• Terza Categoria
  • Monticchiello
  • 1 - 3
  • G.S. Petroio


ADP MONTICCHIELLO: Allegri, Cianetti (81' Cesaroni), Bardelli (Liardo), Mosca (31' Grappi), Montori, Severini, Paolucci, Rappuoli, Vata, Tahiri, Souane. A disp.: Belba, Boscagli. All.: Bigozzi
G.S.PETROIO: Oglialoro, Guazzini, Fedeli, Biancucci, Chiancianesi, Garosi V., Dondi, Farnetani, Calveri, Mazzetti, Farella. A disp.: Garosi D., Testi, Casini, Meniconi, Marcelli, Mazzerelli, Benocci. All.: De Nisco

ARBITRO: Venturi di Siena.

RETI: 8' Mazzetti, 38' Calveri, 75' Liardo, 93' Biancucci.



Si affrontano sotto un sole primaverile, per la sesta di ritorno, nella meravigliosa cartolina del don Vasco Neri di Monticchiello, gli zebrati locali, in cerca di continuità, e i blucerchiati di Petroio, terzi in classifica. A far da cornice alla gara, circa 120 spettatori, che hanno fatto molto più che da contorno alla partita: questo è senza dubbio l'aspetto più bello della serata, per la piccola società monticchiellese. Entrambe le squadre mostrano più di qualche defezione, Bigozzi schiera un Monticchiello pronto nelle intenzioni a fare la gara, di fatto confermando (anche per necessità) la squadra che oramai esordisce da un paio di partite. De Nisco ha qualche squalificato, ma si affida all'esperienza ed al collettivo del suo gruppo. Primo tempo tuttavia che scorre vie senza troppe esaltazioni: la partita la fa esclusivamente il Petroio, più squadra, più esperto, più abituato a simili gare, e meglio disposto sul terreno di gioco. Il 4-2-3-1 disegnato da De Nisco prevede squadra corta, continui raddoppi di marcature, e zero spazi per giocare. E in avanti, sebbene non circoli il grande nome, facilità di giocate, semplici, ma efficaci. Così al minuto 8 sugli sviluppi di un fallo laterale messo dentro la porta, Allegri non esce, Montori respinge sì di testa, ma sulla nuca di Mazzetti, che infila la rete. Il gol subito non scuote comunque i locali, che corrono costantemente indietro: ma ci provano con Montori di testa su fallo laterale di Tahiri al 13', con un tiro di Vata dai venti metri al 16', senza pretese, come quello di Paolucci due minuti dopo. Il 4-3-3 varato da Bigozzi declina ben presto in un 4-4-2 piatto piatto: nessuno dei centrocampisti locali arriva nella prima frazione neanche ai 30 metri dalla porta di Oglialoro, lasciando soli soletti Tahiri a sinistra e Vata al centro. I due terzini zebrati sono costretti a seguire la linea dettata dai centrali, allungati sempre da un furbo Mazzetti. Troppo largo e troppo lungo il Monticchiello per arrivare primo sul pallone, e in quegli spazi, i tre blucerchiati dietro il 9 giostrano e ripartono. Al 19' situazione molto dubbia in area zebrata, con Calveri che reclama un rigore per un affondo di Allegri. Al 22' Farella viene pescato in un fuorigioco dubbio, con Allegri che aveva comunque intercettato la conclusione. Al 31' esce per infortunio anche Mosca (dentro Grappi) ad allungare le presenze in infermeria. Al minuto 38 arriva puntuale il raddoppio ospite: ottima trama di gioco sulla tre quarti, palla avanti, palla dietro e imbucata a sinistra per Farella, che incrocia un tiro apparso non irresistibile, che Allegri devia in zona dischetto. Sulla palla arriva Calveri e fa 2-0. Monticchiello che non c'è, Tahiri si danna l'anima, ma senza nessun sostegno finisce per essere mandato sempre dentro il campo, raddoppiato e triplicato. Al 45' Venturini (buona in generale la prova del direttore di gara) ferma ancora il Petroio in offside dubbio, e al 47' concede un calcio di rigore ai locali per fallo di mano in area (netto) più casuale che determinato dall'incursione di Souane. Rigore che potrebbe riaprire, proprio allo scadere, la gara, ma Tahiri lo spedisce direttamente fuori. La ripresa è decisamente un'altra storia, al 2' la conclusione ospite dai venti metri è facile per Allegri, poi è solo Monticchiello: al 50' la giocata di Vata è ottima e manda in porta Tahiri, che scavalca il portiere con un pallonetto, debole, che la difesa allontana tre metri prima della linea, al 56' la punizione da metà campo di Severini pesca Montori che da due metri incredibilmente non riesce a deviare la sfera. Minuto 58, in seguito ad angolo contro, prima riparte il Monticchiello, ma il contro break immediato porta un giocatore sampdoriano a spedire alto. Buona la giocata di Soune al 62' che cerca la corsa di Vata, ma la palla è un filo lunga e il portiere intercetta. Il Monticchiello a questo punto ci mette il cuore, e ci prova: 65' tiro di Grappi fuori, 66' fallo laterale di Tahiri e Vata incorna fuori, 75' gol di Liardo, che subentrato a Bardelli sulla sinistra, da terzinaccio quale è, si ritrova a stoppare la palla al limite, a trasformarsi in Tahiri e penetrando innanzi a Garosi, lo batte di destro (gran gol). Ora il don Vasco Neri è una bolgia, i giocatori credono nell'impresa e il pubblico anche. Il Petroio, che prima aveva perso Oglialoro e Dondi per infortunio, e sostituito un altro paio di pedine tra cui il Garosi capitano, si ritrova in affanno nel contenere la veemenza bianconera. Da fuori appare più che chiaro che la rete del pareggio, addirittura, apparecchierebbe la tavola ai leoni per vincere la contesa. Così al 79' la serpentina di Tahiri lo porta a tre metri dalla porta, quasi sul fondo, e a concludere egualmente, beccando la traversa piena, con Vata che non crede nella rincorsa della palla. Assalto all'arma bianca, dentro anche Cesaroni per un difensore (Cianetti), e al 84' su corner, l'inzuccata di Rappuoli prende il palo e viene messa ancora fuori. Sulla battuta seguente ancora Rappuoli con un poderoso stacco non trova la porta. Il Petroio prova ad alleggerire, e al secondo dei dieci di recupero determinati tra l'altro dagli infortuni ai portieri, si guadagna un angolo: la sfera viene respinta al limite, dove è assurdo che non ci sia nemmeno uno zebrato: Biancucci ha il tempo di stopparla, farla scendere ed incrociarla sul palo lungo, dove Allegri, dietro un nugolo di giocatori, non può intervenire. E' la rete che chiude definitivamente la gara (e presa così fa male almeno quanto aver visto il primo tempo disputato). C'è tempo per un'ultima conclusione di Tahiri, facile per Garosi D., e nulla più. Un plauso a tutti, la differenza di caratura delle due squadre si è vista. E il cuore oltre l'ostacolo spesso non basta, se non si fa attenzione alle cose basilari. Battere il Petroio, seppur duro, era comunque un traguardo alla portata: ma per raggiungere i sogni, bisogna correre in avanti. Sennò scappano.

G.L.B. ADP MONTICCHIELLO: Allegri, Cianetti (81' Cesaroni), Bardelli (Liardo), Mosca (31' Grappi), Montori, Severini, Paolucci, Rappuoli, Vata, Tahiri, Souane. A disp.: Belba, Boscagli. All.: Bigozzi<br >G.S.PETROIO: Oglialoro, Guazzini, Fedeli, Biancucci, Chiancianesi, Garosi V., Dondi, Farnetani, Calveri, Mazzetti, Farella. A disp.: Garosi D., Testi, Casini, Meniconi, Marcelli, Mazzerelli, Benocci. All.: De Nisco<br > ARBITRO: Venturi di Siena.<br > RETI: 8' Mazzetti, 38' Calveri, 75' Liardo, 93' Biancucci. Si affrontano sotto un sole primaverile, per la sesta di ritorno, nella meravigliosa cartolina del don Vasco Neri di Monticchiello, gli zebrati locali, in cerca di continuit&agrave;, e i blucerchiati di Petroio, terzi in classifica. A far da cornice alla gara, circa 120 spettatori, che hanno fatto molto pi&ugrave; che da contorno alla partita: questo &egrave; senza dubbio l'aspetto pi&ugrave; bello della serata, per la piccola societ&agrave; monticchiellese. Entrambe le squadre mostrano pi&ugrave; di qualche defezione, Bigozzi schiera un Monticchiello pronto nelle intenzioni a fare la gara, di fatto confermando (anche per necessit&agrave;) la squadra che oramai esordisce da un paio di partite. De Nisco ha qualche squalificato, ma si affida all'esperienza ed al collettivo del suo gruppo. Primo tempo tuttavia che scorre vie senza troppe esaltazioni: la partita la fa esclusivamente il Petroio, pi&ugrave; squadra, pi&ugrave; esperto, pi&ugrave; abituato a simili gare, e meglio disposto sul terreno di gioco. Il 4-2-3-1 disegnato da De Nisco prevede squadra corta, continui raddoppi di marcature, e zero spazi per giocare. E in avanti, sebbene non circoli il grande nome, facilit&agrave; di giocate, semplici, ma efficaci. Cos&igrave; al minuto 8 sugli sviluppi di un fallo laterale messo dentro la porta, Allegri non esce, Montori respinge s&igrave; di testa, ma sulla nuca di Mazzetti, che infila la rete. Il gol subito non scuote comunque i locali, che corrono costantemente indietro: ma ci provano con Montori di testa su fallo laterale di Tahiri al 13', con un tiro di Vata dai venti metri al 16', senza pretese, come quello di Paolucci due minuti dopo. Il 4-3-3 varato da Bigozzi declina ben presto in un 4-4-2 piatto piatto: nessuno dei centrocampisti locali arriva nella prima frazione neanche ai 30 metri dalla porta di Oglialoro, lasciando soli soletti Tahiri a sinistra e Vata al centro. I due terzini zebrati sono costretti a seguire la linea dettata dai centrali, allungati sempre da un furbo Mazzetti. Troppo largo e troppo lungo il Monticchiello per arrivare primo sul pallone, e in quegli spazi, i tre blucerchiati dietro il 9 giostrano e ripartono. Al 19' situazione molto dubbia in area zebrata, con Calveri che reclama un rigore per un affondo di Allegri. Al 22' Farella viene pescato in un fuorigioco dubbio, con Allegri che aveva comunque intercettato la conclusione. Al 31' esce per infortunio anche Mosca (dentro Grappi) ad allungare le presenze in infermeria. Al minuto 38 arriva puntuale il raddoppio ospite: ottima trama di gioco sulla tre quarti, palla avanti, palla dietro e imbucata a sinistra per Farella, che incrocia un tiro apparso non irresistibile, che Allegri devia in zona dischetto. Sulla palla arriva Calveri e fa 2-0. Monticchiello che non c'&egrave;, Tahiri si danna l'anima, ma senza nessun sostegno finisce per essere mandato sempre dentro il campo, raddoppiato e triplicato. Al 45' Venturini (buona in generale la prova del direttore di gara) ferma ancora il Petroio in offside dubbio, e al 47' concede un calcio di rigore ai locali per fallo di mano in area (netto) pi&ugrave; casuale che determinato dall'incursione di Souane. Rigore che potrebbe riaprire, proprio allo scadere, la gara, ma Tahiri lo spedisce direttamente fuori. La ripresa &egrave; decisamente un'altra storia, al 2' la conclusione ospite dai venti metri &egrave; facile per Allegri, poi &egrave; solo Monticchiello: al 50' la giocata di Vata &egrave; ottima e manda in porta Tahiri, che scavalca il portiere con un pallonetto, debole, che la difesa allontana tre metri prima della linea, al 56' la punizione da met&agrave; campo di Severini pesca Montori che da due metri incredibilmente non riesce a deviare la sfera. Minuto 58, in seguito ad angolo contro, prima riparte il Monticchiello, ma il contro break immediato porta un giocatore sampdoriano a spedire alto. Buona la giocata di Soune al 62' che cerca la corsa di Vata, ma la palla &egrave; un filo lunga e il portiere intercetta. Il Monticchiello a questo punto ci mette il cuore, e ci prova: 65' tiro di Grappi fuori, 66' fallo laterale di Tahiri e Vata incorna fuori, 75' gol di Liardo, che subentrato a Bardelli sulla sinistra, da terzinaccio quale &egrave;, si ritrova a stoppare la palla al limite, a trasformarsi in Tahiri e penetrando innanzi a Garosi, lo batte di destro (gran gol). Ora il don Vasco Neri &egrave; una bolgia, i giocatori credono nell'impresa e il pubblico anche. Il Petroio, che prima aveva perso Oglialoro e Dondi per infortunio, e sostituito un altro paio di pedine tra cui il Garosi capitano, si ritrova in affanno nel contenere la veemenza bianconera. Da fuori appare pi&ugrave; che chiaro che la rete del pareggio, addirittura, apparecchierebbe la tavola ai leoni per vincere la contesa. Cos&igrave; al 79' la serpentina di Tahiri lo porta a tre metri dalla porta, quasi sul fondo, e a concludere egualmente, beccando la traversa piena, con Vata che non crede nella rincorsa della palla. Assalto all'arma bianca, dentro anche Cesaroni per un difensore (Cianetti), e al 84' su corner, l'inzuccata di Rappuoli prende il palo e viene messa ancora fuori. Sulla battuta seguente ancora Rappuoli con un poderoso stacco non trova la porta. Il Petroio prova ad alleggerire, e al secondo dei dieci di recupero determinati tra l'altro dagli infortuni ai portieri, si guadagna un angolo: la sfera viene respinta al limite, dove &egrave; assurdo che non ci sia nemmeno uno zebrato: Biancucci ha il tempo di stopparla, farla scendere ed incrociarla sul palo lungo, dove Allegri, dietro un nugolo di giocatori, non pu&ograve; intervenire. E' la rete che chiude definitivamente la gara (e presa cos&igrave; fa male almeno quanto aver visto il primo tempo disputato). C'&egrave; tempo per un'ultima conclusione di Tahiri, facile per Garosi D., e nulla pi&ugrave;. Un plauso a tutti, la differenza di caratura delle due squadre si &egrave; vista. E il cuore oltre l'ostacolo spesso non basta, se non si fa attenzione alle cose basilari. Battere il Petroio, seppur duro, era comunque un traguardo alla portata: ma per raggiungere i sogni, bisogna correre in avanti. Senn&ograve; scappano. G.L.B.




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