• Giovanissimi Nazionali GIR.E
  • Lazio
  • 0 - 1
  • Ascoli


LAZIO: De Angelis 6, Perocchi 6 (66' Valentini sv), Patrizi 6 (61' Lucarini sv), Gattamelata 6, Bonacini 6, Mattia 6,5, Tentoni 6, Stetsula 7, Di Vito 5,5 (40' Milani 6), Murgia 6, Palombi 7. A disp.: Guerrieri, Viscuso, Lazzazera, Olivieri. All.: Enrico Fabbro.
ASCOLI: Cataldi 7, Vallorini 6, Cervellini 5,5, Vigneri 7, Brandi 5,5, Petrone 6, Maresca 6 (36' Di Nicola 6), Candellori 7,5 (56' Voltattorni 6), Liberati 6, Carboni 6 (49' Paravia 6), Minnozzi 6 (61' Molinaro sv). A disp.: Alessandrini, Minajev, Gesuè. All.: Migliorelli

ARBITRO: Lerdua di Tivoli, 7

RETE: 12' Candellori.
NOTE: ammoniti: De Angelis (L), Maresca (A). Calci d'angolo: 9-1



Si chiude il sipario del campionato 2011 per i biancocelesti di Fabbro che incassano una dura sconfitta salutando definitivamente la fase play off. Non è stata certo una partita agevole ma il risultato maturato non è stato quello che ci si aspettava da una squadra in lotta per una qualificazione il cui unico obiettivo era vincere davanti al pubblico di casa. Sull'altro versante bene l'Ascoli, soprattutto nei primi trentacinque minuti in cui ha attaccato e difeso con efficienza approfittando di un inizio poco convincente degli aquilotti. La gara infatti parte con gli ospiti subito pericolosi con il numero otto Candellori che da posizione difficile trova il tempo di sferrare un destro rasoterra incrociato sul palo lontano che termina a lato. Lo stesso centrocampista illumina l'ultima giornata di campionato dieci minuti più tardi con un incredibile eurogol dai venticinque metri realizzato con un destro potente e preciso che si insacca sotto il sette non lasciando speranze al portiere. Cala il gelo sulle tribune e la Lazio fa fatica ad uscire allo scoperto subendo un'altra conclusione al 15' su calcio di punizione di Liberati che dal limite sceglie la potenza sfiorando di un'inezia il palo. Bisogna attendere il 25' per segnalare la prima vera sortita offensiva dei padroni di casa firmata da Palombi che raccoglie un cross ed in girata volante calcia spedendo a lato. Tre minuti più tardi è ancora il numero undici biancoceleste a graffiare con un'invenzione al volo da una zona di campo defilatissima che sorprende retroguardia e portiere finendo in modo sfortunato sull'esterno della rete. Prima dello scadere da segnalare un corner di Stetsula sul quale si avventa l'onnipresente Palombi che con un'incornata manda alto sopra la traversa. Si va negli spogliatoi con un risultato ancora in bilico ma di certo non entusiasmante per la compagine di casa che rientra sul rettangolo di gioco con un piglio decisamente diverso i cui risultati si vedono subito: al 1' Murgia raccoglie un corner scaricando un destro pericoloso appena deviato da un difensore che termina di un soffio a lato. Al minuto successivo è Perocchi a salire dalla fascia destra e tentare un bel tiro che fa sussultare le tribune regalando solo l'illusione del gol. La Lazio attacca con determinazione regalando in qualche occasione spazi utili agli avversari come al 10' quando Candellori raccoglie bene un lancio lungo addomesticando la sfera, rientrando sul mancino procurandosi lo spazio per il tiro e concludendo di esterno appena fuori. La pressione degli undici di Fabbro è altissima e al 16' si concretizza con una doppia chance da mani nei capelli: la prima di Tentoni viene parata con il corpo dal numero uno Cataldi e la seconda, sulla respinta proprio del portiere ascolano, è sui piedi di Palombi che si vede respingere sulla linea il suo tiro a botta sicura da un difensore. Al 20' prova a riaprire i giochi il neo entrato Milani con un diagonale sinistro che si spegne sul fondo; nemmeno il tempo di rimettere il pallone in gioco che Stetsula se ne appropria impegnando con un bel tiro l'estremo difensore ospite. I minuti scorrono ma i due gol che servirebbero non arrivano, nemmeno nei minuti di recupero in cui Milani ci prova prima al 36' con una punizione morbida che sfiora il legno poi al 39' con un tiro ancora neutralizzato dall'attento Cataldi. Dopo i quattro minuti decisi dal bravo Lerdua arriva il triplice fischio che sancisce per la società biancoceleste la fine della stagione in questa categoria.

Massimiliano Cagnucci LAZIO: De Angelis 6, Perocchi 6 (66' Valentini sv), Patrizi 6 (61' Lucarini sv), Gattamelata 6, Bonacini 6, Mattia 6,5, Tentoni 6, Stetsula 7, Di Vito 5,5 (40' Milani 6), Murgia 6, Palombi 7. A disp.: Guerrieri, Viscuso, Lazzazera, Olivieri. All.: Enrico Fabbro.<br >ASCOLI: Cataldi 7, Vallorini 6, Cervellini 5,5, Vigneri 7, Brandi 5,5, Petrone 6, Maresca 6 (36' Di Nicola 6), Candellori 7,5 (56' Voltattorni 6), Liberati 6, Carboni 6 (49' Paravia 6), Minnozzi 6 (61' Molinaro sv). A disp.: Alessandrini, Minajev, Gesu&egrave;. All.: Migliorelli<br > ARBITRO: Lerdua di Tivoli, 7<br > RETE: 12' Candellori.<br >NOTE: ammoniti: De Angelis (L), Maresca (A). Calci d'angolo: 9-1 Si chiude il sipario del campionato 2011 per i biancocelesti di Fabbro che incassano una dura sconfitta salutando definitivamente la fase play off. Non &egrave; stata certo una partita agevole ma il risultato maturato non &egrave; stato quello che ci si aspettava da una squadra in lotta per una qualificazione il cui unico obiettivo era vincere davanti al pubblico di casa. Sull'altro versante bene l'Ascoli, soprattutto nei primi trentacinque minuti in cui ha attaccato e difeso con efficienza approfittando di un inizio poco convincente degli aquilotti. La gara infatti parte con gli ospiti subito pericolosi con il numero otto Candellori che da posizione difficile trova il tempo di sferrare un destro rasoterra incrociato sul palo lontano che termina a lato. Lo stesso centrocampista illumina l'ultima giornata di campionato dieci minuti pi&ugrave; tardi con un incredibile eurogol dai venticinque metri realizzato con un destro potente e preciso che si insacca sotto il sette non lasciando speranze al portiere. Cala il gelo sulle tribune e la Lazio fa fatica ad uscire allo scoperto subendo un'altra conclusione al 15' su calcio di punizione di Liberati che dal limite sceglie la potenza sfiorando di un'inezia il palo. Bisogna attendere il 25' per segnalare la prima vera sortita offensiva dei padroni di casa firmata da Palombi che raccoglie un cross ed in girata volante calcia spedendo a lato. Tre minuti pi&ugrave; tardi &egrave; ancora il numero undici biancoceleste a graffiare con un'invenzione al volo da una zona di campo defilatissima che sorprende retroguardia e portiere finendo in modo sfortunato sull'esterno della rete. Prima dello scadere da segnalare un corner di Stetsula sul quale si avventa l'onnipresente Palombi che con un'incornata manda alto sopra la traversa. Si va negli spogliatoi con un risultato ancora in bilico ma di certo non entusiasmante per la compagine di casa che rientra sul rettangolo di gioco con un piglio decisamente diverso i cui risultati si vedono subito: al 1' Murgia raccoglie un corner scaricando un destro pericoloso appena deviato da un difensore che termina di un soffio a lato. Al minuto successivo &egrave; Perocchi a salire dalla fascia destra e tentare un bel tiro che fa sussultare le tribune regalando solo l'illusione del gol. La Lazio attacca con determinazione regalando in qualche occasione spazi utili agli avversari come al 10' quando Candellori raccoglie bene un lancio lungo addomesticando la sfera, rientrando sul mancino procurandosi lo spazio per il tiro e concludendo di esterno appena fuori. La pressione degli undici di Fabbro &egrave; altissima e al 16' si concretizza con una doppia chance da mani nei capelli: la prima di Tentoni viene parata con il corpo dal numero uno Cataldi e la seconda, sulla respinta proprio del portiere ascolano, &egrave; sui piedi di Palombi che si vede respingere sulla linea il suo tiro a botta sicura da un difensore. Al 20' prova a riaprire i giochi il neo entrato Milani con un diagonale sinistro che si spegne sul fondo; nemmeno il tempo di rimettere il pallone in gioco che Stetsula se ne appropria impegnando con un bel tiro l'estremo difensore ospite. I minuti scorrono ma i due gol che servirebbero non arrivano, nemmeno nei minuti di recupero in cui Milani ci prova prima al 36' con una punizione morbida che sfiora il legno poi al 39' con un tiro ancora neutralizzato dall'attento Cataldi. Dopo i quattro minuti decisi dal bravo Lerdua arriva il triplice fischio che sancisce per la societ&agrave; biancoceleste la fine della stagione in questa categoria. Massimiliano Cagnucci




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