• Terza Categoria
  • Olmi
  • 0 - 0
  • San Piero Calcio


OLMI: Logli, Amadori, Nieri, Fontana, Morosi, Allori, Cherubini, Zarka, Radouane, Giambalvo, Noci. A disp.: Di Francesco, Giusti, Moretti, Tredici, Gori, Scartabelli, Dabizzi. All.: Massimiliano Granchietti
SAN PIERO: De Marcus, Plumari, Bicchi, Agostinelli, Martini, Giagnoni, Lupetti, Bindi, Bocini, Esposito, Costa. A disp.: Nuzzi, Dinoto, Ammirati, Borrielo, Geraci, Nesi, Ballerini. All.: Cesare Pallara



Il campo Caramelli si presenta in buone condizioni sotto il diluvio e il vento, così l'arbitro decide di far giocare l'incontro, in controtendenza col resto della categoria. Il San Piero, schierato col 4-3-3 con Bocini centrale, Esposito e Costa esterni d'attacco si mostra agguerrito. Granchietti invece conferma il 4-3-1-2 con cui aveva terminato la gara col Valdibure con Radouane dietro a Giambalvo e Noci. Appena iniziata la gara il campo però, sotto la pioggia torrenziale, inizia a divenire impraticabile. Il match vive di vere e proprie pallonate, è assai difficile fare gioco. Il San Piero si affida a Giagnoni che coi sui lanci cerca di saltare il centrocampo cercando il tridente; il vento però incide, e essendo controvento, per il San Piero è difficile uscire dalla propria metà campo. Entrambe le squasdre hanno difficoltà a mettere insieme tre passaggi e non c'è niente da segnalare: i portieri, inoperosi, osservano infreddoliti le squadre cercare di districarsi nel pantano. L'arbitro chiama i capitani per un consulto a fine frazione: sembra difficile andare avanti e siamo sicuri che nella testa di qualcuno affiori il pensiero ma chi me l'ha fatto fare? . Nella ripresa gli Olmi scendono in campo più determinati, ma la situazione del campo è difficile, e la squadra di Granchietti prova a attaccare in maniera confusa. Paiono assai sottotono i giocatori di maggior talento, con Scartabelli che addirittura siede in panchina, stando poco bene. Comincia la girandola dei cambi, entra anche Scartabelli per andare a comporre un 4-3-3: proprio lui si procura una buona occasione, però fallita. Tante scivolate, niente calcio; lo spettacolo è sacrificato. A metà secondo tempo ricomincia il temporale, i pochi stoici spettatori fuggono inzuppati piangendo i cadaveri dei loro ombrelli devastati da vento e pioggia battente: la partita, sempre più condizionata dal maltempo, è letteralmente inguardabile, i portieri non sono mai chiamati in causa e il triplice fischio è una liberazione per tutti. Ingenuo pensierino finale: va bene lo spirito di sacrificio, va bene che il maltempo fa parte del gioco, ma nelle categorie dilettantistiche, praticate da ragazzi che di mestiere non fanno i calciatori, si cercano divertimento e spettacolo: giocare in queste condizioni allontana dal gioco del calcio.
Calciatoripiù
(sarebbe quasi meglio dire Pallanuotistipiù): Giagnoni, anima della squadra (San Piero); il rientrante Allori che lotta fino al 90' (Olmi).

Ivo L. OLMI: Logli, Amadori, Nieri, Fontana, Morosi, Allori, Cherubini, Zarka, Radouane, Giambalvo, Noci. A disp.: Di Francesco, Giusti, Moretti, Tredici, Gori, Scartabelli, Dabizzi. All.: Massimiliano Granchietti<br >SAN PIERO: De Marcus, Plumari, Bicchi, Agostinelli, Martini, Giagnoni, Lupetti, Bindi, Bocini, Esposito, Costa. A disp.: Nuzzi, Dinoto, Ammirati, Borrielo, Geraci, Nesi, Ballerini. All.: Cesare Pallara Il campo Caramelli si presenta in buone condizioni sotto il diluvio e il vento, cos&igrave; l'arbitro decide di far giocare l'incontro, in controtendenza col resto della categoria. Il San Piero, schierato col 4-3-3 con Bocini centrale, Esposito e Costa esterni d'attacco si mostra agguerrito. Granchietti invece conferma il 4-3-1-2 con cui aveva terminato la gara col Valdibure con Radouane dietro a Giambalvo e Noci. Appena iniziata la gara il campo per&ograve;, sotto la pioggia torrenziale, inizia a divenire impraticabile. Il match vive di vere e proprie pallonate, &egrave; assai difficile fare gioco. Il San Piero si affida a Giagnoni che coi sui lanci cerca di saltare il centrocampo cercando il tridente; il vento per&ograve; incide, e essendo controvento, per il San Piero &egrave; difficile uscire dalla propria met&agrave; campo. Entrambe le squasdre hanno difficolt&agrave; a mettere insieme tre passaggi e non c'&egrave; niente da segnalare: i portieri, inoperosi, osservano infreddoliti le squadre cercare di districarsi nel pantano. L'arbitro chiama i capitani per un consulto a fine frazione: sembra difficile andare avanti e siamo sicuri che nella testa di qualcuno affiori il pensiero ma chi me l'ha fatto fare? . Nella ripresa gli Olmi scendono in campo pi&ugrave; determinati, ma la situazione del campo &egrave; difficile, e la squadra di Granchietti prova a attaccare in maniera confusa. Paiono assai sottotono i giocatori di maggior talento, con Scartabelli che addirittura siede in panchina, stando poco bene. Comincia la girandola dei cambi, entra anche Scartabelli per andare a comporre un 4-3-3: proprio lui si procura una buona occasione, per&ograve; fallita. Tante scivolate, niente calcio; lo spettacolo &egrave; sacrificato. A met&agrave; secondo tempo ricomincia il temporale, i pochi stoici spettatori fuggono inzuppati piangendo i cadaveri dei loro ombrelli devastati da vento e pioggia battente: la partita, sempre pi&ugrave; condizionata dal maltempo, &egrave; letteralmente inguardabile, i portieri non sono mai chiamati in causa e il triplice fischio &egrave; una liberazione per tutti. Ingenuo pensierino finale: va bene lo spirito di sacrificio, va bene che il maltempo fa parte del gioco, ma nelle categorie dilettantistiche, praticate da ragazzi che di mestiere non fanno i calciatori, si cercano divertimento e spettacolo: giocare in queste condizioni allontana dal gioco del calcio. <b> Calciatoripi&ugrave; </b>(sarebbe quasi meglio dire Pallanuotistipi&ugrave;): <b>Giagnoni</b>, anima della squadra (San Piero); il rientrante <b>Allori </b>che lotta fino al 90' (Olmi). Ivo L.




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