• Giovanissimi B GIR.A
  • Affrico
  • 0 - 3
  • Sporting Arno


AFFRICO (4-3-1-2): Gelli (61' Mori), Niscola, Lavacchi, Bencini (43' Vernuccio), Bartolozzi, Torrini, Moe, Torri (56' Caselli), Fabbrini (26' Renzi, 51' Borgini), Cosmi (61' Fantozzi), Tamburini (59' Becherini). All.: Giancarlo Lippi e Alessio Lazzeretti.
SPORTING ARNO (4-3-1-2): Rizzo, Cafaggi, Viti, Vanzi, Tordi, Ceccatelli Chesi (55' Attanasio A.), Mancini (62' Berti), Cinnirella, Azzarri (62' Attanasio F.), Dini (57' Costagli), Cannizzaro (52' Mazzoni). A disp.: Sani, Tani. All.: Marco Ponzoni.

ARBITRO: Rotondaro di Firenze.

RETI: 4' e 47' Azzarri, 49' Cannizzaro.
NOTE: ammoniti Cannizzaro al 20', Tordi al 28', Torrini al 54', Niscola al 65'. Corner 4-3. Recupero 2'+0.



Studia da grande squadra lo Sporting Arno: sempre più impermeabile il filtro in difesa, sempre più raffinato il gioco tessuto dal centrocampo, ancora estremamente incisivi i suoi aculei. I rosanero sembrano, a suon di vittorie, stanno mettendo già il loro marchio sul campionato: la quarta vittoria consecutiva si materializza sul campo di un Affrico che, non ingannino i soli due punti in classifica raccolti finora, ha le carte in regola per disputare un buon campionato. Sta crescendo la squadra di Campo di Marte, che se sul piano del gioco mostra di avere idee interessanti, ma sul piano fisico regala ancora qualche centimetro e qualche chilogrammo di troppo agli avversari. Ma c'è da avere pazienza e l'egregio lavoro che Lippi e Lazzeretti stanno facendo con questo gruppo darà i suoi frutti. I padroni di casa sono in campo con un 4-3-1-2: nel rombo di centrocampo Bartolozzi agisce come vertice basso; ai suoi lati Torri e Moe coprono e cuciono gioco, mentre capitan Cosmi alle spalle di Fabbrini e Tamburini è chiamato a dare inventiva ed imprevedibilità al gioco. Ponzoni schiera la capolista con un analogo atteggiamento tattico: davanti alla difesa a quattro Cinnirella è affiancato da Dini, abile non soltanto ad agire da rifinitore, ma anche a rinforzare lo schermo di centrocampo quando sono i locali ad avere la palla; molto ficcanti sono poi le incursioni sugli esterni di Ceccatelli Chesi e di Mancini, con quest'ultimo spesso imprendibile sulla fascia; il gioco dei ragazzi di Badia a Settimo trova poi sfogo in avanti grazie ai movimenti (con e senza palla) della coppia Azzarri-Cannizzaro, che vanta un'intesa ad occhi chiusi. Dopo due minuti proprio Mancini scappa sulla destra e crossa al centro, Ceccatelli Chesi controlla e in spaccata mira l'angolo, ma Gelli non si fa sorprendere e in tuffo blocca. Passa un minuto e ancora Mancini imbecca Azzarri che si destreggia tra due avversari e, davanti a Gelli, viene fermato in extremis. Un minuto più tardi Cannizzaro da sinistra verticalizza verso Azzarri; dopo aver resistito alla carica di un difensore che lo stava trattenendo, l'attaccante ospite si presenta davanti a Gelli e con freddezza lo trafigge facendo passare la palla alla sua destra. L'Affrico reagisce con le armi che lo contraddistinguono e, quando riesce a mettere il pallone a terra e a farlo girare rapidamente, comincia ad affacciarsi in avanti. All'8' Torri serve Cosmi che smarca a sinistra Tamburini; il rapido numero 11 mette al centro un cross basso, Fabbrini non ci arriva per un attimo e poi ci pensa Ceccatelli Chesi a salvare; l'azione dei locali prosegue col traversone sempre da sinistra di Lavacchi, Fabbrini aggancia e prova il tiro senza inquadrare lo specchio. Al 12' Cinnirella batte una punizione a sorpresa a destra per lo scatenato Mancini che pennella al centro un bel cross; Cannizzaro è ben appostato in area ma non riesce a dare forza alla conclusione di testa e così Gelli non ha difficoltà a bloccare. Al 15' ancora Mancini va in percussione sulla destra e serve Cannizzaro; questi con l'esterno prova a lanciare Azzarri, ma Gelli legge bene le intenzioni degli avversari e in uscita blocca a terra. Dopo che sull'ennesimo traversone di Mancini prova la battuta Dini (respinge Torrini), al 25' Canizzaro serve ancora in profondità Azzarri che, partito in posizione regolare, stavolta si vede negare il raddoppio dall'uscita di piede di Gelli. Il finale di tempo è molto emozionante. Oltre ai duelli tra Lavacchi e Mancini sulla fascia sotto la tribuna, anche centralmente i due numeri 8 Torri e Cinnirella lottano su ogni pallone. I locali giocano bene, ma privi della prima punta Fabbrini (uscito per infortunio, al suo posto Renzi, con Cosmi avanzato in attacco), non riescono a trovare varchi per calcare l'area di Rizzo, ben presidiata dalla forte (fisicamente, ma non solo) coppia di centrali Vanzi-Tordi. Al 29' ci prova Niscola con un calcio di punizione dalla destra, ma la conclusione del numero 2 di casa esce alla destra di Rizzo. Al 32' è Cafaggi a smarcare Azzarri che resiste all'opposizione di Bencini e Torrini e poi fa partire un diagonale che Gelli a mano aperta riesce a respingere. Al 33' ancora una bella combinazione dei locali: Torre scambia con Tamburini che libera a destra Cosmi, ma un difensore in tackle riesce a mettere in angolo. Sugli sviluppi del tiro della bandierina parte il contropiede dei rosanero, Azzarri serve Cannizzaro che col destro si porta al tiro ma colpisce la parte esterna del primo palo. Al 35' lo stesso Cannizzaro contende la palla ad un difensore e poi conclude col destro sul fondo. Al secondo minuto di recupero una punizione di Cinnirella viene respinta da Gelli in tuffo e sulla ribattuta il piatto mancino di Ceccatelli torna tra le braccia del numero 1 di casa.
Il secondo tempo offre meno occasioni. Lo Sporting Arno amministra bene continuando a tenere egregiamente il campo; i locali provano a rientrare in partita, ma ancora (come nel primo tempo) non riescono a sfondare in avanti. E, alla prima occasione della ripresa, i ragazzi di Ponzoni chiudono il conto: un retropassaggio da destra di un difensore viene intercetto da Azzarri che, bruciando sul tempo un avversario, fa partire un destro che si insacca nell'angolo basso alla sinistra di Gelli. È palese l'ingenuità della difesa locale, ma il bomber di Badia a Settimo conferma anche in questa occasione le sue doti da rapace d'area di rigore. Passano soli due minuti e lo Sporting mette il lucchetto ai tre punti: Azzarri apre a sinistra per Ceccarelli che controlla e, alza la testa, e premia il bel movimento di Cannizzaro; il numero 11 in area aggancia e col mancino piazza la sfera vicino al palo alla sinistra di Gelli. Al 54' Dini libera Azzarri che col destro conclude alto. Lo Sporting inserisce il pilota automatico e, mentre i due tecnici attingono dalle panchine per inserire forze fresche, la gara scorre fino al triplice fischio senza altre emozioni. A margine dell'articolo una breve riflessione: è utile inveire dalla tribuna e protestare ad ogni decisione arbitrale? Se si pensa che la categoria di merito esigerebbe fischietti più navigati (e lo penso anche io), perché tartassare i giovani direttori di gara con proteste continue? Come ho avuto già modo di dire in altri articoli, un comportamento simile non giova né agli arbitri, né alla serenità dei ragazzi in campo. Possono fare qualcosa le società? Secondo me ì, cercando di spiegare in riunioni e incontri che l'arbitro non è - a priori - un (o il ) nemico . Nel caso specifico non è stata impeccabile la direzione del signor Rotondaro, le cui decisioni comunque non hanno influito sul risultato finale: il fischietto fiorentino comunque è sempre vicino all'azione e, secondo la mia opinione, con un po' di esperienza, si farà.

Calciatoripiù
: nello Sporting spicca Azzarri, che scardina i meccanismi difensivi dei locali segnando una doppietta e risultando spesso incisivo in coppia con Cannizzaro (che merita la citazione per la sua capacità di muoversi tra le linee, di innescare il compagno e di finalizzare il 3-0). Comanda come suo solito la difesa Vanzi (preciso anche Tordi al suo fianco), molto bravi anche gli esterni difensivi Cafaggi e Viti. Mancini sulla fascia destra ingaggia un duello avvincente con Lavacchi, così entrambi sono da citare tra i migliori. Oltre al terzino sinistro (che chiude da difensore centrale), citiamo tra i locali l'ispirato Torri e Cosmi, tra i più incisivi nelle incursioni dell'Affrico.

Cosimo Di Bari AFFRICO (4-3-1-2): Gelli (61' Mori), Niscola, Lavacchi, Bencini (43' Vernuccio), Bartolozzi, Torrini, Moe, Torri (56' Caselli), Fabbrini (26' Renzi, 51' Borgini), Cosmi (61' Fantozzi), Tamburini (59' Becherini). All.: Giancarlo Lippi e Alessio Lazzeretti.<br >SPORTING ARNO (4-3-1-2): Rizzo, Cafaggi, Viti, Vanzi, Tordi, Ceccatelli Chesi (55' Attanasio A.), Mancini (62' Berti), Cinnirella, Azzarri (62' Attanasio F.), Dini (57' Costagli), Cannizzaro (52' Mazzoni). A disp.: Sani, Tani. All.: Marco Ponzoni.<br > ARBITRO: Rotondaro di Firenze.<br > RETI: 4' e 47' Azzarri, 49' Cannizzaro.<br >NOTE: ammoniti Cannizzaro al 20', Tordi al 28', Torrini al 54', Niscola al 65'. Corner 4-3. Recupero 2'+0. Studia da grande squadra lo Sporting Arno: sempre pi&ugrave; impermeabile il filtro in difesa, sempre pi&ugrave; raffinato il gioco tessuto dal centrocampo, ancora estremamente incisivi i suoi aculei. I rosanero sembrano, a suon di vittorie, stanno mettendo gi&agrave; il loro marchio sul campionato: la quarta vittoria consecutiva si materializza sul campo di un Affrico che, non ingannino i soli due punti in classifica raccolti finora, ha le carte in regola per disputare un buon campionato. Sta crescendo la squadra di Campo di Marte, che se sul piano del gioco mostra di avere idee interessanti, ma sul piano fisico regala ancora qualche centimetro e qualche chilogrammo di troppo agli avversari. Ma c'&egrave; da avere pazienza e l'egregio lavoro che Lippi e Lazzeretti stanno facendo con questo gruppo dar&agrave; i suoi frutti. I padroni di casa sono in campo con un 4-3-1-2: nel rombo di centrocampo Bartolozzi agisce come vertice basso; ai suoi lati Torri e Moe coprono e cuciono gioco, mentre capitan Cosmi alle spalle di Fabbrini e Tamburini &egrave; chiamato a dare inventiva ed imprevedibilit&agrave; al gioco. Ponzoni schiera la capolista con un analogo atteggiamento tattico: davanti alla difesa a quattro Cinnirella &egrave; affiancato da Dini, abile non soltanto ad agire da rifinitore, ma anche a rinforzare lo schermo di centrocampo quando sono i locali ad avere la palla; molto ficcanti sono poi le incursioni sugli esterni di Ceccatelli Chesi e di Mancini, con quest'ultimo spesso imprendibile sulla fascia; il gioco dei ragazzi di Badia a Settimo trova poi sfogo in avanti grazie ai movimenti (con e senza palla) della coppia Azzarri-Cannizzaro, che vanta un'intesa ad occhi chiusi. Dopo due minuti proprio Mancini scappa sulla destra e crossa al centro, Ceccatelli Chesi controlla e in spaccata mira l'angolo, ma Gelli non si fa sorprendere e in tuffo blocca. Passa un minuto e ancora Mancini imbecca Azzarri che si destreggia tra due avversari e, davanti a Gelli, viene fermato in extremis. Un minuto pi&ugrave; tardi Cannizzaro da sinistra verticalizza verso Azzarri; dopo aver resistito alla carica di un difensore che lo stava trattenendo, l'attaccante ospite si presenta davanti a Gelli e con freddezza lo trafigge facendo passare la palla alla sua destra. L'Affrico reagisce con le armi che lo contraddistinguono e, quando riesce a mettere il pallone a terra e a farlo girare rapidamente, comincia ad affacciarsi in avanti. All'8' Torri serve Cosmi che smarca a sinistra Tamburini; il rapido numero 11 mette al centro un cross basso, Fabbrini non ci arriva per un attimo e poi ci pensa Ceccatelli Chesi a salvare; l'azione dei locali prosegue col traversone sempre da sinistra di Lavacchi, Fabbrini aggancia e prova il tiro senza inquadrare lo specchio. Al 12' Cinnirella batte una punizione a sorpresa a destra per lo scatenato Mancini che pennella al centro un bel cross; Cannizzaro &egrave; ben appostato in area ma non riesce a dare forza alla conclusione di testa e cos&igrave; Gelli non ha difficolt&agrave; a bloccare. Al 15' ancora Mancini va in percussione sulla destra e serve Cannizzaro; questi con l'esterno prova a lanciare Azzarri, ma Gelli legge bene le intenzioni degli avversari e in uscita blocca a terra. Dopo che sull'ennesimo traversone di Mancini prova la battuta Dini (respinge Torrini), al 25' Canizzaro serve ancora in profondit&agrave; Azzarri che, partito in posizione regolare, stavolta si vede negare il raddoppio dall'uscita di piede di Gelli. Il finale di tempo &egrave; molto emozionante. Oltre ai duelli tra Lavacchi e Mancini sulla fascia sotto la tribuna, anche centralmente i due numeri 8 Torri e Cinnirella lottano su ogni pallone. I locali giocano bene, ma privi della prima punta Fabbrini (uscito per infortunio, al suo posto Renzi, con Cosmi avanzato in attacco), non riescono a trovare varchi per calcare l'area di Rizzo, ben presidiata dalla forte (fisicamente, ma non solo) coppia di centrali Vanzi-Tordi. Al 29' ci prova Niscola con un calcio di punizione dalla destra, ma la conclusione del numero 2 di casa esce alla destra di Rizzo. Al 32' &egrave; Cafaggi a smarcare Azzarri che resiste all'opposizione di Bencini e Torrini e poi fa partire un diagonale che Gelli a mano aperta riesce a respingere. Al 33' ancora una bella combinazione dei locali: Torre scambia con Tamburini che libera a destra Cosmi, ma un difensore in tackle riesce a mettere in angolo. Sugli sviluppi del tiro della bandierina parte il contropiede dei rosanero, Azzarri serve Cannizzaro che col destro si porta al tiro ma colpisce la parte esterna del primo palo. Al 35' lo stesso Cannizzaro contende la palla ad un difensore e poi conclude col destro sul fondo. Al secondo minuto di recupero una punizione di Cinnirella viene respinta da Gelli in tuffo e sulla ribattuta il piatto mancino di Ceccatelli torna tra le braccia del numero 1 di casa.<br >Il secondo tempo offre meno occasioni. Lo Sporting Arno amministra bene continuando a tenere egregiamente il campo; i locali provano a rientrare in partita, ma ancora (come nel primo tempo) non riescono a sfondare in avanti. E, alla prima occasione della ripresa, i ragazzi di Ponzoni chiudono il conto: un retropassaggio da destra di un difensore viene intercetto da Azzarri che, bruciando sul tempo un avversario, fa partire un destro che si insacca nell'angolo basso alla sinistra di Gelli. &Egrave; palese l'ingenuit&agrave; della difesa locale, ma il bomber di Badia a Settimo conferma anche in questa occasione le sue doti da rapace d'area di rigore. Passano soli due minuti e lo Sporting mette il lucchetto ai tre punti: Azzarri apre a sinistra per Ceccarelli che controlla e, alza la testa, e premia il bel movimento di Cannizzaro; il numero 11 in area aggancia e col mancino piazza la sfera vicino al palo alla sinistra di Gelli. Al 54' Dini libera Azzarri che col destro conclude alto. Lo Sporting inserisce il pilota automatico e, mentre i due tecnici attingono dalle panchine per inserire forze fresche, la gara scorre fino al triplice fischio senza altre emozioni. A margine dell'articolo una breve riflessione: &egrave; utile inveire dalla tribuna e protestare ad ogni decisione arbitrale? Se si pensa che la categoria di merito esigerebbe fischietti pi&ugrave; navigati (e lo penso anche io), perch&eacute; tartassare i giovani direttori di gara con proteste continue? Come ho avuto gi&agrave; modo di dire in altri articoli, un comportamento simile non giova n&eacute; agli arbitri, n&eacute; alla serenit&agrave; dei ragazzi in campo. Possono fare qualcosa le societ&agrave;? Secondo me &igrave;, cercando di spiegare in riunioni e incontri che l'arbitro non &egrave; - a priori - un (o il ) nemico . Nel caso specifico non &egrave; stata impeccabile la direzione del signor Rotondaro, le cui decisioni comunque non hanno influito sul risultato finale: il fischietto fiorentino comunque &egrave; sempre vicino all'azione e, secondo la mia opinione, con un po' di esperienza, si far&agrave;. <br ><b> Calciatoripi&ugrave;</b>: nello Sporting spicca <b>Azzarri</b>, che scardina i meccanismi difensivi dei locali segnando una doppietta e risultando spesso incisivo in coppia con <b>Cannizzaro </b>(che merita la citazione per la sua capacit&agrave; di muoversi tra le linee, di innescare il compagno e di finalizzare il 3-0). Comanda come suo solito la difesa <b>Vanzi </b>(preciso anche <b>Tordi </b>al suo fianco), molto bravi anche gli esterni difensivi <b>Cafaggi </b>e <b>Viti</b>. <b>Mancini </b>sulla fascia destra ingaggia un duello avvincente con <b>Lavacchi</b>, cos&igrave; entrambi sono da citare tra i migliori. Oltre al terzino sinistro (che chiude da difensore centrale), citiamo tra i locali l'ispirato <b>Torri </b>e <b>Cosmi</b>, tra i pi&ugrave; incisivi nelle incursioni dell'Affrico. Cosimo Di Bari




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