• Juniores Provinciali GIR.B
  • V.G. Rondinella
  • 1 - 2
  • Centro Storico Lebowski


V.G. RONDINELLA MARZOCCO: Sanesi, Parrini, Marrini, Materassi, Ricci, Chiari, Pierattini, Chakyry, Diagne, Il Grande, Magnelli. A disp.: Cambi, Castello Vega, Benini, Agostini, Ciani. All.: Ilio Giovannetti.
C.S. LEBOWSKI: Paladini, Calamai, Bonini, Bianchi, Innocenti, Salvadri, Clemente, Boscia, Verdi, De Vuono, Fanelli. A disp.: Vannini D., Farsi, Vannini C., Bonilla Avila, Daddi, Galletti. All.: Andrea Terreni.

RETI: Pierattini, Innocenti 2.



Cinque punti di vantaggio sulla seconda in classifica a 270' dal termine del campionato sono un margine cospicuo ma non del tutto rassicurante, per cui lungi da noi fare previsioni sull'esito di questo bellissimo girone B: certo è che se il Centro Storico Lebowski dovesse culminare la sua parabola ascendente con la conquista del primo posto, la vittoria di misura colta sul campo dell'Impruneta in questo sabato pomeriggio non potrà che essere ricordata come un crocevia fondamentale nella strada verso la gloria, forse l'ultimo di un cammino trionfante ma comunque ricco di insidie. Sì perché la gara contro i cugini della Rondinella si mette subito male per i grigioneri, quando dopo pochi giri di orologio Pierattini trova il pertugio giusto per battere Paladini e gelare il sangue ai supporters grigioneri, forse spiazzati nel vedere una Rondine tanto diversa da quella battuta nettamente sul campo di Incisa. E invece l'undici di Ilio Giovannetti si presenta in campo con rinnovata veste e grande determinazione, continuando a giocare a viso aperto anche dopo l'immediato 1-0: prontezza sulle seconde palle e maggiore libertà di pensiero rispetto agli avversari, questi gli ingredienti principali dell'ottima mezz'ora biancorossa, deficitaria soltanto sotto il versante del cinismo sotto porta, unico grande difetto espresso dai locali. Dall'altra parte invece c'è una formazione che proprio sulla compattezza, fisica e sopratutto mentale, ha costruito gran parte dei propri successi dei mesi invernali, e così non c'è da stupirsi che a ridosso dell'intervallo Innocenti realizzi con freddezza il calcio di rigore decretato per fallo di mano su Boscia, ripetendosi poi nella ripresa con una deviazione da vero rapace d'area sugli sviluppi di un calcio piazzato. Un centrocampista da diciassette reti stagionali può far comodo per vincere un campionato, così come un pizzico di fortuna nei momenti cruciali, la stessa ben disposta nel deviare sul montante l'ultima occasione costruita dall'indomita squadra di casa, davvero volenterosa fino e oltre il novantesimo: cinismo, solidità e attaccamento alla maglia, oltre all'amicizia della Dea Bendata nei momenti che contano. Queste le virtù indispensabili a chi voglia conquistare un primo posto, e comunque vada, l'undici di Andrea Terreni pare proprio averle nel proprio bagaglio genetico.

V.G. RONDINELLA MARZOCCO: Sanesi, Parrini, Marrini, Materassi, Ricci, Chiari, Pierattini, Chakyry, Diagne, Il Grande, Magnelli. A disp.: Cambi, Castello Vega, Benini, Agostini, Ciani. All.: Ilio Giovannetti.<br >C.S. LEBOWSKI: Paladini, Calamai, Bonini, Bianchi, Innocenti, Salvadri, Clemente, Boscia, Verdi, De Vuono, Fanelli. A disp.: Vannini D., Farsi, Vannini C., Bonilla Avila, Daddi, Galletti. All.: Andrea Terreni.<br > RETI: Pierattini, Innocenti 2. Cinque punti di vantaggio sulla seconda in classifica a 270' dal termine del campionato sono un margine cospicuo ma non del tutto rassicurante, per cui lungi da noi fare previsioni sull'esito di questo bellissimo girone B: certo &egrave; che se il Centro Storico Lebowski dovesse culminare la sua parabola ascendente con la conquista del primo posto, la vittoria di misura colta sul campo dell'Impruneta in questo sabato pomeriggio non potr&agrave; che essere ricordata come un crocevia fondamentale nella strada verso la gloria, forse l'ultimo di un cammino trionfante ma comunque ricco di insidie. S&igrave; perch&eacute; la gara contro i cugini della Rondinella si mette subito male per i grigioneri, quando dopo pochi giri di orologio Pierattini trova il pertugio giusto per battere Paladini e gelare il sangue ai supporters grigioneri, forse spiazzati nel vedere una Rondine tanto diversa da quella battuta nettamente sul campo di Incisa. E invece l'undici di Ilio Giovannetti si presenta in campo con rinnovata veste e grande determinazione, continuando a giocare a viso aperto anche dopo l'immediato 1-0: prontezza sulle seconde palle e maggiore libert&agrave; di pensiero rispetto agli avversari, questi gli ingredienti principali dell'ottima mezz'ora biancorossa, deficitaria soltanto sotto il versante del cinismo sotto porta, unico grande difetto espresso dai locali. Dall'altra parte invece c'&egrave; una formazione che proprio sulla compattezza, fisica e sopratutto mentale, ha costruito gran parte dei propri successi dei mesi invernali, e cos&igrave; non c'&egrave; da stupirsi che a ridosso dell'intervallo Innocenti realizzi con freddezza il calcio di rigore decretato per fallo di mano su Boscia, ripetendosi poi nella ripresa con una deviazione da vero rapace d'area sugli sviluppi di un calcio piazzato. Un centrocampista da diciassette reti stagionali pu&ograve; far comodo per vincere un campionato, cos&igrave; come un pizzico di fortuna nei momenti cruciali, la stessa ben disposta nel deviare sul montante l'ultima occasione costruita dall'indomita squadra di casa, davvero volenterosa fino e oltre il novantesimo: cinismo, solidit&agrave; e attaccamento alla maglia, oltre all'amicizia della Dea Bendata nei momenti che contano. Queste le virt&ugrave; indispensabili a chi voglia conquistare un primo posto, e comunque vada, l'undici di Andrea Terreni pare proprio averle nel proprio bagaglio genetico.




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