• Juniores Provinciali GIR.B
  • Affrico
  • 2 - 2
  • Gialloblu Figline


AFFRICO (4-2-3-1): Rostagno; Taborri, Burgio, Bisa, Fantini; Allegri, Tagliaferri; Chiarantini, Boccalini, Pesci; Salvadori. A disp.: Calò, Margheri, Pieraccioli, Scozzafava, Bongini, Delle Rose, Marziali. All.: Fabio Merlini.
GIALLOBLU FIGLINE (4-3-3): Bevilacqua; Rosadi, Focardi, Bonanno, Marziali; Pistolesi, Arus, Bruno; Merciai T., Della Marca, Merciai A. A disp.: Giorgi, Carrasco, Fabbri, Serio, Becattini, ElHamdaoui, Keita. All.: Filippo Cellai.

ARBITRO: Francesco Rizzuti di Firenze.

RETI: 13' Bisa, 60' Merciai A., 72' rig. Marziali, 81' rig. Bruno.



Nessun vincitore, nessuno vinto. Affrico e Figline si spartiscono equamente due punti, frutto di una partita tesa ed intensa per agonismo e contenuti emozionali, seppur poco entusiasmante sotto il profilo prettamente tecnico. Prime battute dai sentori squisitamente tattici, nessuno squillo né avvisaglia di ciò che sarebbe successo al quarto d'ora. Schema da calcio d'angolo, Fantini si esibisce in un cross mancino che va a pescare, solingo, Bisa. Di testa, il centralone locale deve solo appoggiarla ed andare ad esultare. Gli ospiti mal digeriscono lo svantaggio e, dopo un breve periodo di titubanza, piantano le tende nella metà campo avversaria, complici le ottime capacità di interdizione, aeree in primis, della catena. Mezz'ora di apnea per l'Affrico che non riesce a mettere il naso fuori dal proprio quadrato se non allo scadere del primo parziale. Innumerevoli quanto poco precisi i tentativi, provenienti per la quasi totalità da fuori area. Dagli esterni Merciai T. e Della Marca o provano l'accentramento o il cross, poco intendendosi coi compagni. Merciai A. prova a farsi valere sfruttando l'innegabile fisicità, rimanendo però nella morsa dei difensori dell'Affrico; i tre di centrocampo tessono, allargando bene il gioco e provando a loro volta a centrare il bersaglio; i terzini sostengono assiduamente la manovra offensiva, offrendo in maniera costante sovrapposizioni e appoggi. Il fatto è che Rostagno si spaventa una sola volta, quando Merciai, a due passi dalla porta, si gira e lascia esplodere il tiro, neutralizzato da Chiarantini. Nell'intervallo e nei primi minuti della ripresa Merlini cambia, passando ad un centrocampo puramente muscolare e in linea a quattro, con Salvadori in appoggio a Marziali; Cellai, dal canto suo, prova la carta Doumbia per dare maggiore velocità alla manovra sugli esterni. L'Affrico, effettivamente, pur esprimendosi poco sul piano del gioco, pare reggere maggiormente il colpo: una combinazione Salvadori-Marziali al limite dell'area porta quest'ultimo alla conclusione, spentasi a lato. E' in una fase di stanca della partita che arriva il pareggio: Doumbia affronta Fantini in un uno contro uno che si rivela sfortunato per il difensore, vittima di un rimpallo sfavorevole. L'esterno entra in area e scarica verso il dischetto, dove Merciai A. brucia Margheri e Rostagno, spedendo sotto la traversa con un destro improvviso. L'evento scuote la partita, che si ravviva e si fa più intensa: l'Affrico diventa più propositivo e riesce a guadagnare un calcio di rigore per il netto atterramento di Salvadori. Ad assumersi la responsabilità della trasformazione è Marziali: Bevilacqua intuisce e forse sfiora, ma il destro si insacca ugualmente: 2-1. La reazione del Figline è meno veemente di quella avuta in occasione del primo svantaggio, ma porta ugualmente al nuovo equilibrio: punizione calciata in area e palla che, docile, finisce tra le mani di Rostagno. Si ode, però, un fischio e un braccio che indica il dischetto del penalty, probabilmente per delle trattenute in area di rigore. Tra l'incredulità e le proteste dei padroni di casa, Bruno rimane freddo e spiazza Rostagno. Non è finita qui, perché i locali - ridotti in dieci per gli infortuni occorsi a Margheri (sospetta frattura del setto nasale) e a Delle Rose (seconda ambulanza di giornata) - rischiano la beffa con l'incursione di Doumbia, su cui si supera Rostagno, e col tiro di Merciai A., finito addosso al portiere locale, nel giro di centoventi secondi. Al triplice fischio si sciolgono le tensioni e si pensa già alla settimana, libera , che verrà. C'è ancora tanto da lavorare, su entrambi i versanti, ma non mancano tempo e margini.

Calciatoripiu
': Ben si comportano Pistolesi e Bruno per gli ospiti, oltre a Doumbia. Nell'Affrico risalto alle prestazioni di Bisa e Burgio.

F.S. AFFRICO (4-2-3-1): Rostagno; Taborri, Burgio, Bisa, Fantini; Allegri, Tagliaferri; Chiarantini, Boccalini, Pesci; Salvadori. A disp.: Cal&ograve;, Margheri, Pieraccioli, Scozzafava, Bongini, Delle Rose, Marziali. All.: Fabio Merlini.<br >GIALLOBLU FIGLINE (4-3-3): Bevilacqua; Rosadi, Focardi, Bonanno, Marziali; Pistolesi, Arus, Bruno; Merciai T., Della Marca, Merciai A. A disp.: Giorgi, Carrasco, Fabbri, Serio, Becattini, ElHamdaoui, Keita. All.: Filippo Cellai.<br > ARBITRO: Francesco Rizzuti di Firenze.<br > RETI: 13' Bisa, 60' Merciai A., 72' rig. Marziali, 81' rig. Bruno. Nessun vincitore, nessuno vinto. Affrico e Figline si spartiscono equamente due punti, frutto di una partita tesa ed intensa per agonismo e contenuti emozionali, seppur poco entusiasmante sotto il profilo prettamente tecnico. Prime battute dai sentori squisitamente tattici, nessuno squillo n&eacute; avvisaglia di ci&ograve; che sarebbe successo al quarto d'ora. Schema da calcio d'angolo, Fantini si esibisce in un cross mancino che va a pescare, solingo, Bisa. Di testa, il centralone locale deve solo appoggiarla ed andare ad esultare. Gli ospiti mal digeriscono lo svantaggio e, dopo un breve periodo di titubanza, piantano le tende nella met&agrave; campo avversaria, complici le ottime capacit&agrave; di interdizione, aeree in primis, della catena. Mezz'ora di apnea per l'Affrico che non riesce a mettere il naso fuori dal proprio quadrato se non allo scadere del primo parziale. Innumerevoli quanto poco precisi i tentativi, provenienti per la quasi totalit&agrave; da fuori area. Dagli esterni Merciai T. e Della Marca o provano l'accentramento o il cross, poco intendendosi coi compagni. Merciai A. prova a farsi valere sfruttando l'innegabile fisicit&agrave;, rimanendo per&ograve; nella morsa dei difensori dell'Affrico; i tre di centrocampo tessono, allargando bene il gioco e provando a loro volta a centrare il bersaglio; i terzini sostengono assiduamente la manovra offensiva, offrendo in maniera costante sovrapposizioni e appoggi. Il fatto &egrave; che Rostagno si spaventa una sola volta, quando Merciai, a due passi dalla porta, si gira e lascia esplodere il tiro, neutralizzato da Chiarantini. Nell'intervallo e nei primi minuti della ripresa Merlini cambia, passando ad un centrocampo puramente muscolare e in linea a quattro, con Salvadori in appoggio a Marziali; Cellai, dal canto suo, prova la carta Doumbia per dare maggiore velocit&agrave; alla manovra sugli esterni. L'Affrico, effettivamente, pur esprimendosi poco sul piano del gioco, pare reggere maggiormente il colpo: una combinazione Salvadori-Marziali al limite dell'area porta quest'ultimo alla conclusione, spentasi a lato. E' in una fase di stanca della partita che arriva il pareggio: Doumbia affronta Fantini in un uno contro uno che si rivela sfortunato per il difensore, vittima di un rimpallo sfavorevole. L'esterno entra in area e scarica verso il dischetto, dove Merciai A. brucia Margheri e Rostagno, spedendo sotto la traversa con un destro improvviso. L'evento scuote la partita, che si ravviva e si fa pi&ugrave; intensa: l'Affrico diventa pi&ugrave; propositivo e riesce a guadagnare un calcio di rigore per il netto atterramento di Salvadori. Ad assumersi la responsabilit&agrave; della trasformazione &egrave; Marziali: Bevilacqua intuisce e forse sfiora, ma il destro si insacca ugualmente: 2-1. La reazione del Figline &egrave; meno veemente di quella avuta in occasione del primo svantaggio, ma porta ugualmente al nuovo equilibrio: punizione calciata in area e palla che, docile, finisce tra le mani di Rostagno. Si ode, per&ograve;, un fischio e un braccio che indica il dischetto del penalty, probabilmente per delle trattenute in area di rigore. Tra l'incredulit&agrave; e le proteste dei padroni di casa, Bruno rimane freddo e spiazza Rostagno. Non &egrave; finita qui, perch&eacute; i locali - ridotti in dieci per gli infortuni occorsi a Margheri (sospetta frattura del setto nasale) e a Delle Rose (seconda ambulanza di giornata) - rischiano la beffa con l'incursione di Doumbia, su cui si supera Rostagno, e col tiro di Merciai A., finito addosso al portiere locale, nel giro di centoventi secondi. Al triplice fischio si sciolgono le tensioni e si pensa gi&agrave; alla settimana, libera , che verr&agrave;. C'&egrave; ancora tanto da lavorare, su entrambi i versanti, ma non mancano tempo e margini.<br ><b> Calciatoripiu</b>': Ben si comportano <b>Pistolesi </b>e <b>Bruno </b>per gli ospiti, oltre a <b>Doumbia</b>. Nell'Affrico risalto alle prestazioni di <b>Bisa </b>e <b>Burgio</b>. F.S.




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