• Giovanissimi B
  • C.F. 2001
  • 1 - 0
  • Calenzano


C.F. 2001: Di Maria, Sparagi, Verzì, Colle, Baroncelli, Calvani, Frosini, Idmane, Agostini, Pagano, Essaidi. A disp. Vannucchi, Cosimo, Costa, Niccolai, Ballo, Carlesi, Fogacci. All.: Andrea Venturi.
CALENZANO: Rogai, Nuzzolese, Tartuferi, Marchetti, La Cava, Ridolfi, Scarpelli, Romani, Salerno, Francioni, Pozzi. A disp. Lippi, Corsi, Brunelli, Nencioli, Garvoni. All.: Silvano Anselmi.

ARBITRO: Miceli di Prato.

RETE: 47' Pagano.
NOTE. Angoli: 2-2.



Per C.F. 2001 e Calenzano, questa partita rappresenta un bivio molto importante che può dire molto sul prosieguo del campionato delle due compagini. Al termine di una gara molto equilibrata, a tratti anche noiosa e bruttina, più adatta ai seguaci della tattica che agli amanti delle emozioni forti, sono i locali a vincere ed a far festa, superando di misura gli avversari, assolutamente non meritevoli di uscire da questa trasferta con le pive nel sacco. I tre punti per i ragazzi di Venturi sono estremamente importanti e soprattutto, proprio perché non del tutto meritati, sono pesantissimi e valgono doppio. Il C.F. 2001 parte col piede sull'acceleratore ed impone il proprio gioco, fatto di ottime trame, passaggi filtranti ed avvolgenti e grande applicazione: si vede sempre di più la crescita esponenziale del gruppo, per merito dell'impronta data dalla guida tecnica Venturi, allenatore giovane ma molto preparato ed attento ai dettagli, abituato a suggerire giocate preziose e movimenti opportuni ai propri giocatori. Di contro, il Calenzano è squadra che dimostra compatta e si chiude con dedizione ed attenzione nella propria metà campo, decisa a non lasciare spazi agli avversari. Al 4' primo acuto dei locali con un diagonale di Essaidi, parato a terra facilmente da Rogai. All'8' pronta risposta degli ospiti affidata al tiro a girare dai venti metri di Scarpelli, ben servito da Salerno, con pallone che esce di poco alla destra del portiere che sembra essere comunque sulla traiettoria. Pur senza grossi sussulti, è una partita tra due compagini che esprimono un buon calcio, più attento alla cura del non sbagliare piuttosto che alla fase realizzativa, filosofia che riesce a compensare qualche limite tecnico evidente presente ma a non far decollare l'incontro. Mister Anselmi, cautamente soddisfatto della prestazione dei suoi calciatori, si sgola tuttavia dalla panchina, predicando un più continuo ed asfissiante pressing su tutti i palloni, per non abbassare il ritmo. Nelle file del Calenzano si distingue un ottimo elemento, il capitano Marchetti, sapiente giocatore, puntuale nelle chiusure e di discreta personalità e visione di gioco, al timone di una difesa che, soprattutto grazie al suo stesso comandante, non perde mai la bussola: l'attacco locale è così imbrigliato e non riesce a trovare varchi giusti per affondare la flotta altrui. Al 33' staffilata dalla distanza di Pagano, più per le statistiche e risvegliare dal torpore che non per le emozioni. Il pareggio senza reti è risultato che fotografa al meglio la gara: negli spogliatoi, gli allenatori devono far leva sulla propria preparazione calcistica per tirare fuori dal cilindro qualche magia, capace di smuovere e frastagliare un mare di rarissimi pericoli fin troppo calmo. Le due squadre si ripresentano in campo nella ripresa senza alcun accorgimento tattico e nessuna sostituzione; il secondo tempo sembra riprendere il leit motiv della prima frazione. All'11' la più pericolosa occasione della gara per i padroni di casa: Frosini agisce sulla fascia sinistra, ambia fascia con un pregevole lancio sul quale si avventa Essaidi che stoppa e calcia di prima intenzione senza trovare lo specchio della porta. Comunque è il preludio al gol, piuttosto casuale e fortuito, per non dire fortunato, dei padroni di casa: al 12' Frosini prova un tiro abbastanza velleitario dalla lunga distanza, il pallone si impenna, cade a pochi metri dal portiere Rogai che calcola male il rimbalzo dello stesso ed è costretto ad un intervento più difficile del previsto, la sfera carica di veleno viene deviata sulla traversa e su essa si avventa il lesto Pagano che insacca. Nonostante la sostituzione del centrocampista Corsi per l'evanescente La Cava, eseguita per dare freschezza alla compagine e per cambiare lo scacchiere in campo, il Calenzano accusa pesantemente il colpo: il gol del vantaggio avversario ha scombinato i piani ed adesso non è più necessaria una mera strenua difesa del pari. Tuttavia, il morale basso ed alcune sempre più affioranti lacune offensive sbiadiscono la luce della speranza di riacciuffare la parità e condannano il Calenzano ad una sconfitta che fa male. Non succede più nulla fino al triplice fischio finale, momento nel quale Venturi può esultare e tirare un sospiro di sollievo per il risultato ottenuto mentre Anselmi se ne va dal campo a testa bassa, sconsolato per quell'unico episodio che risuona come sentenza troppo grave.
Calciatoripiù: Frosini, Pagano
(C.F. 2001), Marchetti, Scarpelli (Calenzano).

Simone Romagnani C.F. 2001: Di Maria, Sparagi, Verz&igrave;, Colle, Baroncelli, Calvani, Frosini, Idmane, Agostini, Pagano, Essaidi. A disp. Vannucchi, Cosimo, Costa, Niccolai, Ballo, Carlesi, Fogacci. All.: Andrea Venturi.<br >CALENZANO: Rogai, Nuzzolese, Tartuferi, Marchetti, La Cava, Ridolfi, Scarpelli, Romani, Salerno, Francioni, Pozzi. A disp. Lippi, Corsi, Brunelli, Nencioli, Garvoni. All.: Silvano Anselmi.<br > ARBITRO: Miceli di Prato.<br > RETE: 47' Pagano.<br >NOTE. Angoli: 2-2. Per C.F. 2001 e Calenzano, questa partita rappresenta un bivio molto importante che pu&ograve; dire molto sul prosieguo del campionato delle due compagini. Al termine di una gara molto equilibrata, a tratti anche noiosa e bruttina, pi&ugrave; adatta ai seguaci della tattica che agli amanti delle emozioni forti, sono i locali a vincere ed a far festa, superando di misura gli avversari, assolutamente non meritevoli di uscire da questa trasferta con le pive nel sacco. I tre punti per i ragazzi di Venturi sono estremamente importanti e soprattutto, proprio perch&eacute; non del tutto meritati, sono pesantissimi e valgono doppio. Il C.F. 2001 parte col piede sull'acceleratore ed impone il proprio gioco, fatto di ottime trame, passaggi filtranti ed avvolgenti e grande applicazione: si vede sempre di pi&ugrave; la crescita esponenziale del gruppo, per merito dell'impronta data dalla guida tecnica Venturi, allenatore giovane ma molto preparato ed attento ai dettagli, abituato a suggerire giocate preziose e movimenti opportuni ai propri giocatori. Di contro, il Calenzano &egrave; squadra che dimostra compatta e si chiude con dedizione ed attenzione nella propria met&agrave; campo, decisa a non lasciare spazi agli avversari. Al 4' primo acuto dei locali con un diagonale di Essaidi, parato a terra facilmente da Rogai. All'8' pronta risposta degli ospiti affidata al tiro a girare dai venti metri di Scarpelli, ben servito da Salerno, con pallone che esce di poco alla destra del portiere che sembra essere comunque sulla traiettoria. Pur senza grossi sussulti, &egrave; una partita tra due compagini che esprimono un buon calcio, pi&ugrave; attento alla cura del non sbagliare piuttosto che alla fase realizzativa, filosofia che riesce a compensare qualche limite tecnico evidente presente ma a non far decollare l'incontro. Mister Anselmi, cautamente soddisfatto della prestazione dei suoi calciatori, si sgola tuttavia dalla panchina, predicando un pi&ugrave; continuo ed asfissiante pressing su tutti i palloni, per non abbassare il ritmo. Nelle file del Calenzano si distingue un ottimo elemento, il capitano Marchetti, sapiente giocatore, puntuale nelle chiusure e di discreta personalit&agrave; e visione di gioco, al timone di una difesa che, soprattutto grazie al suo stesso comandante, non perde mai la bussola: l'attacco locale &egrave; cos&igrave; imbrigliato e non riesce a trovare varchi giusti per affondare la flotta altrui. Al 33' staffilata dalla distanza di Pagano, pi&ugrave; per le statistiche e risvegliare dal torpore che non per le emozioni. Il pareggio senza reti &egrave; risultato che fotografa al meglio la gara: negli spogliatoi, gli allenatori devono far leva sulla propria preparazione calcistica per tirare fuori dal cilindro qualche magia, capace di smuovere e frastagliare un mare di rarissimi pericoli fin troppo calmo. Le due squadre si ripresentano in campo nella ripresa senza alcun accorgimento tattico e nessuna sostituzione; il secondo tempo sembra riprendere il leit motiv della prima frazione. All'11' la pi&ugrave; pericolosa occasione della gara per i padroni di casa: Frosini agisce sulla fascia sinistra, ambia fascia con un pregevole lancio sul quale si avventa Essaidi che stoppa e calcia di prima intenzione senza trovare lo specchio della porta. Comunque &egrave; il preludio al gol, piuttosto casuale e fortuito, per non dire fortunato, dei padroni di casa: al 12' Frosini prova un tiro abbastanza velleitario dalla lunga distanza, il pallone si impenna, cade a pochi metri dal portiere Rogai che calcola male il rimbalzo dello stesso ed &egrave; costretto ad un intervento pi&ugrave; difficile del previsto, la sfera carica di veleno viene deviata sulla traversa e su essa si avventa il lesto Pagano che insacca. Nonostante la sostituzione del centrocampista Corsi per l'evanescente La Cava, eseguita per dare freschezza alla compagine e per cambiare lo scacchiere in campo, il Calenzano accusa pesantemente il colpo: il gol del vantaggio avversario ha scombinato i piani ed adesso non &egrave; pi&ugrave; necessaria una mera strenua difesa del pari. Tuttavia, il morale basso ed alcune sempre pi&ugrave; affioranti lacune offensive sbiadiscono la luce della speranza di riacciuffare la parit&agrave; e condannano il Calenzano ad una sconfitta che fa male. Non succede pi&ugrave; nulla fino al triplice fischio finale, momento nel quale Venturi pu&ograve; esultare e tirare un sospiro di sollievo per il risultato ottenuto mentre Anselmi se ne va dal campo a testa bassa, sconsolato per quell'unico episodio che risuona come sentenza troppo grave. <b> Calciatoripi&ugrave;: Frosini, Pagano</b> (C.F. 2001), <b>Marchetti, Scarpelli </b>(Calenzano). Simone Romagnani




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