VAGGIO PIANDISCO': Nocentini, Bianchini, Nuti (83' F. Bernini) Tatavitto (69' Carbone), Torcasso, Moretti, Focardi (80' E. Bernini) Corsi, S. Miniati, Del Sala (52' Neroni), Zerella (59' Catone). A disp.: T. Miniati. All.: Fiorilli.
PRATOVECCHIO: Cucusi, Raggioli, Petri (61' Moradei), Sinani (77' Zavagli), Silvestrini, Fratini, Berlinghieri (91' Checcacci), Curinga, Moracci (92' Giannini), Vangelisti (87' Fiumicelli), Bigoni. A disp.: Rosini. All.: Scarini.

ARBITRO: Angerame sez. Valdarno.

RETE: 13' Petri.



Vaggio Pian Di Scò non pervenuto. Partita sottotono per gli amaranto guidati da Fiorilli. Non c'è stata alcuna reazione alla rete di Petri nella fasi iniziali della partita. Al 12' gli ospiti usufruiscono di una punizione dal limite: Vangelisti prova a sorprendere Nocentini sul primo palo, ma l'estremo difensore si distende e devia in angolo la punizione. Al 13' Petri, in percussione sulla corsia di destra, resiste alla carica di Nuti e dal vertice dell'area di rigore, scocca un destro che s'insacca al sette. Imparabile. 1-0 per il Pratovecchio. La reazione degli amaranto è sterile: al 40' spizzata di Tavavitto che prolunga nel corridoio per bomber Miniati che punta l'area di rigore. La conclusione termina abbondantemente sul fondo. Negli spogliatoi la strigliata di Fiorilli non arriva alle orecchie degli amaranto, che rischiano di capitolare in avvio ripresa. Al 6' Berlinghieri sottomisura calcia su Nocentini. Al 10' Sinani taglia la difesa amaranto come un coltello il burro e si presenta solo davanti a Nocentini. Il destro sfiora la traversa. Solo nel finale il Vaggio Pian Di Scò si scuote: al 42' il direttore di gara concede una punizione a due in area. Bianchini calcia di potenza ma la sfera s'impenna e non inquadra lo specchio della porta. Al 49', in pieno recupero, Corsi scodella un traversone sul secondo palo dove incombe Miniati ma Cucusi si fa trovare pronto nell'unico intervento in cui è stato chiamato in causa. Troppo tardiva la reazione, il Pratovecchio può festeggiare la vittoria.

Lorenzo Laghi VAGGIO PIANDISCO': Nocentini, Bianchini, Nuti (83' F. Bernini) Tatavitto (69' Carbone), Torcasso, Moretti, Focardi (80' E. Bernini) Corsi, S. Miniati, Del Sala (52' Neroni), Zerella (59' Catone). A disp.: T. Miniati. All.: Fiorilli.<br >PRATOVECCHIO: Cucusi, Raggioli, Petri (61' Moradei), Sinani (77' Zavagli), Silvestrini, Fratini, Berlinghieri (91' Checcacci), Curinga, Moracci (92' Giannini), Vangelisti (87' Fiumicelli), Bigoni. A disp.: Rosini. All.: Scarini.<br > ARBITRO: Angerame sez. Valdarno.<br > RETE: 13' Petri. Vaggio Pian Di Sc&ograve; non pervenuto. Partita sottotono per gli amaranto guidati da Fiorilli. Non c'&egrave; stata alcuna reazione alla rete di Petri nella fasi iniziali della partita. Al 12' gli ospiti usufruiscono di una punizione dal limite: Vangelisti prova a sorprendere Nocentini sul primo palo, ma l'estremo difensore si distende e devia in angolo la punizione. Al 13' Petri, in percussione sulla corsia di destra, resiste alla carica di Nuti e dal vertice dell'area di rigore, scocca un destro che s'insacca al sette. Imparabile. 1-0 per il Pratovecchio. La reazione degli amaranto &egrave; sterile: al 40' spizzata di Tavavitto che prolunga nel corridoio per bomber Miniati che punta l'area di rigore. La conclusione termina abbondantemente sul fondo. Negli spogliatoi la strigliata di Fiorilli non arriva alle orecchie degli amaranto, che rischiano di capitolare in avvio ripresa. Al 6' Berlinghieri sottomisura calcia su Nocentini. Al 10' Sinani taglia la difesa amaranto come un coltello il burro e si presenta solo davanti a Nocentini. Il destro sfiora la traversa. Solo nel finale il Vaggio Pian Di Sc&ograve; si scuote: al 42' il direttore di gara concede una punizione a due in area. Bianchini calcia di potenza ma la sfera s'impenna e non inquadra lo specchio della porta. Al 49', in pieno recupero, Corsi scodella un traversone sul secondo palo dove incombe Miniati ma Cucusi si fa trovare pronto nell'unico intervento in cui &egrave; stato chiamato in causa. Troppo tardiva la reazione, il Pratovecchio pu&ograve; festeggiare la vittoria. Lorenzo Laghi