• Juniores Provinciali
  • Arno Laterina
  • 5 - 0
  • Indomita Quarata


ARNO LATERINA: Prosperi, Ciagli (76' Palazzini), Cinini, Caprilli, Pievani, Giangeri (62' Fiorilli), Avendato, Crestini (46' Remondini), Guidelli, Marchi, Ceccherini (76' Serra). A disp.: Mondo', Fiorilli, Palazzini, Serra, Remondini. All.: Conti.
INDOMITA QUARATA: Nencetti, Serafini (80' Amorosi), Ciofini, Daveri (46' Mariotti), Gialli (86' Cocchetti), Liparulo, Bisaccioni (65' Conti M.), Fiorucci, Begay, Rubechini (Conti L.) Mancini. All.: Massaini.

ARBITRO: Peruzzi di Arezzo.

RETI: 7' Ceccherini, 39' Crestini, 60' Guidelli, 75' Avendato, 80' Marchi.



Ennesima partita senza storia per la squadra di Lorenzo Conti e dei suoi splendidi Cadetti, tutti rei di quei 30 punti su 30, per averle, ad oggi, vinte tutte, subendo appena tre reti, una delle quali su rigore. Sebbene provvisorio, è un record non così facile da migliorare, raggiunto al 90' della decima giornata, battendo il Quarata col solito imbarazzante punteggio, al pari di altri precedenti. E' stato Ceccherini, irriducibile cursore di fascia, ad aprire la sagra al 7', servito dal collega dell'altra fascia Avendato, uno che lascia una traccia in qualsiasi partita, tanto che al 12' su un rilancio di Cinini, solitamente forte, a differenza di questa partita in cui è stato superbo, ha mancato di un soffio il raddoppio, mandando la sfera oltre il secondo palo di Nencetti. Occasionissima per il Quarata al 20', quando Begay ha mancato il pari, graziando Prosperi che aveva lasciato la porta spalancata per un' uscita un po' avventurosa. Risponde il Laterina con una battuta del pirata Giangeri che spara a rete dalla fine del mondo, mettendo in difficoltà Nencetti che ci mette una toppettaccia , sulla quale Avendato è sfortunato sul tap-in di testa. Ma è il preludio al raddoppio di Crestini, autore al 39' della zampata conclusiva dell'arrembaggio in area, dove Guidelli era stato rimpallato. Sembrava una partita chiusa già nel primo tempo, ma il miracolo di Prosperi su Begay (autore delle due uniche azioni pericolose degli ospiti), hanno fatto intendere che il fuoco del Quarata non era ancora spento bene, per cui ha insistito nel gioco per far fronte ad un avversario orgoglioso, che badava ad onorare l'impegno senza curarsi del doppio svantaggio. Ed è arrivata così la terza rete: partita dai piedi di Capitan Caprilli (il numero 6 che con Mister Conti è diventato un altro, col piglio del leader, oltre che con prestazioni di livello, senza più conoscere panchina), la palla attraverso il prolungamento di tacco di Marchi (che questo vizio ce l'ha) è arrivata a Guidelli che l'ha mandata a triplicare il vantaggio. A quel punto la partita era chiusa davvero. Ma meno che per Avendato che, a suggello della sua bella partita, ha segnato la quarta rete al 75'. Un bottino portato poi a cinque da Marchi, il muro di centrocampo che, con un gran destro dalla trequarti, ha mandato la palla ad infilarsi, sfiorando la traversa interna, alle spalle di Nencetti, sugli sgoccioli del tempo regolamentare.

Giovanni Nocentini ARNO LATERINA: Prosperi, Ciagli (76' Palazzini), Cinini, Caprilli, Pievani, Giangeri (62' Fiorilli), Avendato, Crestini (46' Remondini), Guidelli, Marchi, Ceccherini (76' Serra). A disp.: Mondo', Fiorilli, Palazzini, Serra, Remondini. All.: Conti.<br >INDOMITA QUARATA: Nencetti, Serafini (80' Amorosi), Ciofini, Daveri (46' Mariotti), Gialli (86' Cocchetti), Liparulo, Bisaccioni (65' Conti M.), Fiorucci, Begay, Rubechini (Conti L.) Mancini. All.: Massaini.<br > ARBITRO: Peruzzi di Arezzo.<br > RETI: 7' Ceccherini, 39' Crestini, 60' Guidelli, 75' Avendato, 80' Marchi. Ennesima partita senza storia per la squadra di Lorenzo Conti e dei suoi splendidi Cadetti, tutti rei di quei 30 punti su 30, per averle, ad oggi, vinte tutte, subendo appena tre reti, una delle quali su rigore. Sebbene provvisorio, &egrave; un record non cos&igrave; facile da migliorare, raggiunto al 90' della decima giornata, battendo il Quarata col solito imbarazzante punteggio, al pari di altri precedenti. E' stato Ceccherini, irriducibile cursore di fascia, ad aprire la sagra al 7', servito dal collega dell'altra fascia Avendato, uno che lascia una traccia in qualsiasi partita, tanto che al 12' su un rilancio di Cinini, solitamente forte, a differenza di questa partita in cui &egrave; stato superbo, ha mancato di un soffio il raddoppio, mandando la sfera oltre il secondo palo di Nencetti. Occasionissima per il Quarata al 20', quando Begay ha mancato il pari, graziando Prosperi che aveva lasciato la porta spalancata per un' uscita un po' avventurosa. Risponde il Laterina con una battuta del pirata Giangeri che spara a rete dalla fine del mondo, mettendo in difficolt&agrave; Nencetti che ci mette una toppettaccia , sulla quale Avendato &egrave; sfortunato sul tap-in di testa. Ma &egrave; il preludio al raddoppio di Crestini, autore al 39' della zampata conclusiva dell'arrembaggio in area, dove Guidelli era stato rimpallato. Sembrava una partita chiusa gi&agrave; nel primo tempo, ma il miracolo di Prosperi su Begay (autore delle due uniche azioni pericolose degli ospiti), hanno fatto intendere che il fuoco del Quarata non era ancora spento bene, per cui ha insistito nel gioco per far fronte ad un avversario orgoglioso, che badava ad onorare l'impegno senza curarsi del doppio svantaggio. Ed &egrave; arrivata cos&igrave; la terza rete: partita dai piedi di Capitan Caprilli (il numero 6 che con Mister Conti &egrave; diventato un altro, col piglio del leader, oltre che con prestazioni di livello, senza pi&ugrave; conoscere panchina), la palla attraverso il prolungamento di tacco di Marchi (che questo vizio ce l'ha) &egrave; arrivata a Guidelli che l'ha mandata a triplicare il vantaggio. A quel punto la partita era chiusa davvero. Ma meno che per Avendato che, a suggello della sua bella partita, ha segnato la quarta rete al 75'. Un bottino portato poi a cinque da Marchi, il muro di centrocampo che, con un gran destro dalla trequarti, ha mandato la palla ad infilarsi, sfiorando la traversa interna, alle spalle di Nencetti, sugli sgoccioli del tempo regolamentare. Giovanni Nocentini




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