di reni passa cos&igrave; un battito di ciglia (o una singola giocata, fate vobis), e dopo un primo quarto d'ora a scansar colpi come un pugile alle corde, l'Albereta torna d'improvviso in carreggiata grazie a Carnieri, la cui conclusione dalla lunga distanza lascia di sasso Diafani pareggiando i conti. Nei minuti seguenti si passa al vero e proprio arrembaggio biancoverde, perch&eacute; gli highlights a cavallo della mezz'ora ci raccontano di un De Masi scatenato, accompagnato da Roni alla ricerca del 1-2 e lontano dalla meta soltanto per questione di centimetri: anche in questo caso per&ograve;, la gara d&agrave; soltanto l'impressione d'aver trovato un suo equilibrio, e nelle fasi finali del primo tempo, tra il 40' e il secondo minuto di recupero, &egrave; Lorenzo Palcani a prendersi il centro della scena finalizzando due belle azioni corali con altrettante conclusioni imparabili. Tre a uno all'intervallo, ma non &egrave; finita. S&igrave; perch&eacute; al rientro dagli spogliatoi i piatti della bilancia continuano a spostarsi e caracollare come in un'esotica danza da Pavoreal (meta in teoria vietata ai calciatori, il giorno dopo si va in campo...), e dopo un inizio di frazione favorevole all'Olimpia, i giovani interpreti in maglia giallonera ripropongono i soliti vizi di giovent&ugrave;, giocando al gatto col topo ma finendo scottati dinanzi al fuoco biancoverde, mai domo in ogni circostanza: bomber De Masi suona la carica e accorcia i conti approfittando di un errore in fase di palleggio del centrocampo locale, Pacini lo segue a ruota inventandosi un bellissimo colpo di tacco a l&agrave; Crespo che fa impazzire la tribuna, infine ancora il cannoniere di Rovezzano disegna su punizione la rete dell'ennesimo sorpasso di giornata. Che per fortuna di Riccardo Ferradini e della sua squadra, non sar&agrave; quello definitivo, ma soltanto il penultimo atto di un'opera dal sapore nietzschiano, tanto apparentemente lunatica e irrazionale quanto in realt&agrave; circolare e scontata nel suo esito: pochi istanti dopo il colpo balistico di De Masi infatti, Fatini si incarica di battere un calcio di punizione e lo scaglia con forza verso la porta di Ferri, emulando l'illustre collega e ricordando a tutti come la classe non abbia davvero et&agrave;, poi Ciccone e Bianchi mandano in rete gli ultimi due palloni di giornata ponendo fine (stavolta per davvero) alle velleit&agrave; di rimonta ospiti. Gara d'altri tempi quella del Cerreti, e non era certo un caso che molti addetti ai lavori l'avessero indicata come una delle possibili triple di giornata, nonostante il divario di punti in classifica: applausi agli esperti, ma alzi la mano chi si sarebbe aspettato novanta minuti del genere! <b> Calciatoripi&ugrave;: Palcani L., Fatini, De Masi </b>e <b>Roni </b>i migliori in campo nelle due squadre, mentre uno speciale in bocca al lupo va a <b>Trapani</b>, costretto a uscire dal campo per un infortunio al ginocchio: al centrocampista biancoverde gli auguri per un pronto rientro all'attivit&agrave;.




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